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Autore: Tallahassee    26/06/2014    9 recensioni
Paring: NaLu, GaLe, Gruvia, Gerza, Elf/Ever.
E se Cana tenesse una festa per i propri diciotto anni? E se riuscisse a far ubriacare tutti i membri della scalmanata gilda, cosa accadrebbe il mattino seguente? Riusciranno i maghi della Fairy tail a ricostruire quanto accaduto in una notte?
Dal testo:
– Stupido metallaro! Che cosa cavolo fai qua?!
Levy si guardò intorno, rendendosi conto che ‘qua’ era il cortile sul retro della gilda. Arrossì in modo spropositato, fino ai capelli. – Cosa ci faccio io qua?! E perché tu sei vestito da… da… Gajil, ma quello è un costume da unicorno?!?
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Elfman, Gajeel/Levy, Gray/Juvia, Natsu/Lucy
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Gray si svegliò con il brutto presentimento che ci fosse qualcosa che non andava. Come a conferma di ciò, avvertiva un fastidioso pulsare ad altezza delle tempie che gli suggeriva di aver bevuto troppo, la sera precedente. E, come se non bastasse, era completamente vestito.
   Provò a mettere a fuoco qualcosa intorno a lui, riuscendo a distinguere un soffitto dalle travature in ferro che straripava di… kiwi?!? 
   – Ma cosa…? – Si fece scappare Gray, cercando di alzarsi da quello che al tocco sembrava un letto.
   Qualcosa glielo impedì, trattenendolo per i polsi.
   Prima che riuscisse ad indagare meglio sulla situazione, sentì una porta sbattere.
   - Sono a casa! – Esclamò qualcuno del piano inferiore. Gray cercò disperatamente una via di fuga, soffermandosi con lo sguardo su un Lily profondamente addormentato, con un kiwi stretto al petto.
    Quello non era il gatto del metallaro? In un attimo tutti i pezzi si incastrarono nella mente di Gray. Non è che era finito a casa di…
   - Gray?!? – Esclamò Gajil irrompendo nella propria camera da letto, sempre vestito da unicorno.
   - G… Gajil! Ma come sei conciato?!?
   - Tu piuttosto, perché sei ammanettato al mio letto?!
   -  Eh? – Gray si voltò a guardare i propri polsi, effettivamente legati al letto da delle manette fucsia e pelose con sopra incisa la scritta ‘Gray-sama love’, marchio registrato.
   - Ma che diamine…? Toglimele, Gajil! – Urlò Gray, guardando involontariamente un po’ più a destra del dragon slayer. – Ehm... – disse mettendo a fuoco la figura minuta e parecchio imbarazzata che stava accanto Gajil – Levy, sei tu?
   La ragazza in questione arrossì di botto, correndo a rifugiarsi nella prima porta che si trovò davanti, che si svelò contenente un bagno sorprendentemente sfavillante.
   Lì trovò, seminascosta da una tendina dal motivo di orsetti - Di orsetti?! Ma che…? – Lluvia, che sembrava stesse dormendo profondamente nella vasca da bagno.
 
- Happy! – Esclamò Natsu rivolto all’exceed, che li aveva appena raggiunti in un angolo appartato della città di Magnolia, dove i due membri seminudi della Fairy tail si erano sapientemente nascosti.
   - Natsu! – Esclamò il gatto dall’alto, tuffandosi in picchiata verso le braccia del dragon slayer. – Perché ieri sera mi avete lasciato in chiesa?
   - Cosa?!
   - Ieri sera, prima del matrimonio di…
   - Ragazzi! – Urlò una specie di bidone per l’immondizia lì accanto, interrompendo la conversazione. Lucy fece un capitombolo all’indietro, terrorizzata.
   - Kyaaa! Natsu, il bidone parla!
   L’interpellato sgranò gli occhi, l’aria di uno che ha appena scoperto cosa sia la gravità grazie ad una mela (idiozie dell’autrice a gogo), e sembrò realizzare il fatto solo dopo qualche secondo. – Il bidone parla! – Esclamò a Lucy, che si schiaffò una mano in fronte con fare esasperato. Happy si avvicinò pian piano al bidone porgendogli un pesce, nella parodia di un’offerta di pace. – Oh, grande Re Bidone, accetta la mia offert…
   Il bidone tremò tutto.
   - Ouaaah! Non gli piace il pesce! Il bidone è strano! – Esclamò Happy, andando a nascondersi dietro le gambe – ancora nude – di Natsu.
   I tre continuarono a fissare il bidone.
   Il bidone continuò a fissare i tre (?).
   - Kansou*! – Si sentì provenire dal bidone in questione, che si illuminò tutto.
   Lucy socchiuse gli occhi davanti a quel bagliore, riuscendo a distinguere una figura enorme e deforme che si riequipaggiava, ma che non somigliava affatto ad Erza.
  Il bagliore si spense, e la figura misteriosa si rivelò agli occhi dei tre.
 
