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Autore: eli09    07/07/2014    3 recensioni
Tessa, una ragazza di Bolzano che parte per Palermo per stare da amici. si ritroverà in una casa con sei ragazzi, tra qui un bambino, due sedicenni e tre della sua età. lei uscirà con alcuni di loro, ma solo uno le farà perdere la testa. amore, litigi e complicazioni aspettano la nostra Tess, che verrà catapultata in un mondo bello, intrigante, ma allo stesso tempo stronzo e esasperante. dal testo:
-“ Tess, io sono pentito di quello che è successo ieri, non doveva andare così, ma siamo finiti in uno Strip Club, abbiamo bevuto e poi più niente, buio totale. ma...” aggiunse, annullando la distanza tra i nostri corpi.
-“ ma?” dissi in preda all'ansia
-“ ma...” continuò lui “ se c'è una cosa di cui non mi sono pentito è di aver trovato il coraggio, anche se da sbronzo, di intrufolarmi nel tuo letto.” a quelle parole sbarrai gli occhi, e un secondo dopo mi ritrovai le sue labbra sulle mie.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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-“ te lo giuro Cla... sto letteralmente per morire!”

-“ wow, che scena ragazzi, avrei voluto esserci... ma lui era nudo?”

-“ no, aveva preso il mio asciugamano... ora è in camera sua, non so se andare e riprenderlo o starmene qui, in camera.”

-“ vai, ma non per l'asciugamano, per vedere come ha reagito!”

-“ uff... va bene, farò come dici” '... forse' pensai tra me e me

-“ e brava la mia Tess! Sai che non sbaglio mai. Tu sei una Collins, fai vedere quanto vali”

-“ vorrei che ci fossi tu!”

-“ lo vorrei anche io. Ma non ci buttiamo giù, un'estate e poi di nuovo insieme!” ci fù una breve pausa, e poi la mia amica mi chiese in modo euforico “ sennò il viaggio com'è andato? Come sono tutti gli altri ragazzi? E i loro genitori?”

-“ beh, i genitori sono decisamente...” la frase rimase in sospeso, perchè un' urlo, probabilmente di Charlotte, annunciava l'imminente pranzo. -“ ...sono decisamente puntuali in quanto a orari.” dissi ridendo, e contagiando anche Cla. “ scusami tanto, ci sentiamo in sms o domani, ti voglio bene!”

-“ ciao tesoro, e non darci troppo dentro con quel Jake!”

-“ ha-ha-ha molto spiritosa, ti richiamo domani. Notte”

-“ notte Tessa!”

e cosi finì la mia breve conversazione con la mia migliore amica pazza. Presi un bel respiro, apri la porta, e sgattaiolai fuori. Avevo una fottuta paura di incontrarlo a cena, e sperai vivamente che o non avesse fame, o che mangiasse fuori, o che non ne parlasse con nessuno. Io proprio quel ragazzo non lo capivo, era stato così calmo e gentile perchè doveva trasformarsi? Forse era solo un' attacco, forse lui in fondo era davvero gentile, e quel ghigno era stato un caso raro, forse...

ma tutte le mie speranze svanirono quando, scese le scale e preso posto vicino a Charlotte, lui si sporse e mi fece l'occhiolino. Ma come si permetteva? Gran bello sfacciato! Risposi con una smorfia, non proprio carina. Durante la cena passai tutto il tempo a guardare il mio piatto mezzo vuoto. Non avevo molta fame, così mi defilai, dicendo che dovevo sentire i miei genitori entro un certo orario e quindi dovevo lasciare il tavolo. Scusa al quanto banale, ma i signori Bolen mi sorrisero e annuirono. Salii le scale di fretta, e mi precipitai in camera. Ero esausta, e l'unica cosa che desideravo era andare a letto. Ci avrei pensato domani se affrontare Jake oppure lasciare correre, così mi tolsi i pantaloni, mi misi una maglietta a maniche corte che fungeva da mio pigiama e mi addormentai.

