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Autore: Yumeha    08/07/2014    5 recensioni
Aspettatemi! Partecipo anche io! (?)
Sì, avete capito bene, la sottoscritta vuole cimentarsi nella NaLu Week. Un viaggio di non ritorno.. (?) No, dai. T_T Sono positiva! Ce la posso fare! eue
Ho già una long in corso, ma non vi preoccupate, non l'ho abbandonata. uwu
Be', fatemi sapere cosa ne pensate. ;)
Day 1: Gifts
Day 2: Vulnerable
Day 3: Ribbon
Day 4: Promise
Day 5: Dare
Day 6: Effulgence
Day 7: Future
Bonus Day 8: High School
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy, Heartphilia, Natsu
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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HIGH SCHOOL

 
Senza ascoltare quello che diceva il professore, presi una matita colorata e iniziai a scarabocchiare su un angolo del mio quaderno. Lanciai un’occhiata all’orologio appeso al muro, costatando che mancava poco alla fine dell’ora. Dieci minuti e sarei potuta tornare a casa.
Sentii qualcuno sfiorarmi la mano, quella con cui stavo disegnando. Mi voltai e vidi la mia compagna di banco – oltre che migliore amica – Levy, che mi guardava con un sorrisetto malizioso. Sbattei le palpebre un paio di volte, prima di capire quello che avevo appena scritto. Quando riportai lo sguardo sulla scritta rosa e decorata, arrossii violentemente.
L’avevo fatto sul serio?!
La turchina ridacchiò. «Lu-chan, la tua non è una cotta passeggera.» mormorò lei, per non farsi udire da nessun’altro.
Presi una gomma e cercai di cancellare il nome del ragazzo che mi piaceva ormai da due anni. «Me n’ero accorta anche io.» sbuffai.
Al suono della campanella, presi tutte le mie cose e mi affrettai a metterle nello zaino. In quel momento davanti a me si presentò la figura di una ragazza dalla pelle nivea e i capelli azzurri. «Lucy, Juvia pensa che sarebbe carino andare a mangiare tutte insieme.» sorrise lei, mentre accanto apparve la figura di Lisanna.
«Mi sembra un’idea fantastica.» sorrise l’albina.
La turchina annuì. «Contate su di me.»
«Forza, allora. Dove si va questa volta?» risposi, con un grande sorriso.
 
