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Autore: rose07    20/08/2008    4 recensioni
Lord Voldemort alle prese con due inaspettate nipoti pestifere.
Dal primo capitolo: «Ma Sire, almeno adorano la casa!» disse Codaliscia, sorridendo.
«Ziooo! Ma che schifo! Vivi in una topaia!» esclamò una delle due nipoti «Vale, al tre. Uno, due e... Casatum rosam!»
Genere: Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Mangiamorte, Nuovo personaggio, Peter Minus, Voldemort | Coppie: Bellatrix/Voldemort, Lucius/Narcissa
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Era una afosa giornata di metà agosto e lo zio Voldy riposava, o almeno cercava di riposare, nella sua amaca preferita. Finché uno strano suono non gli trapassò i timpani.

«Ziooo! Ziuccio! Ziettooo!»

Voldy, che aveva prudentemente messo i tappi alle orecchie, sobbalzò. Il suono era talmente acuto da riuscire a penetrare oltre i tappi.

«Cosa succede, ragazze?» disse lo zio, cercando di essere gentile.

«Una cosa orribile, orripilante! Non ci crederai mai!» disse Mary.

«Ma cosa succede?!» esclamò lo zio, combattendo tra la curiosità e il fastidio.

«E’ una catastrofeeeee!» gridò Vale.

«Ma cosa, per Santo Salazar!» disse lo zio, spaventato.

«La scuola comincia l'11 di Settembre!!!!» urlarono le due all'unisono. Lo zio si fermò a riflettere.

«Così tardi?» chiese.

«Zio, ma ci sei o ci fai? E’ prestissimooo! Non avremo tempo per passare le vacanze insieme a te! Sciagura, zio!» urlarono.

Lo zio Voldy, rise sotto i baffi.

«Ma noi potremmo trasferirci al castello con voi!» disse Codaliscia, spuntando dal nulla.

«Non credo sarebbe il caso. Non viziare troppo le bambine, Codaliscia!» disse Voldy, lanciando un'occhiataccia al servo.

«Ma perché, Sire, mi guarda come se volesse dire "sta’ zitto, stupido imbecille, non vedi che non le sopporto più, testa bacata, rognoso topo di campagna che-più-scemo-non-si-può?!» disse Codaliscia, sorridendo.

Le due ragazze fulminarono lo zio con lo sguardo.

«Ma no, Codaliscia, cosa vai dicendo! Io adoro queste due ragazzine! Eh eh!» rise lo zio, sudando freddo ed allontanando leggermente la cravatta dal collo. (ma quale cravatta! nd Voldy)

In quel momento arrivarono i suoi seguaci e Voldy cadde dall'amaca per lo spavento.

«Ma perchè non bussate mai??!» gridò, furioso.

«Semplice Signore, perché siamo in giardino» disse Barty Crouch jr.

«Ma io ero nella mia camera da letto!» le nipoti si girarono dall'altra parte fischiettando.

«Ed io non ho un giardino! Al massimo ho un garage pieno di topi e vecchie macchine usate!»

«Zio, non si rubano le macchine, è reato!» disse Vale.

«Ma quale macchine! Sono solo delle stupide carriole senza ruote! Lo dicevo solo per vantarmi!»

I suoi seguaci lo guardarono stupiti.

«Veramente non ha più neanche le carriole, Signore. Le ho date in beneficenza...» ammise Codaliscia.

«Ma quale beneficenzaaaaa!!!»

«Quella per i bambini rimasti orfani dopo che "un certo" Signore Oscuro ha ucciso le loro famiglie!» disse Codaliscia, sorridendo.

«Ma sono io il Signore Oscuro!!!» lo zio batté con i piedi per terra.

«Per questo l’ho fatto! Lei non può rovinare la sua immagine signore! I giornalisti parlano! Hanno già detto che lei stava per fidanzarsi!» disse il seguace.

«Ma cosa mi dici mai?» disse lo zio alla Topo Gigio.