- Per Mavis, una sbornia così non l’ho mai presa. – Cana provò a massaggiarsi invano il cervello attraverso i folti capelli. Dischiuse leggermente gli occhi, incapace di aprirli del tutto, e si guardò intorno.
   Tutti membri della Gilda erano, chi a testa in giù appeso al soffitto, chi sotto il bancone e chi con il viso affondato nelle ehm… curve della più giovane delle sorelle Strauss profondamente addormentati. Oh, l’avrebbe rinfacciato a Laxus per tutta la vita. Cana si lasciò scappare un’imprecazione, cercando di muoversi. Solo allora si accorse che quello che prima aveva scambiato per un ‘mal di schiena in stile mi sono addormentata sul bancone’ era in realtà un mal di schiena in stile ‘come cavolo sono finita nella botte con Bacchus?!?’
   Si portò nuovamente le mani alla testa. Ed ora cosa doveva fare? Forse era meglio pensarci fuori da quella stramaledetta botte. – Bacchus? – chiamò in un sussurro, accorgendosi che l’uomo poco distante che ronfava beatamente tra Macao e Wakaba era in realtà suo padre. Ipotizzò fosse meglio non farsi trovare in quello stato, appiccicata a Bacchus, da lui.
   - Oi, stupido ubriacone, mi senti?! – Urlò Cana, sussurrando (?).
   Il falco ubriaco – molto ubriaco – aprì gli occhi.
   – Uhm. – Fu tutto ciò che disse, prima di tornare a dormire. Cana gli mollò un calcio.
   – Wild! – Esclamò Bacchus.
   - Sì, sì. Four. – Commentò Cana con un entusiasmo degno di un cadavere.
   - Wow… - A quanto pare il falco ubriaco aveva appena realizzato in che situazione si trovava, e soprattutto dove e con chi. – Ma è uno sfacelo! – Esclamò entusiasta alzando le braccia al cielo. Poi sembrò anch’egli rendersi conto del fatto che si trovava in una botte con Cana Alberona, la figlia di Gildarts, e si fece piccolo piccolo. Almeno lui era vestito, non si poteva certo dire lo stesso di tutti membri della Fairy tail… Anche Cana… Era un costume od una mascherina per occhi quello che idossava?
   - Dobbiamo uscire da questa cosa. – Disse Cana, distogliendo Bacchus dai suoi pensieri.
   - Uh? Sì, certo. – Non che mi dispiaccia poi così tanto pensò Bacchus, ma per ovvi motivi, tra i quali rientrava la sua futura possibilità di avere figli, non disse nulla.
   - Idee? – Cana interruppe nuovamente il filo dei suoi pensieri - Non ho con me i miei tarocchi.
   Bacchus si chinò un po’, assumendo la sua tipica posa di battaglia. Diede poi un colpo secco con i palmi aperti all’interno della botte, che si spaccò in varie parti. Una tegola di legno, in particolare, volò fino a raggiungere la testa di Gildarts, ancora addormentato lì vicino.
   – Cana è la mia bambina!!! – Urlò questi alzandosi in piedi ed alzando il pugno chiuso verso un avversario invisibile. Poi si accasciò nuovamente a terra, beatamente addormentato.
   Poco ci mancò che Bacchus se la facesse sotto.
   A quel punto Cana, barcollante, si diresse fino al master Makarov, che era in braccio a… Meldy?!?
   - Meldy?! – Esclamò Cana con un balzo all’indietro. Poi, guardando un po’ più a destra, scorse Ultear.
   - Ultear?! – Urlò compiendo un altro salto all’indietro. – Cosa ci fate qui?
   Meldy si svegliò, scansando piano il master. – Per mille legami sensoriali (?), che mal di testa. Il suo sguardo si posò sulla giovane donna alla sua destra. – Ultear? – La scosse per un braccio – Ultear, svegliati!
   La tettona prosperosa giovane mugolò un ‘E dai mamma, dammi cinque minuti’, ma all’ improvviso si raddrizzò con uno scatto.
   - Gerard. – Disse con una voce che non sembrava la sua.
   - Gerard è in pericolo. – Conclusero le due maghe della Crime sorcier.
 
