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Autore: Inquisitor95    18/06/2014    2 recensioni
Dal secondo capitolo:
[…] Sento il fiato mozzato per l'agitazione: manca l'ultimo nome, l'ultima possibilità per finire negli Hunger Games; Raymond Stregor prende il bigliettino contenente l'ultimo partecipante del nostro Distretto. Lo dischiude e lo posa davanti ai suoi occhi, prende fiato e legge il nome.
« Darin Sodren! » urla con tranquillità.
È il mio nome! Forse l'ho sentito solo perché ho paura di essere realmente chiamato. Mi guardo intorno e vedo che tutti i ragazzi si sono voltati e mi guardano con sguardo addolorato. Allora è tutto vero! Ormai sono un tributo per gli Hunger Games! Sento un nodo alla gola, prendo una boccata d'aria per non scoppiare in lacrime sul momento, m'incammino verso il palco, verso il mio destino, verso la mia fine! […]
Genere: Guerra, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Nuovi Tributi, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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Deglutisco con un movimento impercettibile, mi ritrovo immobile, completamente irrigidito mentre i due ragazzi del Distretto 6 e le due ragazze del Distretto 11 mi guardano. Tony mi squadra con i suoi color nocciola, non ha la reazione che mi aspettavo: credevo che sarebbe stato felice di vedermi, lo ritrovo a fissarmi torvo, come se non potesse credere che sono io bensì uno dei Favoriti, come se stesse progettando il modo in cui può uccidermi! Prendo il coltello che è rimasto incastrato nel legno dell'albero e mi avvicino a loro, si mettono in guardia ma non prendono le armi. Lascio scivolare il coltello tra le mie mani.
« Non pensavo... di ricevere un'accoglienza così calorosa! » i quattro rimangono in silenzio. Ad un certo punto vedo Melania che si piega su se stessa e comincia a vomitare: il liquido è di colore bianco e somiglia all'acqua che scorre.
« Perdonaci ma abbiamo dovuto rifugiarci qui! Non volevamo essere trovati... » è stato Samuel a rispondere. « Né da loro né da chiunque altro! » parla dei Favoriti.
« Che succede a Melania? E che significa che non volevate essere trovati da me? Pensavo che fossimo... amici! » dico. I ragazzi si voltano per tutte le direzione.
« Non abbiamo avuto acqua per molto! Inizialmente la sete ha cominciato a darci alla testa... Melania ha bevuto la neve che si scioglieva. È... »
« Avvelenata? » termino la frase con una domanda ma tutti e tre mi rispondono annuendo mentre la ragazza finisce di vomitare. « Da quando è così? Non credo stia rimettendo solo neve... »
« Uccide lentamente credo... » mi dice Tony. « Tutto ciò che mangia lo rigetta per intero il più delle volte »
« Ci serve una cura... » dico io. « Magari possiamo fare un intruglio con qualche bacca. Magari che la renderà più stabile... »
« Lascia perdere! » mi urla contro Samuel. Resto un po' spiazzato da come si è rivolto in modo piuttosto arrabbiato. « Quello che ci serve è acqua! »
Mi inginocchio e cerco qualcosa nello zaino, Ginger aveva due bottiglie d'acqua di cui una era vuota per metà mentre l'altra l'ho sfruttata io. Passo la mezza bottiglia ai ragazzi tirandola, non mi azzardo ad avvicinarmi. « Spero lo interpretiate come segno di pace. Non voglio combattervi... »
La situazione si calma piacevolmente mentre loro bevono e io cucino qualcosa che ho ucciso in quei due giorni, l'atmosfera è realmente molto più tranquilla, sembra quasi di essere tornati nel Centro Addestramento, quando pranzavo con loro, ciò mi riporta alla mente James, al fatto che ormai è quasi una settimana che non lo vedo, ma mi consola il fatto che non ho visto la sua foto in alto nel cielo. È ancora vivo ma so che sta soffrendo senza di me, so per certo che è solo. Non riesco a descrivere la sensazione... ha bisogno di me e io ho bisogno della sua presenza... ho bisogno di un amico più speciale di Tony e gli altri. Restiamo a parlare per tutto il giorno della nostra prossima mossa, ora che siamo alleati bisogna crearsi una strategia.