«Sì, zio! Corre voce che tu abbia una presunta storia d'amore con Bellatrix Lestrange. Lo dice sul giornale "Novelle e Caramelle per Signori Oscuri Disperati in cerca di Connotati"» disse Vale. Lo zio si voltò con gli occhi sognanti.

«Strapazzami di coccole!» disse lo zio Voldy a Bella. (sempre in versione Topo Gigio)

Bellatrix si mise a piangere per l'emozione (oh, per mille Maledizione Cruciatus! Lord Voldemort mi sta abbracciando!! ndBella), ma Codaliscia, per sbaglio, tirò un bastone in testa allo zio che si risvegliò da quello stato di trance.

«Oh cielo!!! No no no! Questo no!» disse lo zio, abbracciato a Bella «Io amo Naginiiii!»

Nagini proclamò: «Non ic erepmor el allep sssssssss!»

«Ma cosa dici,  zio! Tu ami noiiiii!» dissero le nipoti.

«Chi vi ha detto questa assurdità?!» disse lo zio spaventato.

«Ma nostra madre!»

Lo zio rifletté.

«Eh... Tanto non ho paura! Hihihihihih!» lo zio scoppiò in una risata isterica, sputacchiando qua e là.

Le ragazze lo fissarono.

«Zio, ti possiamo fare una domanda?»

«D'accordo, ma non dite cose come "zio perché sei bello, perché hai gli addominali e perchP tutte le ragazze ti vanno dietro"» disse lo zio alzandosi il colletto della camicia. (ho una camicia? nd zio)

«No no, tranqui» disse Mary.

«E chi è questo Tranqui? Il tuo ragazzo?» chiese Voldy.

«Certo che sei proprio out!» disse Vale.

«E chi sarebbe questo Out? Il tuo? Non stavi con il figlio di Lucius?» disse lo zio, confuso.

«Ma no, Signore! Questi sono termini glamour!» commentò Codaliscia.

«Ma chi diamine è Glamour? Tua moglie?» disse Voldy in preda alla confusione.

«Ma certo che non lo sa, Coda! Non è per niente In! Guarda come si veste!» disse Mary indicando la veste grigio-scuro dello zio.

«Dovresti seguire il programma di Johnatan, Modeland. Senti qua, zio!» Vale passò a Voldy un registratore, premette un tasto e la voce di Johnatan si sparse per tutto il giardino.

«Ehi, tu! Dico pVopVio a te, Vazza di beduino che non sei altVo, dovVesti usaVe capVi piVù alla modVa e scVollati! Il tuo cVollo deve esseVe meVsso in Visalto, caVino! Ti consiglieVei di gaVdaVe il mio pVogVamma, ma visto che oggi è DVomenica e non lo tVasmettono, ti daVò un piccolo consiglio. GiaccVa di pelle di oVnitoVinco e pantaVoni a zampVa di elefantVe, più mocVassini all'ultimo gVido. AAAAAAAUUUHH! QVuesti che ho io vanno bVene. Ti mVando il vestiaVio peV gVufo. Il tuVtto è 100 gValeoni e 366 zVellini! GVazie e Bvuona gioVnata da Johnatan dVetto "ti vesto e ti Vivesto in un batteV di cViglia"!»

«Ma chi è costui?» urlò lo zio «Ha criticato il mio abbigliamento!»

«E’ uno che se ne intende, zio» disse Vale.

«Beh, in effeti non ha torto. Dovreste guardare il suo programma, vostra Eccellenza!» disse Lucius Malfoy «Io lo guardo ogni giorno e sono sempre Fashion!» commentò,  facendo vedere la sua camicia blu con delle perline argentate sparse nel colletto.

«Mi prendi per il "Cool", Lucius?» chiese lo zio.

«Ma no, signore. Io e la mia famiglia andiamo matti per quel programma!» disse Narcissa Malfoy.

«Ma che! Poi mi combinerò sempre a cadere di culo, come tuo figlio!» disse lo zio. (vedi Harry potter e la camera di segreti "Le memorabili cadute di Draco") Draco Malfoy si coprì il sedere con le mani, intimorito.

