Era una afosa
giornata di metà agosto e lo zio Voldy
riposava, o almeno cercava di riposare, nella sua amaca preferita.
Finché uno
strano suono non gli trapassò i timpani.
«Ziooo!
Ziuccio! Ziettooo!»
Voldy, che aveva
prudentemente messo i tappi alle
orecchie, sobbalzò. Il suono era talmente acuto da riuscire
a penetrare oltre i
tappi.
«Cosa
succede, ragazze?» disse lo zio, cercando di
essere gentile.
«Una
cosa orribile, orripilante! Non ci crederai mai!»
disse Mary.
«Ma
cosa succede?!» esclamò lo zio, combattendo tra la
curiosità e il fastidio.
«E’
una catastrofeeeee!» gridò Vale.
«Ma
cosa, per Santo Salazar!» disse lo zio, spaventato.
«La
scuola comincia l'11 di Settembre!!!!» urlarono le
due all'unisono. Lo zio si fermò a riflettere.
«Così
tardi?» chiese.
«Zio,
ma ci sei o ci fai? E’ prestissimooo! Non avremo
tempo per passare le vacanze insieme a te! Sciagura, zio!»
urlarono.
Lo zio Voldy,
rise sotto i baffi.
«Ma
noi potremmo trasferirci al castello con voi!»
disse Codaliscia, spuntando dal nulla.
«Non
credo sarebbe il caso. Non viziare troppo le
bambine, Codaliscia!» disse Voldy, lanciando un'occhiataccia
al servo.
«Ma
perché, Sire, mi guarda come se volesse dire "sta’
zitto, stupido imbecille, non vedi che
non le sopporto più, testa bacata, rognoso topo di campagna
che-più-scemo-non-si-può?!»
disse Codaliscia, sorridendo.
Le due ragazze
fulminarono lo zio con lo sguardo.
«Ma
no, Codaliscia, cosa vai dicendo! Io adoro queste
due ragazzine! Eh eh!» rise lo zio, sudando freddo ed
allontanando leggermente
la cravatta dal collo. (ma quale cravatta! nd Voldy)
In quel momento
arrivarono i suoi seguaci e Voldy cadde
dall'amaca per lo spavento.
«Ma
perchè non bussate mai??!» gridò,
furioso.
«Semplice
Signore, perché siamo in giardino» disse
Barty Crouch jr.
«Ma io
ero nella mia camera da letto!» le nipoti si
girarono dall'altra parte fischiettando.
«Ed io
non ho un giardino! Al massimo ho un garage
pieno di topi e vecchie macchine usate!»
«Zio,
non si rubano le macchine, è reato!» disse Vale.
«Ma
quale macchine! Sono solo delle stupide carriole
senza ruote! Lo dicevo solo per vantarmi!»
I suoi seguaci
lo guardarono stupiti.
«Veramente
non ha più neanche le carriole, Signore. Le
ho date in beneficenza...» ammise Codaliscia.
«Ma
quale beneficenzaaaaa!!!»
«Quella
per i bambini rimasti orfani dopo che "un
certo" Signore Oscuro ha ucciso le loro famiglie!» disse
Codaliscia,
sorridendo.
«Ma
sono io il Signore Oscuro!!!» lo zio batté con i
piedi per terra.
«Per
questo l’ho fatto! Lei non può rovinare la sua
immagine signore! I giornalisti parlano! Hanno già detto che
lei stava per
fidanzarsi!» disse il seguace.
«Ma
cosa mi dici mai?» disse lo zio alla Topo Gigio.
«Sì,
zio! Corre voce che tu abbia una presunta storia d'amore
con Bellatrix Lestrange. Lo dice sul giornale "Novelle
e Caramelle
per Signori Oscuri Disperati in cerca di Connotati"»
disse Vale. Lo
zio si voltò con gli occhi sognanti.
«Strapazzami
di coccole!» disse lo zio Voldy a Bella. (sempre
in versione Topo Gigio)
Bellatrix si
mise a piangere per l'emozione (oh, per
mille Maledizione Cruciatus! Lord Voldemort mi sta abbracciando!!
ndBella), ma
Codaliscia, per sbaglio, tirò un bastone in testa allo zio
che si risvegliò da
quello stato di trance.