« Allora: sappiamo che in queste montagne c'è ancora uno dei Favoriti del Distretto 1, crediamo che gli altri si siano rifugiati tutti nella parte a sud dell'Arena o intorno alla Cornucopia visto che ci sono ancora provviste! » Tony sembra saperla lunga sulla composizione dell'Arena. Mi volto indietro, oltre la foresta riesco a scorgere la piana di neve che brilla al tramonto, la Cornucopia brilla come se fosse in fiamme, chissà magari James è là. Riesco persino a vedere le brillanti montagne a sud.
« Quindi dobbiamo evitare Arthur? » dico ricordando il nome del Favorito. Loro annuiscono. « Le montagne ci forniscono un buon nascondiglio credo. Dobbiamo trovare un corso d'acqua... è possibile che ci sia qualche fonte naturale no? »
« Non lo sappiamo! Siamo venuti più o meno da est e non c'era niente! » mi informa Samuel. Sembra sul punto di parlare e poi prosegue. « Noi non siamo entrati nella foresta. Abbiamo scalato i sentieri fin qui... »
« Da quanto siete qui? » chiedo, ci ho messo cinque giorni per arrivare alle montagne, riflettendoci bene credo di essermi perso più volte tra gli alberi.
« Quatto giorni giorni circa! » con quella risposta so cosa fare.
« Propongo di riposarci per stanotte... magari facendo da guardia mentre gli altri dormono. Domani mattina ci sveglieremo e cominceremo a spostarci verso est. Nel frattempo scenderemo di quota così forse troviamo qualche piccolo avvallamento d'acqua! »
« E se non ci fosse niente? Non possiamo camminare per sempre senza acqua... » è Melania stessa a farmelo notare. Non so cosa risponderle.
« Dobbiamo tentare. In caso scenderemo direttamente alla Cornucopia... » la mia frase provoca un silenzio tombale. I Favoriti probabilmente si sono impossessati della Cornucopia e di ogni bene che essa contiene, è una missione suicida andare là!
« Immagino sia l'unica soluzione... » Amelie non parla da un po', sono tutti chiaramente molto stanchi e deperiti. Posso capire la loro mancanza di fiducia... ma dobbiamo agire così e in fretta. Ancora ricordo il fatto che Norman mi abbia detto che questi Hunger Games hanno una scadenza.
Prima di andare a dormire vediamo che il cielo stellato brillare, non ci sono stati colpi di cannone e l'ultimo Tributo morto è stata Ginger, chissà se James ha visto la mia foto... chissà come si è sentito vedendomi in alto nel cielo a trionfare su uno dei Favoriti. In breve gli occhi si chiudono, ma nessuno di noi fa la guardia. Al mattino mi sveglio con il cuore in gola perché tutti noi stiamo dormendo, siamo stati fortunati visto che qualcuno avrebbe potuto ucciderci nel bel mezzo della notte. Il sole brilla debolmente e spira un vento freddo che sento di meno grazie alla tuta. Sveglio delicatamente tutti e quattro i miei amici e facciamo una colazione con alcune bacche che troviamo nei nostri zaini. Sento di essere veramente molto stanco, ci attendono giorni difficili in cui sento che perderemo molte energie. Quattro giorni non basteranno ad arrivare alla Cornucopia, dobbiamo prima percorrere le montagne e poi scendere per esse, questo nel caso in cui non troviamo acqua di fiumi e ruscelli. Cerco di ricordare le parole di Norman riguardo come la seconda settimana si sarebbe svolta: sembrano passate settimane e settimane da quando me ne parlava, mi pare riguardasse le piante e gli animali, forse ci saranno problemi con l'ecosistema ma non ricordo cosa in generale. Meglio non avvertirli di ciò che so... potrebbero perdere fiducia e dobbiamo chiaramente farci forza e muoverci il più velocemente e invisibilmente possibile. Dopo la colazione cerchiamo di distruggere l'accampamento che hanno realizzato, è arrivato il momento di spostarsi, nonostante io sia felice di avere degli alleati, non riesco a fare a meno di pensare al fatto che James è da solo da qualche parte. Basta pensare a lui! È come un chiodo fisso nella mia mente che continua a pulsare specie nel momento in cui non ci penso. Mi fa veramente male saperlo da solo... e mi fa male anche il fatto che anche Ryan è solo (visto che non è lo stesso avere Seth al suo fianco). Penso più a James che al mio ragazzo.... un ragazzo che ho tradito quando ho dato il bacio a James, era così triste... e io sentivo realmente il bisogno di baciarlo, avevo necessita delle sue labbra come sostegno. Fortuna però che in quel momento non c'erano altri a vederci...
