"Signore
e signori, abbiamo intervistato già metà dei
tributi, il tempo passa in fretta
quando ci si diverte, non trovate?" chiese retoricamente Caesar rivolto
al
pubblico "Ma basta indugi, facciamo entrare i tributi del distretto 7:
Mulan e Shan Yu!"
I due
entrarono e si sedettero sulle poltrone rosse.
"Mia
cara Mulan, so che sei una donna molto coraggiosa. Devo dire che la tua
storia
mi ha commosso parecchio! Se non sbaglio tu ti sei finta un uomo e sei
entrata
nell'esercito, solo per salvare tuo padre! Poi, ad un certo punto, sei
stata
scoperta, rischiando la morte. Ma alla fine hai salvato l'intera Cina e
persino
l'imperatore si é inchinato al tuo cospetto!" disse Caesar.
"Sì,
più o meno é andata così!"
"Penso
che siamo tutti onorati di averti qui!"
"Oh,
grazie!" rispose lei, leggermente imbarazzata.
"Gioisci
finché puoi Mulan, perché quando entreremo
nell'arena sarà l'ultima cosa che
potrai fare. Soprattutto dopo che ti avrò spezzato le
braccia!" esclamò
Shan Yu con un sorriso diabolico.
"Bé,
dire che non andate d'accordo penso sia un eufemismo. Credo ce l'abbia
ancora
con te perché hai sconfitto la sua armata unna!" disse
Caesar rivolto a
Mulan.
"A
quanto pare!" rispose lei, ricambiando lo sguardo di intesa con
l'intervistatore.
Ma la cosa
fece arrabbiare Shan Yu che tuonò: "Non mi hai battuto
lurida ragazzina,
hai imbrogliato!"
"So
che per te sarà difficile capirlo dato che non ne fai uso
spesso...ma usare
l'intelligenza non vuol dire imbrogliare!"
"Ok,
vedo che gli animi si stanno scaldando! Dato che evidentemente entrambi
non vi
sopportate molto, ne approfitto per fare anche a voi una domanda di uno
sponsor: se avreste potuto scegliere un'altro compagno tra i tributi
estratti
chi avreste scelto?"
"Premesso
che a mio parere un qualsiasi altro compagno sarebbe stato meglio di
lui, credo
che avrei scelto la ragazza del distretto 12... Annabeth mi pare... lei
sì che
sembra una che usa l'intelligenza e non solo la forza bruta!"
"Io a
differenza di questa ragazzina non ho bisogno di alleati e comunque
nessuno di
quei bambocci mi sembrerebbe un valido combattente!"
"Attento
Shan Yu, a volte le apparenze ingannano! Comunque Mulan ho un'altra
domanda per
te da parte di uno degli sponsor: se avessi potuto scegliere avresti
preferito
come compagno di distretto Shang al posto di Shan Yu?"
"Non
augurerei a nessuno di partecipare a questi giochi, figuriamoci a
Shang! Se
fosse stato estratto lui, sarei stata felice di avere il suo valido
aiuto in
battaglia, ma se ora mi fosse data la possibilità di
scegliere, di certo non lo
sostituirei a Shan Yu!"
"Molto
onorevole da parte tua! Ma adesso é giunto il momento di
mostrarci cosa sapete
fare: siete entrambi dei soldati, suppongo sappiate usare quasi ogni
tipo di
arma, quindi scegliete pure quella che preferite!"
Entrambi
si recarono agli espositori delle armi. Mulan osservò
attentamente la roba
esposta. C'erano armi di tutti i tipi e lei sapeva usarle quasi tutte,
ma ciò
che la colpì era la presenza di molte altre svariate cose:
frutta, corde, reti,
bastoncini di legno, bottiglie contenenti liquidi di vario tipo, delle
taniche
d'acqua e perfino del sapone.
Le venne
un'idea, così prese il sapone in una mano e la sua spada nell'altra, si
chinò a terra, dando
le spalle a Shan Yu, ed iniziò ad insaponare la parte di
pavimento davanti a
lei, attenta a non farsi notare da lui.
Nel
frattempo Shan Yu prese la sua spada dalla lama ondulata, con un unico
colpo
possente sgozzò il manichino lì presente,
facendogli rotolare via la testa. Si
voltò poi verso Mulan, che era ancora accovacciata a terra.
"Ehi,
ragazzina che stai facendo?"
Lei si
alzò lentamente, poi si voltò verso Shan Yu e con
tono di sfida disse
"Voglio mostrare a tutti come ti disarmo, puntandoti poi la spada alla
gola, quindi fatti sotto!"
"Hai
scelto la cosa sbagliata ragazzina, farai solo una figuraccia quando ti
ritroverai la MIA spada alla gola"
"Dimostramelo!"
Shan Yu
sorrise maligno, impugnò saldamente la spada e corse verso
la ragazza. Mulan si
mise in posizione difensiva, poi fece un balzò all'indietro,
stando attenta ad
evitare la parte di pavimento insaponata. Shan Yu alzò la
spada, pronto ad
affondare un potente fendente contro la ragazza, ma qualcosa
rovinò i suoi
piani: non aveva notato il pavimento insaponato, quindi
scivolò all'indietro
non appena ci passò su, ritrovandosi a terra con l'arma a
pochi centimetri da
lui. Allungò il bracciò per prenderla, ma si
ritrovò la spada di Mulan alla
gola.
"Chi
doveva fare una brutta figura?" chiese orgogliosa lei.
L'uomo si
sentì ribollire il sangue dalla rabbia.
"TUUUUUUU
MALEDETTA!!!"
Con un
possente e furibondo colpo della mano fece volare via l'arma di Mulan,
quindi
la afferrò per il colletto della maglia.
"Ti
pentirai di quello che hai appena fatto, soffrirai così
tanto che mi implorerai
di ucciderti!"
Ma
qualcuno li interruppe.
"Basta
così! Niente risse prima dell'arena, sono le regole!
Infrangerle non vi
piacerebbe credetemi...a meno che non vi piaccia morire si intende!"
affermò la presidentessa Ice con un gelido sorriso.
Con un
grugnito, Shan Yu lasciò, a malincuore, la presa sulla
ragazza.