«Oh
cielo!!! No no no! Questo no!» disse lo zio,
abbracciato a Bella «Io amo Naginiiii!»
Nagini
proclamò: «Non ic erepmor el allep
sssssssss!»
«Ma
cosa dici,
zio! Tu ami noiiiii!» dissero le nipoti.
«Chi
vi ha detto questa assurdità?!» disse lo zio
spaventato.
«Ma
nostra madre!»
Lo zio
rifletté.
«Eh...
Tanto non ho paura! Hihihihihih!» lo zio scoppiò
in una risata isterica, sputacchiando qua e là.
Le ragazze lo
fissarono.
«Zio,
ti possiamo fare una domanda?»
«D'accordo,
ma non dite cose come "zio perché sei
bello, perché hai gli addominali e perchP tutte le ragazze
ti vanno
dietro"» disse lo zio alzandosi il colletto della camicia.
(ho una camicia?
nd zio)
«No
no, tranqui» disse Mary.
«E chi
è questo Tranqui? Il tuo ragazzo?» chiese Voldy.
«Certo
che sei proprio out!» disse Vale.
«E chi
sarebbe questo Out? Il tuo? Non stavi con il
figlio di Lucius?» disse lo zio, confuso.
«Ma
no, Signore! Questi sono termini glamour!»
commentò
Codaliscia.
«Ma
chi diamine è Glamour? Tua moglie?» disse Voldy in
preda alla confusione.
«Ma
certo che non lo sa, Coda! Non è per niente In!
Guarda come si veste!» disse Mary indicando la veste
grigio-scuro dello zio.
«Dovresti
seguire il programma di Johnatan, Modeland.
Senti qua, zio!» Vale passò a Voldy un
registratore, premette un tasto e la
voce di Johnatan si sparse per tutto il giardino.
«Ehi,
tu! Dico pVopVio a te, Vazza di beduino che non
sei altVo, dovVesti usaVe capVi piVù alla modVa e scVollati!
Il tuo cVollo deve
esseVe meVsso in Visalto, caVino! Ti consiglieVei di gaVdaVe il mio
pVogVamma,
ma visto che oggi è DVomenica e non lo tVasmettono, ti
daVò un piccolo
consiglio. GiaccVa di pelle di oVnitoVinco e pantaVoni a zampVa di
elefantVe,
più mocVassini all'ultimo gVido. AAAAAAAUUUHH! QVuesti che
ho io vanno bVene.
Ti mVando il vestiaVio peV gVufo. Il tuVtto è 100 gValeoni e
366 zVellini!
GVazie e Bvuona gioVnata da Johnatan dVetto "ti vesto e ti Vivesto in
un
batteV di cViglia"!»
«Ma
chi è costui?» urlò lo zio
«Ha criticato il mio
abbigliamento!»
«E’
uno che se ne intende, zio» disse Vale.
«Beh,
in effeti non ha torto. Dovreste guardare il suo
programma, vostra Eccellenza!» disse Lucius Malfoy
«Io lo guardo ogni giorno e
sono sempre Fashion!» commentò, facendo
vedere la sua camicia blu con delle perline argentate sparse nel
colletto.
«Mi
prendi per il "Cool", Lucius?» chiese lo
zio.
«Ma
no, signore. Io e la mia famiglia andiamo matti per
quel programma!» disse Narcissa Malfoy.
«Ma
che! Poi mi combinerò sempre a cadere di culo, come
tuo figlio!» disse lo zio. (vedi Harry potter e la camera di
segreti "Le
memorabili cadute di Draco") Draco Malfoy si coprì
il sedere con le
mani, intimorito.
«Ma
no, signore, lei non può cadere di culo» disse
Codaliscia «Ha un problemino alla schiena!»
bisbigliò ai Mangiamorte.
«Dai,
zio! Fallo per noi!» dissero all'unisono le
nipoti.
