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Autore: fly90    29/06/2014    3 recensioni
Tratto da un sogno che ho fatto qualche tempo fa e che mi ha decisamente angosciata...Cosa fareste se un gruppo di pazzi sanguinari mettesse a soqquadro un supermercato e poi decidesse di inseguirvi per uccidervi?
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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IL MASSACRO.


PARTE TERZA.




Vedo una luce, si stanno avvicinando.” Balbettò nervoso Adam stringendo più forte i pugni tanto da farsi male.

Trattennero il respiro e fermarono ogni muscolo del loro corpo in attesa.

In quel momento avrebbero sentito anche una mosca volare tanto si trattenevano dal fare qualsiasi tipo di rumore immobili come statue e con gli occhi puntati verso la strada.

Un fascio di luce illuminò un punto a diversa distanza da loro e una sagoma si stagliò per una manciata di secondi prima di proseguire a tutta velocità.

Nonostante fossero chiaramente passati oltre senza vederli nessuno osò parlare prima che fossero trascorsi almeno tre minuti buoni poi lasciarono andare il fiato.

Adam emise una risata nervosa abbracciando l'amico sollevato.

Sei un cazzo di genio!” Esclamò in preda all'euforia.

Anche le ragazze si lasciarono andare ai festeggiamenti abbracciandosi l'un l'altra e incoraggiandosi che ormai era tutto finito.

Un forte rumore proveniente da destra li fece letteralmente saltare sui sedili.

Con il cuore in gola guardarono attraverso i finestrini pietrificati.

Era possibile che si fossero fermati prima per far scendere qualcuno di loro e simulando di essere cascati al loro tentativo di depistaggio?

Ci fu silenzio, un silenzio pesante e pieno di aspettative.

Il rumore scosse nuovamente il silenzio.

Cazzo ci hanno visti!” Lena avvicinò il viso al finestrino sporgendosi per vedere qualsiasi movimento nel boschetto.

Greg abbassò di un centimetro il finestrino per ascoltare meglio.

Qualcosa o qualcuno si agitava tra un gruppo di cespugli a qualche metro dall'auto, Adam poteva vedere chiaramente le foglie muoversi come sollevate da una brezza.

Sembrava che qualunque cosa fosse si stesse apprestando ad uscire allo scoperto.

Greg mise istintivamente la mano sulla chiave di accensione pronto ad accendere il motore.

Chiudi il finestrino ti supplico!” Pigolò Deanna frignando come un bambino.

Nemmeno Joanna riusciva a trovare il coraggio di distogliere gli occhi da quei cespugli preparandosi a vedere l'orrenda faccia di uno degli indiani armato di macete e pronto ad ucciderli uno ad uno.

Calcolò la distanza tra lei e la portiera, da lì avrebbe potuto correre e nascondersi tra il fitto fogliame nella speranza di non essere vista.

Solo che Lena ostacolava il passaggio.

L'indiano avrebbe attaccato la parte anteriore o quella posteriore?

Mentre formulava questi pensieri dal cespuglio uscì un grosso cinghiale che li guardò per alcuni istanti prima di fare dietro front e inoltrarsi nel bosco.

Ma vaffanculo! Un cazzo di cinghiale di merda!” Sbottò Adam riacquistando colore.

Già, solo un grosso e stupido cinghiale!” Gli fece eco Greg lasciando ricadere la testa all'indietro mentre il respiro gli usciva ancora mozzato dalla paura.

Vi prego andiamo via da qui.” Balbettò Deanna con le mani nei capelli mentre una Lena tremante si lasciava andare ad uno sbuffo di sollievo.

Joanna si ritrovò a pensare se davvero avesse pensato anche solo per un momento di salvarsi a discapito della vita altrui.

Ok ragazzi, ora ce ne andiamo di qui. Ormai saranno piuttosto lontani.” Mormorò Greg accendendo il motore.

Lentamente la macchina tornò sulla strada illuminando la notte.