"Sei
stata fortunata ragazzina, ma non potrai esserlo nell'arena,
lì nemmeno questi
tuoi stupidi giochetti serviranno a salvarti da me!"
Entrambi
si recarono dai loro cari: Shan Yu andò da due dei suoi
soldati unni, disse
loro che sarebbe tornato presto e che avrebbe vendicato i loro compagni
morti a
causa di Mulan, i due risposero con un ghigno soddisfatto.
Per Mulan
erano venuti Shang e Mushu: un minuscolo drago che era diventato il suo
spirito
guardiano.
Il piccolo
drago rosso cercò di infonderle coraggio.
"La
mia ragazza! Sei stata incredibile con quel sapone, sono sicuro che
Shan Yu non
sarà un problema per te e sicuramente batterai tutti, non ho
dubbi!"
"Grazie
Mushu, lo spero davvero! Ma ho qualche dubbio, devo tenere gli occhi
aperti,
alcuni di quei tributi hanno qualcosa che non mi convince e la cosa non
mi
piace!"
Toccava a
Shang parlare, ma sembrava non sapesse cosa dire.
"Mulan,
tu...ecco io...sei forte...ma non vorrei...cioè io..."
"Shang"
"Stai
attenta insomma! Cioè, sei sicuramente il soldato
più in gamba che abbia mai
conosciuto, ma vorrei solo che tornassi a casa viva"
Mulan gli
sorrise, gli diede un leggero bacio sulla guancia, facendolo diventare
rosso
come un peperone.
"Farò
tutto il possibile, promesso!"
Lui
ricambio il sorriso, la salutò e a malincuore, la
fissò andar via insieme a
Shan Yu.
"Facciamo
entrare adesso gli sfavillanti tributi del distretto 8: Beatrice Prior
e Tobias
Eaton!" canzonò Caesar.
I due
entrarono e si sedettero ai loro posti. Erano tesi, ma sembravano calmi.
"Allora
ragazzi, faccio una piccola spiegazione per i nostri sponsor: nel
vostro
distretto la popolazione é divisa in cinque fazioni, voi
siete entrambi in
quella degli intrepidi ovvero soldati coraggiosi, forti e senza paura,
che
proteggono i cittadini"
"Esatto!
Ma entrambi siamo in realtà dei divergenti, ovvero abbiamo
dimostrato di avere
caratteristiche comuni a più fazioni, il che non
é visto molto bene dalle
nostre parti! Comunque da quando scegliamo una fazione ci scegliamo un
nome
nostro, rinnegando il vecchio, quindi se puoi chiamaci Quattro e Tris"
rispose Tobias
"Ok,
come volete ragazzi, ma ho delle domande per voi! Prima di tutto: cosa
vi
mancherà di più del vostro mondo?"
"I
miei genitori e i miei amici!" rispose Tris.
Quattro
sembrò pensarci su, poi affermò con decisione:
"C'é una cosa che mi
mancherà davvero troppo nell'arena!"
"Cosa?"
chiese curioso Caesar.
"La
torta al cioccolato!" affermò con faccia seria, scatenando
una risata
generale "No, davvero, sono serio! Come potrò vivere giorni
interi
nell'arena, rischiando pure la vita e di non poterla mangiare
più?"
"Mi
vuoi dire che tenterai di vincere per la torta?" chiese ironico Caesar.
"Assolutamente!"
affermò Quattro, il che fece sorridere nuovamente Caesar,
che però decise di
passare alla prossima domanda.
"So
bene che voi siete una coppia, i nostri sponsor chiedono cosa fareste
se uno di
voi due dovesse morire nell'arena"
"Farò
tutto il possibile per stare accanto a Tris e combattere al suo fianco,
assicurandomi che non le succeda nulla. Siamo intrepidi e ce la faremo,
vinceremo questo gioco! Se lei dovesse morire...non riesco nemmeno ad
immaginare quello che farei!"
"Concordo
con quello che ha detto Quattro, insieme possiamo vincere qualsiasi
battaglia!
Ma se a lui dovesse succedere qualcosa starei malissimo, non potrei
sopportarlo"
"Tris,
devi promettermi una cosa: se mi succedesse qualcosa, tu devi provare
comunque
a vincere per me, lo farai?"
"Cosa
dici Quattro? Non puoi chiedermi una cosa simile"
"Promettimelo,
ti prego!"
"Tu
puoi promettermi la stessa cosa?"
"Sì..."
"Bugiardo!"
I due si
fissarono in silenzio, un silenzio che fu rotto da Caesar.
"Io
sono un tipo che si commuove facilmente, quindi scusatemi ma
dovrò interrompere
il vostro romantico battibecco, oppure finirò per allagare
lo spalto!" indicò
quindi l'area con le armi "Mostrateci cosa sapete fare! So che essendo
intrepidi siete molto abili nel combattimento fisico e nelle scalate
giusto?"
"Esatto!
Tris che dici se mostriamo loro qualche mossa?"
Lei annuì
ed entrambi andarono nell'area delle armi, lui prese un fucile,
spiegando che
entrambi erano molto bravi con le armi da fuoco, poi si rivolse a Tris.
"Mostragli
la tecnica di disarmo!"
Quattro
finse di puntare il fucile rapidamente contro di lei, ma Tris, con
un'abile colpo
della gamba fece volare il fucile dalla sua presa, entrambi tentarono
di
riprenderlo, ma lei, con una presa fece ribaltare Quattro su se stesso,
quindi
prese il fucile e lo puntò contro di lui.
Posò il
fucile, raccolse dei coltelli e li diede a Quattro, poi si mise in
piedi contro
il muro.
"Ora
tocca a te Quattro, fai vedere quanto sei abile coi coltelli!"
Quattro la
fissò incerto, come a chiederle: 'sei
sicura', ma lei annuì. Così lui
tirò il primo coltello che si conficcò
vicino a Tris.
"Il
prossimo più vicino!" disse lei.
Quattro
tirò un'altro coltello e finì a pochi centimetri
dalla sua faccia.
"Puoi
fare molto meglio, forza!"