Ci spostiamo regolarmente senza fermarci un secondo, più volte siamo però costretti a rallentare visto che ci troviamo davanti orsi e grandi animali, più volte incontriamo tigri che ci fissano con sguardo d'ira. Scappiamo lentamente, o almeno io suggerisco di farlo e fortunatamente mi danno ragione. Gli animali sono chiaramente diversi: sono assetati del nostro sangue, la seconda settimana è già iniziata e non ci sono Tributi caduti, è già da un paio di giorni che il cielo è silenzioso, non ci sono colpi di cannone e non ci sono foto di Tributi morti. Questo non è un bene: nelle Edizioni a cui ho assistito negli anni precedenti, quando Capitol City vede quiete nell'Arena, organizza un Banchetto, un'evidente trappola che spinge i Tributi a radunarsi di nuovo alla Cornucopia, un altro bagno di sangue in poche parole! Sono già due giorni che viaggiamo e ancora niente traccia di acqua, in compenso la neve sembra aumentare! Il cibo scarseggia visto che per averlo dobbiamo lottare contro i feroci animali che si trovano per le montagne, siamo in cinque e possiamo ucciderli facilmente, di norma posso lanciare uno stiletto e centrare dritto negli occhi ma non sono pronto per fronteggiare una tigre o un orso. Un altro giorno passa in fretta e cominciamo a scendere di quota e a sentire i morsi della fame e della sete, non ci sono ghiacciai intorno a noi, ciò che temo è che resteremo senz'acqua e attualmente abbiamo finito ogni scorta e ogni bacca che poteva contenere del succo che la sostituisse. Ci accampiamo in una piccola radura tra i ghiacci e accendiamo un piccolo fuoco e mettiamo sopra ancora alcune foglie che mimetizzano il fumo.
« Moriremo di sete... » commenta sarcastica Amelie. Si rivolge poi a me. « Ma il tuo ragazzo? Non l'ho visto... penso sia a sud... perché non l'hai seguito? »
« Non siamo fidanzati! » dico io, ma forse non mi dispiacerebbe.
« Non la dai a bere: hai persino sorriso appena l'ho chiesto! Allora? Che ci dici? »
« Ecco... » che posso fare? Non so neanche cosa dire, siamo amici? Eppure ci siamo baciati... e quello non era un semplice bacio. « Mi manca molto! Mi è stato molto vicino nei giorni a Capitol City... »
« Non vi vedete dal primo giorno? » chiede Melanie, essendo ragazze sono anche più curiose. Annuisco. « Sono sicura che vi rivedrete... » sorride. « Lui è cotto di te. E anche tu non sembri da meno... è vero che hai un ragazzo al tuo Distretto? O l'hai detto per farlo ingelosire? »
« Ryan mi sta aspettando. E cercherò di vincere per tornare da lui... » cadiamo in un silenzio tetro. È chiaro che tutti noi vogliamo vincere e loro sono in coppie. Prima o poi ci troveremo a combattere tra noi... mi chiedo: per quanto ancora posso fidarmi di loro? Ci sono ancora tantissimi Tributi e non è momento di pensare a loro.
Nel silenzio della notte ci troviamo senza poter prendere sonno, siamo sfiniti vista la giornata di cammino, non sentiamo altri movimenti in tutta l'Arena, mi chiedo realmente se ci siano altri Tributi a questo punto! Poi sento un suono dal nulla... qualcosa si avvicina a noi dall'alto e tutti fissiamo quell'oggetto. È un paracadute argentato che sostiene qualcosa da mangiare! Un dono? Ma da parte di chi.... vedo che c'è un biglietto a cui rivolgo solo dopo le attenzioni, è da un po' che non mangiamo qualcosa di solido, è difficile catturare animali visto la loro nuova natura, siamo però assetati: è l'acqua che ci serve e non il cibo; consumiamo il pasto velocemente e sentiamo il ringhio della sete: davvero una mossa stupida visto che non sappiamo ancora quando manca alla fonte d'acqua. Prendo il biglietto tra le mani e leggo, è indirizzato a me.
