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Autore: Lachiaretta    22/06/2014    15 recensioni
Cosa sarebbe successo se dopo l'esplosione che portò via a Katniss una delle poche persone che realmente amava invece di essere salvata dalle forze della ribellione fosse stata catturata dai pacificatori. Quale sorte poteva riservare per lei il presidente Snow.
Katniss ora vive una vita tranquilla insieme alla sua nuova famiglia. Ignara di tutto ciò che era successo a Capitol City. Nessun ricordo degli Hunger Games. Della morte di Prim. Ma qualcuno non vuole rinunciare a lei e farà di tutto per ritrovarla.
DAL CAPITOLO 17: IO PEETA MELLARK PRENDO TE KATNISS EVERDEEN COME MIA LEGITTIMA SPOSA...
DAL CAPITOLO 10: mi lascio sfuggire due parole che non pensavo avrei mai potuto dire a nessuno. “TI AMO”.
Sono Katniss Everdeen, la ragazza in fiamme, e ora sto bruciando di passione e amore per il mio ragazzo del pane. Katniss Everdeen ama Peeta Mellark.
ATTENZIONE! SPOILER!!
Genere: Romantico, Satirico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!
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18.
 
“Non abbiamo molto in tempo, quindi facciamo in fretta.” Dice prima di alzare l’accetta e voltarsi verso di me. Fortunatamente sarò io a morire. Guardo Peeta per l’ultima volta. “Ti amo.” Sussurro e chiudo gli occhi vedendo l’accetta cadere verso di me. L’ultima cosa che sento è la voce di Peeta.
“Noooo. Uccidi me.”
 
 
Un attimo dopo cado rovinosamente sul pavimento ghiacciato. L’accetta non ha colpito me ma le corde che fino a pochi istanti prima mi appendevano al soffitto.
“Presto tu libera loro, io penso al tuo fidanzato.” Mi incita indicando Haymitch e mia madre. “E tu? Vuoi darci una mano o vuoi rimanere lì a guardarci?”

Io resto immobile cercando di rielaborare mentalmente gli ultimi avvenimenti. Cosa è successo? Credevo di essere morta e invece mi ha liberata, e sta tagliando le corde che intrappolano Peeta.
Alcuni movimenti accanto alla porta mi riportano sull’attenti. Gale esce dall’ombra, la sua espressione da giacimento è indecifrabile come sempre, e si affretta a liberare mia madre togliendo il perno che bloccava le sue catene. Io faccio lo stesso con Haymitch, e Johanna con Finnik.
“Adesso da che parte stai?” Le domanda Peeta in tono chiaramente ironico, accarezzandosi i polsi bruciati dalle corde e facendo lo stesso coi miei. Ci ha appena liberati tutti.
“Io sono stata sempre e solo dalla mia parte!” Annuncia fiera. “Ma se sono qui dovete ringraziare sua moglie.” Risponde indicando Finnick.
“Annie?” Chiede Finnick incredulo.
“Si. Dopo l’arrivo dei pacificatori è corsa insieme ad un ragazzo di nome Thom nei sotterranei dell’ospedale per liberarci, mettendo a rischio la sua stessa vita e quella di vostro figlio. Era preoccupata per voi. Sai che io non amo essere in debito con nessuno e lei ha sempre avuto quello strano influsso da far diventare tutti più buoni, sarà la sua pazzia forse.” Afferma scrollando le spalle come se non avesse ben chiaro nemmeno lei perché fosse venuta lì a liberarci. “A proposito Odair, ci conviene muoverci perché sono iniziate le doglie e a quanto pare l’unica persona capace di far nascere un bambino è chiusa qui con voi.”
A queste parole sia mia madre che Finnick scattano in piedi.
Mia madre era solo una farmacista ma aveva fatto molta esperienza come guaritrice con gli abitanti del giacimento che non potevano permettersi l’ospedale al vecchio distretto 12. Nel 13 invece aveva lavorato come dottoressa acquisendo grandi abilità.
Annie aveva bisogno di lei.
 
