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Autore: InuMilla    17/08/2008    8 recensioni
Silente incaricò Sirius di riunire l'Ordine, subito dopo il ritorno del Signore Oscuro ma , esattamente, come sono andate le cose?
Genere: Generale, Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Remus Lupin, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo 5

 

 

Era una strega, non c’era dubbio.

Una Metamorfmagus per di più.

-Mio Dio, dove l’avete pescata?- Mundungus parlò per la prima volta da quando erano entrati Sirius e Remus.

- ehm… Nel boschetto dove ci siamo riparati.- rispose Remus.

-Potete, gentilmente,spiegarci cosa accidenti avete combinato e cosa c’entra questa povera ragazza?-

Sirius fece per rispondere, ma Remus , questa volta, lo interruppe. Meglio evitare un’altra esibizione del Re delle Frottole.

Spiegò quello che era successo – a grandi linee, ovviamente, dato che non ne aveva alcun ricordo- mentre l’apprensione della signora Figg cresceva visibilmente.

-E avete provato a farle tornare la memoria con un incantesimo?- domandò lei.

-Non ne sono mai stato troppo capace.- disse subito Remus – far perdere la memoria è un conto, farla tornare è complicato.-

- Allora, tu non ne sei capace;io non posso farlo; Mundungus le farebbe cadere tutti i capelli, perché è un idiota…-

Mundungus fece una smorfia, ma non disse nulla.

-E non voglio nemmeno prendere in considerazione quell’avanzo di galera.- concluse esasperata.

Sirius si alzò, stringendo i pugni e uscì dalla stanza.

La signora Figg fissò la porta da dov’era appena uscito con aria colpevole.

-Ok, ho esagerato. È  che tutta questa situazione mi fa uscire di testa. Io ho una certa età, certe cose non dovrei nemmeno pensare di farle.- disse, e Remus si accorse di quanto il suo volto sembrasse stanco.

- Be’, direi che è meglio se ci corichiamo…Oh, bussano alla porta.-

Un dling dlong sommesso, arrivò fino in cucina e Remus andò alla porta per aprire.

Non fu per niente sorpreso quando sulla soglia di casa apparve la figura alta e solenne di Albus Silente.

-Salve Remus, posso?- disse in tono calmo.

Remus si fece da parte per lasciarlo passare e lo guidò in cucina. La signora Figg parve enormemente sollevata nel vederlo.

-Buona sera- disse Silente,- sono venuto per informarvi delle ultime novità. – il suo sguardo vagò sul volto di ognuno e si fermò su quello della ragazza.

-Ma sembra che anche voi dobbiate spiegarmi qualcosa. Be’, avrete tutto il tempo, dopo. Prima voglio parlarvi. – fece un sospiro.

-Mi sono premurato di avvisare Elphias della nostra riunione. Spero che ,entro una settimana al massimo ,saremo riusciti a riunire tutto l’Ordine della Fenice. Purtroppo però non ho trovato un posto che potrà farci da quartier generale . Al momento, dovremo abusare della tua ospitalità, Remus. Le mie scuse.-

-Non si preoccupi , professore.- disse Remus, cordiale.

-Grazie. – continuò Silente. – Ora, in primo luogo vorrei chiedervi dov’è Sirius.-

La signora Figg gli lanciò uno sguardo colpevole.

- E’ uscito dalla stanza, Silente. Diciamo che l’ho offeso…-

- E’ uscito dalla stanza, ma non dalla casa, voglio sperare.-

-no, no . – fece Remus – Sarà chiuso da qualche parte tenendo il muso.-

-Bene, lo spero. Altre escursioni come quella appena conclusa non dovranno ripetersi. Tu puoi capirmi, Remus. Sirius non deve uscire.-

-Si, professore.-

-Bene. In secondo luogo, com’è finita qui questa graziosa fanciulla?-

Remus spiegò, per la seconda volta, tutta la storia.

-Lei può farle tornare la memoria, professore?- domandò.

Silente si chinò sulla ragazza, che lo guardò incuriosita, e bisbigliò strane parole per due minuti buoni.

-Strano.- disse, infine –Farle tornare completamente la memoria mi è impossibile, temo.-

Remus era scioccato; se Silente non poteva, allora chi?

-Ma, grazie all’incantesimo che le ho fatto, dovrebbe tornarle non appena vedrà o sentirà qualcosa che rievocherà un qualunque ricordo. E’ il massimo che posso fare.-

Remus era sollevato, ma ancora tesissimo. Era tutta colpa sua.

