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Autore: eli09    16/07/2014    3 recensioni
Tessa, una ragazza di Bolzano che parte per Palermo per stare da amici. si ritroverà in una casa con sei ragazzi, tra qui un bambino, due sedicenni e tre della sua età. lei uscirà con alcuni di loro, ma solo uno le farà perdere la testa. amore, litigi e complicazioni aspettano la nostra Tess, che verrà catapultata in un mondo bello, intrigante, ma allo stesso tempo stronzo e esasperante. dal testo:
-“ Tess, io sono pentito di quello che è successo ieri, non doveva andare così, ma siamo finiti in uno Strip Club, abbiamo bevuto e poi più niente, buio totale. ma...” aggiunse, annullando la distanza tra i nostri corpi.
-“ ma?” dissi in preda all'ansia
-“ ma...” continuò lui “ se c'è una cosa di cui non mi sono pentito è di aver trovato il coraggio, anche se da sbronzo, di intrufolarmi nel tuo letto.” a quelle parole sbarrai gli occhi, e un secondo dopo mi ritrovai le sue labbra sulle mie.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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non ci potevo credere, l'estate era volata, luglio era volato, e anche quasi tutto agosto, e in tutto questo tempo io e Jake eravamo rimasti 'amici', anche se spesso la voglia di baciarlo era fortissima, e lui mi abbracciava e faceva l'iperprotettivo, e quando vedevo che si portava a casa qualche zoccola soffrivo sempre e piangevo, anche se sapevo benissimo che non avevo il diritto di essere gelosa. Cazzo, perchè la vita è così complicata?!

Ero nella camera che avevo da quando ero arrivata e che ormai consideravo mia e fissavo il soffitto... erano appena le cinque di mattina. Sembrerà strano, ma mi trovavo più a mio agio li di casa mia. L'unica persona che mi mancava era Cla... mi mancavano i pomeriggi con lei, le risate, le pedalate in bici, le giornate in piscina, le notti ai pub... se lei fosse qui sarebbe tutto perfetto. Anzi, quasi tutto, dato che ero confinata nella friendzone. Mi si contorse lo stomaco al pensiero, che stupida che ero stata quella notte circa due mesi fa fa, mi era sembrata la cosa più giusta da fare, ma pochi giorni dopo, quando lui e Rick erano tornati a casa con Cat e un'altra tipa, avevo capito di aver fatto una grande cazzata. Ero stata tutto il pomeriggio a piangere, cercando di non badare agli urli acuti di quelle due. I signori Bolen erano al lavoro e Matt era fuori. Matt... da quando mi ero resa conto di cosa provassi per Jake non ci ero più uscita con lui, se non come amici. Mi aveva portata un paio di volte a bere un frappè oppure mi aveva accompagnata al centro commerciale. Ogni volta mi diceva che avrei dovuto farmi degli amici, e si era anche offerto di presentarmi qualcuno, ma io non me la sentivo di fare conoscenze. Cazzo, uscivo più con Matt che con Jake. Sentivo l'ansia salire dentro di me, il cuore mi iniziò a martellare nel petto e le lacrime minacciavano di uscire, ma le ricacciai dentro.

Era l'alba, ed io non riuscivo a dormire, così mi alzai, mi diressi verso il piano di sotto, presi il cellulare e aprii wathsapp... 253 messaggi.