«No no
e no! L'unico programma che seguo è La prova del
cuoco di Antonella Clerici!»
Tutti lo
guardarono stupiti.
«Ma
zio! Hai detto di non saper cucinare» disse Mary.
«Appunto
lo seguo!»
«Ma
signore, ci sono io che cucino!» disse sorridendo Codaliscia.
«Appuntoooo!»
lo zio si si alzò dall'amaca e rientrò in
casa, in cerca di tranquillità.
Si
sdraiò sul suo divanetto preferito e guardo il
soffitto ancora con quell'odioso e ripugnante color prugna. Si
girò e vide i suoi
seguaci e le sue nipoti. Lo avevano seguito fino a dentro e non gli
scollavano
gli occhi di dosso.
«Ma
cosa ci fate qui a guardarmi?!» domandò,
arrabbiato.
«Zio,
non te la prendere con loro. E comunque sbaglio,
o non ti abbiamo fatto ancora la nostra domanda?»
domandò Mary.
«E va
bene. Ma non dite cose come" zio perché sei
bello, perché hai gli addominali e perché tutte
ti sbavano dietro!"» disse
lo zio con un sorrisetto che durò per poco.
«ZIO,
MA PER QUALE FUTILE MOTIVO, NON HAI IL NASO?»
chiesero in coro «E PERCHE’ NON HAI I CAPELLI? E
PERCHE’ HAI GLI OCCHI GRANDI?
E PERCHE’ HAI LO SMALTO MANGIUCCHIATO? E PERCHE’
NON TI FAI LE SOPRACCIGLIA? E
PERCHE’ NON RIESCI A TROVARE LA RADICE QUADRATA DI
800.900.313 PRESTITO’ IN CONTANTI
C'E’ L'HO? EH? PERCHE’, PERCHE’
,PERCHE’???!»
Il Lord si mise
le mani al petto e urlò:
«Sparatemiii!»
«Subito,
zio!» disse Vale «Bazukeun Compareun!»
e fece comparire un bazooka.
«No no
ferma! Aiutooooo!!!» si pavoneggiava lo zio con
la nipote che l'inseguiva.
«Codaliscia,
prendimi!!!» e il Signore Oscuro saltò in
braccio al servo.
«Oh,
com'è leggero, Signore! Pesa come una piuma!
Guardi!» e lo lanciò in aria, ma lo
lanciò troppo forte che lo zio trapassò il
soffitto.
«Ooooooooooh!»
fecero stupiti i suoi seguaci.
Le urla dello
zio rimbombavano per tutta la città.
«Uh
come urla, povero zietto!» disse Vale ghignando.
«Sta
tornando a terra!» avvertì Codaliscia che era
salito su un albero e seguiva il volo dello zio con un cannocchiale.
«Lo
prendo io!!!» fece Bellatrix.
«No,
io!» fece Lucius.
«Ioooo!»
fece Barty jr.
«Io
non lo prendo di sicuro» fece Narcissa.
«Lo
prendiamo noi, eh Vale?» disse Mary, alla sorella.
«Sì
sì, levatevi!» tesero le mani e appena il Lord
varcò il buco che aveva provocato nel soffitto, le ragazze
le ritirarono. Lo
zio si ritrovò a terra con le stelline che gli giravano
sopra la testa. O per
meglio dire con le figure delle sue nipoti che gli giravano sopra la
testa.
I Mangiamorte lo
soccorsero.
«Oh
cielo, Sire! Sta bene!?» chiese preoccupata
Bellatrix.
«A...AVEVO
UN CUORE CHE MI AMAVA TANTOOOO!» cantò lo
zio.
«Ha
preso una bella botta, lasci che le metto un borsa
di ghiaccio sulla...» Codaliscia gli lanciò una
borsa piena di ghiaccio in
testa. Lo zio cadde.
«Ops!
Signore mi scusi! Ho fatto troppo forte, per
caso?» domandò sorridendo.
«Dai
Coda, lascialo stare! Vieni qua invece, abbiamo un
piccolo problemino!» disse Vale.
«Cosa
c'è ragazze? Sono sempre a vostra disposizione!»
disse sorridendo Codaliscia.
