Anime & Manga > Captain Tsubasa
Segui la storia  |       
Autore: Mave    05/07/2014    4 recensioni
Sono personaggi "secondari" ma senza di loro non avremmo avuto i grandi talenti del Giappone d'oro. Una raccolta di one-shot incentrata sul rapporto tra i nostri campioni e i loro genitori.
Genere: Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il silenzio che governa villa Wakabayashi è reso meno opprimente dal cadenzare dell'acqua nella fontanella del bellissimo giardino che sgorga fino a gettarsi nella pulitissima piscina.

Non un granello di polvere, non una cosa fuori posto rovinano il perfetto ordine che regna nella villa: c'è un'atmosfera artificiosa, finta.

Genzo si sente quasi un estraneo in casa sua mentre si aggira per le stanze linde e profumate grazie al meticoloso lavoro di Asami, la cameriere fedele che ha reso alla famiglia Wakabayashi un ventennale servizio.

Non è tornato in Giappone per una vacanza bensì per uno stop forzato eppure per Genzo questa è l'occasione per riscoprire le sue origini, per ripensare, non senza una punta di recriminazione, alla sua infanzia.

Si rivede solo in quell'enorme casa senza affetti, senza compagni che, certamente, avrebbero smussato prima il suo essere un bambino arrogante. Eppure era stato un bambino solo, disgraziato ma fortunato.

Suo padre gli aveva ripetuto tante di quelle volte la sua condizione di privilegiato
fino ad inculcare nel suo unico figlio ed erede la convinzione di valere più degli altri di poter superare ogni limite, di essere il numero uno in tutti i sensi e non solo perché il numero dell'inizio di tutte le cose fosse quello stampato sulla sua maglietta da portiere.

Super Great Goal Keeper si era fatto soprannominare per sancire la sua imbattibilità in campo come nella vita.

E un bambino che deve sperimentare presto l'assenza dei genitori, troppo indaffarati per occuparsi di lui, un quindicenne che deve crescere in fretta in un paese così lontano da casa, così teutonico e rigoroso come la Germania che l'aveva adottato come figlio suo, deve avere necessariamente qualcosa di super.

Genzo ricorda di aver disimparato presto a piagnucolare e a recriminare.

"L'ambizione ha gli occhi di bronzo che mai il sentimento ha inumiditi."

E il ragazzino arrogante, taciturno e introverso aveva capito che non gli sarebbero stati fatti sconti, che se voleva appagare la sua sfrenata brama di successo doveva affrontare dei sacrifici e non vivere all'ombra di nessuno.

Così a quindici anni aveva preso quell'aereo per l'Europa, lontano da un padre e da una madre che non aveva mai conosciuto veramente.

In un'ala della casa c'è ancora la palestra nelle quali ha speso ore di duro ed intenso allenamento sotto la supervisione di Tatsuo Mikami, l'ex portiere e l'intransigente allenatore che ha temprato il più forte estremo difensore nipponico forse di tutti i tempi. Un regalo di suo padre, quello più azzeccato.

Genzo vaga ancora un po' in preda ai ricordi, poi va in cucina: gli è venuta fame e ha voglia di spiluccare qualcosa. Apre il frigo e una fitta dolorosa gli attraversa il polso: maledetto Brian Krayfort con i suoi tiri potenti che lo hanno infortunato durante l'amichevole tra Germania e Olanda!

In preda ad un moto di collera scaraventa il piatto di portata con la frutta in terra. Allora si accorge di non essere da solo; due eleganti mocassini compaiono nel suo campo visivo.

Akihiko Wakabayashi, influente e prestigioso magnate, è chino sul pavimento a raccogliere la frutta che suo figlio ha appena rovesciato.

"Non ti ho sentito arrivare!"

Dice Genzo freddamente senza imbarazzarsi per il suo momento di frustrazione. Probabilmente suo padre non ci avrà nemmeno fatto caso.

"Me ne sono accorto! Allora cos'è questa storia che giochi con la maglia dei Crucchi?"

Akihiko è un uomo fiero delle tradizioni e dallo spiccato senso patriottico e, un po' come tutti i giapponesi, considera una sorta di tradimento il fatto che suo figlio abbia indossato la maglia di un'altra nazionale e non si risparmia quella frecciatina, quel luogo comune, per definire i tedeschi.

Genzo si stringe nelle spalle, disinteressato alla polemica.

"Era un amichevole e c'ho anche rimesso! Comunque sarò convocato dalla Nippon Youth per giocare il campionato del mondo giovanile!"

Akihiko fa scivolare sul pavimento uno sgabello, si siede difronte a Genzo e lo fissa negli occhi: è molto invecchiato e sembra aver perso un po' di quella luce sprezzante che lo portava ad essere sempre un vincente.

"Non voglio che tu faccia carriera così! Non comportandoti da mercenario!"

Fa strano sentire quell'ammonimento dall'uomo che un tempo era disposto a vendere l'anima al diavolo per il successo. Eppure per la prima volta Akihiko parla sinceramente, con il cuore, da padre.

Genzo non risponde. Akihiko prende un coltellino, una mela e inizia a sbucciare tagliando poi il frutto in quattro spicchi.

"So che la Germania è la tua seconda patria..."

Cerca di ammorbidirsi, di giustificare il rimprovero di poco prima.

"Ho giocato con loro solo perché era una situazione particolare e poi era un amichevole. Sono un giapponese io!"

Si difende Genzo, calcando orgoglioso sull'ultima definizione.

Akihiko dispone tre spicchi di mela in un piattino e lo avvicina verso il figlio, porgendogli il restante con le sue mani. Genzo è spiazzato da una simile attenzione, un riguardo che suo pare non ha avuto per lui nemmeno quando era bambino.

Allunga la mano incerto e impacciato nel ringraziare. La fasciatura si allenta dal polso e l'ennesimo movimento gli provoca una smorfia di dolore.

"Piano, piano! Sempre impaziente tu...Fammi dare una stretta a queste fasce!"

E senza aspettare una replica da Genzo, si avvicina e inizia a ispezionare i polsi del figlio comportandosi come un dottore navigato. Comportandosi, per la prima volta, da padre.

*** ***

Le situazioni citate nel testo fanno riferimento al Word Youth.

La frase sull'ambizione è di Friedrich Schiller.

Ringrazio quanti continuano a seguire e a commentare questa raccolta. Chiedo scusa e vi ringrazio con la pazienza che portate poiché i miei aggiornamenti, purtroppo, procedono a passo di lumaca.

Alla prossima :)

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: Mave