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Autore: Lachiaretta    17/06/2014    18 recensioni
Cosa sarebbe successo se dopo l'esplosione che portò via a Katniss una delle poche persone che realmente amava invece di essere salvata dalle forze della ribellione fosse stata catturata dai pacificatori. Quale sorte poteva riservare per lei il presidente Snow.
Katniss ora vive una vita tranquilla insieme alla sua nuova famiglia. Ignara di tutto ciò che era successo a Capitol City. Nessun ricordo degli Hunger Games. Della morte di Prim. Ma qualcuno non vuole rinunciare a lei e farà di tutto per ritrovarla.
DAL CAPITOLO 17: IO PEETA MELLARK PRENDO TE KATNISS EVERDEEN COME MIA LEGITTIMA SPOSA...
DAL CAPITOLO 10: mi lascio sfuggire due parole che non pensavo avrei mai potuto dire a nessuno. “TI AMO”.
Sono Katniss Everdeen, la ragazza in fiamme, e ora sto bruciando di passione e amore per il mio ragazzo del pane. Katniss Everdeen ama Peeta Mellark.
ATTENZIONE! SPOILER!!
Genere: Romantico, Satirico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!
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17.
Veniamo tutti trascinati dentro un’enorme cella. Io e Peeta veniamo legati in centro, uno davanti all’altro con le mani sopra alla testa. Riesco a vederlo in volto. Io suoi occhi azzurri colmi di dolore e rabbia. Mia madre ed Haymitch vengono incatenati alle mie spalle lungo il muro, mentre Finnick alla parete opposta. So che sta pensando ad Annie, ma sono sicura che Thom l’abbia portata in salvo.
Ci lasciano soli, appesi come salami alla parete, nessuno ha il coraggio di aprire bocca. Passano interminabili ore, tanto che posso vedere il sole sorgere nuovamente attraverso le spesse sbarre della piccola finestrella. L’aria si fa sempre più pesante. Stavo quasi per ritrovare la calma quando la porta sbatte violentemente alle mie spalle. Due pacificatori fanno strada al Presidente Snow. È proprio come me lo ricordavo, ributtante. Camminava sinuoso verso di noi, storgendo le labbra ancora più gonfie in quello che poteva quasi sembrare in un ghigno malefico.
Snow si avvicina a me sempre di più. Ad ogni passo riesco a sentire chiaramente l’odore di sangue dalla sua bocca tanto da dover bloccare alcuni conati di vomito. Mi afferra il mento tra il pollice e indice e mi costringe a girare il volto per guardarlo.
“Non toccarla bast..” Urla Peeta prima di ricevere un calcio in pieno stomaco da uno dei pacificatori, impedendogli di terminare la frase.
“No.” Urlo. Poi mi sforzo di guardarlo in faccia supplicandolo di lasciarlo stare. Ora che ha la mia attenzione il Presidente Snow sembra molto soddisfatto.
“Vi avevo dato una via d’uscita. Tu avresti vissuto una vita serena con il tuo amante e il ragazzo innamorato prima o poi ti avrebbe dimenticata. Niente più ghiandaia imitatrice e nessuno avrebbe più minato la supremazia di Capitol City. Ma no, tu sei dovuta tornare. Ricordare il tuo passato.” Si inumidisce le labbra carnose con la punta della lingua.
“Io non voglio più essere la ghiandaia imitatrice. Non fomenterò alcuna ribellione. Resteremo nascosti.”
“Si. Sono sicuro che lo faresti ma io non posso più rischiare. Non sei mai stata in grado di controllarti.” Ripenso alle parole di Gale, lui mi aveva avvisata. Dovevo scappare con lui e avrei salvato almeno Peeta e mia madre. Adesso moriranno anche loro.