Quattro
tirò un profondo sospiro, chiuse gli occhi per calmarsi, poi
li riaprì, si
concentrò sul punto dove voleva far arrivare il coltello e
lanciò. Il coltello
sfiorò l'orecchio di Tris, conficcandosi proprio accanto ad
esso. Il pubblico
applaudì, Tris sorrise soddisfatta a Quattro: in fondo era
andata molto meglio
della prima volta, dove era rimasta ferita all'orecchio, anche se era
solo un
graffio.
I due si
recarono dai loro cari: Christina, Caleb e i genitori di Tris.
I genitori
di Tris l'abbracciarono.
"Piccola
mia torna presto, lo so che sei forte ormai. Sono sicura che potrai
vincere!" disse la madre.
"Ti
aspettiamo! Il nostro mondo ha bisogno di te!" aggiunse il padre.
"Tornerò
vedrete!"
"Siete
due intrepidi, allenati a situazioni davvero estreme. Siete quelli che
hanno
più probabilità di vincere, quindi non
deludetemi!" disse Caleb.
Tris gli
sorrise, allungando le braccia verso di lui.
"Almeno
per una volta, fratello, abbandona la logica e vieni a darmi un
abbraccio!"
Lui
sorrise e l'abbracciò.
Fu poi il
turno di Christina: era diventata la migliore amica di Tris.
"Amica
mia, ti conosco bene, ne abbiamo affrontate tante assieme e questa
arena non
può fermarti"
Sembrava
stesse dicendo altro ma si fermò nel vedere il volto cupo di
Quattro.
"Ehi,
non fare quella faccia,
ovviamente mi
riferivo pure a te!"
"Non
é questo...pensavo che non é venuto nemmeno a
salutarmi...non che io me lo
aspettassi!"
"Stai
parlando di tuo padre vero? Quattro io credo che..." tentò
di dire Tris,
ma lui la interruppe.
"Tranquilla
Tris, era più che prevedibile!"
"Su
col morale, pensa solo a tornare vivo con Tris e vi farò
trovare un'ottima
torta al cioccolato ad aspettarvi!" affermò Christina.
"Se
la metti così dovrò vincere per forza per la
torta!" disse lui con un
sorriso.
Si
salutarono, poi lui e Tris uscirono fianco a fianco.
"E'
il turno del distretto 9! Ho l'onore di presentarvi, la regina di
Arendelle:
Elsa e la principessa, sua sorella Anna!"
Le due
entrarono e si sedettero davanti a Caesar e la presidentessa.
"Elsa
direi che tu sei una regina un po' speciale: hai dei poteri di ghiaccio
non é
vero?"
"Sì,
ci sono nata. Ma la cosa non mi ha reso sempre la vita facile, ho
passato quasi
tutta la mia vita a nascondermi, per cercare di imparare a controllarli
e per
farlo sono stata lontana da tutti, pure da Anna. Non volevo fare del
male a
nessuno, figuriamoci a lei"
"E
poi cosa é successo?"
"Un
giorno, per sbaglio, ho usato i miei poteri davanti a tutti e ho
diciamo
congelato l'intero villaggio!"
"Situazione
congelata!"
"Già"
ridacchiò lei "Ma per fortuna mia sorella mi é
venuta a cercare e dopo
varie avventure alla fine é riuscita a sciogliere il mio
cuore di ghiaccio col
suo amore fraterno. Adesso, grazie a lei, ho imparato a controllare i
miei
poteri!"
"Davvero
toccante! A questo proposito gli sponsor hanno molte domande per te.
Prima di
tutto chiedono se avresti preferito qualcun'altro al posto di Anna al
tuo
fianco nell'arena e in caso chi?"
"Assolutamente
sì! Non voglio che a mia sorella succeda nulla, tra i
tributi estratti del mio
distretto avrei preferito Hans. Non avrei potuto fidarmi, ma avrei
preferito
mille volte lui al posto di qualcuno a cui tengo!"
"Molto
onorevole da parte tua! Gli sponsor chiedono pure se hai paura di poter
fare
del male accidentalmente a tua sorella, come é accaduto in
passato"
"Questo
no, oramai ho imparato a controllare i miei poteri...ma ho paura di
perderla,
ecco perché starò al suo fianco per tutto il
tempo e la proteggerò,
assicurandomi che nessuno le faccia del male!"
"Elsa,
posso cavarmela anche da sola, non ti preoccupare! Pensa anche a te
stessa
nell'arena, non potrei mai sopportare di perderti!" si intromise Anna.
"Oh
Anna, ci sono persone che partecipano a questo gioco, che sono molto
più
esperte di noi nel combattimento. Tu non hai poteri, ma io
sì: é mio dovere
difenderti!"
"Bene,
non so voi, ma io già mi sono innamorato di queste due
sorelle! Starò male se
vedessi una di voi morire nell'arena...quindi vedete di vincere! E a
questo
proposito, mostrate pure cosa sapete fare ai nostri sponsor!"
Entrambe
si recarono nel reparto delle armi. Anna le osservò: in
effetti la vita da
principessa non prevedeva l'addestramento con le armi, quindi non
sapeva usarne
nemmeno una. Ma in passato aveva scoperto di avere una buona dose di
forza,
così prese una mazza di legno e assestò un colpo
forte e deciso alla testa di
un manichino, immaginando fosse Hans. Lo fece perché
pensò che la cosa
l'avrebbe aiutata a colpire più forte e a quanto pare
funzionò, perché la testa
si piegò di lato.
"Complimenti
sorellina!" disse Elsa "Ah, e una volta le ho visto stendere un
ragazzo con un pungo...fossi in voi non la sottovaluterei troppo!"
disse
Elsa, rivolta agli sponsor.
"Ma
ora viene il bello, Elsa mostragli cosa sai fare tu" la
incitò Anna.
Elsa
sbatté un piede a terra ed immediatamente il pavimento che
la circondava si
ricoprì di ghiaccio. Poi fece un gesto con le braccia e il
ghiaccio si frantumò
in mille pezzi, che al suo comando, si trasformarono in sottili fiocchi
di
neve, che fece ricadere dolcemente su se stessa. Era uno spettacolo
davvero
incantevole e ricevette non pochi applausi dal pubblico. Entrambe
fecero un
leggero inchino, in segno di saluto verso gli spettatori, poi andarono
dai loro
amici.