«Ecco...
Per "sbaglio" ho tagliato la coda a
Nagini e non so come...» disse Mary, facendo finta di essere
dispiaciuta.
Codaliscia si
avvicinò al serpente e vide mezza coda tagliata.
L'arma del delitto era una forbice rosa con scritto
"proprietà di Tom
Orvoloson Riddle".
«Ma
questa non era la forbice nera con la scritta
bianca di vostro zio?» domandò il servo.
«Sì,
ma sai, cambia di colore!» si giustificò Mary.
«Ah,
beh. Non lo sapevo. Eh eh! Non preoccupatevi,
sistemerò Nagini» Codaliscia pronunciò
svariate formule come: Codam Riparatem o
Nagini's deformates pium o Serpensortia (anche se non c'entrava nulla).
Ma
niente. Le due ragazze fecero un battimano dietro Codaliscia, ignaro.
«Mi
dispiace ragazze, ma non so proprio come fare» disse
sorridendo.
«Tranqui,
tranqui. Vai, vai. Ci penserò io stasera. Ma
non dire niente allo zio!» esclamò Mary.
«Ma
no! Non preoccupatevi!» le rassicurò Codaliscia ed
andò a sistemare il divanetto per appoggiare il Lord ancora
sotto shock.
«Vi
serve una mano?» fece una voce alle spalle delle
ragazze.
«No,
smamma... Dracucciolo!» fece Vale, girandosi.
«Dragone!»
le fece eco Mary.
«Andiamo
a pomiciare, eh? Picci picci, Draco!» fece
Vale.
«Picci
picci al quadrato!» disse Draco.
«Picci
picci all'infinito!» Vale saltò addosso a Draco
e caddero all'indietro, naturalmente facendo atti osceni in luoghi
osceni. (la casa era rimasta sempre e
comunque brutta ndMary).
«Mmmh!?
Draco, cosa fai sdraiato lì in terra?» chiese
Lucius che stava per calpestare il figlio.
«Papà,
non ci rompere le scatole!» rispose Draco.
«Come
osi rispondere così al tuo paparino! Ricordi?
Quando eri piccolo piccolo mi chiamavi Papino I love you, ed adesso ti
vedo
spassartela con la nipote del Lord Oscuro?!»
esclamò Lucius.
«SUO
FIGLIO E’ UN FIGOOOO!!!!» gridò Vale
«Beh, non so
se si può dire lo stesso di lei, ma quei suoi capelli lunghi
biondo ossigenato che
le ricadono sulle spalle sono superextramegafashion!»
«Oh
grazie! Molto gentile, Miss Vale!» si inchinò
Lucius.
«Da
oggi in poi mi chiami pure "Miss Nuora"!
Muahahaha!» e ripresero a CENSURARE.
Mary
uscì in giardino a parlare con la futura suocera
di sua sorella, quando...
«Un
gufo, un gufooooo!!!» gridò Mary.
Il gufo, per
altro mezzo zoppo, portava un enorme pacco
con disegnata la faccia di Johnatan.
Mary prese il
tutto, pagò con la carta di credito dello
zio e rientrò in casa.
«Zio,
zio!» chiamò la nipote.
«Cosa
c'è ancora?» disse lo zio, piagnucolando.
«Sono
arrivati i tuoi vestiti!» e gli porse un pacco da
dove saltò fuori un bambolina raffigurante Johnatan che
diceva:
«Hai
scVelto bVene. SaVai mVolto tVendy con i vestViti
che ti ho poVtato. IndVossali e ti sentiVai subVito a cVasa.
Aaah!»
Voldemort rimase
inorridito guardando il vestiario.
«Vai a
cambiarti dai!» gridò Mary.
«Sì,
dai! Padrone! Padrone! Padrone! Padrone!» facevano
il tifo i seguaci.
«NO!»
urlò lo zio.
«Ma
dai!»
«Non
se ne parla»
«Forza,
padrone!»
«Ho
detto no!»
«Dai,
Ser!»
«Ho
detto che non voglio!»