Levy, Lisanna, Juvia ed io andammo in un Fast Food non troppo distante dalla scuola. Ci andavamo spesso, anche perché era un posto frequentato prevalentemente da ragazzi della nostra età. Mentre aspettavamo che le nostre ordinazioni arrivassero, discutevamo animatamente su qualsiasi cosa.
«Lucy, poi sei riuscita a passare i provini per diventare Cheerleader?» chiese maliziosa Lisanna.
Lo scoccai un’occhiataccia. «A quelli dove voi mi avete costretta a partecipare?»
Levy ghignò. «Andiamo, Lu-chan. Lo sai che lo abbiamo fatto per farti avvicinare al capitano della squadra di Football.» fece maliziosa.
Sentii il viso andarmi in fiamme. «Tanto non è interessato a me.» risposi, con voce flebile.
«Juvia non ne è così sicura, dato che ti sta fissando da un po’.» rispose l’azzurra, indicando con un cenno del capo l’oggetto della nostra conversazione.
Alzai il viso, seguendo il suo sguardo, finché non si posò su un ragazzo dai capelli rosa: Natsu Dragneel, terzo anno, capitano della squadra di Football. Uno dei ragazzi più popolari della scuola.
Il ragazzo mi sorrise. Ero sicura di essere arrossita, ma ricambiai timidamente.
Ignorai gli urletti delle mie amiche e riabbassai lo sguardo. Cercai di darmi una calmata, mentre costringevo il mio battito cardiaco a rallentare. Con scarsi risultati, ovviamente. Aprii lo zaino e presi una busta bianca, appoggiandola sul tavolo. «Qui c’è la risposta del capo delle Cheerleader, Mirajane.»
Levy con uno scatto prese la busta e iniziò ad aprirla. Lisanna, invece, mi sorrise gentile. «Mia sorella è una ragazza alquanto selettiva, ma le ho parlato molto bene di te.»
«Grazie.» risposi.
Juvia ormai non stava più ascoltando, continuava a fissare il migliore amico del ragazzo che mi piaceva: Gray Fullbuster, anche lui ultimo anno e giocatore di Football.
Levy gridò, facendo portare l’attenzione di tutti i clienti verso di sé. Mi spalmai una mano sul viso. «Sei passata! Sei una Cheerleader!» continuò a voce alta, ignorando i presenti.
«Levy-chan! Abbassa la voce!» sussurrai, alquanto imbarazzata dalla figura che ci stava facendo fare la turchina.
«Lucy, sei una Cheerleader ora!» continuò, scandendo bene il mio nome.
«Perfetto, ora lo sanno tutti. E sanno anche come mi chiamo.» sbuffai.
La turchina mi guardò maliziosa. «Di tutti non mi interessa, la mia intenzione era mettere a conoscenza di questa bella notizia, una certa persona.» ghignò.
Ridacchiai. «Sei incredibile.»
In quel momento arrivarono le nostre ordinazioni, ricordandomi quanto avessi fame. Appena la cameriera se ne andò, addentai il mio panino.
Il foglietto era stato scritto con una grafia bella, ordinata e piccola. Oltre ad essere stata accettata, c’era scritto anche che sarei dovuta andare nel pomeriggio in palestra, per provare nuovamente la coreografia per la partita del giorno dopo. La squadra Fairy Tail avrebbe giocato contro Sabertooth.
Le ragazze si offrirono di accompagnarmi e lo apprezzai molto.
La conversazione, nonostante ci impegnassimo a parlare d’altro, finiva sempre per cadere sull’argomento “ragazzi”. Juvia, inutile dirlo, era innamorata di Gray. Levy era infatuata – come si ostinava a ripetere lei – di uno degli amici di Natsu: Gajeel. Lisanna, invece, diceva di non essere innamorata di nessuno al momento.
Quando finimmo, andammo a pagare e io mi dileguai il più in fretta possibile per non incontrare nuovamente lo sguardo del ragazzo che mi piaceva. Ci salutammo davanti all’uscita, dove ognuna imboccò una strada diversa.
Nel tornare a casa, feci per prendere il mio iPod per ascoltare un po’ di musica, ma quando sentii qualcuno raggiungermi, abbassai le cuffie e mi voltai incuriosita. Quello che vidi, mi lasciò totalmente spiazzata. Davanti a me c’era Natsu Dragneel che sorrideva. Un sorriso bellissimo e spontaneo, che mi fece incantare. Arrossii abbassando subito lo sguardo.
«Ciao! Ho sentito che sei diventata una Cheerleader.» disse lui. Grazie Levy, grazie! «Ah, io sono Natsu Dragneel, piacere.» fece, porgendomi una mano. Come se non ti conoscessi.
La strinsi in una presa salda, cercando di rimanere calma. «Lucy Heartphilia, piacere mio.» sorrisi.
Il rosato si affiancò a me. «Oggi immagino tu abbia le ultime prove, vero?»
Annuii. «Sì, esatto.» risposi. Feci un paio di respiri, mi stavo agitando veramente troppo. «Nervoso per la partita di domani?» chiesi.
Natsu si strinse nelle spalle. «Non esattamente, sono sicura che Fairy Tail vincerà anche questa volta.»
Cercai di non imbambolarmi nuovamente sul suo sorriso, ma lo sguardo mi cadde sulle sue labbra. Lottai contro l’impulso di violentarlo seduta stante e gli rivolsi un sorriso imbarazzato. «Sono sicura che sarà così.»
Il rosato quando si accorse di essere arrivato ad una stradina che sviava a destra, si fermò. «Io proseguo da questa parte. Ci vediamo domani Lucy!» mi salutò con la mano, facendomi un occhiolino.
Avvampai. «Ciao Natsu!»
Appena l’ebbi salutato e fui sicura di essere lontana, cominciai a correre verso casa. Non seppi nemmeno io il perché, volevo solo buttarmi sul letto e chiamare la mia migliore amica.
 
