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Autore: Herm_Granger    01/07/2014    2 recensioni
Dopo la fine della guerra, gli studenti di Hogwarts devono ripetere l'anno, ma mentre il mondo magico si lecca le ferite, qualcosa per Hermione è cambiato...
Dal capitolo 7:
Osservò il Marchio Nero, ora visibile sul braccio nudo del ragazzo.
“Non se ne va via?”
“No, non c’è modo di toglierlo.”
“Perché allora non lo copri con una fasciatura, o qualcosa di simile?”
“Per lo stesso motivo per cui tu non nascondi la tua cicatrice. Non vado fiero di quello che ho fatto, ma non voglio e non posso nasconderlo. Io sono andato in guerra e non combattendo mi sono procurato questo marchio.”
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Capitolo 5

Due settimane dopo, i ragazzi continuavano ad occuparsi della Polisucco. Harry, Ron, Hermione e gli altri entrarono in Sala Grande per la cena e si sedettero al tavolo del Grifondoro.
“Lumacorno è impazzito del tutto. E’ l’unica spiegazione possibile.”
“Harry, è inutile che lo dici ogni volta che torniamo da pozioni. Lamentarsi non servirà a nulla, tanto vale applicarsi e fare il compito meglio che puoi.”
“Per te è facile, Hermione! Tu l’hai già fatta, sei avvantaggiata. Io e Neville non abbiamo speranze, soprattutto adesso che il libro del Principe è andato distrutto.”
“Ehi, guarda che anch’io sono messo male.”
“Chiudi il becco, Ron! Sei fortunato che ti è capitata Evelyn!”
“A proposito, ti sta fissando.” Intervenne Ginny.
Ron si girò verso la ragazza. Aveva dei lunghi capelli neri che portava sciolti, in modo da far risaltare i suoi occhi di un azzurro intenso. Evelyn lo salutò, agitando la mano e sorridendo. Lui deglutì e rispose impacciato.
Seamus la guardò ed espresse i pensieri di Ron: “E’ carina.”
“Ed ha una O in quasi tutte le materie.” Disse Hermione: il cervello prima di tutto.
“Cosa mi dici della Parkinson?” cambiò discorso Ginny, visto lo sguardo da ‘smettetela subito’ del fratello.
“Non la sopporto! E’ una dei pochi Serpeverde incapaci a Pozioni e non fa altro che vantarsi della purezza del suo sangue. A proposito Hermione, ti odia. Credo che sia gelosa del suo ‘Dracuccio’.”
“Davvero? E il suo Dracuccio è geloso di lei?”
Ginny, come al solito, era affamata di pettegolezzi.
“Ehm… no, non credo. Non ha mai detto niente.”
Hermione storse il naso: perché Ginny doveva essere sempre così pettegola?
“Uhm, interessante…” Ginny la scrutò a lungo.
“E come ti trovi, con Malfoy come compagno di studio?”
“Abbastanza bene.”
Istintivamente, portò gli occhi su Malfoy, dall’altra parte della Sala. Stava parlando con Zabini e Nott, e non si accorse di essere osservato. In realtà si trovava molto bene a studiare col furetto: nonostante le proteste all’inizio, si era rivelato molto abile in pozioni e si capivano al volo. Secondo Hermione, era davvero il compagno ideale. Si accorse che gli altri intorno a lei si erano come bloccati e la fissavano allibiti. Solo  Ginny aveva uno strano sorrisetto.
“Bè? Che c’è?”
“Herm, devi lavorare fianco a fianco col furetto e dici che va... abbastanza bene? TI SEI BEVUTA IL CERVELLO?”
“Non ti permettere, Ronald Weasley! Malfoy è un abile pozionista!”
“Ma... ma...” le orecchie di Ron stavano raggiungendo la stessa sfumatura di rosso dei suoi capelli. “Ma per Merlino, vuoi ragionare? Come puoi difendere una persona che bada solo allo stato di sangue?”
“Lui è cambiato, Ron! Devi capire una buona volta che so badare a me stessa!”
Gli studenti lì vicino li fissavano, sussurrando sfacciatamente, senza neanche tentare di nascondersi. Vista la situazione irritante, Hermione prese qualcosa da mangiare e si alzò da tavola.
“È meglio che vada a fare la ronda.”
Uscì dalla Sala Grande, con i capelli ancora più gonfi e indomabili del solito che ondeggiavano dietro di lei per la rabbia.
 
Andò al secondo piano, dove lei e Malfoy si erano dati appuntamento, e si accorse di essere in anticipo. Decise di attendere lì ed iniziò a mordicchiarsi il labbro, meditabonda. Ma che le era preso? Arrabbiarsi così per Malfoy! Era lei la pazza, non Lumacorno! Però lui sembrava davvero cambiato e lei non poteva tollerare chi giudica le persone senza prima conoscerle.
Fra un pensiero e l’altro, il tempo passava ed era arrivata l’ora dell’appuntamento.
“Ehi, Granger, andiamo?”
“Oh, ciao Malfoy.” Disse distratta. “Si, andiamo.”
Cercò di ricomporsi e iniziarono a perlustrare i corridoi, parlando della pozione come al solito. Se anche Malfoy aveva sentito la sua discussione, non ne dava segno.
“... e poi bisogna aggiungere le mosche crisopa e girare sette volte a destra …”
“Sbagliato: bisogna girare sette volte a sinistra e poi aggiungere … Hai sentito?” Malfoy si era fermato.
Dall’aula che avevano appena oltrepassato, arrivavano strani rumori. Si avvicinarono e sentirono una risata inconfondibile.
“È Pix. Lasciamolo stare se non vogliamo guai. Comunque sono assolutamente sicura che sia sette volte a destra e credo di avere ragione, visto che...”
“Attenta!”
Pix era uscito dall’aula ed aveva iniziato a tirare oggetti contro di loro. Malfoy le si lanciò addosso, spingendola di lato per evitare che una sedia la colpisse. Si ritrovarono entrambi a terra, l’uno sopra all’altra.
Restarono così per alcuni secondi, guardandosi in silenzio. La tensione era palpabile. Erano come chiusi in una cupola di vetro, separati dal resto del mondo, ognuno rapito dall’insolito contatto con l’altro. Hermione si rese conto che gli occhi di Draco erano grigi. Grigi e bellissimi: non se ne era mai accorta…
“M-Malfoy...”
Lui parve svegliarsi all’improvviso, borbottò qualcosa di incomprensibile e si alzò in fretta. Ma era troppo tardi: Pix aveva visto tutto.
“Hihihihi! Notizia dell’ultima ora! Malfoy e Granger annunciano il fidanzamento! Hihihihi!”. Fuggì via prima che potessero fermarlo, gridando la ‘notizia ‘ per tutta la scuola. Hermione arrossì e si alzò in piedi.
“Stupido poltergeist.” Commentò Draco. “Stai bene?”
“S-si...” Era ancora confusa dalla situazione di prima.
“Bene. Direi che per stasera basta così.” Finse uno sbadiglio. “Sono molto stanco, credo che andrò a letto. Ci vediamo, Granger.”
Se ne andò a passo svelto, come se stesse di nuovo scappando, senza neanche aspettare la risposta di Hermione, che si ritrovò a sussurrare al vuoto: “Ciao...”

 

Ringrazio chi mi ha recensito e chi ha messo la storia fra i seguiti/ preferiti/ ricordati.
Visto che le minacce hanno funzionato con lo scorso capitolo
, recensite o libererò gli ibridi *muahahahahahaha!*
La vostra squilibrata Herm <3

 
  
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