Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
Segui la storia  |       
Autore: Black Iris    28/06/2014    1 recensioni
I Nephilim sono sia angeli che umani, sono tra le razze più ripudiate dal mondo, ma dalla loro esistenza dipende il destino del mondo. Il mondo è sull'orlo dell'apocalisse, l'inferno sta per riversarsi sulla terra, ma loro possono fermarlo, loro e gli angeli che si sono ribellati al paradiso.
Una famiglia stana e particolare: sei Nephilim fratelli, un padre angelo e una madre... magari meglio lasciare la sorpresa.
Buona lettura a tutti!
^_^
Genere: Avventura, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
È meglio correre il rischio di salvare un colpevole piuttosto che condannare un innocente.
                                                                                                                                                              -Voltaire
 
 
Le sei essenze (angeli e Nephilim) erano giunti senza problemi nel regno dei cieli. Keiran era probabilmente il migliore in questo genere di cose.
La prima tappa fu il luogo in cui si riunivano gli angeli di Paride quando combatteva contro i ribelli. Non era altro se non un antico ripostiglio di armamenti nella periferia del paradiso. Dentro c’erano tre angeli che nel veder arrivare Keiran e compagnia bella avevano calorosamente accolto il loro arrivo. Erano stati portati nella nuova base: la casa di un angelo. Entrarono dentro e Keiran vide con grande sorpresa chi comandava dopo che lui se ne era andato.
-Diana, ti trovo in forma!- esclamò entrando nella stanza nascosta dietro ad una tenda.
-anche io non pensavo di vederti così presto!- disse lei sorridendogli.
I due amici si abbracciarono e si vedeva quanta fiducia avessero l’uno nell’altro.
-Aidan, ciao! Non immaginavo che ci saremmo mai rivisti!- la ramata era entusiasta di rivedere vecchie conoscenze e di farne delle nuove. Tutti erano contenti del loro arrivo tranne Octavian che veniva escluso dalle discussioni e ignorato. Nessuno aveva dimenticato il suo tradimento. Là non era il benvenuto.
Diana ascoltò la loro storia tenendo le orecchie sbarrate per le incredibili cose che le stavano raccontando.
-ebbene, noi aveva un piano per scagionare Paride prima del prossimo giorno del riposo, quando è stata fissata la sua condanna-
-cosa intendete fare?- chiese Keiran.
-vogliamo entrare furtivamente nella prigione e scappare sulla terra subito dopo-
-vi darebbero la caccia-
-lo sappiamo. E combatteremo-
-e riguardo all’apocalisse? Non pensate di fare niente?- si intromise Nicole.
-quello non è affar nostro, ma degli alti vertici. Se loro vorranno faranno qualcosa, se no, noi non possiamo fermarla- disse triste l’angelo.
 
Giunse il giorno in cui dovevano andare nelle prigioni del paradiso.
L’edificio era enorme ed era ornato con scene di morte e di vittorie. In grande in alto e in posizione centrale la scritta nella lingua degli angeli “La giustizia è più forte di ogni peccato”. E loro sapevano che Paride non era totalmente innocente e sapevano del crimine che aveva commesso, ma erano certissimi del suo pentimento.
 
Gli angeli entrarono nell’edificio travestiti da guardie senza destare alcun sospetto. I tre Nephilim aspettavano invece il momento giusto per uscire allo scoperto. Erano nascosti in dei sentieri sotterranei. Il paradiso per loro era una cosa nuova in cui non avrebbero mai pensato di andare. Non era come gli era sempre stato descritto, somigliava sempre di più a quello descritto da Keiran e questo li faceva apprezzare sempre di più quello che aveva fatto loro padre.
Octavian non era stato invitato a partecipare, nessuno aveva fiducia in lui, visto che non ce l’aveva neanche Paride, il loro leader fino a poco tempo prima.
La spedizione di salvataggio era guidata da Aidan, perché era lui il guerriero più forte tra tutte le legioni da che si ricordava.
Diana e Keiran erano con lui, mentre altri erano disposti nelle cucine, nei vari reparti e in luoghi precisi da cui potevano intervenire in caso di bisogno.
L’operazione “senza nome, perché se ci scoprissero e sapessero le nostre vere intenzioni saremmo nei guai anche noi ” poteva cominciare.
Inizialmente, fu solo Aidan a dirigersi verso la parte della prigione in cui era tenuto Paride, l’ala di Orione (tutto in paradiso aveva il nome di costellazioni). Era proprio nella cintura in cui si trovava la sua cella.
Aidan era preparato per l’operazione, non era né nervoso, né spaventato. Lui era un guerriero e non si sarebbe certo lasciato spaventare da un luogo buio da cui emergevano grida di angeli straziati.
Aidan andò dal diretto interessato delle celle del reparto e lo congedò.
-sei nuovo?- gli chiese quello assonnato.
-no, sono nuovo solo di questo reparto-.
Uscì dallo stanzone circolare. C’erano circa un centinaio di celle, tra quelle doveva esserci anche il suo amico. Passò a controllare tutte; la maggior parte dei prigionieri dormiva e quelli svegli fissavano tutti un punto vuoto dritto a loro e non rispondevano nemmeno ai più semplici istinti. Era opera di una cosa chiamata “benedizione”, un potere che avevano alcuni angeli di addormentare per un tempo imprecisato gli altri angeli, in questo periodo le vittime obbedivano agli ordini di chi li aveva benedetti, ma non uscivano illesi dall’accaduto. Il primo ad usare una tecnica del genere fu Lucifero per soggiogare alcuni angeli.
La cella di Paride era circa a metà cerchio. Aidan si sporse per guardare, ma l’angelo era in ombra.
-che cosa volete adesso?- chiese scocciato.
-pensavo che potresti cominciare col ringraziarmi, amico- disse Aidan scherzoso.
Paride si alzò, aveva le catene alle caviglie e alle braccia. Aveva tagli e ferite e la sua maglia era sporca di sangue.
-devi andartene di qui, è una trappola- disse. Aidan non ebbe il tempo di capire quello che era successo, che fu colpito alla nuca.
 