«Ma
su!»
«E
nooo!» ma d’ un tratto si ritrovò con i
vestiti
completamente addosso. Si girò e vide la nipote Vale che gli
sorrideva. Si
guardò allo specchio.
Aveva una
orrenda giacca di pelle di ornitorinco
marrone che gli lasciava scoperta il petto (bleah! ndnipoti), pantaloni
verdi a
zampa di elefante, dei mocassini neri all'ultimo grido
«Aaauhhhh!», degli
occhialini da sole neri come quelli di Elvis Presley.
Faceva schifo.
«Oh
zietto caro, come stai bene!» commentarono le due
nipotine.
«Padrone,
è così immensamente, spudoratamente,
infinitamente... GNOCCO!!!» esclamò Bella con gli
occhi che le luccicavano.
«Dai,
ascolta zia Bellatrix, lei anche è una che se ne
intende» disse Vale abbracciata a Draco. I due ridacchiarono.
«ZiaChe?!»
esclamò lo zio Voldy «Mi sembra di non aver
sentito bene!» disse sarcastico.
Il viso di
Bellatrix si oscurò.
«Zio,
sei così un obbrobrio! Una bella donna ti fa la
corte e tu la respingi! Mah... Sei così crudele che ti
stanno cadendo tutti i
capelli!» esclamò Mary.
«Chi?
Cosa? Quando? Dove di preciso?!» lo zio si toccò
la testa e, comprendendo che era pelato, rispose indignato:
«I
capelli mi sono caduti da tempo!»
«Zio
Voldy e zia Bella si voglion sposar...»
canticchiarono Vale e Mary «Lei dice di
sì, lui fa così...» e
tirarono
un calcio allo zio (Auh! ndZio) «Ma poi ci ripensa e
dice di...»
«...NO!»
urlò il Lord.
«Ma
dai, zio, hai rovinato la canzone! Come sei
floscio! Non sarai mica gay?» dissero le due ridendo a
crepapelle.
Lord Voldemort
ripensò alla giornata trascorsa. Aveva
ricevuto consigli di abbigliamento orribili, aveva fatto un salto di
500 metri,
aveva dovuto indossare degli abiti osceni, le nipoti lo schernivano con
Bellatrix Lestrange e non aveva ancora capito cosa fosse di preciso
quella cosa
strisciante che stava sotto i suoi piedi.
«Oh!
Nagini cara!» esclamò accarezzandola
«Ma... ma...
perché hai questa "pellicola" trasparente in questo punto
della
coda?»
«Idiccu
el itopin sssssssssss!» rispose Nagini,
incacchiata.
«Cosaaaaa??!»
esclamò lo zio «Codaliscia, vieni subito
qui!»
«Subito,
Padrone!» rispose Codaliscia, arrivando con
degli occhiali da vista, una vestaglia da notte e babbucce a piedi.
«...che
facevi scusa?» gli domandò lo zio un pò
stravolto.
«Leggevo
"Il club delle Baby sitter" di Ann
M.Martin» rispose l'animagus sorridendo.
«Bah...
Comunque, perché Nagini ha questa pellicola?»
domandò il Lord.
«Oh,
non si preoccupi, Sire! Questo è
"schotch", o giù di lì. Mary, sua nipote, ne ha
un pacco intero. Ha
aggiustato Nagini con questo perché l'aveva
"accidentalmente"
tagliata con la sua forbice che ha cambiato colore da nero in rosa
"chissà
per quale motivo"» spiegò Codaliscia.
«Grrrrrrrrrrrrrr!!!»
si sfogò lo zio.
Nel frattempo le
nipoti scesero di corsa le scale
vestite da showgirls, presero lo zio a braccetto e lo trascinarono a
ballare.
«Macho
macho men!
Vai macho sì, vai zio man! Macho macho
men...»
«Su,
padrone, si muova a ritmo di musica, io sto in
consolle!» esclamò Codaliscia.
«...vai
macho sì, vai zio man!»
«Misericordia
inaudita!» imprecò lo zio.
E continuarono a
ballare così per tutta la notte.