Mi svegliai divinamente, aria fresca mattutina, cinguettio degli uccellini, profumo di colazione e sorriso sulle labbra. Quando però mi misi a sedere la mia espressione cambiò. Sulla porta c'era Jake, tutto pimpante, e mi osservava ghignando. Poi capì perchè. Chi indossa il reggiseno di notte? Non io sicuramente. A quel pensiero mi tirai le lenzuola fino al mento e chiesi in un sussurro

-“ come mai qui?”

-“ pensavo di avvisarti, la colazione è pronta”

-“ non sono... presentabile” dissi un po' esitante

dal mio tono di voce lui fece una giravolta su se stesso ridacchiando e mi rispose

-“ come vedi nessuno è presentabile, qui stiamo tutti in boxer, compreso Max.”

al pensiero di Max in boxer risi, involontariamente, facendo avvicinare Jake.

Quando lui si sedette sul bordo del etto sussultai, facendo aumentare il suo, già abbondante, ghigno

-“ non ti mangio, tranquilla!”

a quelle parole le mie guance diventarono bordeaux, e abbassai istintivamente lo sguardo.

-“ volevo chiederti...” continuò lui con tono serio, guardandomi intensamente e facendomi portare lo sguardo dal pavimento ai suoi occhi “ ti andrebbe di uscire questo pomeriggio? Volevo farti vedere un parco stupendo, il parco di villa Trabia. È qui vicino, ci stai?”

per un momento mi sembrò di aver sentito un tono di supplica. Come potevo dire di no? Infondo anche io volevo conoscerlo meglio, e lui mi guardava con l'espressione da cucciolo bastonato...

-“ va bene, a che ore?” il suo viso alle mie parole si illuminò, e sorridendo mi rispose

-“ ti busso alle tre. Sono felice di farti vedere qualcosa di bello.” ammiccò con tono sensuale

-“ okay, beh, allora a dopo” risposi, evitando accuratamente il doppio senso

-“ a dopo Tess” sussurrò, per poi alzarsi dal letto e darmi un bacio sulla fronte. Chiusi istintivamente gli occhi e quando li riaprì mi accorsi che mi stava guardando... in ghigno era tornato. Si giro, andò alla porta, mi fece l'occhiolino e se ne andò. Era impossibile, inimmaginabile, era la seconda volta che rimanevo spiazzata dall'uscita di scena di Jake.

Mi resi conto in quel momento che ero in ritardo per la colazione, così mi misi un reggiseno sotto la maglia che fungeva da pigiama e scesi, rendendomi conto troppo tardi di essere in mutande, ma poco importava, perchè quello che mi ritrovai davanti era indescrivibile a parole. Tutti i sei ragazzi, e dico TUTTI, indossavano solo i boxer. Mi sembrò di svenire, ma dov'erano Richard e Charlotte?

-“ ciao!” disse raggiante Matt

-“ hei” riuscì a bofonchiare, tenendo gli occhi rigorosamente abbassati sul pavimento

-“ ben svegliata, Richard e Charlotte sono al lavoro...” disse Rick, e io lo ringraziai mentalmente per avere risposto alla mia domanda non espressa ad alta voce.

-“ oh, io non credo si sia appena svegliata.” sghignazzò Jake, che prendendo un'altra ciambella alla crema aggiunse “ hai messo il reggiseno vedo”

a quelle parole la mia rabbia salì dal livello di 0,5% a quello di 100%. diventai rossa come un pomodoro maturo, ma dovevo tenergli testa, mi imposi di tenerli testa. Così riusci a formulare una frase di senso compiuto.

-“ non ho molta fame, scusate, e comunque lo stesso mangerò tanto di pomeriggio, visto che verso le tre esco con un'amica conosciuta ieri grazie ai vostri genitori.”

alzai il viso per guardarli tutti in faccia, e notai che quattro ragazzi avevano un'espressione normale e comprensiva, Max non mi aveva ascoltato e Jake... beh, la faccia di Jake era uno spettacolo! Un misto del tipo: 'Mi sta prendendo in giro? E se si fosse dimenticata?'. Insomma, aveva spalancato i suoi stupendi occhi blu ed era rimasto con la forchetta sollevata in aria, tra la sua bocca e il piatto. Felice come una pasqua mi girai e trotterellai su per i gradini con espressione ebete in volto, per poi entrare in camera, distendermi sul letto e ripetermi mentalmente “infondo come risveglio poteva andare peggio”