«Ma no, signore, lei non può cadere di culo» disse Codaliscia «Ha un problemino alla schiena!» bisbigliò ai Mangiamorte.

«Dai, zio! Fallo per noi!» dissero all'unisono le nipoti.

«No no e no! L'unico programma che seguo è La prova del cuoco di Antonella Clerici!»

Tutti lo guardarono stupiti.

«Ma zio! Hai detto di non saper cucinare» disse Mary.

«Appunto lo seguo!»

«Ma signore, ci sono io che cucino!» disse sorridendo Codaliscia.

«Appuntoooo!» lo zio si si alzò dall'amaca e rientrò in casa, in cerca di tranquillità.

Si sdraiò sul suo divanetto preferito e guardo il soffitto ancora con quell'odioso e ripugnante color prugna. Si girò e vide i suoi seguaci e le sue nipoti. Lo avevano seguito fino a dentro e non gli scollavano gli occhi di dosso.

«Ma cosa ci fate qui a guardarmi?!» domandò, arrabbiato.

«Zio, non te la prendere con loro. E comunque sbaglio, o non ti abbiamo fatto ancora la nostra domanda?» domandò Mary.

«E va bene. Ma non dite cose come" zio perché sei bello, perché hai gli addominali e perché tutte ti sbavano dietro!"» disse lo zio con un sorrisetto che durò per poco.

«ZIO, MA PER QUALE FUTILE MOTIVO, NON HAI IL NASO?» chiesero in coro «E PERCHE’ NON HAI I CAPELLI? E PERCHE’ HAI GLI OCCHI GRANDI? E PERCHE’ HAI LO SMALTO MANGIUCCHIATO? E PERCHE’ NON TI FAI LE SOPRACCIGLIA? E PERCHE’ NON RIESCI A TROVARE LA RADICE QUADRATA DI 800.900.313 PRESTITO’ IN CONTANTI C'E’ L'HO? EH? PERCHE’, PERCHE’ ,PERCHE’???!»

Il Lord si mise le mani al petto e urlò:

«Sparatemiii!»

«Subito, zio!» disse Vale «Bazukeun Compareun!» e fece comparire un bazooka.

«No no ferma! Aiutooooo!!!» si pavoneggiava lo zio con la nipote che l'inseguiva.

«Codaliscia, prendimi!!!» e il Signore Oscuro saltò in braccio al servo.

«Oh, com'è leggero, Signore! Pesa come una piuma! Guardi!» e lo lanciò in aria, ma lo lanciò troppo forte che lo zio trapassò il soffitto.

«Ooooooooooh!» fecero stupiti i suoi seguaci.

Le urla dello zio rimbombavano per tutta la città.

«Uh come urla, povero zietto!» disse Vale ghignando.

«Sta tornando a terra!» avvertì Codaliscia che era salito su un albero e seguiva il volo dello zio con un cannocchiale.

«Lo prendo io!!!» fece Bellatrix.

«No, io!» fece Lucius.

«Ioooo!» fece Barty jr.

«Io non lo prendo di sicuro» fece Narcissa.

«Lo prendiamo noi, eh Vale?» disse Mary, alla sorella.

«Sì sì, levatevi!» tesero le mani e appena il Lord varcò il buco che aveva provocato nel soffitto, le ragazze le ritirarono. Lo zio si ritrovò a terra con le stelline che gli giravano sopra la testa. O per meglio dire con le figure delle sue nipoti che gli giravano sopra la testa.

I Mangiamorte lo soccorsero.

«Oh cielo, Sire! Sta bene!?» chiese preoccupata Bellatrix.

«A...AVEVO UN CUORE CHE MI AMAVA TANTOOOO!» cantò lo zio.

«Ha preso una bella botta, lasci che le metto un borsa di ghiaccio sulla...» Codaliscia gli lanciò una borsa piena di ghiaccio in testa. Lo zio cadde.

«Ops! Signore mi scusi! Ho fatto troppo forte, per caso?» domandò sorridendo.

