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Autore: NotFadeAway    23/06/2014    2 recensioni
Antiche leggende narrano che le persone quando muoiono ritornano sulla terra, l'anima è la stessa, il corpo non più. Ma su sette miliardi di persone, che speranza c'è di ritrovarle?
Genere: Angst, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Lo sai, questo non è esattamente l’odore con cui uno si vorrebbe svegliare la mattina –
John era entrato in cucina, sventolando una mano per aprirsi un passaggio attraverso l’aria nauseabonda che vi regnava.
Sherlock era chino su un piede mozzato e stava armeggiando con quantità di formaldeide discutibilmente legali.
-Mmh! Piede imbalsamato per colazione! Cosa devo aspettarmi al posto del caffè? – si sporse oltre la spalla dell’altro.
-È adesso che devo augurarti buon anniversario? Perché tecnicamente, contando che c’è l’ora legale di mezzo e che sono… -
John lo zittì con un bacio veloce sulle labbra e si staccò prima di un tempo che Sherlock ritenesse accettabile.
-Buon anniversario, Sherlock -
Ci fu un attimo molto intenso, in cui si guardarono con gli occhi pieni di ammirazione, poi John tossì e ti portò una mano a coprire bocca e naso.
-Bleah! Persino tu sai di formaldeide! Leva quella roba! – protestò, andando a spalancare la finestra della cucina. – Come fai a resistere, ti si è bruciato l’olfatto? -
-Ho una soglia di sopportazione molto superiore alla tua, il che comunque non è un gran dire. E in ogni caso dovevo occuparmi di questo piede stamattina, ammesso che tu non voglia odore di putrefazione per l’ora del tè! -
John si riavvicinò al tavolo, con un movimento fluido.
-Farò finta di non aver sentito e ti darò una sola possibilità per tornare in quel letto con le buone... -
Improvvisamente il piede non era più così tanto interessante, Sherlock si voltò a fissare il suo fidanzato.
-Conterò fino a tre... – fece, con tono fermo - Uno… due… -
Ad ogni numero, John si era avvicinato sempre di più, lasciando sempre meno fetida aria tra lui e Sherlock. L’altro pendeva dalle sue labbra, come se lo stesse facendo ciondolare da un balcone con una corda. Attendeva il “tre” come l’ultima goccia d’acqua in una bottiglia, che scivola con drammatica lentezza lungo la parete di plastica, sempre più vicina al foro d’uscita.
-Tr… no. Prima ti vai a fare una doccia! – John si era allontanato di scatto e aveva lasciato Sherlock, come un idiota, a pomiciare con l’aria.
Questi lo guardò deluso, poteva essergli caduto di mano l’ultimo biscotto della scatola, l’espressione sarebbe stata la stessa.
-Sono un medico e ci tengo all’igiene. E Sherlock, questo – ed indicò il suo fidanzato, - non è igienico -
-Ma J… - provò a dire Sherlock, ma John tirò fuori la sua voce da Capitano John Hamish Watson e le corde vocali di quell’altro si annodarono in gola e si fecero piccole piccole.
-STAVA PER USCIRE UNA LAMENTELA DA QUELLA BOCCA, SOLDATO? VAI SUBITO A LAVARTI, PRIMA CHE TI DIA UN VERO MOTIVO PER PIAGNUCOLARE! -
Non aveva ancora finito, ma Sherlock era già scattato inconsciamente sull’attenti ed era filato di corsa in bagno.
 


“La zona di tessuto vicino alla porzione prossimale di talo e calcagno ha iniziato il processo di putrefazione” –SH

“Grazie a te” –SH

“Baker Street sembra il luogo dell’esplosione di una bomba chimica” – SH

“Grazie a te” – SH

“L’aria nella stanza potrebbe aver raggiunto un livello di saturazione incompatibile con la vita. Aggiornamenti a seguire” – SH

“Tutto a posto. Sia io che Mrs Hudson siamo ancora vivi.” – SH

“Mrs Hudson dice che io lo sarò ancora per poco se gli effluvi non spariscono alla velocità della luce” – SH

“Le ho detto che è colpa tua” – SH

“Ora è arrabbiata con te” – SH

“Ha detto che devo sbarazzarmi del piede” – SH

“È nel cappuccio del tuo accappatoio” – SH

“Ora, sta iniziando a parlare del matrimonio” – SH

“Aggiornamento: il gas non è letale, ma è in grado di stordire un essere umano adulto se nebulizzato in prossimità delle vie aeree” – SH

“Mi annoio.” – SH

“Voglio un caso” – SH

“Credi che il piede di Mrs Hudson possa essere un valido sostituto, o i tessuti sono già troppo degenerati? Ho bisogno di un parere professionale” – SH