Erano
venuti Olaf (il pupazzo di neve vivente, creato dalla stessa Elsa) e
Kristoff.
Olaf
sembrava sul punto di piangere, era decisamente commosso.
"Ragazze
mi raccomando fate le brave!" disse singhiozzante.
"Oh
Olaf, torneremo...promesso!"
Entrambe
lo abbracciarono e il pupazzo di neve abbozzò un sorriso.
"Amo
i caldi abbracci!"
"Anna,
avrei voluto essere scelto io al tuo posto...non che io non mi fidi di
te si
intenda...ma saperti lì mi farà stare in ansia
ogni giorno. Ho troppa paura di
perderti!" affermò improvvisamente Kristoff.
Anna si
alzò, fino ad incrociare il suo sguardo, poi gli prese le
mani e gli disse:
"Non devi preoccuparti, finché io e mia sorella staremo
insieme, potremo
affrontare tutto, me lo sento! Poi sai bene che sono una che non si
arrende
facilmente, no?"
"Bé,
questo é poco ma é sicuro!" disse lui,
sforzandosi di sorridere.
Lei
ricambiò il sorriso e gli diede un leggero bacio.
"Aspettateci,
torneremo entrambe e lo faremo il prima possibile!"
"Non
aspetterò altro!"
Si
salutarono e il ragazzo non staccò gli occhi da loro
finché non le vide
scomparire dietro gli spalti.
"Ragazzi,
siamo al decimo distretto! E' il momento di intervistare Jack Frost e
Pitch
Black!"
I due
presero i rispettivi posti a sedere. Jack sembrava teso, Pitch invece
abbastanza sicuro di sé.
"Abbiamo
qui due vere leggende: Jack Frost e l'uomo nero! Pitch, ti vedo
abbastanza
tranquillo, come mai?"
"Semplice,
il mio potere deriva dalla paura e quale situazione migliore per far
crescere
la paura di un gioco simile? Analizzerò le paure dei tributi
e le userò contro
di loro. Contando che il mio alleato é pure Jack Frost,
dubito che perderemo!
Infondo non c'é nulla che si sposi meglio col buio del
ghiaccio!"
"Io non
collaborerò con te Pitch: né ora né
mai!"
"A
quanto pare Jack, tu non sembri molto entusiasta del tuo compagno. Chi
trai
tributi estratti avresti preferito al suo posto?"
"Non
so, non ne conosco nessuno, ma se ho capito bene dal poco che ho visto
alla
mietitura, le ragazze del distretto 9 sono due sorelle. La cosa mi ha
colpito
molto, anche io ho una sorella, penso sarebbe orribile partecipare con
lei in un
gioco simile! Quindi avrei scelto volentieri una di loro due come
compagna"
"A
questo proposito ho giusto una domanda di uno degli sponsor per te: se
doveste
rimanere solo tu ed Anna, riusciresti ad ucciderla o ti sentiresti in
colpa per
sua sorella Elsa?"
"Non
penso riuscirei ad ucciderla, mi ricorderebbe molto mia sorella. In una
situazione del genere non so davvero cosa farei, ma penso cercherei di
trovare
una qualsiasi soluzione"
"Pitch
a quanto vedo, non é venuto nessuno dei tuoi cari...come
mai?"
Inizialmente sembrò leggermente sorpreso o deluso dalla
cosa, poi sfoggiò
nuovamente la sua espressione sicura di sé.
"L'uomo
nero non ha molti amici Caesar, dovresti saperlo!"
"Ma
davvero conosci le paure delle persone? Riesci a percepire pure le mie?"
"Ovviamente!"
rispose lui con un sorriso glaciale.
"Ok,
allora fammi un favore, non rivelarle qui davanti a tutti, potrebbe
essere
davvero imbarazzante!" abbassò la voce, come a sussurrare
qualcosa a
Pitch, ma fece sempre in modo che tutti lo potessero sentire "Sai il
mio
terrore per i Clown no?"
Il pubblico
scoppiò a ridere, Caesar si finse offeso e disse: "Che
c'é? I Clown sono
davvero terrorizzanti, credetemi! Comunque meglio se passiamo ad altro,
che ne
dite di mostrarci cosa sapete fare?"
Entrambi
si recarono presso gli espositori delle armi, ma Pitch non ne prese
nessuna, si
voltò verso il pubblico e disse: "Come ho già
detto io sono Pitch Black,
meglio conosciuto come uomo nero! Non solo posso conoscere le paure, ma
anche
utilizzare i miei poteri!"
Pitch alzò
le braccia e creò una colonna di fumo nero, dalla quale
presero vita due
cavalli scheletrici neri, con occhi rossi come il sangue. Ne
carezzò la
criniera di uno.
"Loro
sono dei bellissimi incubi purosangue, non mi sarà difficile
terrorizzare i
tributi nell'arena!"
Jack
intanto prese il suo bastone dall'espositore delle armi. Era un bastone
lungo,
leggermente ricurvo all'estremità, appena lo
afferrò, la parte vicino alla sua
mano si ricoprì di ghiaccio.
"Quando
impugno questo bastone, posso usare tutti i miei poteri di ghiaccio,
nelle mani
di chiunque altro risulterebbe solo un semplice bastone!"
Agitò il
bastone nella direzione degli incubi creati da Pitch, congelandoli.
Sembrarono
due statue di ghiaccio nero. La cosa sul momento non fece molto piacere
all'uomo nero, ma poi si rivolse di nuovo al ragazzo con aria di sfida.
"Visto?
Ti ho detto che insieme possiamo fare grandi cose! Fossi in te
rifletterei bene
sulla nostra eventuale alleanza"
"Non
ho bisogno di rifletterci Pitch!"
"Lo
vedremo!"
Jack posò
il suo bastone e andò a salutare i suoi amici. Erano venuti
Dentolina e Calmoniglio.
"Calmoniglio?
Davvero sei venuto tu? Mi sarei aspettato chiunque, ma non te!"
"Non
farti strane idee ragazzino...sono venuto solo per chiederti se in caso
di
morte potevo avere il tuo bastone!"