distesa sul mio letto da oltre mezz'ora, metabolizzai che avevo detto a Cla che sarei andata a riprendermi l'asciugamano, ma sinceramente volevo aspettare che fosse lui a venire da mè, anzi, speravo venisse incavolato. Avevo già pianificato tutto, lui sarebbe entrato in camera mia arrabbiato, io avrei fatto la parte della mente superiore, trattenendo le risate e tenendoli testa, lui si sarebbe girato per andarsene dalla camera sbattendo la porta e io lo avrei fermato, prima che uscisse, lo avrei chiamato per nome con voce suadente, lui si sarebbe girato aspettandosi le mie scuse (o chissà cosa) e io gli avrei detto “riportami l'asciugamano, grazie”. Poi quando sarebbe uscito sarei scoppiata a ridere. Anzi, già ridevo come una ebete al solo sperare del realizzarsi della mia folle idea.

Avevo bisogno di una chiacchierata con Cla, ne avevo proprio bisogno, ma prima dovevo prendere un po' d'aria. Mi sporsi sul comodino e guardai la sveglia... le 12? erano già le dodici?! Ma quanto tempo ero stata distesa sul letto?! È vero, avevo pensato a un mucchio di cose: la mia famiglia, Cla, il liceo, la futura sfuriata di Jake, Jake in accappatoio, Jake che mi baciava, ancora Jake che rimaneva a bocca aperta per la mia risposta... insomma, una buona metà del tempo che ero rimasta lì sdraiata lo avevo passato a metabolizzare Jake. Che, mi resi conto solo in quel momento, non si era ancora fatto vedere. Rimanei profondamente delusa e sconsolata, ma fui riscossa dai miei pensieri da un' urlo

-“ Ragazzi, sono a casa, tra mezz'ora si mangia!” a parlare era stata indubbiamente Charlotte, lo avevo capito da quell'urlo acuto.

Come se fossi stata fulminata mi fiondai verso l'armadio cercando qualcosa da mettere, cavolo, ero ancora in mutande! Optai per dei leggins neri a tre quarti, che stavano bene con la maglia verde scuro della Starbucks, che fungeva da mio pigiama. Avendo totalmente capovolto la mia valigia, buttai tutti i vestiti sul letto, con l'intenzione di sistemarli, ma neanche dopo aver piegato metà dei vestiti un' altro urlo acuto si levò dalla cucina

-“ Ragazzi a tavola!”

Maledizione. Dovevo proprio capitare nella famiglia che pranzava alle 12.30?! Uffa, speriamo che almeno il pranzo sia buono!

Uscì dalla mia stanza e chiusi la porta velocemente, ma quando mi girai andai a sbattere contro un muro umano. Jake, Jake, fa che sia Jake. Alzai lo sguardo e vidi... Matt. Sussultai, non mi aspettavo di trovarmelo davanti, invece avevo sperato che non fosse lui, volevo Jake... e questo mi impauriva non poco.

-“ hey, vai di fretta? ” disse lui, quasi ridendo del fatto che ero sussultata

-“ oh, Matt, ciao. Mi hai fatto prendere un' infarto!” mentii, ma comunque sorridendoli, per poi rendermi conto con immenso sollievo che aveva dei pantaloni.

-“ scusa allora, non intendevo spaventarti”

-“ figurati”

-“ mi chiedevo... ti andrebbe di uscire sta sera, magari ti faccio vedere la città o la spiaggia...”

ma cosa ha questa famiglia? Un'ossessione comune per caso?! Almeno lui mi ha chiesto di uscire prima di baciarmi... e poi mi piace anche, come carattere almeno, e non posso dire di conoscerlo meno di quanto conosca Jake.

-“ perchè no, ma vorrei vedere la spiaggia, se per tè è okay.” spero solo che non pensi voglia fare una passeggiata romantica, perchè sarebbe un disastro. Ecco, come non detto, il suo volto si è acceso di speranza. Sono un disastro!