-“ zeus! Ma quegli imbecilli dei miei compagni di classe non hanno altro da fare durante il giorno che si mettono a mandare messaggi a raffica nel gruppo classe?! Ora mi si impalla il cellulare!” dissi a me stessa esasperata. Infastidita cancellai tutta la chat e mi venne in mente Cla, facendomi rattristare ulteriormente. Lei mi aveva sempre detto di cancellarmi dal gruppo, ed io le avevo risposto che mi faceva comodo restarci, dato che i secchioni inviavano per foto i compiti svolti. Ricordo che scoppiammo e ridere e lei mi tirò un cuscino, dando inizio alla più sfrenata battaglia della storia. Risi a quel ricordo, e alcune lacrime scesero lungo la mia guancia, mi feci coraggio e me le asciugai con il dorso della mano. Raggiunsi in fretta il salotto e il mio ricadde su un pacchetto di sigarette buttato in malo modo sul divano. Mi fermai difronte ad esso ad osservarlo e mi dissi che non dovevo farlo, ma poi un paio di frasi dette da Cla mi tornarono in mente, “ in fumo ti rilassa, scioglie i nervi, ti stacca la mente e ti trasporta in un mondo parallelo dove i problemi e i nervi non esistono”. Cla aveva iniziato a fumare grazie al suo ragazzo, e da quel giorno era sempre più rilassata. Mi resi conto che era proprio di quello che avevo bisogno, volevo staccare la mente e sciogliere i nervi, ero fin troppo tesa e nervosa ultimamente e anche troppo incline agli sbalzi d'umore, così, senza pensarci, mi sporsi nella direzione del divano, afferrai il pacchetto e l'accendino nero che c'era dentro e mi diressi sul poggiolo.

Attraversai la porta a vetri, mi appoggiai con i gomiti alla ringhiera argentea e misi in bocca quel bastoncino di carta con dentro tabacco. Portai l'accendino alla bocca e presi un lungo respiro. Al primo tiro quasi soffocai, tolsi la sigaretta dalla bocca e iniziai a tossire comvulsivamente, poi mi feci coraggio e ripresi da dove ero rimasta. La mente si fece più leggera e mi concentrai solo sulle nuvolette di fumo che uscivano dalla mia bocca. I miei nervi si scioglievano, mi sentivo in pace, finalmente in pace con me stessa.

Quando mi accorsi che la sigaretta era a metà decisi di cercare un portacenere, mi girai e sentii delle voci provenire dal salotto. Il mio cuore iniziò ad accelerare quando sentii la voce di Marco quasi urlante

-“ chi cazzo mi ha fottuto una sigaretta e il mio accendino?” chiese scocciato. Subito dopo udii un coro di “no” e di “non io” e poi Jake che diceva

-“ te ne presto una io, tranquillo”

mi pietrificai... chissà chi c'era di là... che fumassero tutti? In preda all'ansia iniziai a fissare la porta-finestra appena in tempo per vedere Jake spuntare e guardarmi stupito

-“ da quando fumi?” mi chiese a mo di saluto avvicinandosi e mettendosi affianco a me, nella mia posizione di prima e iniziando a fumare. Io mi girai con tutto il busto verso di lui, dimenticandomi di avere il mozzicone tra due dita e dissi prontamente

-“ io... io non fumo”

-“ ed hai una sigaretta accesa e mezza consumata tra le mani perchè non fumi vero?” chiese sorridendomi e girando il capo nella mia direzione, per poi girare la testa verso il tavolino bianco che stava dietro di noi ed aggiungere “ecco dov'era l'accendino di Marco!”

- “non so cosa mi sia preso, veramente, io non fumo...” ripetei più a me stessa per auto convincermi. In quel momento entrarono dalla porta-finestra Marco, Luke e Rick

-“ Tessa?! Non sapevo fumassi” disse quest'ultimo

-“ no, invatti...” dissi pensierosa “ siete voi che mi portate sulla cattiva strada!” dissi scherzando e prendendo un' altro tiro

-“ oh, il mio accendino, il mio adorato accendino!” così dicendo Marco si fiondò verso il tavolino e mise il suo accendino in tasca, per poi riservarmi un'occhiata truce. Luke e Marco si misero dall'altra parte del poggiolo e iniziarono a fumare, lasciando noi da soli.

-“ quindi, in pratica, qui fumate tutti tranne che Matt.” dissi pensierosa

-“ beh, se non conti Max e mamma... si, qui tutti fumatori” disse sorridendomi Rick e mettendosi alla mia sinistra... perfetto, Jake da una parte e Rick dall'altra...