Dentolina
rise "Finge che non sia così, ma in realtà tiene
anche lui a te: quando
abbiamo tirato a sorte per chi potesse venire a salutarti, ha insistito
per
partecipare pure lui!"
"Bene,
mi fa piacere sapere che il canguro tenga a me! Potrei anche non
congelare le
tue uova quest'anno!"
"Cos-ehi,
io sono un CONIGLIO!"
"Potreste
evitare di litigare almeno in questo momento?" li interruppe Dentolina,
che abbracciò poi Jack.
"Buona
fortuna...da parte anche di tutti gli altri! E mi raccomando stai
attento a
Pitch, quell'uomo ha sempre un secondo fine!"
"Starò
attento, promesso!"
Poi Jack
fissò Calmoniglio.
"Ehi
che ti guardi? Non ti aspetterai un augurio da parte mia vero? Dopo
ciò che mi
hai fatto passare?"
"Incredibile,
ancora ce l'hai per quella storia delle uova?"
"Per
me puoi andare pure a morire!"
"Clamoniglio!"
lo rimproverò Dentolina.
Ma Jack
sorrise "Non importa, tanto lo sappiamo tutti che il canguro qui
é
orgoglioso! Ci vediamo ragazzi, prendetevi bene cura dei bambini in mia
assenza!"
Li salutò
con la mano prima di raggiungere Pitch, Calmoniglio gli
urlò: "Sono un
CONIGLIO!!!!" poi aggiunse sottovoce tra sé: "Buona fortuna!"
Pitch
osservò Jack salutare i suoi cari, trovò la scena
altamente disgustosa. Si
chiese come mai poco prima ci era rimasto male nel sapere che non fosse
venuto
nessuno per lui. In fondo chi si aspettava di trovare? Era solo da
sempre, a
nessuno piaceva l'uomo nero e lui aveva imparato a non voler piacere a
nessuno.
Si impose
di non pensare più a niente di così stupido e se
ne andò insieme a Jack.
"Mancano
solo gli ultimi due distretti! Iniziamo col distretto 11, ecco a voi
Simbad e
Eris!"
I due
entrarono e si misero a sedere. Simbad aveva l'aria seccata, mentre
Eris
sembrava al settimo cielo.
"Eris
é una mia impressione o mi sembri felice?" chiese stupito
Caesar.
"E'
una tua impressione perché non sono felice...sono ENTUSIASTA
! E anche impaziente
che inizino i giochi! E' tutto così eccitante!"
"Davvero?
Vuoi dirmi che ti piacciono gli Hunger games? Devo dire che raramente
mi capita
una cosa simile!"
"Assolutamente
sì! Io sono la dea del caos e della discordia, cosa ci
può essere di più
divertente di un gioco simile? Già me li immagino: amori
infranti, tradimenti,
amicizie rinnegate, promesse violate, odio, inganni, invidia!"
affermò con
voce suadente e aria sognante.
"Sono
felice di sapere che qualcuno apprezzi i miei giochi!"
affermò ironicamente
la presidentessa.
"Simbad,
tu non mi sembri altrettanto felice, come mai?" chiese Caesar.
"Puoi
dirlo forte! Sono il capitano di una nave, a quest'ora già
dovrei essere alle
isole Fiji, hai presente? Donne, sabbia, pace, drink esotici con tanto
di
ombrellino...e invece mi ritrovo bloccato qui, in questo gioco!"
"Non
farci caso Caesar lui é il solito guastafeste! E' molto
carino lo ammetto, ma
in quanto a materia grigia, siamo messi male" esclamò Eris.
"Ehi,
cosa vorresti dire?"
"Osi
parlarmi in questo modo dopo quello che mi hai fatto?" disse Eris,
mimando
la faccia più da innocentina che riusciva a fare.
"Quello
che ti ho fatto io? Stai scherzando spero!"
"Peccato
sembravi un giovane così promettente, un così bel
tipo: arrogante, egoista e
subdolo. E cosa fai alla fine? Rovini i miei piani cambiando di colpo,
decidendo
di diventare un bravo ragazzo!" pronunciò queste ultime due
parole come se
fossero una colpa orribile e con un tono di chi le avesse ricevuto un
torto inimmaginabile.
"Oh,
scusami tanto Eris, se alla fine ho deciso di non morire, di non
tradire più il
mio migliore amico, la donna che amavo e di non porre fine per sempre
alla pace
a Siracusa!"
"Io
mi fidavo di te, le mie promesse le ho sempre mantenute! Sei un uomo
orribile
SIMBAD!"
"Bue
che dà cornuto all'asino, incredibile!" protestò
lui.
"Ok,
vedo che c'é mare mosso tra voi due...ne approfitto per
farvi una domanda degli
sponsor che già ho rivolto ad altri tributi: se potreste
scegliere tra i
tributi estratti un'altro compagno, chi scegliereste?"
"Mi
sembra ovvio: la donna del distretto 2 o quella del distretto 8!"
"Come
mai?" chiese Caesar.
"Bé
perché sono davvero molto belle!"
"Solo
per questo?" chiese Caesar alzando un sopracciglio.
"Mi
sembra un ottimo motivo!" rispose lui, con un gran sorriso.
"Uomini!"
disse seccata Eris, alzando gli occhi al cielo.
"Bene,
sentiamo i tuoi allora!" gli propose Simbad con tono di sfida.
"I maschi
carini dei distretti 2, 5, 8,10,12!"
"A
parte che sono una marea...mi sembra che le tue motivazioni siano molto
simili
alle mie!"
"Oh
ma loro non sono solo carini, mi sembrano anche quelli con
più potenziale, lo
stesso che avevi tu un tempo, caro mio! Sono sicura che con molti di
loro avrò motivo
di divertirmi parecchio!"
"E
cosa mi dici di Ade del distretto 4? lo conosci?"
Eris
sbuffò "Oh no guarda, sono una dea ma non conosco il dio
della morte...certo
che lo conosco! Sai qual'é il brutto degli dei principali?"
"No,
ma sono curioso!"
