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Autore: ChrisAndreini    19/06/2014    3 recensioni
Krystal Collins è strana, imbranata, infantile e svampita.
Come se questo non bastasse è anche una Fangirl, perciò vi conviene scappare a gambe levate prima che si metta a blaterare di tutto ciò che non capite e non conoscete.
Tuttavia, se volete scoprire le avventure estive di una ragazza del genere, tra amici fuori di testa e gite in famiglia piuttosto movimentate, allora potete continuare a leggere.
*AVVERTENZE: La seguente fanfiction può provocare fangirlaggine, svampitezza e voglia di vivere un'avventura. Sconsigliata per le persone che hanno un po' di sale in zucca, potreste non capire la metà delle parole utilizzate, potrebbe inoltre contenere molti spoiler*
Dal capitolo 1:
"Sono felice di scriverti, anche se devo ammettere che l’idea della professoressa Roberts di farci scrivere un diario delle vacanze da farci aggiornare ogni giorno con ciò che vogliamo noi e che lei non leggerà a meno che non lo vogliamo noi *pausa a riprendere al sensibilità alle dita per lo scrivere troppo velocemente*"
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Diario di...'
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Diario di una Fangirl esagerata

 

19/06/14

Caro Dario, 

Ieri sera alla fine è andato tutto per il meglio :)

Mia sorella è uscita dalla camera e si è scusata con mamma e papà di essersi comportata male, poi è andata da Betty e le ha parlato con calma e fermezza.

E’ stata la prima volta che ho visto Betty leggermente pentita.

Infine è venuta da me, cioè, non è che è venuta da me, in realtà ci siamo incrociate in corridoio e lei ha solo commentato “Non hai usato citazioni”, e devo dire che è già un grande risultato per lei.

Stamattina mamma mi ha portata con lei a fare la spesa.

Potrebbe sembrare una noia astronomica, ma in verità è stato divertente, perché di solito riesco a convincere mamma a comprare i gelati che piacciono a me.

Il fatto è che proprio ieri ha letto su una rivista che i gelati preconfezionati potrebbero far venire il cancro ai polmoni.

Ok, sinceramente non ho capito come sia possibile, ma mamma crede a qualsiasi cosa legge, perciò è stato difficile per me convincerla che è impossibile.

Alla fine quindi non ha comprato i gelati, e sono rimasta a bocca asciutta.

Almeno non ha ancora letto qualcosa contro i libri fantasy, perciò sono riuscita a comprare città degli angeli caduti e città delle anime perdute.

Questo pomeriggio sono anche riuscita a organizzarmi con Johanna per un pigiama party a casa sua.

Mamma era ancora un po’ preoccupata per il raffreddore, ma alla fine sono riuscita a convincerla, dato che già mi è passato.

Una giornata di riposo (noia) totale è bastata.

I genitori di Johanna sono fuori per un paio di giorni, quindi starò da lei per due giorni: dal pomeriggio di oggi alla mattina di dopodomani.

Comunque non siamo quel genere di ragazze che si mettono a organizzare party spericolati che distruggono case, non preoccuparti.

Staremo semplicemente io e Johanna a leggere, parlare e fare stupidi giochi da tavola.

Insomma, ci divertiremo un mondo.

L’unica cosa se mi preoccupa un po’ sono i videogiochi.

Johanna è molto brava nei pochi che ha, perciò io finisco sempre col fare una figura di niente.

L’ultima volta che abbiamo giocato a Mario Kart con la Wii ho fatto un giro completo prima di accorgermi che stavo andando nella direzione sbagliata.

Si, sono un genio, lo so! *tono sarcastico* **Ma va**

Stupidaggini a parte, ho messo nel borsone pigiama, un cambio d’abito, spazzolino, dentifricio ed elastici per l’apparecchio.

Poi ho messo un libro, credo che in due giorni potrebbe bastarmi, dato che con Johanna sarà uno spasso e non leggerò poi molto.

Tremo al pensiero di quando sarò al campo estivo, perché dovrei portarmi minimo nove libri per stare a posto con i giorni, e non ci entrano nella valigia, almeno non così tanti D:

Per ora pensiamo al presente.

