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Autore: marauder11    21/06/2014    3 recensioni
"La realtà supera la fantasia perché il caso va oltre ogni immaginazione"
Nessuno si sarebbe mai aspettato di vedere un postino far capolino sullo scalino d'ingresso di Grimmauld Place numero 12, il 30 Dicembre del 2015.
Harry non si sarebbe mai aspettato di ricevere quella lettera, che cambiò la vita di molte persone.
******************
Harry pensò che una piccola rossa di nome Lily e una piccola bionda di nome Petunia ridevano di nuovo insieme. Stavolta la magia non le avrebbe separate, anzi, le avrebbe unite. Per sempre.
Genere: Avventura, Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Potter, Famiglia Weasley, James Sirius Potter, Teddy Lupin | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione, Teddy/Victorie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Capitolo 1 -   Posta

 

Era una giornata di fine dicembre, molto soleggiata.

Il cielo era limpido e azzurro, il che era piuttosto insolito se abitavi a Londra, nel Regno Unito.

Londra era da sempre stata soprannominata la città grigia, come molte regioni del paese, per il suo clima piovoso e perennemente nuvoloso, spesso anche nebbioso.

I maghi sapevano che spesso  la causa di questo clima erano i dissennatori, che adesso non si vedevano da tempo ma che, durante la Seconda Guerra Magica, avevano infestato i cieli.

Harry James Potter stava seduto sulla scrivania di casa sua, a Grimmauld Place numero 12. Il natale era passato da poco tempo e, dopo le ferie, doveva rimettersi di nuovo a lavorare. Per prima cosa, doveva trovare assolutamente quel fascicolo che serviva a Kingsley, ovvero il ministro Shaklebolt, altrimenti avrebbe passato dei guai con i suoi nuovi dipendenti; era necessario che studiasse i fascicoli di ogni nuova recluta del Dipartimento Auror per smistarli nei diversi gruppi, in base all’età e alle loro caratteristiche, abilità, ecc.

Imprecò sottovoce, aveva messo sotto sopra ogni cosa ma non l’aveva trovato! Maledizione, dove si era cacciato? Avrebbe chiesto a Ron se per caso ce l’aveva lui.

La porta dello studio prontamente si aprì, rivelando una piccola bambina dai capelli rossi.

«Papà, mamma dice che dovresti scendere giù… Il pranzo è pronto» disse la piccola con le mani dietro la schiena, dondolandosi sul posto.

Harry volse il suo sguardo verso sua figlia, la sua ultima figlia e sorrise.

«Lily, tesoro, dì alla mamma che scendo subito… I tuoi fratelli sono già di sotto?»

La piccola si imbronciò e incrociò le braccia, e disse

«No, sono nella stanza di James… Non so cosa stiano combinando, non mi lasciano entrare!»

Harry si alzò dalla sedia su cui stava seduto e accarezzò la testa della figlia, teneramente, piegandosi sulle ginocchia per porre la sua testa alla stessa altezza della piccola.

«Tesoro, sono dei ragazzacci! Tu devi stare con le donne…»

La piccola ebbe immediatamente gli occhi lucidi, non appena il suo papà pronunciò quelle parole. Odiava essere esclusa da ogni cosa facessero i suoi fratelli.

Subito il padre la abbracciò e le disse

«Su piccola, sai domani che giorno è?»

La piccola si asciugò la lacrima che solcava la sua guancia; alzò la testa e puntò i suoi occhi marroni sui verdi di suo padre e scosse la testa, con una nuova luce negli occhi.

Harry sorrise divertito all’espressione curiosa della piccola.

«Domani è il 31 Dicembre, e verranno qui a pranzo tutti i Weasley e… I Paciock! »

La bambina si illuminò e spalancò i suoi vispi occhi

«Quindi… quindi verranno Hugo e Alice??»

Il padre annuì sorridente e la piccola emise un gridolino di gioia, subito dopo scese le scale mentre chiamava eccitata la madre, che le rispose dalla cucina.

Harry, dopo aver chiamato i ragazzi di casa, scese giù per le scale. Arrivato nell’ingresso, proprio mentre stava per entrare in sala da pranzo, udì uno scatto vicino alla porta. Tirò fuori la bacchetta dalla tasca e, furtivo, si diresse verso l'uscio.

