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Autore: besideboo    26/06/2014    2 recensioni
Cosa succederebbe se una grifondoro mezzosangue e un serpeverde purosangue si innamorassero proprio prima dell'inizio della guerra?
"L'amor che muove il sole e l'altre stelle" quell'amore così grande che è in grado di cambiare l'universo, cambierà anche i due protagonisti?
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DAL CAPITOLO 3
–Volevo chiederti di darmi una ripetizione di Pozioni nel prossimo compito, e visto che siamo qui…-
Draco si fermò a pensare qualche secondo, poi le rispose: -Oh Mezzosangue, lo sai che ogni favore richiede qualcosa in cambio.-
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Il trio protagonista, Serpeverde | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Contesto generale/vago
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Mi basti tu.
 

Hermione era sola in una stanza bianca.
Iniziò a camminare per cercare un’uscita, ma prima che la trovasse, delle immagini le si presentarono davanti.


Lei e una figura scura, quasi un’ ombra di un ragazzo, si trovavano nell’aula di pozioni.
Questo le si avvicinò velocemente, la prese per i fianchi in un unico gesto fluido avvicinandola a se e unì le labbra con le sue.
-Facciamo che alla fine della lezione, se sarai soddisfatta, farai diventare questo bacio un po’ più accettabile.-


La scena cambiò.
Vide sé stessa con l’ombra del ragazzo di prima.
-Non mi sembra che la pozione abbia davvero funzionato però.- commentò lei, restandogli attaccata e sorridendogli.
-Come no? Non sai che le bolle colorate vogliono dire che sei riuscita perfettamente a creare la tua pozione?-
-Oh beh in tal caso..- Hermione gli si avvicinò e lo baciò.


E cambiò ancora.
Hermione e il ragazzo erano vicino alla torre Grifondoro.
-Non mi sembra che il patto prevedesse
due baci.- disse lei, ma subito si pentì di aver staccato le loro labbra. Così prese in mano la situazione. Lo prese per la camicia e lo avvicinò a se.
-E chi ha parlato di un patto?- Le disse lui in un sussurro, sfiorandole appena le labbra.

 
Hermione si svegliò sussultando e la prima cosa che sentì fu un forte mal di testa.
Si guardò attorno: letto singolo,dove era stesa lei, scrivania, armadio, quella era sicuramente la camera di un prefetto o di un caposcuola. Ma i colori la colsero di sorpresa: il verde e l’argentato erano i sovrani di quella stanza.
Non ci volle molto a capire che quella era la camera di Draco Malfoy.
Si ricordò subito di come gli fosse svenuta fra le braccia subito dopo… subito dopo aver ricevuto un’umiliazione tale. Faceva fatica addirittura ad ammetterlo con sé stessa, figuriamoci ora che sapeva che Malfoy l’aveva vista. Sicuramente avrebbe trovato il modo di ricattarla, ma lei era troppo orgogliosa per ammettere quello che era successo, quindi cercò di pensare ad altro.
Ed ecco che fra i suoi pensieri si fece largo il sogno appena fatto.
Si era vista innamorarsi. Almeno questo era certo. Quelle scintille negli occhi non potevano significare altro.
Ma erano più domande che certezze: chi era quel ragazzo che l’aveva fatta innamorare? Non era tanto sicura che fosse Ron. Ma allora quel sogno cos’era? Un semplice sogno o un ricordo?
Le sue domande vennero interrotte dall’aprirsi della porta del bagno e dalla figura di Draco Malfoy appena uscito dalla doccia, coperto solo da un asciugamano.
Hermione lo guardò per un attimo e poi distolse lo sguardo imbarazzata, era sicura che ora lui stesse ghignando.
-Buongiorno!- disse lui, ironico.
-Malfoy, copriti!- non riuscì a trattenersi, ancora si rifiutava di guardarlo.
Lui scoppiò a ridere, ma ignorò la sua richiesta.
La Grifondoro si girò verso di lui pronta a fronteggiarlo, ma subito dopo si pentì di ciò che aveva appena fatto.
Cavolo se è bello disse una voce dentro di lei, e non poteva far altro che essere d’accordo.
Si ritrovò a fissarlo per troppo tempo, ma qualcosa la spingeva a non distogliere lo sguardo, come se quello che stava facendo fosse del tutto normale.
-MALFOY!- quasi gridò indignata.
-Okay, okay.- disse lui andando in bagno per cambiarsi, ma ne uscì solo con un paio di pantaloni neri.
Hermione roteò lo sguardo in segno di resa. Il biondo ghignò di nuovo e si sedette accanto a lei sul letto guadagnandosi uno sguardo irritato della ragazza.
-Mi hai portata tu qui, vero?-
Il ghigno sembrò sparire dalla sua faccia per far spazio a un’espressione seria. Annuì.
-Grazie.- disse lei.
-Ti va di parlarne?-
-No, scusa.-
Fra i due calò il silenzio.
Poi Draco, senza emettere alcun suono si avvicinò a Hermione che continuava a fissarlo, e qualcosa dentro di lei la spinse ad avvicinarsi a sua volta.
La sua parte razionale le imponeva di trovare una scusa e andarsene, ma non era ciò che davvero voleva, come se i due, insieme, fossero giusti.
Ma quando i loro volti erano vicini, forse troppo, Hermione si perse nell’argento degli occhi del ragazzo e immediatamente capì che apparteneva a lui lo sguardo che aveva preso il posto di quello di Ron.
Ron. No, non poteva farlo, non poteva baciarlo. Lei stava con Ron, lui c’era sempre stato per lei. E Malfoy invece? No, sicuramente no.
Presa da un momento di razionalità, la riccia si allontanò, imbarazzata.
Si alzò dal letto, sotto lo sguardo di Draco, raccolse le sue cose e si diresse verso la porta.
-Scusa.- mormorò prima di uscire dalla stanza.
Ma appena uscì il mal di testa tornò a farsi sentire.
Raccolse le sue cose, si rivestì velocemente e andò a cercare Harry. Sulla soglia della porta si girò a guardare quella che era di nuovo l’ombra dello stesso ragazzo di prima che la fissava.
-Scusa- gli disse. Si girò e corse dal suo amico.