-“ certo, ora sarebbe meglio andare a pranzo però, o mia madre non ci lascerà uscire” disse sorridendo, ma un po' in imbarazzo. Mi limitai ad annuire e insieme scendemmo le scale. Infondo avrebbe anche potuto funzionare, era un ragazzo dolce e simpatico, il suo sorriso era bello... ma quello di Jake era fantastico! Uffa, mi detestai da sola per quel pensiero. Da un lato avevo Jake, terribilmente affascinante, che mi aveva baciata, ma con cambi di umore repentini, prima dolce e disponibile e poi malizioso e arrogante, come in bagno che mi aveva trattata come se fossi sua, e che dovevo ancora conoscere. E dall'altra avevo Matt, bello lo era, senza cambi di umore continui come se fosse perennemente nel periodo premestruale, e che mi aveva chiesto di uscire, e anche lui dovevo ancora conoscerlo.

Ho deciso, non posso prendere una decisione basandomi sulle prime impressioni. Conoscerò meglio sia l'uno che l'altro e poi deciderò, per intanto l'unica certezza è che entrambi mi attraggono, fisicamente. Questo pomeriggio conoscerò Jake, mentre sta sera conoscerò Matt. Spero solo di non crearmi problemi...

avevo appena raggiunto il piano di sotto, Matt era andato in cucina a sedersi e mi aveva lasciata sola con sua madre.

-“ ciao Tessa, ti sei trovata bene qui?”

-“ ma certo signora Bolen, qui sono tutti... disponibili” non potevo scegliere parola migliore, il problema era che Charlotte non aveva capito che cosa i suoi figli erano disponibili a fare. Ricacciai indietro una risata, non era il momento migliore per ridere da sola.

-“ ti prego tesoro, non chiamarmi cosi, chiamami Charlotte!”

-“ va bene, grazie Charlotte” speravo con tutta me stessa che Charlotte capisse che volevo troncare li la conversazione, dato che non ero mai stata brava a mentire, non volevo intuisse che ero rimasta a dir poco spossata da quei ragazzi. E Charlotte sembrò comprendere, perchè mi augurò amorevolmente buon pranzo e scomparve in cucina.

Ma proprio in quel momento dalla scala scesero Luke e Marco con indosso... i miei reggiseni! Mio dio, li avrei spaccato il culo! Dietro di loro si sentiva Rick urlare. Quei due marmocchi mi girarono intorno facendo battutine, fin quando Rick prese Marco per un braccio e Jake, che si era alzato dal tavolo nel frattempo, immobilizzò Luke. Avrei voluto gridare, urlare contro a quei due stronzi, avrei voluto strapparli via a forza i miei reggiseni dal loro torace nudo, avrei voluto salire le scale e sbattere la porta. Avrei voluto fare tutto questo, ma incapace di muovermi rimasi ferma, come una statua di sale. Cazzo, volevo una chiave a quella porta!

In più, come se non bastasse, tutte le mie mutande erano sparse per le scale, e Matt le stava raccogliendo. Avrei voluto sprofondare, avrei voluto che la terra si aprisse a metà e mi inghiottisse. Rick e Jake mi porsero i miei reggiseni, e Matt le mie mutande. Vidi tutti e tre guardarmi con sguardi dispiaciuti, mentre io sentivo le lacrime pungermi gli occhi come aghi. Vidi Matt sillabare un “mi dispiace” prima che io mi voltassi e salissi le scale. Lacrime salate ormai mi rigavano il viso in silenzio. Non volevo farmi vedere piangere, non volevo mettermi ancora più a nudo difronte a loro, non più di quanto già non fosse successo. Perchè era cambiato tutto così drasticamente? Perchè questa mattina ero felice e ora piangevo per la vergogna? Perchè Luke e Marco lo avevano fatto? Perchè, perchè, perchè?

 

 

 

Angolo autrice:

ciao a tutti, sono molto felice di sapere che la mia fanfic piace, ma comunque vi chiedo un parere anche su questo capitolo, che ne dite, ho sconvolto troppo la nostra Tessa? Spero proprio di no! :'D

so che sono solo al secondo capitolo, e quindi alcuni non recensiscono, ma mi farebbe proprio molto piacere :)

Intanto ringrazio honoka98, che già dal primo capitolo ha recensito ed è stata carinissima!

Spero che il capitolo vi piaccia, ora me ne sto zitta. Un bacio

Eli

   
 
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