– Davvero?! – urlò Levy.
Allontanai il telefono dall’orecchio, giusto per avere la sicurezza di sentire ancora e non diventare sorda. «Sì.» risposi, mordicchiandomi il labbro inferiore. Non potevo ancora crederci di aver parlato col ragazzo che mi piaceva.
– Io e le ragazze stiamo venendo ora a casa tua, fatti trovare pronta! Se arrivi in ritardo Mirajane ti ammazza! – fece la turchina.
«Agli ordini.» risposi.
Appena riattaccai, sentii il campanello suonare. Era incredibile quella ragazza. Come un fulmine scesi dalle scale, afferrai le scarpe e andai ad aprire. Juvia e Lisanna stavano sorridendo, mentre Levy aveva stampato in faccia un ghigno che mi fece rabbrividire. Ma non gli diedi peso e insieme raggiungemmo la palestra della scuola.
 
Le mie amiche erano andate a sedersi sugli spalti, mentre io avevo raggiunto velocemente lo spogliatoio. Eravamo arrivate leggermente in ritardo, per cui le altre ragazze si erano già cambiate. La sorella di Lisanna mi aveva fatto una lunga ramanzina, era terrificante quella ragazza. Mira mi aveva lasciato la divisa che avrei dovuto indossare: una canottina nera con dei bordi rossi, insieme a una minigonna color vermiglio. Una volta davanti alle due porte, guardai attentamente quale fosse quella dello spogliatoio femminile ed entrai. Lanciai la mia borsa sulla panchina, subito dopo iniziai a sfilarmi i vestiti. Quando rimasi in intimo, notai di avere sul fianco un graffio. Inarcai un sopracciglio, com’era possibile? Aprii una porticina che dava sulle docce e avvicinandomi a un grande specchio, cominciai ad esaminarmi. Effettivamente avevo anche un livido. Mentre mi specchiavo sentii un rumore provenire da dov’ero prima, pensai che fosse Levy che era venuta a chiamarmi e mi avvicinai. Ma quando aprii la porta e mi trovai davanti un’altra persona che non era Levy, arrossii furiosamente. Davanti a me c’era Natsu con solo i boxer addosso. Rimanemmo immobili a fissarci per un po’, finché non tirai un urlo talmente forte che fece risvegliare il rosato dal suo stato di catalessi. Giurai di aver visto un leggero rossore colorargli le gote.
«Chiudi gli occhi!» strillai.
Natsu obbedì. «S-scusa, non avevo idea che ci fossi tu.» iniziò. «Aspetta un attimo, ma questo è lo spogliatoio dei ragazzi!» concluse, sollevando le palpebre.
«Ho detto di chiudere gli occhi!» urlai, sempre più rossa. Mi avvicinai, prendendo la divisa e indossandola velocemente. «Impossibile, sulla porta c’era scritto che era quello delle ragazze.» risposi, arricciando le labbra in un broncio. «Puoi aprire gli occhi.» feci, toccandogli una spalla.
Natsu, quando sollevò le palpebre, mi osservò con un sorrisetto divertito. «Andiamo a vedere, allora.»
Cercai di non abbassare gli occhi sul suo corpo perfetto, mentre parlava. Il che consisteva nel farmi violenza fisica, quasi. Mi schiarii la voce, troppo imbarazzata per poter parlare, avvicinandomi alla porta. L’aprii e vidi che sopra non vi era il solito cartellino con scritto “femmine” o “maschi”, ma solo un foglietto. Inarcai un sopracciglio, staccandolo.
 
Non vorrei mettervi fretta, ma sappiate che avete tutti e due da fare.
Ah, non fate troppo casino, siamo in un luogo pubblico. ;)
Levy McGarden.
 