Appena fuori dalla porta Gale ci consegna alcuni fucili e ovviamente un arco e una faretra per me. Lo fisso appena ma lo riconosco subito. Lo avvicino alla bocca e sussurro la parola “buongiorno”. Il fremito della sua attivazione mi toglie ogni dubbio. È l’arco creato appositamente per me da Beete nel 13. Vorrei chiedere a Gale se ha portato anche un paio di bombe ma rinuncio notando con quanta sofferenza guarda la mano di Peeta poggiata sul mio fianco.  Ci armiamo e ci dirigiamo verso l’esterno il più silenziosamente possibile. A guardia ci sono decine e decine di pacificatori ma noi siamo avvantaggiati, questo è il nostro villaggio, viviamo qui da mesi e lo conosciamo meglio di loro.
Ci acquattiamo nell’ombra aspettando di decidere come procedere, nessuno però ha un vero piano e mia madre deve assolutamente raggiungere Annie adesso.
Li osservo uno ad uno. Finnick è molto forte, anzi grazie alle parti meccaniche del suo corpo è sicuramente il più forte di noi, ma in questo momento è visibilmente troppo turbato per combattere. 
Mia madre è indubbiamente l’unica a non saper combattere ed Annie ha bisogno di lei, anche lei deve andarsene.
Qualcuno poi deve coprire loro le spalle. Haymtch e Johanna fanno al caso mio. Haymitch ama mia madre e sacrificherebbe la sua stessa vita per salvarla e Johanna si sente in debito con Annie, finchè lei e suo figlio non saranno salvi sarà dalla nostra parte.
Rimaniamo io, Peeta e Gale, come quella notte a Capitol City. Gale è sicuramente un ottimo combattente, ma soprattutto abile con le armi da fuoco per quel che ricordo, e sono sicura che non potrebbe più tradirmi. Peeta invece… con la sua gamba artificiale è sicuramente più debole. Non voglio metterlo in pericolo.
L’allarme che segnala la nostra fuga segnala che non abbiamo più molto tempo, e decido di prendere il comando, sono di nuovo la ghiandaia imitatrice.
“Dividiamoci.” Ordino. “Voi correte da Annie” indicando Finnick, Peeta, mia madre e Haymitch, poi mi rivolgo a Johanna “tu scortali e assicurati che arrivino sani e salvi, ma soprattutto in tempo. Noi vi copriamo le spalle.”
Incocco una freccia e uccido due pacificatori contemporaneamente, mentre un terzo viene colpito da uno dei proiettili di Gale.
Soddisfatta del mio piano tendo l’orecchio per sentire i loro passi pesanti sull’erba, stanno correndo verso il bosco. Tutti tranne Peeta che si posiziona al mio fianco. “Io resto con te.”
Era prevedibile. Sapevo che non mi avrebbe lasciata da sola. “Ok. Ma sta attento per piacere.” Lo supplico prima di scoccare un’altra freccia, uccidendo un altro pacificatore. Gale invece riesce a ferirne a morte ben quattro in una manciata di secondi. Anche Peeta spara diversi colpi senza riuscire però a colpire nessuno, non è mai stato abile con le armi. La raffica di proiettili però li costringe ad indietreggiare facendoci guadagnare lo spazio necessario per darci alla fuga.
“Ora andiamo.” Strattono entrambi per i vestiti e iniziamo a correre verso il bosco, in mezzo alla vegetazione saremo al sicuro. Rallento per permettere a Peeta di correre davanti a me, è sicuramente il più svantaggiato nella fuga a causa della sua gamba e devo coprirgli le spalle.  Gale invece rimane alle mie spalle colpendo ogni pacificatore che tanta di seguirci.
Oltrepassato il confine del villaggio la situazione si ribalta inevitabilmente a nostro favore. È il nostro territorio e mi basta solo un’occhiata a Gale per intenderci. Il buio, gli alberi, niente è cambiato rispetto a qualche anno fa, ma stasera le nostre prede non sono cinghiali, sono pacificatori.
Aiutiamo Peeta a salire su un albero, i suoi piedi sono troppo rumorosi. Nascosto al buio sarà al sicuro. Mi avvicino al suo orecchio e sussurro impercettibilmente. “Mi raccomando nessun rumore e non sparare, gli farai vedere la tua posizione.” Prima di scendere e raggiungere Gale poggio le mie labbra sulle sue e lo bacio. “Tornerò a prenderti. Abbiamo una certa cosa da finire.” Lui annuisce appena dopo aver ricambiato il mio bacio.
 