«Dai Coda, lascialo stare! Vieni qua invece, abbiamo un piccolo problemino!» disse Vale.

«Cosa c'è ragazze? Sono sempre a vostra disposizione!» disse sorridendo Codaliscia.

«Ecco... Per "sbaglio" ho tagliato la coda a Nagini e non so come...» disse Mary, facendo finta di essere dispiaciuta.

Codaliscia si avvicinò al serpente e vide mezza coda tagliata. L'arma del delitto era una forbice rosa con scritto "proprietà di Tom Orvoloson Riddle".

«Ma questa non era la forbice nera con la scritta bianca di vostro zio?» domandò il servo.

«Sì, ma sai, cambia di colore!» si giustificò Mary.

«Ah, beh. Non lo sapevo. Eh eh! Non preoccupatevi, sistemerò Nagini» Codaliscia pronunciò svariate formule come: Codam Riparatem o Nagini's deformates pium o Serpensortia (anche se non c'entrava nulla). Ma niente. Le due ragazze fecero un battimano dietro Codaliscia, ignaro.

«Mi dispiace ragazze, ma non so proprio come fare» disse sorridendo.

«Tranqui, tranqui. Vai, vai. Ci penserò io stasera. Ma non dire niente allo zio!» esclamò Mary.

«Ma no! Non preoccupatevi!» le rassicurò Codaliscia ed andò a sistemare il divanetto per appoggiare il Lord ancora sotto shock.

«Vi serve una mano?» fece una voce alle spalle delle ragazze.

«No, smamma... Dracucciolo!» fece Vale, girandosi.

«Dragone!» le fece eco Mary.

«Andiamo a pomiciare, eh? Picci picci, Draco!» fece Vale.

«Picci picci al quadrato!» disse Draco.

«Picci picci all'infinito!» Vale saltò addosso a Draco e caddero all'indietro, naturalmente facendo atti osceni in luoghi osceni. (la casa era rimasta sempre e comunque brutta ndMary).

«Mmmh!? Draco, cosa fai sdraiato lì in terra?» chiese Lucius che stava per calpestare il figlio.

«Papà, non ci rompere le scatole!» rispose Draco.

«Come osi rispondere così al tuo paparino! Ricordi? Quando eri piccolo piccolo mi chiamavi Papino I love you, ed adesso ti vedo spassartela con la nipote del Lord Oscuro?!» esclamò Lucius.

«SUO FIGLIO E’ UN FIGOOOO!!!!» gridò Vale «Beh, non so se si può dire lo stesso di lei, ma quei suoi capelli lunghi biondo ossigenato che le ricadono sulle spalle sono superextramegafashion!»

«Oh grazie! Molto gentile, Miss Vale!» si inchinò Lucius.

«Da oggi in poi mi chiami pure "Miss Nuora"! Muahahaha!» e ripresero a CENSURARE.

Mary uscì in giardino a parlare con la futura suocera di sua sorella, quando...

«Un gufo, un gufooooo!!!» gridò Mary.

Il gufo, per altro mezzo zoppo, portava un enorme pacco con disegnata la faccia di Johnatan.

Mary prese il tutto, pagò con la carta di credito dello zio e rientrò in casa.

«Zio, zio!» chiamò la nipote.

«Cosa c'è ancora?» disse lo zio, piagnucolando.

«Sono arrivati i tuoi vestiti!» e gli porse un pacco da dove saltò fuori un bambolina raffigurante Johnatan che diceva:

«Hai scVelto bVene. SaVai mVolto tVendy con i vestViti che ti ho poVtato. IndVossali e ti sentiVai subVito a cVasa. Aaah!»

Voldemort rimase inorridito guardando il vestiario.

«Vai a cambiarti dai!» gridò Mary.

«Sì, dai! Padrone! Padrone! Padrone! Padrone!» facevano il tifo i seguaci.

«NO!» urlò lo zio.

«Ma dai!»

«Non se ne parla»

«Forza, padrone!»

