Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
Segui la storia  |       
Autore: Parsy    13/07/2014    2 recensioni
“Pensavo che tu ti fossi scordato di me!”
“Non avrei mai potuto…”
La continuazione è arrivata, spero vi piaccia.
ATTENZIONE: la parte scritta normale è raccontata in prima persona da Elsa, quella in corsivo da Jack. Salve gente e buona lettura!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Anna, Elsa, Kristoff, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Buongiorno dormigliona!”
Una voce dolce e molto familiare irruppe la mattina nella mia camera da letto. Mi girai e tentai di aprire gli occhi.
“ANNA! Cosa ci fai qui?!”
“Ti sveglio... Mi sembra ovvio…”
“HO CAPITO CHE MI STAI SVEGLIANDO!”
“Allora perché gridi?”
“IO NON STO GRIDANDO!” mi bloccai immediatamente nel vedere Anna fare un sorrisetto compiaciuto affermando il mio torto.
“Scusa se ho gridato. Volevo semplicemente chiederti perché sei venuta a svegliarmi. Dovresti stare a letto e riposare…”
“Elsa ormai sono grande: non devi più dirmi cosa devo o non devo fare. Mi sento bene e volevo farti visita.”
“Sei proprio testarda lo sai!”
“Lo so. Elsa mi accompagneresti nella sala dei quadri per fare una passeggiata?”
“Certo, ma prima una bella colazione e vestiti puliti!”
“Sento odore di sorellona felice…” disse ridendo mostrando tutti i denti.
In effetti ero felice e stranamente… molto affamata!
 
Una specie di ronzio mi svegliò di colpo. Il sole era già alto: quanto avevo dormito?!
Il ronzio si trasformò in un battito d’ali. Ali piccoli e sottili, come se qualcuno volesse stuzzicarmi.
Mi girai di colpo. Niente. Mi alzai e scesi dal ramo abbassandomi il cappuccio.
Chi si prendeva gioco di me era alle mie spalle. Afferrai il bastone come se fosse una lancia e mi girai di colpo, per spaventarlo.
Fui sorpreso di vedere chi fosse l’essere che mi ha svegliato. Dente da Latte!
“Che ci fai qui?” lei mi fece un sorriso. Forse l’aveva mandata Dentolina, o forse era venuta da sola.
Si mise sulla mia spalla con i piedini nel cappuccio e le ali chiuse sulla sua piccola schiena. Era chiaro che volesse stare con me. Mi rimisi in marcia, correndo. Volevo arrivare presto.
 
“Possiamo andare ora?” quando Anna è impaziente si capisce subito.
“Aspetta! Devo ancora vestirmi.”
Presi il mio solito abito azzurro e quando lo poggiai sul letto, Anna lo rimise nell’armadio.
“Metti sempre lo stesso abito da quando lo hai fatto! Ora ti faccio vedere come dovrai vestirti!”
Mi mostrò un abito azzurro, poco più scuro di quello che utilizzavo di solito, con la scollatura a cuore, senza spalline, lungo e molto leggero. Sul corpetto era pieno di decorazioni fatte con brillantini. Andai a provarlo. Mi stava bene. Quando uscii mia sorella mi porse un copri spalla blu in pizzo e mi disse: “Visto che ti stanno bene anche gli altri vestiti! Comunque un giorno di shopping con me non te lo toglie nessuno!”
Sorelle minori: tutte uguali!
 
Faceva caldo. Non lo sopportavo. Più correvo, più il sole batteva forte. Dente da Latte si era rifugiata nel mio cappuccio, forse si era addormentata..
Io andavo avanti. Arrivai in un piccolo villaggio, molto familiare. Tutti erano indaffarati. Preparavano l’occorrente per una festa. Mi avvicinai per ascoltare quello che dicevano vicino ad un carro con dei fuochi d’artificio sopra.. “Devi portare questi fuochi ad Arendelle per i festeggiamenti della piccola principessina! Stai attento: la sorella della regina ha chiesto tanti fuochi per sua figlia!” disse un uomo al cocchiere.
Ne approfittai e salii sul carretto, cercando un posto tra i fuochi. Osservai il paesaggio. Ecco perché mi era familiare: ci ero già passato quando andai ad Arendelle la prima volta! Ero vicino al mio obbiettivo! Anche se mi aspetta molta strada da fare…
 
Ci avviammo nella sala dei quadri. Anna mi ha spesso detto che da bambina andava lì in cerca di giochi da fare. Arrivati iniziammo a vedere i quadri. Ci fermammo davanti a quello rappresentante i nostri genitori. Una lacrima segnò il viso di Anna. I miei occhi diventarono lucidi. Decisi di cambiare quadro. Mi fermai davanti ad uno che mostrava un villaggio in festa. Nostra madre ci raccontava spesso che quello rappresentava il villaggio dove sono cresciuti i suoi antenati. In piazza a festeggiare c’erano il fornaio, la tessitrice, molti bambini e poi c’era l’ava di nostra madre. La guardai: assomigliava molto sia a lei che a me ed Anna. Poi accanto c’erano i suoi frate…
 
Approfittai del viaggio in carro per riposare un po’. Dente da Latte si era spostata nella tasca davanti della felpa. Tentai di riposare, sapendo che stavo arrivando a destinazione…
 
Non è possibile! Non posso crederci… 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio / Vai alla pagina dell'autore: Parsy