Che la caccia notturna abbia inizio.
 
Io e Gale ci appostiamo. Chiudo gli occhi e immagazzino ogni singolo rumore. I nostri nemici non parlano ma i loro piedi sono pesanti e ci indicano con chiarezza la loro posizione. Sono in sei.
Gale sostituisce la sua arma con dei sassi, io invece incocco una freccia, saremo talmente silenziosi da non fargli nemmeno capire da dove li stiamo attaccando. E così è.
Con grande abilità lancia una pietra colpendo il primo pacificatore dritto sulla tempia. Questi cade a terra privo di sensi. Si volta verso di me e strizzando l’occhio sussurra appena. “Cinque!”
Siamo tornati come tre anni fa. Prima dell’arena, prima degli Hunger Games, prima che Snow si accorgesse di noi. Io e il mio amico nei boschi a cacciare per le nostre famiglie. Facevamo a gara a chi prendeva più prede e io ero sempre la più brava nello scontro diretto.
Divertita dal nostro vecchio gioco gli sorrido malignamente prima di scoccare la mia freccia. Dal gemito di dolore dell’uomo che ho colpito capisco che sono andata a segno anch’io. “Quattro” Rispondo divertita al mio vecchio amico.
Un'altra pietra e un tonfo. "Tre!"
Quando il conto alla rovescia finisce tiro un sospiro di sollievo. 
Salgo sull’albero a riprendere Peeta. Sussulta appena gli tocco la gamba sana per avvisarlo che sono tornata. Mi sono talmente immedesimata nel mio ruolo di cacciatrice da non averlo avveritito. Appena vede il mio viso però la sua espressione si rilassa leggermente.
Lo aiuto a scendere dall’albero e, una volta poggiati i piedi al suolo, mi stringe con tanta forza da togliermi il respiro. “Tranquillo Peeta, sto bene. Sono qui.”
Lui però non mi risponde. Scruta l’intero mio corpo per controllare che non sia ferita. Mi stringe ancora una volta e mi bacia la testa. “Andiamo adesso.” Mi sussurra all’orecchio.
 
 
POV PEETA
 
Appena i miei piedi toccano il suolo afferro Katniss tra le mie braccia e la stringo a me con tanta forza che ho quasi paura di romperla. Con la coda dell’occhio osservo Gale che ci guarda con tristezza e credo anche disprezzo. Ti è piaciuto vero giocare al cacciatore con lei? Ma non credere che sia tornato tutto come prima.
Lei adesso ama me. Non è più confusa, non è più indecisa. Non prova più niente per te, se non odio, spero.
Lei ama me. Lei ha fatto l’amore con me. Lei volevo sposare me e so che tu l’hai sentita.
La afferro per le spalle per allontanarla e poter ammirare ancora una volta la mia amata in tutta la sua bellezza. Non è ferita, fatta eccezione per le bruciature sui polsi. La sua natura di cacciatrice è riemersa e ha aumentato ancora di più il suo fascino, come nel distretto quando la ammiravo da lontano, come nell’arena.
So che lo sta pensando anche lui, lo leggo nei suoi occhi. Ma Katniss adesso è mia.
La stringo ancora una volta a me e le bacio delicatamente il capo, quasi a voler segnare il mio territorio. Lei mi lascia fare tranquillamente anche se Gale è con noi.
Lei è mia.
  
Angolo Autrice

Ecco il nuovo capitolo.

Avevate temuto che qualcuno ci lasciasse le penne vero?
E invece no!!! Sono tutti sani e salvi.. per ora..
E Finnick sta per diventare papà!!!!!
Spero vi sia piaciuto anche questo capitolo e vi ringrazio tutti/e per le meravigliose recensioni che sono sempre tantissime.. Vi adoro.
Ma ringrazio anche chi ha aggiunto la mia ff tra le storie preferite, o le storie da ricordare o tra le seguite, ma anche tutti i lettori silenziosi. Siete tantissimi e mi rende felicissima.. Non credevo che potesse essere seguita da così tante persone anche perchè è la prima volta che mi butto a scrivere qualcosa.
Vi ringrazio veramente tantissimo.
Un abbraccio!!!!
 
 
   
 
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