Il viaggio fu lento e cauto, erano pronti ad ogni evenienza e procedevano con prudenza per avere il tempo di nascondersi nuovamente se ce ne fosse stato bisogno.

Per fortuna gli indiani erano caduti nel tranello e i ragazzi raggiunsero finalmente casa di Greg.

Nonostante fossero ormai tranquilli nessuno fece l'atto di abbandonare l'auto ormai ferma nel vialetto.

Beh, direi che ora possiamo entrare in casa e chiamare la polizia sempre che qualcuno non l'abbia già fatto.” Mormorò Adam senza però muoversi di un millimetro.

Alla fine fu proprio Joanna la prima ad uscire scavalcando Lena.

Dopo di lei trovarono il coraggio e uscirono anche gli altri dirigendosi verso la porta scura della casa.

Una volta dentro si sentirono meglio, al sicuro.

Greg stava per accendere la luce quando la mano di Lena lo fermò.

Meglio non segnalare la nostra presenza e rimanere al buio.” Disse decisa guardandolo negli occhi.

Hai ragione.” Annuì il ragazzo.

Abbiamo lasciato al macchina in bella vista però.” Aggiunse Joanna avvicinandosi ai due preoccupata.

In effetti potrebbero riconoscerla e capire che siamo qui.” Sovvenne Adam massaggiandosi il ponte del naso pensieroso. “ La metterò in garage io. Tu ci hai appena salvati ed è ora che faccia qualcosa anche io.”

Greg gli sorrise ansioso ringraziando mentalmente l'amico e gli porse le chiavi.

Adam le prese cercando di fermare il leggero tremore della mano ed evitando lo sguardo dell'altro per paura che vi leggesse la paura che lo stava dilaniando.

Prima che potesse uscire Lena gli si fece vicino e coraggiosamente si offrì di accompagnarlo.

Il ragazzo accettò colpito dal gesto della ragazza.

Con circospezione si guardarono attorno e Adam si sistemò nell'auto mentre Lena scrutava i dintorni cercando di apparire spavalda agli occhi del ragazzo.

Adam portò la macchina nel vecchio garage dell'amico dove sarebbe stata nascosta e si diresse verso la ragazza quando qualcuno lo spinse contro il muro.

Si ritrovò faccia a faccia con un indiano armato fino ai denti.

Pietrificato sentì il cuore esplodergli in petto prima che l'indiano lo colpisse con un forte pugno in pieno viso che lo fece accasciare a terra.

Cercò di tirarsi in piedi il più velocemente possibile ma la testa gli girava fortemente impedendogli di correre.

Riuscì a svoltare l'angolo e vide il viso di Lena contrarsi in una smorfia di puro terrore mentre l'indiano lo raggiungeva colpendolo con il calcio della pistola.

Scappa!” Urlò Adam con il sangue che gli scivolava sul viso impastandogli la bocca.

Cercò di strisciare verso la casa ma sapeva che non avrebbe trovato riparo dalla furia cieca di quell'uomo.

Uno scoppio precedette il dolore lancinante ad una gamba e il ragazzo si accartocciò su se stesso tamponandosi la ferita.

T-ti prego lasciami andare!” Implorò il possente uomo che per tutta risposta prese a sorridere malefico.

Adam vide sollevarsi la pistola e puntare alla sua testa poi chiuse gli occhi e aspettò.

Un altro sparo e la testa del ragazzo venne attraversata da una pallottola aprendogli un grosso foro al centro della fronte.

L'indiano si diresse soddisfatto verso la porta dove la ragazza era appena entrata.


ANGOLINO DELL'AUTRICE:

Ciao a tutti ragazzi!

Eccomi con un altro capitolo:-)

Vi è piaciuto?

So che sono crudele ma ricordate che è un horror e negli horror non ci sono coniglietti e supereroi ma solo morte e brutta gente:-)

Spero vi sia piaciuto.

Al prossimo capitolo.

Un bacione dalla vostra Fly90.


  
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