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Autore: chigo    24/08/2008    2 recensioni
Silente- è sicura di quello che vuole fare? In un periodo come questo, Hogwarts non è un luogo sicuro per lei!- Jane- mia nipote ha sofferto abbastanza… Silente- allora starò molto attento a non farne parola con lei... e nemmeno con Harry!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy, Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO TERZO

 

Hermione- Sher… questi sono i genitori di Harry con lui in braccio… - disse cercando l’appoggio di Ginny che tuttavia rimase immobile.

Sher- come? Hermione ti stai sbagliando, questi sono i miei genitori, questa foto me l’ha data mia zia… ti stai confondendo…-

Hermione- non è possibile che io mi stia confondendo, ti assicuro che quella è la foto della famiglia di Harry… non so cosa voglia dire tutto questo... –

Ginny- è vero Sher, anche io ho visto quella stessa foto in camera di Harry… forse, tua zia te l’ha data perché le piaceva pensare che tu fossi parte di quella famiglia, forse la riteneva miglior… -

Sher—COSA STAI DICENDO GINNY??!! NON PUOI VERAMENTE CREDERE CHE MIA ZIA ABBIA AGINTO IN UN MODO TANTO STUPIDO PER 15 ANNI!- Sher si stava arrabbiando, non riusciva a capire che nesso ci potesse essere tra lei, una ragazza che era sempre risultata trasparente agli occhi di tutti, e Harry Potter, il bambino sopravvissuto. Perché avevano entrambi la stessa foto sul comodino? C’era solo una risposta plausibile, ma Sher non riusciva ad ammettere che quella era l’unica possibilità… Harry Potter era suo fratello? Ma come era possibile? I suoi zii le avevano sempre raccontato della morte dei suoi genitori che avvenne nello stesso momento di quella del fratello. E allora perché ora erano saltati fuori questi dubbi?

Sher era sicura che i suoi zii non le avevano mentito, si fidava di loro e non poteva pensare che loro non le avessero detto che suo fratello era vivo e stava bene.

Hermione- Sher, capisco che per te sia una cosa difficile da ammettere, però ci sono due possibilità e basta per questa faccenda… o i tuoi zii ti hanno dato la foto dei Potter per un motivo a noi sconosciuto… o tu ed Harry… siete parenti ed a giudicare anche molto stretti…- Hermione pronunciò le ultime parole con un po’ di timore, anche lei non poteva credere che gli zii della sua nuova amica per un capriccio avessero preferito la foto dei Potter a quella dei veri genitori di Sher, ma la spaventava ancora di più pensare che il suo migliore amico avesse sempre avuto una sorella, ma senza averlo mai saputo.

Ginny- …è una faccenda strana… credo ci sia solo un modo per capire veramente la verità… devi andare da Silente, lui sa sempre tutto, sono sicura che conosce la verità anche sulla tua storia…-

Hermione- … sì, ha ragione Ginny, vieni, ti accompagno dal preside… dopo che avremo chiarito questa faccenda saremo tutti più sereni…- disse Hermione prendendo la mano di Sher che era ancora immobilizzata per la confusione che aveva in testa.

Ginny- sì Sher, vedrai che c’è sicuramente un equivoco… andrà tutto bene!-

 

Hermione e Sher stavano camminando in silenzio verso l’ufficio del preside. Arrivate davanti al gargoile che portava all’ufficio di Silente però si ricordarono di non avere la parola d’ordine così Hermione decise di andare dalla professoressa McGranitt per farsela dire.  Appena si fu allontanata, il gargoile iniziò a muoversi. Sher, stupita, si voltò per cercare Hermione con lo sguardo per avvertirla ma, non vedendola, decise di salire da sola. Salì sulle scale del gargoile e quando si fermò si trovò di fronte alla porta dell’ufficio del preside.

Era agitata. Non era sicura di voler  entrare, infatti, entrare avrebbe significato scoprire in ogni caso qualcosa di spiacevole e non era sicura di reggere una brutta notizia in quel momento.

Mentre la ragazza stava ancora pensando, la porta dell’ufficio si aprì. Titubante, Sher entrò. Il preside era seduto alla sua scrivania e la guardava con un sorriso rassicurante sulle labbra. Subito l’anziano preside la invitò ad accomodarsi sulla sedia di fronte alla sua scrivania cosa che la ragazza fece un po’ timorosa.

Silente- Allora signorina Potter, cosa posso fare per lei?- chiese non smettendo di sorridere.