Diana era in una sala vuota e altri angeli stavano facendo la guardia.
-Aidan ci sta mettendo troppo- si disse -c’è qualcosa che non va. Claire, quanto tempo è passato?- chiese ad un angelo che sporgeva fuori.
-è passato un quarto d’ora in più del tempo massimo previsto, signora- disse piano.
-ok, partiamo col piano b- disse. Si diresse verso la cintura di Orione seguita da Claire e altri due angeli, tra cui Keiran.
Claire entrò nella sala circolare delle celle e vide che nessuna era stata aperta e Aidan non c’era.
Keiran andò verso lo scorpione, dove venivano portati i criminali colti sul fatto e all’istante.
Diana era andata invece verso l’orsa maggiore. Là avrebbe potuto aprire un varco di sicurezza per la terra.
Travestiti da guardie nessuno sospettava di loro o li fermava per strada a chiederli indicazioni.
 
Claire andò ad avvertire il secondo angelo, perché lo dicesse alla squadra delle cucine in caso dovessero intervenire, mentre lei rimase a cercare Paride.
Keiran si trovava davanti alla porta in cui stavano entrando molti soldati, entrò anche lui per osservare più da vicino i prigionieri di quella sera. C’erano Paride e Aidan in ginocchio davanti ad un angelo in armatura bianca. Una guardia si fece avanti.
-signore, abbiamo catturato Aidan, della prima legione di Michele, disertore, traditore impostore, mentre cercava di liberare il qui presente prigioniero Paride, della prima legione di Michele, disertore, traditore, impostore, complotti sta, torturatore e accusato di aver avuto un relazione con…-
-chiudi quella fogna- gli ordinò Paride.
-mi dispiace, non sei tu che comandi- disse l’angelo con l’armature bianca -qui comando io- e fece un gesto con la mano ad una guardia vicina. Quella vibrò forte il bastone sulla schiena di Paride che trattene un grido e strinse i denti.
-Paride!- chiamò Aidan preoccupato.
-tu non immischiarti- disse -con te faremo i conti più tardi- e fece lo stesso gesto ad una altra guardia, solo che questa volta il colpo era indirizzato ad Aidan, anche lui però strinse i denti.
Keiran avrebbe voluto intervenire, ma in quelle condizioni sarebbe stato catturato anche lui e allora tutto quello che aveva fatto sarebbe stato inutile. Contava sul fatto che presto sarebbe arrivata Diana e la squadra delle cucine.
-allora, Paride, ancora non lo capisci che per i tuoi gesti sei condannato a morte? Forse non te ne sei accorto, ma domani la tua testa cadrà ai miei piedi e gli angeli esulteranno di gioia sapendo che finalmente un mostro come te è stato punito- disse con orgoglio.
-mi fai vomitare- gli disse Paride -sei un corrotto e un vigliacco-
-taci, non profanare oltre-
Keiran cercava di ricordarsi dove avesse già visto il volto dell’angelo in armatura bianca.
-e te, Aidan, sei davvero caduto in basso. Avresti potuto avere un posto d’onore vicino agli arcangeli-
-preferisco essere libero sulla terra, piuttosto che schiavo del paradiso-
-ah ah ah… schiavo del paradiso… forse tu non hai capito come stanno le cose-
-ho capito che l’apocalisse è imminente e nessuno di voi fa niente, ma aspetta ordini, se arriveranno-
-esatto!- gridò –perché siamo angeli, non demoni, noi dobbiamo aspettare e non fare di testa nostra, per rovinare dei piani futuri! Sai chi si comporta così? I demoni!-
-e tu sai chi ignora la sofferenza? Gli indifferenti, e sono loro che vengono puniti da Dio-
-taci, tu non sai di che cosa stai parlando!- una guardia vibrò il bastone sulla schiena dell’angelo più volte.
Keiran distolse lo sguardo schifato dalle risate dell’angelo in bianco e strinse i pugni ripetendosi più volte di non intervenire o sarebbe stato peggio, ma sentiva che se non avesse fatto qualcosa sarebbe morto.
-basta!- tuonò Paride –smettetela!- gridò ancora alla guardia, ma aveva letteralmente le mani e i piedi incatenati e non poteva fare niente.
L’angelo in bianco rise di gusto e fece fermare la guardia dando respiro ad Aidan.
Paride lo guardava furioso.
 