Silente parve leggergli nel pensiero.

- Non preoccuparti, Remus, non è del tutto colpa tua. Quando ha sbattuto la testa, era già stata stregata, temo.-

- Albus- mormorò la signora Figg – hai idea di chi possa essere?-

-Certo!- disse allegramente Silente. – Ovviamente  Sirius l’ha riconosciuta, ma  è la figlia di sua cugina Andromeda . Si chiama Ninfadora  Tonks. –

Ninfadora , che stava ascoltando, si dimostrò felice di aver appreso il proprio nome, anche se manifestò il proprio dissenso su quest’ ultimo (- quale madre potrebbe chiamare così sua figlia??-), e non diede segno di rammentare alcunché.

- Elphias è in ritardo.- disse Silente, dopo un po’. – andrei a vedere qual è il motivo di tale indugio, se permettete-

Inutile dirlo, dall’espressione della signora Figg si leggeva chiaramente che lei non l’avrebbe permesso, se avesse potuto.

- Non vi preoccupate, cercherò di essere veloce. – Salutò, togliendosi il cappello, arrivò alla soglia ma si voltò. – a proposito, ho gettato un incantesimo sulla casa in modo che nessuno si possa Materializzare all’interno. Ciò però comporta che non ci si possa nemmeno smaterializzare dall’interno. Quindi non provateci. Hasta la vista! – e con questo uscì, chiudendosi la porta alle spalle.

La signora Figg parve afflosciarsi sulla sedia.

-Be’. – esordì Remus- Io direi di provare a contattare gli altri membri dell’Ordine.-

 

Passarono le successive ore a cercare di contattare i pochi che erano rimasti dell’Ordine originale. Solo alla fine si resero conto che erano veramente pochissimi.

La nostalgia di quel periodo passato, che era costato così tante vite eroiche, parve riempire all’improvviso quella piccola cucina come un gas.  

L’immagine di Lily e James si impadronì della mente di Sirius, rannicchiato nel buio, fuori dalla cucina.

Lui li aveva visti, quella notte. La notte in cui tutto era iniziato.

Era andato a casa loro, dopo aver scoperto che Peter non era più nel suo nascondiglio. Era preoccupato come non lo era mai stato.

Ricordava perfettamente il viaggio che fece sulla sua moto per arrivare a Godric’s Hollow: non gli era mai sembrato così lungo.

Ricordava come il freddo di fine ottobre non gli faceva provare alcun brivido, perché il suo orribile presentimento lo aveva escluso dal resto del mondo, come in una campana di vetro.

Ricordava come non riusciva che a pensare “Fa che sia tutto apposto.”

E invece, quando fu davanti casa Potter, il suo cuore si fermò per un momento.

Scese dalla sua moto con movimenti rigidi, senza che fosse lui a volerlo, come se fosse un altro a condurre i suoi movimenti…

Il secondo piano della casa era distrutto e usciva ancora del fumo.

Fu allora che il cuore iniziò a battere incontrollabile…

Attraversò il cancello, la porta aperta, e lì si fermò con uno spasmo.

A terra, giaceva il corpo di James Potter. Il suo migliore amico, la persona di cui si fidava di più, era lì, immobile. Lui si accovacciò accanto al corpo, gli aggiustò gli occhiali, mentre cercava di ricacciare indietro le lacrime.

Era semplicemente impossibile che fosse morto, James non poteva morire. Il grande James Potter non poteva morire.

Era assurdo.

Alla fine non riuscì più a trattenere le lacrime. Come si fa a non piangere, quando vedi tuo fratello mo… mor…

No, anche solo pensarlo gli riusciva difficile.

Non seppe da dove trovò il coraggio per salire le scale ed andare al piano di sopra, conscio di trovare un’altra scena ancor più insopportabile.

E infatti, sul pianerottolo, c’era Lily.

La forte, caparbia Lily, stesa a terra sulla schiena, fragile e indifesa, proprio come un giglio.

Era l’immagine della dignità, pensò Sirius, che la guardava attraverso un velo di lacrime amare.

Si accovacciò anche accanto a lei, e le sistemò una ciocca di capelli dietro l’orecchio.

Era insensato, voler sistemarli, ma lui non riusciva a farne a meno.

Si sentiva distrutto, perso.

In qualche modo, si sentì sconfitto.

Pianse e pianse, perché sapeva che era anche colpa sua…

Poi, come dal nulla, si sentì un urlo.