-“ oggi che si fa?” chiese Rick sorridente “ black mumba come l'altra sera?”

-“ si, perchè no...” disse Jake. Poi si voltò verso di me che avevo rigorosamente abbassato lo sguardo verso le aiuole al piano terra. “tu vieni?” alzai lo sguardo e lo piantai nei suoi occhi/oceani. Deglutii rumorosamente e dissi sussurrando

-“ no, mi è bastata l'altra sera e comunque devo uscire con Tom...” vidi Jake prima sembrare addolorato e poi mettere la sua solita maschera che usava per nascondere le emozioni. Una maschera fatta di battutine, frecciatine, testardaggine e superficialità.

Non avrei dovuto sentirmi male, e neanche lui. Dio Jake, non hai il diritto di addolorarti, no, non ce l'hai dato che ogni sera te ne sbatti una diversa e mi spezzi il cuore ogni volta. E il mio stupido cuore non dovrebbe spezzarsi, perchè eravamo amici, solo amici.

In quel momento il mio cellulare squillò dalla cucina, io spensi la mia sigaretta e a testa bassa me ne andai, sentendo gli sguardi pesanti di Jake e Rick addosso.

Ogni volta che incontravo Jake le sensazioni mi sovrastavano, il cuore mi batteva all'impazzata, le mani mi pizzicavano dalla voglia di stringerlo a me e gli occhi diventavano lucidi se lo pensavo con un'altra. Andai in cucina, e sul tavolo c'era il mio cellulare e dei pacchetti che non avrei neanche dovuto guardare, ma che ahimè feci. Estrassi una sigaretta ed un' accendino da un pacchetto a caso e presi il cellulare tra le mani che ancora suonava le note di “perfeckt two”. Lessi il nome sullo schermo scritto a caratteri cubitali 'Tom' e lo strinsi nella mia mano sinistra, poi mi precipitai all'entrata, afferrai una felpa e uscii di casa.

Avevo già due chiamate perse da parte di Tom, e il telefono continuava a suonare. Ogni secondo mi ripromettevo di rispondere, ma non riuscivo a mettere fine a quella musica stupenda e... perfetta. Ero seduta contro un muro grigio di una via non molto distante da quella dov'era la mia casa... perchè era così che la consideravo ora, la mia casa, e stringevo tra le labbra la sigaretta accesa. Avevo camminato un po', ma poi avevo visto il muro di una scuola e mi ero seduta a terra, appoggiandoci le spalle, in memoria dell'anno scorso... io e Cla ci sedavamo sempre così, dando le spalle al muro del nostro liceo e parlando.

L'aria si era fatta pungente, e mi ero tirata sulla testa il cappuccio della felpa grigia, anche se avevo i pantaloncini corti e verdi del pigiama e le infradito. Canticchiavo nella testa la mia suoneria, mentre sentivo i miei polmoni abituarsi alla nicotina e la mia mente liberarsi da ogni preoccupazione.

 

You can be the hero and I can be your sidekick tu potresti essere l'eroe ed io il tuo

braccio destro

you can be the tear that I cry if we ever split tu potresti essere la lacrima che

piangerei se ci lasciassimo

you can be the rain from the cloud when its stormin tu potresti essere la pioggia che

cade da una nuvola quando diluvia

or you can be the sun when it shines in the mornin o potresti essere il sole quando

brilla al mattino

 

perchè? Perchè tu sei così importante per mè? Perchè a saperti con un'altra mi si spezza il cuore e i miei occhi pizzicano?...

 

Cuz your the apple to my pie perchè tu sei la mela sulla mia torta

your yhe straw to my berry sei il mio ago nel pagliaio

your the smoke to my high sei il mio fumo troppo elevato

and your the one I wanna marry e tu sei l'unico che voglio sposare

 

io dipendo da te, il problema è che non so se tu dipendi da me e la cosa mi fa impazzire...