«Harry? Che succede?» chiese un ragazzino dai capelli viola che stava scendendo le scale proprio in quel momento, quando vide il suo padrino sguainare la bacchetta e avvicinarsi preoccupato alla porta.

Harry si girò di scatto verso il suo figlioccio, e gli mimò di fare silenzio

«Teddy, sta indietro…»

Ma questo non lo ascoltò, e si accalcò alle spalle di Harry, con la bacchetta alla mano. Arrivati proprio dietro la porta d’ingresso, Harry sentì che qualcuno vi stava dietro. Lanciò un ultimo sguardo a Teddy prima di girare di scatto la maniglia.

Un grassoccio omone dai capelli brizzolati, in una strana divisa blu notte spalancò gli occhi non appena si trovò davanti a Harry Potter e Teddy Lupin.

Entrambi, vedendo l’uomo, riposero immediatamente la bacchetta in tasca, attenti a non farsi vedere.

 

Harry sospirò sollevato. Era un postino…babbano.

«Oh! Scusate ma… Non trovavo la buca delle lettere!»

l’uomo, piuttosto impacciato, cominciò a ridacchiare, mentre Harry imbarazzatissimo rispose, inventando sul momento

«Oh, beh, avevamo messo una cassetta della posta tempo fa ma… ehm… Dei vandali l’hanno rotta!»

L’uomo annuì sorridente mentre ora rovistava nella sua enorme borsa marrone in pelle, che traboccava di lettere grandi e piccole. Sembrava in cerca di qualcosa.

«Oh! Eccola! Lei è il signor… Harry James Potter?»

Harry annuì e l’uomo subito tese una piccola lettera sulle mani dell’occhialuto, che era chiaramente sconvolto.

Ma quando ebbe guardato la busta, il suo viso si irrigidì; sbiancò.

Teddy, capendo che il suo padrino era incapace di fare alcunchè, si congedò dal postino e chiuse la porta, spingendo Harry verso l’interno.

«Harry… chi ti ha spedito una lettera tramite posta babbana?»

 chiese Teddy divertito e sorpreso allo stesso tempo; nessuno di loro aveva mai ricevuto una lettera da gente babbana, non avevano alcun contatto con quel mondo.

Harry non rispose alla domanda del figlioccio, così questo si avvicinò al suo padrino e lesse il nome del destinatario. La calligrafia era piuttosto confusa e pasticciata, ma il nome si leggeva chiaro sulla busta bianco ottico.

 

Dudley Dursley.

«Harry, ma chi diavolo è questo Dursley?»

Harry improvvisamente sembrò riscuotersi e fissò sospirando Teddy.

«Il figlio di mia zia Petunia, sorella di mia madre»

«Ma cosa… Non ha mai scritto, cosa… vuole?»

«Beh, non ci resta che scoprirlo!»

Harry con mani tremanti aprì la busta e lesse velocemente le poche righe che erano contenute in un piccolo foglio.

 

“Ciao Harry,

Spero tu stia bene, innanzitutto. So di non averti mai scritto e mi dispiace… Per questo voglio rimediare invitando te e la tua famiglia da noi, per l’ottavo compleanno di mia figlia Camilla che sarà giorno 2 Gennaio. Tua figlia ha la sua stessa età, non è così?

Vorrei parlarti di una questione importante, so che non dovrei dopo i nostri precedenti ma non so davvero a chi rivolgermi, tu sei l’unico che può aiutarmi. Sulla busta c’è già scritto il nostro indirizzo, sai dove andare.

Grazie, sono già sicuro che non mancherete.

 

Tuo cugino Dudley.

 

P.s.: Buone feste”



Salve a tutti! L'idea di questa storia mi è venuta proprio questo pomeriggio, mentre guardavo per l'ennesima volta il film Harry Potter e la Pietra Filosofale. Spero vi piaccia il primo capitolo, anche se ammetto che le mie intenzioni non sono chiare e che è apparentemente noioso, vi annuncio che è tutt'altro! Allora? Avete qualche idea riguardo alla lettera di Dudley???
Recensite per favore! -Marauder11

  
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