Snow lascia il mio mento e si allontana per riuscire a vedere sia me che Peeta in faccia. “Allora, io adesso potrei anche uccidervi entrambi, ma che gusto ci sarebbe? Ho un’idea migliore invece. Solo uno di voi morirà, lentamente, di fame e di sete, legato alla parete come siete adesso. L’altro invece sarà tenuto in vita, costretto a guardare il proprio innamorato soffrire fino al suo ultimo respiro e fino alla completa decomposizione del suo corpo. Solo allora deciderò cosa fare anche del secondo.” Ride malignamente. Io non posso fare a meno di fissare Peeta nell’azzurro intenso dei suoi occhi, inorridita da quello che ci aspetta. Peeta mi rivolge lo stesso sguardo, carico di dolore e terrore. Poi la voce di Snow attira nuovamente la nostra attenzione su di lui. “E sarete voi a scegliere chi dovrà morire e chi dovrà sopravvivere.” Conclude prima di andarsene portando con sé tutti i pacificatori.
Una volta rimasti soli nessuno di noi cinque riesce a proferire parola. Guardo ancora Peeta e poi Finnick, nel volto del quale riesco a cogliere solo ansia e paura. Mia madre piange e Haymitch cercare di consolarla sussurrandole parole che non riesco a comprendere pienamente.  Sono contenta che loro siano vicini adesso. Snow non ha ancora detto cosa ha intenzione di fare a loro, per ora si sa solo cosa succederà a me e Peeta. Potrebbero avere ancora delle speranze. Peeta potrebbe essere tenuto in vita, emblema del dolore che Capitol City può riservarti. Posso ancora salvarlo. Devo essere io a morire.
“Snow si aspetta una risposta e noi dobbiamo dargliela.” Inizio a parlare senza riuscire a guardare il mio compagno negli occhi.
Peeta mi conosce come le sue tasche e so che già sa quello che mi passa per la testa.
“Si. E l’unica soluzione è che sia io a morire.” Risponde prima che io riesca a terminare la mia frase.
“Non se ne parla. Non sarai tu a morire ma io. Snow non mi lascerà mai sopravvivere, mi ucciderà comunque presto o tardi. Tu invece… Potrebbe deciderti di mantenerti in vita ad insegnamento per tutti.”
Peeta si agita scuotendo violentemente la testa. “Assolutamente no. Io non resterò qui a guardarti morire. Se tu muori e io sopravvivo, non avrò più ragione di vivere. Non sarei mai più felice. Per te è diverso, lui verrà a salvarti. Me l’ha promesso.”
“Lui chi?” Gli domando mentre la risposta comincia a farsi strada nella mia mente, devono aver raggiunto un qualche accordo per me.
“Gale. Verrà a salvarti. Devo solo mantenerti in vita abbastanza a lungo fino al suo arrivo.”
Adesso sono io ad agitarmi. Sento la pelle sui polsi bruciare lacerata dallo sfregare della corda. “No, Peeta no.” Non riesco più a trattenere le lacrime. Gli occhi mi bruciano e vorrei asciugarmeli ma le mani sono bloccate sopra la testa.
Quando si accorge che ormai sto piangendo rinuncia a ribattere ma so che non ha cambiato idea. La discussione per ora è solo rimandata. Dovrò convincerlo a cambiare idea, a qualunque costo. 
“Scusami.” La voce di Peeta è quasi un sussurro e raggiunge appena le mie orecchie. Mi sforzo ad alzare il volto e fissarlo dritto negli occhi. “Scusami.” Ripete poco dopo.
“No. Peeta. Non è colpa tua.”
Peeta inspira profondamente. “E invece si. Se non ti avessi cercata, se ti avessi lasciata lì, tu ora non saresti in questa cella a morire con me.” Le lacrime ricadono incontrollate rigandogli le guance sporche di terra.
“Forse. Ma a quale prezzo? Potrei vivere mille anni in quell’arena ma non sarei un solo giorno felice quanto lo sono stata con te in questo mese. Ti amo e sono disposta a morire cento volte pur di rivivere ogni attimo trascorso insieme a te.”
Mia madre singhiozza convulsamente alle mie spalle e credo di vedere inumidirsi anche gli occhi di Finnick.
 