Claire era nella squadra delle cucine e avvertì che era arrivato il momento giusto di intervenire. Uno di loro fu mandato a chiamare Diana. Adesso erano pronti per il combattimento.
 
Nella sala sedeva su un trono l’angelo in bianco. Keiran si era finalmente ricordato il suo nome: Zaccaria. Era un comandante che durante la guerra aveva sacrificato tanti dei suoi uomini, ma non era mai stato punito, ma premiato per un gesto d’onore, infatti mandando i suoi uomini a combattere su un fronte aveva permesso ad un’altra legione di avanzare verso un fronte opposto. Le perdite di quella giornata erano state altissime.
Zaccaria si alzò e impugnò una spada, anche Keiran tenne pronta la mano sulla sua. Ad un certo punto alzò e posò la lama sul collo di Paride.
-perché non mi affronti quando sono libero?- gli chiese Paride con sfida.
-tu non meriti la libertà- e alzò la lama in aria per colpire Paride e mozzargli la testa di netto. Aidan girò la testa, non voleva vedere. Keiran estrasse la sua e con un colpo fu davanti a Zaccaria. Mise la sua spada tra quella di Zaccaria e il collo di Paride.
-che cosa stai facendo?- gridò furioso verso Keiran.
-il mio dovere di amico- rispose lui sicuro e facendo volare via la spada dell’angelo.
-cosa state lì fermi? Fate qualcosa!- ordinò alle altre Guardie nella sala e quelle estrassero le spade.
Keiran tagliò di netto le catene di Paride e di Aidan e li liberò. Dalle porte alle pareti della sala uscirono angeli vestiti di scuro, tra cui c’erano anche Diana e Claire.
-vi siamo mancate?- disse Diana con tono interrogativo.
-moltissimo- rispose Keiran.
Il combattimento iniziò. Tra le varie fazioni cominciarono a sentirsi spade che vibravano e fendenti che mancavano il bersaglio.
Zaccaria, steso a terra, si rialzò e raccolse la sua spada. Questa volta il suo bersaglio era Keiran. Lo attaccò con un fendente ben parato dal suo nemico. Affondava e continuava ad avanzare mettendo in difficoltà l’angelo che con fatica parava ogni suo colpo. Aidan e Paride avevano preso delle spade tra quelle attaccate alle mura e stavano combattendo anche loro. Tra tutti spiccavano molto Aidan  e Claire, entrambi dei grandi guerrieri.
Gli angeli di Paride erano in difficoltà, non riuscivano a tenere testa alle guardie allenate. Diana vedendo la gravità della situazione e sapendo che non era sicuro che il piano avrebbe funzionato si allontanò verso le finestre e prese una torcia. Sapeva anche lei che quello che stava per fare non sarebbe stato sicuro.
-allontanatevi subito!- ordinò e gli angeli allontanarono verso l’uscita lasciando ad una lato della sala solo le guardie. Diana prese un profondo respiro e soffiò il fuoco della torcia verso i nemici, ustionandoli.
Gli altri stavano scappando, nella sala ormai in fiamme era rimasto solo Keiran che voleva a tutti i costi riportare indietro Diana. Lui aveva capito cosa aveva in mente. Voleva farli scappare e attirare tutta l’attenzione su di sé per permetterli di fuggire, ma non sarebbe successo, non finché Keiran l’aveva chiamata tante volte amica. E poi sapeva che se l’avessero trovata ci sarebbe stata lei al posto di Paride. La trovò stesa a terra su una pozza di sangue, ma non morta.
-è stata la mia spada, angelo, che siate tutti maledetti!- era la voce di Zaccaria. Keiran si avvicinò al corpo steso a terra e ferito del maledetto. Alzò la sua spada e vibrò un colpo diretto al cuore che avrebbe spaccato l’armatura bianca e gli avrebbe tolto quel dannato sorriso dalla faccia. Ma si fermò.
-non mi abbasserò al tuo livello- e sputò per terra.
Prese Diana in braccio e saltò giù dalla finestra. Nella caduta due ali gli spuntarono sulla schiena che gli permisero di volare. Schivò le frecce e si diresse verso la finestra in cui sarebbe potuto tornare sulla terra. Entrò infrangendo la finestra e cadendo rovinosamente. Si accorse solo allora che un paio di frecce gli perforavano le ali da parte a parte.
I tre Nephilim stavano tenendo aperto il portale. Tenevano le mani unite e si concentravano. Videro Claire scendere nel varco tenendo sulle spalle il loro padre che aveva perso conoscenza.
Tutti passarono a per scendere e alla fine anche i fratelli si tuffarono. All’appello mancava solo Octavian.
Il varco aperto così tanto a lungo aveva provocato un temporale a Friburgo, la loro destinazione.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni / Vai alla pagina dell'autore: Black Iris