Si, l’urlo di un bambino, che mai aveva avuto un suono così dolce per lui.

Sirius riuscì a paragonarlo solo ad un altro suono così stranamente soprannaturale e bello: il canto di una fenice.

Si affacciò alla culla e lo vide.

Harry, il piccolo Harry, era ancora vivo.

Un raggio di luce illuminava il buio, adesso. C’era ancora uno spiraglio di speranza.

Tutto ciò era rappresentato da quel piccolo esserino dall’aria indifesa.

Quello che accadde dopo non era ben delineato nella sua mente. Era come se le azioni che compì da allora fossero compiute da un estraneo.

Ricordava di aver posto vicini i corpi di James e Lily, di aver aspettato, vagliando su di loro, finché non era arrivato Hagrid.

Ricordava come il mezzogigante l’aveva consolato e come lui gli aveva ceduto la propria moto.

“A me non serve più” aveva detto.

L’unico suo obbiettivo era trovare quel topo.

Era colpa sua se era diventato un avanzo di galera. Maledetto topo.

 

Un altro dlin dlon risvegliò Sirius dai suoi pensieri. Aveva il volto rigato di lacrime, ma , per fortuna, nessuno era lì a guardarlo.

Cercò di ricomporsi prima di entrare in cucina, dove trovò, oltre a Remus, la signora Figg  Dung  e la ragazza, un uomo anziano con i capelli d’argento e Albus Silente.

-Aaah!- esclamò quest’ultimo, vedendolo entrare. –Allora, adesso, in mancanza degli altri membri, che non tarderanno ad arrivare, possiamo dare ini…-

-Sirius!-

La ragazza si alzò, fissando il Malandrino.

-Presente.- disse lui.

-Sirius…sei davvero tu?-

-Ehm… direi di si.-

Remus si illuminò:le era tornata la memoria.

-Ninfadora…- la chiamò.

-Non-chiamarmi- Ninfadora!- disse lei a denti stretti.

-Dora!- esclamò Sirius. La sua piccola cuginetta, uno dei pochi membri della sua famiglia che era felice di rivedere.

Ecco perché aveva un volto familiare.

-Ciao!- disse lei, abbracciandolo.- Da quanto tempo!-

-Eggià.- fece lui – Eri un soldo di cacio, l’ultima volta che ti ho vista! Sfido che non ti ho riconosciuta…-

-Che cosa carina!-sbottò la signora Figg -Ma se non ve ne siete resi conto, Voi-Sapete- Chi è tornato e noi vorremmo prendere provvedimenti, se ci date il permesso!-

 



Salve carissimi lettori ^___^
Questa volta sono riuscita a postare il capitolo abbastanza in fretta ^o^, ma non posso promettervi niente per il sesto :P.
Cooomunque, come avete notato, ho un'ossessione nel riempire gli spazietti che la zia Jo così candidamente ci lascia, infatti, ho voluto raccontare come Sirius sia andato a casa Potter...mettendo in mostra tutta la sua pucciosità *o* .
Passo a ringraziare *o*

antote: Yes, i'm napulitaaaan [Napoli, Napoli, Napoliiiiiii! *o*] xD... passando a cose più inerenti alla storia: si, come hai visto era Tonks la tipa che Rem ha investito, ma non l'ha contagiata, tranquii! ^o^ In questa fic cercherò di non modificare nessuno degli avvenimenti del libro. ^____^
Non è una shoen-ai  ^0^.
Spero che questo capitolo ti sia piaciuto! +O+  'ndi sintimu! [ di dove sei tu? xD]

_Sophy__xX: Grazie ^=^. Sarò onorata di essere perseguitata con le tue recensioni XD

Bellis: mistero della capigliatura risolto xD. Spero che questo capitolo ti sia piaciuto.

Star Petal: grazie, sconosciuta con cui non ho mai parlato prima e che NON ha letto metà di questo capitolo in anteprima XD. Beccati la fine del capitolo, e goditela perchè il sesto non lo leggerai prima degli altri mwahahahahahahah xD. Che Caspian sia con te e con il tuo spirito u___u te lovvo moraaH.

Ed ora, un piccolo spazio per una nobile causa XD:
Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:

Dona l’8‰ del tuo tempo alla causa pro recensioni.

Farai felice milioni di scrittori.

(Chiunque voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove meglio crede)


Farete felice anche questa piccola pseudo- scrittrice? *o*  
Al prossimo capitoloH! Hasta la vista!


 

   
 
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