 - Lluvia? – Una lieve scossa alla spalla.
   - Lluvia-chan? – Un’ulteriore scossa.
   - Oi, Lluvia?!- Nessuna risposta.
   ‘E se fosse… Per Zeref, non ci voglio nemmeno pensare’ Levy saltellò sul posto, indecisa sul da farsi. Alla fine la giovane scripter decise di risolvere la questione alla vecchia maniera. Si sporse verso la maga dell’acqua, facendo attenzione a non scivolare sul pavimento, e le assestò un bel ceffone sulla guancia destra.
   - GRAY-SAMA SA COME PIACE A LLUVIA!
   La pervertita maga della Fairy tail si rese conto della situazione in cui si trovava ed arrossì di botto, cercando di nascondere se stessa ed i propri sogni ben poco casti dietro la tendina orsettosa. Levy, dal conto suo, sembrava improvvisamente trovare molto interessante il soffitto.
   - Uhm. Ciao, Lluvia.
   - Oh! Lluvia è così imbarazzata! – Esclamò questa portandosi le mani alle guance. Dalla camera adiacente si sentì Gajil urlare: - E poi scusa, ma dove diamine vai a guardare? Lascia stare quel gambero, non è roba per te.
   - Uh? Che vorresti insinuare con questo? – Si sentì urlare da Gray. Poi suono strano.
   - Aspetta… da quando sai usare l’ice make con i piedi?
   Levy e Lluvia si guardarono stranite, aprendo la porta.
   Alla vista di Gray in quelle condizioni Lluvia ebbe un mancamento, seguito da una strana sensazione di déjà-vu. Lei ricordava come ci era arrivato il suo bel Gray-sama a quel letto. Prima che potesse dirlo a qualcuno, però, Lluvia si sciolse in una pozza d’acqua.
 
 
 
   We are!
   Oilà, son di nuovo qui, persino puntuale per tre volte di seguito! *Si fa un auto-applauso* Mi rendo conto che dopo questo capitolo - in cui speravo di riuscire a risolvere qualcosa – ho solo incasinato di più le cose, e probabilmente qualcuno sta soppesando l’idea di venire a prendermi a casa per ammazzarmi (?).
   Ad ogni modo, nelle recensioni ho notato che eravate tutti curiosi di sapere quale fosse la coppia del matrimonio.
   .
   .
   .
   EHEHEH! Non lo scoprirete ancora!
   Sto davvero diventando cattiva.
   Malgrado ciò, devo assolutamente dire grazie ancora a tutti coloro che hanno messo la mia storia tra le preferite, ricordate e blablabla – Immagino vi siate scocciati di leggere questo chilometrico commento di fine capitolo.
   Ah, grazie anche a tutti coloro che hanno recensito il precedente capitolo ed il prologo.
   Al prossimo aggiornamento, minna-san!

 
 
 
*In giapponese, significa ‘Riequipaggiare’, e quindi, è il tipico urlo Erzesco ‘Requip!’
  
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