Ho portato anche Russell, un piccolo pupazzetto portafortuna che ho da quando ero piccola.

Lo tengo sempre con me quando vado fuori casa per un po’, ma non mi vergogno di questo, lo considero il mio piccolo panda protettore (PPP per gli amici, o 3P)

Solo io lo posso chiamare Russell, in qualità di sua padroncina.

Questa, al contrario di quello che potrebbe sembrare, non è un’informazione confidenziale, infatti non mi vergogno a dirlo in giro.

Anche Johanna e David hanno il loro pupazzetto personale, l’idea l’hanno presa da me, e ora formano un trio pupazzoso.

Io ho un panda, Johanna un grizzly e David un orso polare che ha preso allo zoo.

E’ ironico pensare che un anno dopo aver preso il pupazzo David è tornato nello zoo per fare una protesta sui diritti degli animali.

Comunque, sarà il caso di andare, papà è pronto e devo sbrigarmi se voglio che mi accompagni. Di solito non perdona il ritardo, e non voglio farmi una scarpinata di un chilometro e mezzo dalla fermata dell’autobus fino a casa di Johanna.

 

23.30

Sto aspettando il mio turno per andare in bagno e lavarmi i denti.

Il pomeriggio è stato uno spasso incredibile.

Questo pomeriggio c’era anche David, all’inizio, ed è rimasto fino all’ora di cena.

Io, non sapendo che ci sarebbe stato anche lui, non gli ho riportato il telo mare, e conto di farlo domani pomeriggio, dato che usciremo insieme.

Potrei chiedere a mamma di passare un attimo al parco e consegnarcelo lì prima di dirigerci alle giostre estive.

Comunque mi sono divertita un mondo.

Abbiamo giocato a Mario Kart, io ho perso ventinove volte in ventotto partite (mentre David e Johanna erano a preparare la merenda ho provato una partita da sola, e ho perso pure lì), poi abbiamo fatto il gioco dei mimi (lì me la sono cavata benissimo, adoro recitare) ed infine abbiamo fatto la gara Percabeth, variante di Chubby Bunny inventata da noi: chi riusciva a mettere più marshmallow azzurri in bocca e pronunciare Percabeth vinceva. David ci ha battute alla grande, alla fine sembrava uno scoiattolo che raccoglie provviste per l’inverno.

E’ arrivato a quota 15 quando io e Johanna abbiamo iniziato a fare facce buffe per farlo ridere.

Alla fina non è riuscito a trattenersi e ha sputato tutto nel secchio.

Io e Johanna ci siamo rotolate dalle risate, e lui si è lamentato che sarebbe entrato nel Guinness dei primati se non l’avessimo fatto ridere. Sorrideva a sua volta, perciò non credo che se la sia presa più di tanto, solo che mi sono sentita in colpa, cose che non mi è mai successa con lui, perché so che non se la prende mai per davvero.

Solo che inizio a chiedermi, non è che lui fa finta di non prendersela quando in realtà ci rimane davvero male?

Spero davvero di no, mi sentirei un mostro.

Alla fine lui è tornato a casa e io e Johanna abbiamo mangiato e guardato un film che aveva noleggiato per l’occasione: “Wolverine: l’immortale”

E’ stato divertente e pieno d’azione, proprio come piace a noi.

Ora, dopo esserci preparate per andare a dormire credo che faremo una battaglia con i cuscini e parleremo ancora un po’ prima di leggere.

La cosa divertente è che, anche quando leggeremo, ci scambieremo divertenti citazioni a vicenda.

Poi, quando una dirà “luci spente” significa che l’altra potrà spegnerle quando più l’aggraderà, anche se l’altra continuerà a leggere finché non saranno spente.

E’ una divertente trovata inventata da Johanna.

Oh, il bagno si è liberato, a domani :)

 

 

 

 

(A.A.)

Ciao a tutti!

Oggi non ho avuto molto tempo per scrivere, ma spero che il risultato vi aggradi, il prossimo capitolo sarà divertente, almeno spero.

Ringrazio tutti quelli che mi seguono e i recensori, grazie infinite, i vostri commenti mi riempiono di gioia.

 

   
 
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