Sher- ecco io… professore ecco… - Sher non sapeva cosa dire o chiedere al preside, non riusciva a formulare una domanda comprensibile e questo la fece sentire ancora più a disagio. Il preside accortosi dei sentimenti della ragazza, andò in suo aiuto.

Silente- signorina Potter, so già cosa è venuta a fare nel mio ufficio, vuole delle spiegazioni sulla sua famiglia e a questo punto ritengo inutile continuare a celargliele. Non voglio che stia male ancora più di quanto non lo sia stata in questi anni.- disse il preside alzandosi ed andando a fianco della ragazza posandole una mano sulla spalla in maniera molto dolce, gesto che confortò, anche se di poco, la ragazza.

Sher- professore, io non so più cosa pensare… è successa una cosa prima in camera… Hermione… -

Silente- non ti preoccupare, so già tutto, ho anche avvertito la professoressa McGranitt di accompagnare qui Harry.-

Sher- H-Harry… ma allora, questo significa che… io c’entro veramente qualcosa con Harry Potter.-

Silente- sì Sher, i tuoi zii ed io avevamo deciso insieme di non dirvi niente per salvaguardare almeno la tua sicurezza, con Harry ormai era troppo tardi, Lord Voldemort aveva già saputo di lui e lo aveva già visto, mentre tu per lui non esistevi, quindi eri al sicuro. È stata una decisione sofferta separarvi, ma andava fatto per il tuo bene.-

Sher era immobile. Non riusciva a capire, non voleva capire. Era confusa e spaventata da quella rivelazione. Non sapeva come reagire.

Sher- ma… come avete potuto tenermi all’oscuro di tutto? Mi avete mentito per quindici anni! MIO FRATELLO E’ VIVO E NON ME LO AVETE MAI DETTO! NON E’ GIUSTO! AVETE DECISO SOLO QUELLO CHE VI FACEVA PIU’ COMODO!- Sher si era sentita tradita, era arrabbiata ma il suo volto non lo faceva vedere. Infatti, lacrime calde lo stavano solcando da quando il preside le aveva rivelato che suo fratello, il suo gemello, una parte di lei, era vivo.

Stava ancora piangendo quando sentì la porta dell’ufficio aprirsi dietro di lei. Subito si voltò. Sulla porta c’erano due figure, una donna alta di una certa età ed un ragazzo con i capelli neri ed una visibilissima cicatrice a saetta… SUO FRATELLO.

Harry- preside… cosa succede? Sher, perché piangi?- Harry era ancora sulla porta quando il preside iniziò a parlare.

Silente- Harry c’è una cosa che devi sapere, anche se potrà sembrarti strano cerca di capire. Questa ragazza, Sher, non ti sembra di averla già vista da qualche parte?-

Harry ci pensò un po’. Il suo sguardo scorreva dal preside alla ragazza. No. Non ricordava di averla mai vista. Sentiva solo una sensazione familiare guardandola.

Stava ancora pensando quando la voce del preside gli disse una cosa che lo sconvolse profondamente.

Silente- Harry, Sher è tua sorella.-

Il bambino sopravissuto spalancò gli occhi e quasi cadde per la sorpresa. Gli tremavano la bocca, non riusciva nemmeno ad ascoltare quello che il preside gli stava dicendo. Guardava solamente la ragazza che aveva davanti in lacrime. Evidentemente anche a lei era stata rivelata la sua identità in quel momento e la sua reazione era uguale a quella di Harry. Qualcosa di caldo iniziò a scivolare sulle guance del ragazzo che non distolse lo sguardo di quella che aveva scoperto essere sua sorella.

Anche la ragazza non riusciva a distogliere lo sguardo. Quando ce la fece subito si alzò di scatto e corse fuori dall’ufficio del preside, lasciando suo fratello esterrefatto.

 

Correva a perdifiato, non sapeva nemmeno dove stava andando,ma non riusciva a fermarsi. Correva e voleva scordare quell’ultima ora, non perché non volesse sapere che suo fratello in verità era vivo, ma perché non voleva pensare a tutte le lacrime che aveva versato per la sua famiglia e non voleva ‘pensare che tutti le avessero mentito per così tanti anni.

Non sapeva quanto aveva corso, quando si fermò solo quando fu arrivata sulle sponde del grande lago nero vicino alla scuola. Trovò una roccia e ci si sedette prendendosi la testa tra le mani piangendo.  

 

 

 

SPERO CHE QUESTO CAPITOLO VI SIA PIACIUTO, SCUSATE SE E’ UN PO’ CORTO!! SPERO CHE COMMENTERETE!!!! A PRESTO CON IL PROSSIMO CAPITOLO!!!! ^Ciao^

  
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