"Tutti
si ricordano di loro: Zeus, Poseidone, Ade...manco avessero fatto
chissà cosa
rispetto agli altri. E dei poveri dei minori chi si ricorda? Te lo dico
io mio
caro Caesar. Nessuno! Nessuno si ricorda di una dea minore come Eris,
nonostante la sua influenza abbia generato scontri memorabili,
nonostante abbia
portato all'evoluzione stessa del genere umano. La discordia
é guerra, la
guerra é potere, solo i più forti e i migliori
sopravvivono!"
"Bé,
sono sicuro che dopo questi giochi si ricorderanno tutti di te!" disse
Caesar.
"Puoi
giurarci!" rispose lei, con un ghigno subdolo e inquietante.
"Bene...mostrateci
pure cosa sapete fare!"
Simbad si
recò nell'area delle armi e prese subito due spade,
impugnandole in entrambe le
mani.
"Uso
le spade e i pugnali da sempre, so usare molto bene anche due armi
contemporaneamente"
spiegò rivolto al pubblico.
Con mosse
molto rapide e agili scattò tra i manichini lì
presenti, in pochi attimi colpì
uno al petto, ad un'altro troncò le braccia e al terzo
conficcò entrambe le
spade nel torace.
"Un
gioco da ragazzi!" esclamò, facendo poi un leggero inchino
rivolto agli
spettatori.
Era il
turno di Eris, ma lei si rivolse direttamente alla platea.
"Sono
la dea della discordia e del caos, posso usare i miei poteri per fare
molte
cose interessanti, ma penso che vi mostrerò nell'arena di
cosa sono veramente
capace. Vi basti sapere che una delle mie armi preferite é
l'astuzia, una cosa
non facilmente dimostrabile qui!" disse, ed un largo sorriso
soddisfatto
si fece strada sul suo volto.
"Hai
dimenticato le tue qualità migliori: l'essere subdola,
egoista e
spietata!" puntualizzò ironico Simbad.
"Oh
Simbad, tu si che sai adulare una donna! Sai é un vero
peccato...una volta
erano anche le TUE qualità migliori!" disse carezzandogli il
viso, per poi
recarsi verso l'uscita ad aspettarlo, già sapendo che
nessuno era venuto di
certo a salutarla.
Simbad
invece posò le armi e si recò da Proteo e Marina.
Rispettivamente il suo
migliore amico e la sua attuale fidanzata, la donna che amava da
sempre. Il
loro passato non era stato dei migliori, soprattutto perché
prima lui era molto
diverso, Maria era promessa a Proteo e lui aveva derubato il suo
migliore
amico. Ma per fortuna tutto alla fine si era risolto per il meglio e
ora loro
erano venuti a salutarlo per augurargli buona fortuna.
Il primo
fu Proteo, che gli strise la mano.
"Forza,
amico mio, fai vedere a tutti cosa sai fare!"
"Devo
ballare e raccontare barzellette?"
"Ah
ah spiritoso!"
"Ma é
quello che so fare meglio!" disse con un sorriso.
"Stai
solo attento ok?" disse Marina, visibilmente molto preoccupata, Simbad
stava per risponderle, ma lei lo abbracciò. Lui
ricambiò l'abbraccio, poi
afferrò il suo viso e le asciugò una lacrima.
"Andrà
tutto bene, faremo quel viaggio che ti avevo promesso!"
"Mi
importa solo che ritornerai intero!"
"Ma
certo, sennò che viaggio sarebbe?"
"Sei
il solito stupido!" disse, poi lo baciò.
"Controlla
tu la ciurma in mia assenza, soprattutto Lercio! Ma lo so che con te
come capo
non avranno nulla da obiettare" le sorrise e aggiunse "Mi raccomando
al mio ritorno voglio visi più felici: voglio un'atmosfera
perfetta per il
viaggio alle Fiji che ci attende!"
Lei si
sforzò di annuire e lo salutò, mentre andava via
con Eris.
"Ahimè,
questa é l'ultima intervista. Facciamo entrare i membri
dell'ultimo distretto,
il distretto 12: Percy Jackson e Annabeth Chase" disse Caesar.
I due
entrarono e si sedettero sulle poltrone rosse.
"So
che voi due siete più che semplici amici...a quanto pare il
distretto dodici é
destinato agli sfortunati amanti!"
Entrambi
arrossirono, ma fu Percy a parlare.
"Ehi
cosa vorresti dire?" chiese infastidito.
"Percy!
Si riferiva ai tributi degli Hunger Games originali...possibile che tu
non ti
sia un minimo informato sul gioco?" lo rimproverò Annabeth.
Percy
sbuffò, studiare e informarsi era roba da Annabeth, non
certo da lui, che era
pure dislessico!
"Correggetemi
se sbaglio, ma voi siete entrambi semidei, ovvero figli di un dio e di
un
essere umano giusto? Di chi esattamente?"
"Esatto:
io sono figlia di Atena, come tale..."
"E'
una sapientona!" tagliò corto Percy "Conosce tutto, legge
moltissimi
libri, adora l'architettura ed é davvero un'ottima stratega!"
"Grazie
testa d'alghe, anche se potevo dirlo io! A questo punto é
mio dovere presentare
lui: é figlio di Poseidone, sa respirare sott'acqua e
controllare l'acqua
stessa, purché sia salata o sotto il dominio di Poseidone"
sembrava che
Caesar stesse per fare una domanda ma Annabeth lo anticipò
"Sì, ci sono
zone sotto il dominio diciamo di altri dei minori o delle Nereidi"
"Hai
dimenticato una cosa che so fare" disse Percy.
"Cosa?
che puoi parlare coi pesci?"
"E...coi
cavalli!" precisò lui fiero. La cosa però fece
sorridere Caesar.
"Davvero?"
"Certo!
Li ha creati mio padre, quindi io posso capirli senza problemi!"
"Wow,
ora si che tutti ti temeranno nell'arena!" scherzò Annabeth.
"Percy,
molti di noi hanno sentito parlare della tua missione nel mare dei
mostri: gli
sponsor si chiedono se dopo questa avventura ti senti più
preparato degli altri
tributi"
"Mhmm,
vediamo...diciamo che oltre quell'avventura ne ho avute tante altre e
dalla
sola età di 12 anni ho: scoperto di essere un semidio, mi
sono allenato al
campo mezzosangue, ho combattuto contro mostri, minotauri, dei, semidei
e
addirittura contro dei titani...sì direi di essere
abbastanza più preparato
degli altri!" affermò con un sorriso ironico.