Quando finii di leggere arrossii violentemente. Mi appuntai di uccidere Levy appena l’avessi avuta fra le mani. Natsu, invece, scoppiò a ridere.
«È una specie di genio del male, quella ragazza.» sghignazzò.
Strinsi il pezzo di carta tra le mani. «Appena esco da qui l’ammazzo.» sibilai. Il ragazzo alla mia risposta rise ancora di più. «Io vado, ora. Ehm, a domani.» sussurrai.
«Ciao Lucy.» disse sorridendo. Prima di andare via mi concessi di dargli un’ultima occhiata al suo fisico scolpito, poi mi voltai e raggiunsi velocemente la palestra.
Guardai sugli spalti, cercando la figura della mia migliore amica. Quando la trovai, la fulminai con lo sguardo. Con orrore vidi che le scalinate si erano riempite, c’era tutta la squadra di Football al completo ora. Cominciai ad agitarmi. Quando vidi poi Natsu entrare anche lui e sorridermi, mentre saliva e raggiungeva i suoi amici, cominciai a sentirmi male. Non potevo provare con lui a vedermi!
Mirajane si voltò verso di me, sorridendo maliziosamente prima  a me poi a al rosato. «Fatto?» chiese.
Arrossii furiosamente capendo al volo a cosa alludesse. Abbassai lo sguardo e mi unii alle altre Cheerleader, mettendomi in riga. Sperai soltanto di non fare brutte figure.
 
Fortunatamente era andato tutto bene il giorno precedente, durante le prove. E oggi è il giorno in cui la squadra Fairy Tail giocherà contro Sabertooth.
Prima dell’inizio della partita io e il mio gruppo avevamo eseguito la coreografia al centro del campo.
Eravamo già sugli spalti, avevamo deciso di tatuarci il simbolo della nostra squadra, per il tifo. Il lo feci rosa e sul dorso della mano destra.
Vidi il coach Laxus uscire e parlare con l’arbitro. Quando la partita iniziò rimasi a bocca aperta davanti alla squadra nemica, c’erano alcuni soggetti che erano degli armadi.
«Quello davanti è il capitano, Sting Eucliffe.» disse Levy, indicando il ragazzo.
 «Sono un po’ preoccupata per la squadra.» mormorai io, mentre seguivo con gli occhi la palla che attraversava la porta a H della nostra squadra, segnando punti per la squadra nemica.
«Per la squadra o per Natsu?» ghignò la turchina.
Le lanciai un’occhiataccia. «Taci, ieri sono stata buona, ma oggi potrei fartela pagare.»
La mia amica sventolò una mano. «Andiamo, non mi sembra di averti fatto passare le pene dell’inferno là dentro. Hai visto il ragazzo che ti piace nudo.» rise.
Arrossii. «Non era nudo, era in boxer!»
«Quello che era.» fece lei con’alzata di spalle.
«Magari se anche Juvia potesse vedere il suo Gray-sama nudo.» intervenne Juvia, circondandosi con le braccia.
Sentii il fischio dell’arbitro, poi le grida di protesta dei tifosi di Sabertooth e gli urli di quelli di Fairy Tail. Mi voltai e vidi un giocatore a terra. I paramedici corsero a prendere il ragazzo, per portarlo in infermeria. Appena riuscii a vedere il numero che portava capii che quello non era altro che Natsu. Mi alzai di scatto e scesi, ignorando i richiami delle mie amiche. Rischiai anche di scivolare, ma feci appena in tempo a sostenermi al corrimano. Aspettai che finirono il loro lavoro, lasciando il ragazzo da solo. Quando si allontanarono, bussai timidamente alla porta. Non sapevo perché ero venuta lì, in fondo ci eravamo conosciuti solo il giorno prima, anche se io lo osservavo da molto più tempo.
Il rosato alzò il capo e un po’ il busto, per vedere chi fosse, ma nel fare ciò, dalle labbra gli fuoriuscì un gemito strozzato. Quando i suoi occhi videro la mia figura, il volto del ragazzo sembrò illuminarsi, esibendo un bellissimo sorriso, che come da manuale, fece correre il mio cuore.
«Posso?» chiesi, sorridendogli timidamente.
Natsu, sempre sorridendo, annuì. «Ciao Lu.»
Arrossii sentendomi chiamare in quel modo. «Come stai?» chiesi dolce, avvicinandomi al lettino.
Il rosato si spostò un poco, per permettermi di sedermi vicino a lui. «Mah, stavo meglio prima.» disse facendo una smorfia. Ridacchiai, sfiorandogli la mano. Non so cosa mi fosse preso in quel momento, da dove tirai fuori tutta quell’audacia, ma non potei che essere felice quando lui ricambiò la stretta. Osservai il viso del ragazzo che amavo, accarezzandolo con lo sguardo, soffermandomi un po’ troppo sulle labbra, esattamente come il giorno prima. E non potei non darmi dell’idiota. «Lu, c’è una cosa che voglio dirti.»
«Dimmi.» sussurrai. Avevo parlato a bassa voce perché tutto questo mi sembrava un sogno, e non volevo per nessuna ragione al mondo risvegliarmi.
Lui mi guardò intensamente, con sulle labbra un accenno al sorriso che mi aveva regalato prima, con la differenza che questo era molto più dolce. «Sai, sono due anni che ti osservo.» Lo guardai basita. «Mi ha rubato il cuore fin da quando sei entrata nella mia classe, al tuo primo anno, e sei caduta a terra. Ho capito subito che non eri come le altre, era bellissima nella tua spensieratezza, tranquillità e sbadataggine.» ridacchiò al ricordo. Io invece ero a bocca aperta, con le gote leggermente rosse. «Non ho mai avuto l’occasione di parlarti, dopotutto eravamo in classi differenti, non avevamo amici in comune e non svolgevamo nemmeno le stesse attività extracurriculari. Quando però sei entrata a far parte delle Cheerleader, mi sono finalmente fatto coraggio.» Mi sfiorò le nocche col pollice, fissandomi intensamente. «Mi piaci, Lucy. E parecchio anche.» disse, facendo un sorrisetto imbarazzato.
Non potei non trovarlo adorabile. «Anche tu, troppo.» ammisi arrossendo. «Anche io ti osservo da due anni, da quando sono entrata nella tua classe. Da quel giorno – nonostante la figura fatta – cercavo sempre qualsiasi pretesto che mi permettesse di tornarci. Avvisi, fotocopie, licenze, ogni cosa.»
Gli occhi del ragazzo sembrarono brillare, mi morsi il labbro inferiore imbarazzata. Natsu, con l’altra mano, mi sfiorò la guancia e mi intimò ad avvicinarmi. Seguii il suo movimento, ritrovandomi ad un millimetro dalle sue labbra, chiusi gli occhi e lo baciai. Percepii le sue labbra distendersi in un sorriso, subito dopo partecipò al contatto.
Ero felicissima, mai mi sarei aspettata che anche Natsu ricambiasse i miei sentimenti, figuriamoci dallo stesso tempo.
Quando mi separai da lui, sorrisi come una bambina, appoggiandomi sul suo petto, e socchiudendo gli occhi.
 