“Ho controllato. È meglio conservato del previsto” – SH

 John non poteva allargare di più il sorriso sulla faccia, aveva finito i denti da mostrare al paziente steso sul lettino.
Era di turno in ambulatorio, quella mattina, e quello era senza dubbio Sherlock nel suo stato “Voglio-un-caso-a-costo-di-diventare-io-il-colpevole”. E dopo 20 messaggi non poteva più fingere che a fischiare fossero gli uccellini fuori dalla finestra.
Si scusò e prese in mano il telefono.
Con orrore lesse i messaggi, l’uno dopo l’altro.
“Sherlock…” – JW

“Sherlock…?” – JW

“SHERLOCK!” – JW

“Sherlock, per amor del cielo, dimmi che non hai amputato il piede destro di Mrs Hudson!” – JW

“Il sinistro” – SH

“CHE COSA?!” – JW

“Aggiornamento, il gas ha un effetto anestetico nullo. Il soggetto è vitale e attivo” – SH

“E dotato di padella” – SH

“Il sottoscritto è tenuto sotto assedio in bagno” – SH

“Aggiornamento: il tessuti del piede sono in stato di necrosi avanzata. La suppurazione dell’arto è quasi completa” – SH

“Hai bisogno di un nuovo accappatoio” – SH

“Voglio un caso” – SH

John roteò gli occhi.
“Primo: meglio che quel piede sia sparito al mio ritorno, prima che butti fuori di casa entrambi” –JW

“Secondo: darò fuoco al tuo accappatoio quando meno te lo aspetti” – JW

“Terzo: Mrs Hudson è dalla mia parte e non crederà mai alle tue stronzate” –JW

“Quarto: vorrei essere lì  a riprendere la scena, ti fai un video e me lo mandi?” –JW

“Quinto: guarda sotto Billy” –JW

“Perché?” – SH

“Buon Anniversario” – JW

“Il nostro anniversario inizia tra sei ore e ventidue minuti, John” –JW

“Devo andare, ho un paziente” –JW

“Ti voglio a casa per le sette” -JW


John non avrebbe mai abbandonato Sherlock a Baker Street il giorno del loro primo anniversario, senza un caso.
Ecco perché gliene aveva sgraffignato uno dalla sua  e-mail, per farglielo ritrovare quella mattina. Lo avrebbe adorato.

“John Hamish Watson! Tu sei straordinario! Tu sei fantastico! Tu sei il migliore!” –SH

Per l’appunto.

“Va’ a risolvermi un crimine, Sherlock Holmes… ♥ ” –JW


-Salve, signor… - John lanciò un’occhiata sulla cartellina, - Stewart. Leggo che desidera una visita per un attestato di sana e robusta costituzione, giusto? -
Il signor Stewart si fece avanti, spostando una non indifferente mole nella ristretta stanzetta dove lavorava John.
-Sì, dottore -
Aveva un forte accento londinese e una voce roca.
-Bene, allora si tolga la camicia e si sieda sul lettino -
John aveva perso notizie di Sherlock da un paio d’ore, il caso che gli aveva regalato era uno di quelli che lo facevano andare matto: era stata riportata la denuncia della scomparsa di una donna, che poi era stata vista parlare contemporaneamente in tre parti diverse della città.
Il signor Stewart finì di sbottonarsi la camicia e si sistemò sul lettino.
Con il pensiero che almeno Sherlock si stava divertendo, John si preparò a auscultare cuore e polmoni attraverso quattordici strati di adipociti.
Poggiò lo stetoscopio, ma in quel momento sentì il suo telefono fischiettare.
-Mi scusi, non si preoccupi per quello. Ispiri forte. -
Nuovo fischio.
-Espiri -
Nuovo fischio.
-Trattenga un attimo il fiato -
Nuovo fischio.
Nuovo fischio.
Nuovo fischio.
-Meglio che controlli. Così la smetter… -

“John. Potresti venire ad Hammersmith Bridge?” – SH

“C’è stato un problema”- SH

“Sono stato un pochino ferito” –SH

“John?” – SH

“Aiuto” –SH

“John” –SH

John si ritrovò a boccheggiare davanti al telefono, per un attimo fu sopraffatto dal battito cardiaco che accelerava.
Le sue dita volarono sullo schermo del cellulare.

“Che cosa è successo?” –JW

“Sherlock?” –JW

“Che cosa è successo?” –JW

Al terzo messaggio senza risposta, John era già per strada. Il telefono pigiato contro l’orecchio, le dita così strette attorno ad esso, che le sentiva formicolare.

-999 emergenze: che servizio richiede?-

-Ambulanza. John Watson. Hammersmith Bridge. Il numero non lo so. C’è un ferito. Non so quanto grave. – strinse i denti, - Potrebbe essere necessaria la rianimazione. -
   
 
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