«Ho detto no!»

«Dai, Ser!»

«Ho detto che non voglio!»

«Ma su!»

«E nooo!» ma d’ un tratto si ritrovò con i vestiti completamente addosso. Si girò e vide la nipote Vale che gli sorrideva. Si guardò allo specchio.

Aveva una orrenda giacca di pelle di ornitorinco marrone che gli lasciava scoperta il petto (bleah! ndnipoti), pantaloni verdi a zampa di elefante, dei mocassini neri all'ultimo grido «Aaauhhhh!», degli occhialini da sole neri come quelli di Elvis Presley.

Faceva schifo.

«Oh zietto caro, come stai bene!» commentarono le due nipotine.

«Padrone, è così immensamente, spudoratamente, infinitamente... GNOCCO!!!» esclamò Bella con gli occhi che le luccicavano.

«Dai, ascolta zia Bellatrix, lei anche è una che se ne intende» disse Vale abbracciata a Draco. I due ridacchiarono.

«ZiaChe?!» esclamò lo zio Voldy «Mi sembra di non aver sentito bene!» disse sarcastico.

Il viso di Bellatrix si oscurò.

«Zio, sei così un obbrobrio! Una bella donna ti fa la corte e tu la respingi! Mah... Sei così crudele che ti stanno cadendo tutti i capelli!» esclamò Mary.

«Chi? Cosa? Quando? Dove di preciso?!» lo zio si toccò la testa e, comprendendo che era pelato, rispose indignato:

«I capelli mi sono caduti da tempo!»

«Zio Voldy e zia Bella si voglion sposar...» canticchiarono Vale e Mary «Lei dice di sì, lui fa così...» e tirarono un calcio allo zio (Auh! ndZio) «Ma poi ci ripensa e dice di...»

«...NO!» urlò il Lord.

«Ma dai, zio, hai rovinato la canzone! Come sei floscio! Non sarai mica gay?» dissero le due ridendo a crepapelle.

 

 

 

 

 

 

 

Lord Voldemort ripensò alla giornata trascorsa. Aveva ricevuto consigli di abbigliamento orribili, aveva fatto un salto di 500 metri, aveva dovuto indossare degli abiti osceni, le nipoti lo schernivano con Bellatrix Lestrange e non aveva ancora capito cosa fosse di preciso quella cosa strisciante che stava sotto i suoi piedi.

«Oh! Nagini cara!» esclamò accarezzandola «Ma... ma... perché hai questa "pellicola" trasparente in questo punto della coda?»

«Idiccu el itopin sssssssssss!» rispose Nagini, incacchiata.

«Cosaaaaa??!» esclamò lo zio «Codaliscia, vieni subito qui!»

«Subito, Padrone!» rispose Codaliscia, arrivando con degli occhiali da vista, una vestaglia da notte e babbucce a piedi.

«...che facevi scusa?» gli domandò lo zio un pò stravolto.

«Leggevo "Il club delle Baby sitter" di Ann M.Martin» rispose l'animagus sorridendo.

«Bah... Comunque, perché Nagini ha questa pellicola?» domandò il Lord.

«Oh, non si preoccupi, Sire! Questo è "schotch", o giù di lì. Mary, sua nipote, ne ha un pacco intero. Ha aggiustato Nagini con questo perché l'aveva "accidentalmente" tagliata con la sua forbice che ha cambiato colore da nero in rosa "chissà per quale motivo"» spiegò Codaliscia.

«Grrrrrrrrrrrrrr!!!» si sfogò lo zio.

Nel frattempo le nipoti scesero di corsa le scale vestite da showgirls, presero lo zio a braccetto e lo trascinarono a ballare.

«Macho macho men! Vai macho sì, vai zio man! Macho macho men...»

«Su, padrone, si muova a ritmo di musica, io sto in consolle!» esclamò Codaliscia.

«...vai macho sì, vai zio man!»

«Misericordia inaudita!» imprecò lo zio.

E continuarono a ballare così per tutta la notte.

 

 

   
 
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