"Annabeth
uno degli sponsor ti chiede cosa avresti fatto se con te fosse stato
scelto
Luke?"
Annabeth
si scurì in volto, cosa che Percy odiava, perché
dovevano nominare proprio lui?
"Luke
é come un fratello per me, é ovvio che ci sarei
rimasta male a vederlo scelto
nell'arena, ovviamente lo stesso vale per Percy, non vorrei che fosse
stato
scelto lui...ma siamo qui e affronteremo questa 'impresa' insieme, come
abbiamo
sempre fatto con tutte le altre!"
Percy
rimase colpito da quelle parole, non si aspettava che Annabeth si
preoccupasse
così tanto per lui.
"Quindi
entrambi vi allenate ogni estate a questo campo mezzosangue...un campo
per i
semidei. Inoltre avete compiuto molte imprese e combattuto molti
mostri. Sapete
usare quasi tutte le armi?"
"Bé
la mia arma preferita é la spada, abbiamo entrambi ottimi
riflessi, infatti una
caratteristica tipica di noi semidei é proprio
l'iperattività! So usare varie
armi, ma non sono molto bravo con l'arco...diciamo che ho una pessima
mira!" ammise Percy.
"Io
so usare abbastanza bene tutte le armi, però di solito uso
il coltello. Ma la
mia arma preferita in assoluto é la strategia. Penso che una
buona strategia
possa portare alla vittoria anche senza dover combattere! E'
sicuramente una
qualità che ho ereditato da mia madre"
"Siamo
tutti impazienti di vedere cosa sapete fare, quindi mostratecelo pure!"
I due
andarono nell'area delle armi. Percy si avvicino però a
delle taniche: riusciva
a percepirlo, una di esse conteneva acqua salata.
Distese le
mani verso di essa, si concentrò e l'acqua
schizzò fuori dalla tanica, girando
intorno a lui come un uragano, poi la raccolse sopra la sua testa, in
una
perfetta sfera d'acqua. Infine con un gesto lasciò cadere
l'acqua, che lo
ricoprì totalmente, ma uscì completamente
asciutto, cosa che provocò l'applauso
del pubblico.
Annabeth
prese il suo amato coltello tra le armi, era un suo caro ricordo e
odiava il
fatto di essersene dovuta separare per quel gioco. Percy prese una
spada e le
disse: "Facciamo vedere la tua abilità col coltello!"
Annabeth
annuì. I due iniziarono a combattere con colpi rapidissimi,
nonostante avesse
un coltello, sembrava quasi che lei si stesse battendo con una spada.
L'ultimo
colpo di Percy fu un colpo molto difficile da parare già con
una spada,
figuriamoci con un coltello, ma Annabeth lo parò con
un'abilissima mossa,
capace solo ad un esperto di quell'arma.
Ci fu
un'altro applauso, entrambi posarono le armi e si diressero dai loro
cari.
Erano
venuti Chirone, Grover, Clarisse e addirittura Dioniso in persona.
Annabeth e
Percy fissarono quest'ultimo allibiti: il signor D(come lo chiamavano
al campo)
non solo era un dio, ma era famoso per odiare quasi tutti i suoi
allievi al
campo, oltre a non ricordare nemmeno uno dei loro nomi! Infatti il
lavoro al
campo era una punizione che gli era stata imposta, non una sua scelta,
cosa che
non mancava di puntualizzare spesso ai suoi studenti.
"Signor
D...cosa ci fa lei qui?" chiese Percy.
"Senti
Perry Jhoanson..."
"Percy
Jackson!" lo corresse lui.
"Fa
lo stesso, sono qui per assicurarmi solo che se te ne vai, lo farai per
sempre,
almeno avrò una seccatura in meno al campo!"
"Grazie
signore" rispose lui con tono ironico e seccato.
"Tu e
Annabelle, avete creato non pochi fastidi al campo, più di
una volta vi é stato
richiesto il mio divino aiuto e mi sono dovuto scomodare per voi. Spero
che creerete
guai nello stesso modo anche agli altri tributi, sarebbe l'unica vostra
possibilità di vincere e se lo farete vedete di tornare
almeno con due casse di
Diet Coke e forse potrei accettare il vostro ritorno!"
"Annabeth!
Comunque grazie, vedremo di ricordarcelo!" rispose la ragazza, entrambi
non dissero altro al signor D, immaginando che già la sua
presenza lì e quelle
pseudo parole a loro favore fossero moltissimo da parte sua,
probabilmente era
il suo bizzarro modo di dire 'buona fortuna'.
Chirone si
fece avanti: era un centauro ed era il loro allenatore al campo.
"Ragazzi,
non ci sono due mezzosangue di cui io sia più fiero, quindi
andate lì e
mostrate cosa sapete fare, sono sicuro che vincerete anche questa
impresa!"
"Hai
contattato l'oracolo?" gli chiese Annabeth.
Chirone
per un attimo mostrò la sua solita faccia enigmatica, ma poi
abbozzò un incerto
sorriso.
"Non
ha funzionato, non ha potuto predire nulla a riguardo dei giochi"
Entrambi
notarono qualcosa di strano in lui, come se stesse nascondendo
qualcosa, ma non
era una novità da parte di Chirone.
Qualcuno
interrupe i loro pensieri: era Clarisse.
"Tra
i ragazzi del campo abbiamo tirato a sorte per chi dovesse venire a
salutarvi e
ho vinto io!" disse lei fiera.
"Come
vorrei che avessi vinto anche nella mietitura!" scherzò
Percy.
"Avete
un'impresa tutta vostra, un'altra volta, quindi non lamentatevi!" li
stuzzicò lei "Percy vedi di tornare, oppure come
potrò batterti per
dimostrare che valgo molto più di te? lo stesso vale per te
Annabeth, abbiamo
bisogno della nostra sapientona al campo!"
Entrambi
annuirono, Percy iniziò a pensare di avere solo amici
anormali, che non
riuscivano a dire un semplice "ci mancherete", optando per un
qualcosa del tipo "se morite ci fate un favore".