Angolo Autrice
Ehilà, gente!
Cosa ne pensate? *^* A me è piaciuto, anche perché scrivere una AU con loro a scuola è troppo carino. xD Ho sempre voluto provare a scrivere qualcosa del genere, però come long. Ma il fatto che non ci fosse la magia mi ha fatto cambiare idea. D’altronde io non posso scrivere qualcosa senza magia! D: È inconcepibile. eue Però, non è detto che non ci provi. :3
Ringrazio Miky_chan, Ia-chan ed Angel-chan per aver recensito il prompt precedente. Ma soprattutto quelle persone che mi hanno seguita dall’inizio, due ragazze le ho già citate: Angel-chan e Ia-chan. Le loro raccolte sono favolose, quindi – ripeto – per chi non le avesse lette, corra da Angelyca e Gaia21. Ed insieme a loro ringrazio Ga-chan e Fede-chan.
Degli amori siete. *^*
La NaLu Week è finita. :c Mi sono divertita molto a scrivere questi prompt. Soprattutto ‘Dare’, ‘Future’ e ‘High School’. Ma se dovessi scegliere tra quelli che ho scritto, il più bello e divertente mi è sembrato ‘Future’. :3
Spero che vi siano piaciute tutte le mie shot. *^*
E con questo, tornerò a dedicarmi alle mie due long. Spero che le persone che hanno recensito qui, lo faranno anche nelle altre mie due storie. :3 Mi mancherete se no. T.T
Ebbene, con questo vi saluto.
Ciao belli *muove la manina*
Lilith
 
   
 
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