Capì che quelli erano davvero ricordi.
Ma perché riaffioravano nella sua mente a caso come se stesse cercando di ricostruire un passato non più suo?
 

Tornata alla torre Grifondoro, Hermione si chiuse in camera dove trovò Ginny e decise che avrebbe fatto meglio raccontarle quella confusione che aveva in testa.
-Ginny?- sussurrò.
-Hey Herm!-
La riccia invidiava davvero la sua migliore amica. Aveva la capacità di essere felice e di trasmettere felicità a chiunque, in qualsiasi momento.
-Ginny, posso parlarti?-
-Dimmi tutto.-
Notando lo sguardo dell’amica, il volto di Ginny si fece serio e invitò Hermione a sedersi accanto a lei sul letto.
-Ginny, io non so più cosa pensare. Aiutami, non posso fare finta di niente!- ecco una delle sue frasi più brillanti.
-Hermione, calmati. Prima spiegami cosa ti è successo.-
-Io.. Oggi stavo per baciare Malfoy. Due volte.- preferì tralasciare la parte dei ricordi.
Ma Ginny non sembrò sorpresa, ma quasi… felice?
-Mi ascolti?-
-Certo!-
-Non mi aspettavo una reazione del genere, in realtà.-
-No, certo.- tornò seria. –Ma dimmi, cosa ti ha spinto a farlo?-
-Non lo so, è questo il punto.-
-Quindi non l’hai baciato. Ma volevi farlo, vero?-
Questa domanda colse Hermione di sorpresa.
-Ma Ginny, Ron è il mio ragazzo, non posso permettermi…-
-Non ti ho chiesto di Ron. Ti ho chiesto: avresti voluto baciarlo?-
-Si.- ammise Hermione, dopo un attimo di esitazione, chinando il capo. –C’è qualcosa che mi ha spinto a fidarmi di lui e mi diceva che lui fosse… giusto.-
Ginny sorrise di nuovo.
-Ami Ron?- chiese lei diretta, come sempre.
-Io.. davvero…- Ginny la guardava in attesa di una risposta. –No.- ammise di nuovo.
-Allora riassumiamo: non ami Ron, ma ti senti attratta da Draco Malfoy e sai che è “giusto”. Quindi che altro aspetti?-
-Cosa intendi?-
-L’hai capito anche tu che è Malfoy quello che vuoi veramente.-
-Ma Ron…-
-Hermione, io ti ho sempre vista combattere. E non puoi fermarti adesso. Sei una guerriera, vero? Hai sempre combattuto per il mondo magico, ora combatti per te stessa. Se è Malfoy che vuoi, non può essere Ron a fermarti.-
Hermione sorrise e abbracciò Ginny. Come faceva a trovare una risposta per ogni cosa proprio non lo sapeva, ma in quel momento le era grata per tutto. Anche semplicemente per il fatto di essere sua amica.


 
Erano le 4:00 di pomeriggio e Hermione e Draco avevano appena finito la loro lezione che, anche se non avevano preparato, era filata liscia. I due non avevano fatto alcun riferimento a ciò che era successo nelle ore precedenti, ma alla fine della lezione Hermione prese Draco in disparte. Stava per iniziare la sua battaglia.
-Dimmi, Granger.-
-Malfoy, io ho delle visioni e sono quasi certa che siano ricordi, come sono quasi certa che in tutti i ricordi ci sia tu.- preferì essere diretta.
Draco sorrise. Non era un ghigno questa volta, era un sorriso vero.
E bastò quel sorriso a farle passare ogni dubbio. Ora aveva solo certezze. La certezza di voler vedere quel sorriso riservato a lei per tutta la sua vita. La certezza di qualche altro ricordo che stava per tornare a galla. La certezza di non aver più bisogno di quei ricordi per capire.
-Sono vittima di un oblivion, vero?- disse lei.
Draco la guardò sorpreso, poi annuì.
-Ma non posso dirti niente. Devi essere tu a ricordare, Hermione.- disse il biondo.
-Non ho bisogno di ricordare.-
Hermione si sporse verso il ragazzo e questa volta lo baciò davvero, e con quanta più passione possibile. Draco la strinse a sé, felice. Il bacio divenne passionale e Hermione non potè più trattenere le lacrime, era questo che davvero voleva, e lo aspettava da una vita, forse.
Draco si staccò da lei e le asciugò le lacrime sulle guancie, e nemmeno per un secondo distolse lo sguardo da Hermione.
-Non so perché, ma sento di stare facendo la cosa giusta, scegliendo te, Draco.- sorrise, finalmente un sorriso vero.
-Ti prego, non sorridere a nessun altro così. Finisce che poi si innamora.-
-Ti amo.-
-Io ti amo di più.-


E fu allora che Hermione capì.
Ginny aveva ragione, lei era una guerriera, ma non combatteva per salvare il mondo o per sé stessa, combatteva perché quello era il suo destino.
E ora nel suo destino c’era Draco. Ma forse c’era sempre stato, ed era lei a non essersene mai accorta.




 
  
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