Questo è un dono che puoi dividere con i tuoi amici... la storia del ragazzo infelice funziona, e accerchiarti di alleati ti aiuta. Fai attenzione: James non se la passa troppo bene... Norman.
Il messaggio è chiaro: non ho bisogno di capire a cosa Norman si riferisce, devo sbrigarmi a trovare dell'acqua e devo correre da James anche se dovessi gettarmi nel mezzo della Cornucopia. Siamo pronti per dormire adesso che stiamo meglio, sono però ancora preoccupato per il fatto che James è da qualche parte da solo; James... James... James. Perché continuo a pensare a lui? Ho lo sguardo fisso in un punto vuoto e buio, improvvisamente sento un rumore e qualcuno urla. Mi alzo di scatto e sento un rumore inquietante, come se le ossa di qualcosa si rompessero. Davanti ai nostri occhi c'è Arthur con il suo martello in pugno, ai suoi piedi c'è Melanie con il collo totalmente spezzato e il sangue che le esce dalle labbra. Un colpo di cannone suona nella notte e mi alzo pronto per combattere.
Il cuore mi batte come se fosse un tamburo, il ragazzo del Distretto 1 mi fissa con i suoi occhi carichi d'odio, mi guarda in modo strano, non riesco a credere che ci siamo fatti cogliere di sorpresa! Il corpo di Melania giace ormai senza vita a terra e al mio fianco trovo Tony, Samuel e Amelie; qualcosa mi puzza: non riesco a credere che sia venuto da solo ad affrontarci. Il ragazzo fa girare il martello e lo tiene sospeso in aria pronto ad abbattersi.
« Sei venuto da solo? Pensi di poterci battere? » chiedo beffardamente. La rabbia potrebbe distrarlo e renderlo facile da eliminare, siamo in maggioranza accidenti!
« Darin... sappiamo entrambi che sei tu il vero pezzo grosso. I tuoi amichetti qui... non sono una buona garanzia di sopravvivenza! Ucciderò prima loro, poi mi prenderò te... » dice ridendo. Cominciamo ad indietreggiare mentre lui avanza, questo ci allontana dai nostri zaini, non c'è molto ma il sacco a pelo potrebbe comunque servire. Ho la lancia in mano e gli stiletti di Ginger sono anche nello zaino, Tony ha il coltello che mi ha lanciato, Samuel una piccola spada e Amelie ha un tridente.
« Sei qui per Ginger? Hai visto chi l'ha uccisa no? Cosa pensi mi impedirà di prendere anche te? » l'ho provocato troppo e ora ne subiamo le conseguenze.
Lo scontro comincia e noi lo accerchiamo, Arthur si concentra solo ed unicamente su di me, i suoi colpi di martello mi disorientano e non riesco a prendere la mira per colpirlo, appena sferra un colpo mi allontana e si concentra sugli altri tre, cerco di rimettermi in piedi perché so che mira prima alla loro vita, comincio a distrarlo mettendomi nel mezzo, è strano... è come se non considerassi la mia vita, dovrei pensare di salvarvi visto la situazione critica, ma non posso voltare loro le spalle. Urlo ai tre ragazzi di scappare e scendere per la montagna mentre io lo distraggo, riesco nel mio intento e vedo che i tre fuggono tramite i vari cumuli di neve e alcuni alberi nei monti oscuri, io sono solo con Arthur ed è un grandissimo errore, lui è un uomo e ha più forza di Ginger: lei l'ho affrontata con facilità, lui è il doppio di stazza e in tutto probabilmente. Non posso affrontarlo: devo scappare e lui l'ha intuito.
« Non ci pensare neanche... dovrai affrontarmi da uomo! » dice Arthur. Mi viene contro e sferra un potente colpo con il martello, evito il colpo spostandomi indietro e il martello colpisce in pieno il punto in cui ero prima. Non esito un momento: mi volto indietro e comincio a correre tra le montagne e affondo i piedi sulla neve, sento che Arthur mi sta dietro come fosse la mia ombra, agita il martello nell'ombra e si sposta disperatamente nel tentativo di colpirmi, sono certo che mi veda ma forse pensa che io possa lanciargli la mia arma, non potrei mai farlo visto che significherebbe perdere l'unica arma che possiedo.