 
 
Consiglio dell’autrice. Accompagnate la lettura da questo punto in poi ascoltando questa canzone. Io la ascoltavo mentre scrivevo. Se non vi va continuate a leggere. :)
 
 
“Avrei voluto tanto fare le cose per bene. Chiederti di sposarmi e condurti all’altare. Saresti stata veramente la più bella delle spose…” Si interrompe da solo, la sua voce smorzata dai singhiozzi.
Per un istante abbraccio l’idea di sposare Peeta Mellark e vivere felici e contenti sino alla vecchiaia. Ma come sempre la fortuna non è dalla nostra parte e uno di noi due non invecchierà mai.
Io non invecchierò mai.
E all’improvviso un’immagine si materializza chiara davanti ai miei occhi.
“Siamo ancora in tempo.”
Le parole escono dalla mia bocca senza che io le abbia nemmeno elaborate, ottenendo però come risposta un sorriso scettico.
“Siamo ancora in tempo Peeta. Forse non ci sarà un altare e io non sarò la più bella delle spose ma possiamo farlo.”
“Come Katniss? Quando?”
Cerco di sorridergli incoraggiandolo. “Qui. Ora.” Rispondo decisa.
“Non avrebbe alcun significato”
“Si, lo avrebbe per me.” Mi volto verso Finnick che non riesce più a trattenere le lacrime.
 “Guardati intorno, abbiamo con noi i migliori testimoni di tutta Panem. Perché non farlo adesso? Ti prego Peeta, pronuncia quelle parole.”  
Peeta rimane in silenzio. Lo sguardo fisso al suolo. Poi finalmente alza nuovamente lo sguardo verso di me.
“Tu sarai sempre la più bella delle spose.”
“E allora dillo.” Lo incito. Se devo morire voglio esaudire il mio ultimo desiderio ed in questo momento non c’è nulla che io voglia di più che diventare la moglie del mio ragazzo del pane. Senza alcuna finzione.
“Fallo ragazzo.” È la voce di Haymitch alle mie spalle. Peeta fissa lo sguardo prima verso il luogo in cui è incatenato il nostro mentore e poi alla sua destra, probabilmente verso mia madre. Ed è la sua voce quella che sento. “Fallo.”
Peeta inspira profondamente e sorridendo inizia a pronunciare le più belle parole del mondo:
“Io Peeta Mellark, prendo te, Katniss Everdeen, come mia legittima sposa”
La sua voce cede leggermente. Credo che il mio cuore abbia perso un battito per l’emozione.
“prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore,
nella ricchezza e nella povertà,
nella salute e nella malattia,
e di amarti e onorarti”
Prima di pronunciare le ultime parole scoppia nuovamente a piangere
“finché morte non ci separi.”
Il mio cuore batte talmente forte che ho quasi paura che possa squarciarmi il petto e balzare fuori. Non credevo che nella mia vita avrei mai potuto essere tanto felice come in questo momento, nel sentire l’uomo che amo recitare quelle parole. Morirò ma senza alcun rimpianto, la donna più felice della terra. Moglie di Peeta Mellark.
“Io Katniss Everdeen.” Fisso i miei occhi nell’azzurro cielo infinito dei suoi. Non sono più solo tristi. Anche lui è felice, nonostante le lacrime c’è gioia nei suoi occhi.
“Prendo te, Peeta Mellark, il mio ragazzo del pane, come mio legittimo sposo.” Non posso fare a meno di sorridere. “Prometto di esseri fedele sempre, nella gioia e nel dolore, in ricchezza e in povertà, in salute e malattia, e di amarti e..”
 
Il frastuono della porta della cella che sbatte spalancandosi improvvisamente mi  costringe ad interrompermi.
“Oh ma che teneri i nostri piccioncini. Mi dispiace però dover interrompere questo momento così romantico.”
Non mi serve guardare per capire chi sia. Riconoscerei tra mille la voce di Johanna Mason. Snow deve aver cambiato idea e deve averla mandata ad ucciderci.
A grandi passi si sposta e di mette in mezzo tra me e Peeta. Tra le mani la sua accetta. È la fine. Non abbiamo fatto in tempo.
Non sposerò mai Peeta.
“Non abbiamo molto in tempo, quindi facciamo in fretta.” Dice prima di alzare l’accetta e voltarsi verso di me. Fortunatamente sarò io a morire. Guardo Peeta per l’ultima volta. “Ti amo.” Sussurro e chiudo gli occhi vedendo l’accetta cadere verso di me. L’ultima cosa che sento è la voce di Peeta.
“Noooo. Uccidi me.”
 
Angolo Autrice

Visto l'imperdonabile ritardo nel precedente aggiornamento ho deciso di aggiornare con qualche giorno di anticipo! 
Spero che vi sia piaciuto questo capitolo che avevo nella mia testolina già da un po'.
Sarò onesta.. la scena del "matrimonio" non è totalmente mia.. ho preso ispirazione da un telefilm di qualche anno fa, adattandolo a Peeta e Katniss. 
e lo so.. ho usato la formula vecchia ma a me piace molto di più della nuova.. chissà se quando toccherà a me potrò convincere il prete a farmela usare! :)
Ringrazio ancora tutti/e per le numerose recensioni positive. Siete fantastiche.
Un grande abbraccio e al prossimo capitolo!
   
 
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