La sua
tesi fu subito abolita da Grover, un satiro e anche il suo migliore
amico, che
già stava piangendo come una fontana. Li
abbracciò entrambi.
"Ragazzi,
dovete tornare assolutamente! Cosa farei senza di voi?"
Grover
stava masticando nervosamente una lattina di Diet Coke e per masticare
si
intende proprio che la stava mangiando a morsi con tutta la lattina.
Era sua
abitudine mangiare di tutto quando era sotto stress.
Annabeth
gli carezzò affettuosamente la schiena.
"Tranquillo
Grover andrà tutto bene!" Percy trovò strano il
fatto di dover consolare
lui l'amico, dato che normalmente sarebbe dovuto essere il contrario,
visto che
erano loro quelli che stavano per partecipare ad un gioco mortale. Ma
ormai ci
era abituato, la normalità non faceva esattamente parte
della sua vita!
Entrambi
iniziarono a salutare gli amici, intanto di sottofondo si potevano
udire le
voci di Caesar e della presidentessa.
"Bene,
questi erano gli ultimi tributi! presidentessa Ice, per me é
stato un onore
presenziare a queste interviste, la ringrazio di avermelo concesso!"
"Figurati,
l'onore é mio! Sono sicura che il pubblico non si sarebbe
divertito molto se le
avessi fatte io!"
Tutti
risero. Poi Caesar porse un'ultima domanda alla donna.
"Presidentessa
posso chiederle cosa ci riserverà di bello adesso? A parte i
giochi a cui io
stesso non vedo l'ora di assistere, dopo aver intervistato questi
fantastici
tributi!"
"Bé,
adesso gli sponsor voteranno le esibizioni dei tributi, poi finalmente
inizieranno i giochi. Vi annuncio che le sorprese non saranno poche,
già
dall'inizio non sarà tutto proprio come ve lo
immaginate...ma non voglio
rovinarvi nulla, quindi buoni giochi a tutti voi! e non mi resta che
fare un
augurio ai tributi e a tutti voi: che la fortuna possa essere sempre a
vostro
favore!"
Annabeth e
Percy furono scortati da due guardie lungo un corridoio. Annabeth
sembrava
dubbiosa, come se stesse riflettendo su qualcosa.
"Qualcosa
non va Annabeth?" chiese lui.
"Percy
c'é qualcosa di strano in quel tributo, quella donna...mi
sembra di aver già sentito-"
Ma fu
interrotta da una guardia.
"Silenzio!
Non sono ammessi dialoghi prima di entrare nell'arena, parlerete
lì! Ora venga
con me"
Annabeth
lo seguì e anche Percy stava per fare altrettanto ma fu
fermato dalla seconda
guardia.
"Tu
vieni con me!"
"Cosa?
Non entriamo insieme nell'arena?" chiese il ragazzo.
"Ora
verrete portati in una stanza per cambiarvi per indossare le divise
dell'arena,
poi ognuno di voi entrerà da una pedana singola diversa.
"Va
bene Percy, allora ci vediamo nell'arena. Appena entrati ti
parlerò di ciò che
ti volevo dire, ricordatelo é molto importante!"
"A
dopo sapientona!" disse affettuosamente lui.
"A
dopo testa d'alghe!" rispose lei, accennando un sorriso.
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Una piccola precisazione: Pitch fa riferimento alla sua delusione di
non trovare nessuno a salutarlo, inconsciamente in realtà
avrebbe voluto lì sua figlia, ma essendo oramai Pitch Black
non si ricorda di lei (per chi non lo sapesse si andasse a vedere la
storia sul passato di Pitch)
Io personalmente ho deciso: tiferò per la torta di Tobias
U.U ahahaha XD
Non posso e non farò favoritismi, ma ammetto che adoro il
carattere del personaggio di Eris e mi ha divertito scrivere il suo
dialogo con Simbad, spero sia piaciuto anche a voi!
Ora cosa accadrà? Quali sorprese vi aspettate nell'arena?
Cosa
potete fare adesso: Per
il prossimo capitolo potete:
- Dare un voto a tutti i tributi, tenendo in
considerazione le loro prestazioni, la loro intervista e ciò
che già sapevate su di loro. I voti devono essere dati in
una scala da 1 a 12 e potete dare lo stesso voto solo due volte. Quindi
vi ritroverete a dover distribuire tutti i voti tra i vari tributi. I
vostri voti verranno sommati e alla fine i tributi col punteggio
più alto saranno i favoriti e saranno quelli che
compariranno per primi nell'arena, quelli con i voti più
bassi saranno i primi a rischiare la vita nell'arena. I voti vanno
inviati in via
privata tramite messaggio pruivato su EFP, oppure tramite
messaggio privato su facebook,in modo che sarà per voi una
sorpresa scioprire poi chi saranno effettivamente i favoriti o
meno,inoltre vanno inviati i voti relativi a tutti i tributi o
i voti non saranno validi
Ovviamente è comunque sempre gradita una recensione su efp
per sapere cosa ne pensate del capitolo :D
- suggerire qualcosa che vorreste decidere durante il gioco, se sarà considerata interessante sarà proposta come scelta nel gioco.
- suggerire idee per l'arena, spiegando come sarebbe la
vostra arena
ideale per questa nuova edizione degli Hunger Games, chissà
gli strateghi
potrebbero prendere spunti da voi!
- suggerire agli strateghi delle trappole o ostacoli che
vorreste
che venissero posizionati nell'arena durante i giochi (potete inventare
ostacoli, veleni, ibridi, trappole, ecc) oppure anche suggerire
creature o
ostacoli di vario genere presi dai mondi dei tributi scelti ( es:
potete
proporre creature o pozioni dal mondo Harry potter o altre cose dai
mondi degli
altri distretti estratti) insomma fate lavorare la vostra fantasia e
perché no,
anche il vostro lato diabolico! (potrete farlo anche in seguito)
dove in questi giorni posterò
ulteriori informazioni sui tributi estratti! Potrebbe essere un ottima
occasione per voi per conoscerli meglio, soprattutto quelli di cui
sapete poco.
Inoltre nel gruppo verranno postate anche scelte in anteprima e nuove
info, se
potete iscrivetevi!
Per qualsiasi domanda o dubbio
chiedete pure!