Ad un tratto mi sento mancare i piedi sotto il terreno; ecco che alla fine vengo sconfitto da un dirupo! Mi farò malissimo e probabilmente resterò inerte, Arthur non dovrà far altro che scendere e finirmi. Ma i piedi non toccano la fredda neve, affondano in qualcosa di ancor più freddo e glaciale, il mio corpo si irrigidisce completamente, sono accerchiato da un liquido freddo e trasparente, tocco un terreno morbido e viscido, improvvisamente la mia bocca si spalanca e il liquido entra nelle mie labbra arrivando fino allo stomaco, mi rinfresca e soddisfa la sete che ho nel corpo, il liquido è dolciastro, come l'acqua che produciamo nel Distretto 5, è acqua!
Ho trovato l'acqua! Mi rendo conto però di stare per affogare e risalgo, lo sguardo rivolto verso il cielo stellato, Arthur mi fissa e si prepara a saltare, comincio ad allontanarmi e cerco disperatamente la riva, mi accerto di avere tra le mani la lancia e finalmente trovo la sponda ed esco nell'aria ghiacciata della notte, Arthur arriva nel centro del fiume e comincia muoversi verso di me, sono tentato di lanciargli l'arma ma sono certo che potrebbe spostarmi, ma quante possibilità ho di combatterlo? Arthur è distratto dall'acqua e sembra agitato, forse non si aspettava che l'acqua fosse più profonda della sua altezza. Distretto 1... forse non c'è mare dove poter nuotare! Muovo la lancia ruotandola e lancio l'arma che come previsto lo manca, riemerge e con lui emerge anche la lancia, comincia ad urlare a l'acqua si tinge di rosso, in un certo senso l'ho colpito: l'ho preso direttamente nella spalla. Si fa strada fino ai miei piedi e resto immobile per prendermi la lancia, lui nel frattempo mi da un colpo di martello nelle gambe e sento le ossa piegarsi come carta, cado a terra e comincio a urlare di dolore, ho ancora qualche possibilità di fuggire, comincio a strisciare per la neve fredda, sento dolore nelle gambe quindi significa che non le ho completamente perse e presto il dolore passerà. Si rialza a fatica esausto, Arthur si avvicina a me quasi correndo e il mio istinto di sopravvivenza agisce sul mio corpo: mi giro per evitare il colpo del suo martello e decido di alzarmi con tutte le forze che mi restano, le mie gambe urlano pietà per il dolore e i muscoli bruciano, mi getto su di lui a peso morto e cadiamo entrambi a terra, ficco due dita nella sua ferita e lo faccio urlare, estraggo la mano e il sangue comincia a fuoriuscire come fosse uno spruzzo, tengo la lancia in alto e poi la tiro dritta in mezzo al cuore del ragazzo. Mi alzo in difficoltà e faccio peso sulla lancia e sul suo corpo. L'attimo seguente il cannone batte un colpo ed echeggia nell'Arena. Ho ucciso un altro Tributo! Mi volto intorno e cerco di individuare i miei amici, sono solo al momento ma posso fare rifornimento dallo zaino di Arthur: c'è una bottiglia d'acqua vuota ma la posso riempire, un sacco a pelo gigantesco completamente asciutto e impermeabile, ci sono alcune piante e poi un piccolo barattolo di una strana crema, penso sia una medicina potente contro i tagli. Ci sono anche alcune bacche e della frutta. Mi siedo lontano dal suo cadavere e in un punto in cui alcuni alberi sembrano fare una piccola conca, resto comunque vicino al fiume e mi infilo nel sacco a pelo restando nascosto e cercando disperatamente di riscaldarmi con il poco calore che ho nel corpo. Per stanotte è meglio restare qui; con il favore del giorno e la luce potrò tornare a cercare i miei amici, probabilmente mi staranno cercando ma il freddo e il dolore è troppo per costringere il mio corpo a muoversi e a cercarli, devo dire loro la notizia più importante poi: sono letteralmente caduto in una fonte d'acqua, un fiume probabilmente.






Voilà ^^ ecco qui sfornato un capitolo fresco fresco, spero che lo troviate ancora interessante e che commentiate la situazione che si sta creando nell'Arena, chi sopravvivrà? E cosa il capitolo futuro ci porterà? Lo scoprirete prossimamente ^^
Baci baciiii :-*
  
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