 

Cuz your the one for me for me perchè sei l'unico per me

and I'm the one for you for you ed io sono l'unica per te

you take the both of us of us tu prendi entrambi...

and we're the perfect two ...e siamo una coppia perfetta

we're the perfect two siamo la coppia perfetta

 

vorrei solo capirti, vorrei solo che tu mi dicessi che per te sono di più, di più di una semplice amica, e vorrei che fosse vero.

 

You can be the prince and I can be your princess tu potresti essere il principe ed io

la tua principessa

you can be the sweet tooth I can be the dentist tu potresti essere il dente cariato ed

io la dentista

you can be the shoes and I can be the laces tu potresti essere le scarpe ed io i lacci

you can be the heart that I split on the pages tu potresti essere il cuore che verso

sulle pagine

 

perchè io credo di non potercela fare se ti considero solo un' amico... credo proprio di non riuscire a sopportare l'idea che tu esca con altre, e mi sembra impossibile anche solo l'idea di frequentare qualcun' altro oltre a te.

 

Don't know if I could ever be non so come potrei mai stare

without you cuz boy you complete me senza di te, perchè ragazzo tu mi completi

and in time I know that we'll both see e col tempo so che entrambi vedremo

that we're all we need che noi siamo tutto ciò di cui abbiamo bisogno

 

la musica si interruppe all'improvviso, riportandomi con i piedi per terra e facendomi rendere conto di avere il viso bagnato di lacrime. Probabilmente Tom si era rassegnato e aveva messo giù, e io dovevo richiamarlo, perchè se anche non me la sentivo di iniziare una relazione, volevo uscire con qualcuno e volevo qualcuno con cui confidarmi che non fosse troppo distante, che non fosse della famiglia Bolen e che trovasse più simpatica me di Jake così che tenesse la bocca chiusa. Io avevo messo subito in chiaro con Tom la parola 'amici' e lui aveva accettato, dicendo che poteva essere anche solo quello finché io lo volessi.

Buttai a terra la sigaretta e la spensi col piede, poi mi alzai pian piano e mi diressi verso casa sotto una leggera pioggia con ancora l'ultima strofa della canzone che mi risuonava in testa...

-“ Tom, ciao, scusa ero in doccia e non ho sentito il cellulare...” innocue bugie per evitare di ferire gli altri e cacciarsi nei pasticci.

-“ grazie al cielo mi hai richiamato, avevo temuto il peggio!”

-“ tranquillo, sono sana, salva e non sono stata violentata.” dissi scherzando

-“ okay, meglio così, allora per sta sera?” strano, non aveva scherzato, possibile fosse successo qualcosa? Ormai avevo già raggiunto la porta di 'casa' e volevo entrare, dato che la lieve pioggerellina si era trasformata in un diluvio

-“ non lo so... ti faccio sapere più tardi, ora devo scappare a... asciugarmi i capelli. A dopo.” e chiusi la chiamata.

Tutta infreddolita e tremante suonai il campanello e mi aprii Jake preoccupato con indosso una giacca. Possibile che andassero già al blak come diavolo si chiamava?

-“ oh, Tess, mi hai spaventato a morte! Stavo per venire a cercarti!” si tolse la giacca e me la posò sulle spalle, facendomi entrare

-“ oh, ero solo andata a fare due passi... ora che conosco un po' meglio la zona.”

-“ Tess, ci sono zone in cui non dovresti andare” disse serio lui guardandomi negli occhi e inchiodando il mio sguardo nel suo. Quando mi guardava così io non riuscivo più a capire niente, non capivo cosa era giusto o sbagliato, non capivo dove fosse la destra e la sinistra, non capivo la gente che mi parlava... avevo solo un forte bisogno di baciarlo. Quando stavo per attirarlo a me lui mi lasciò libera da quello sguardo e si diresse in cucina, lasciandomi con le mani a mezz'aria.

Cosa intendeva con 'ci sono zone in cui non dovresti andare...' era così strano quel ragazzo!

-“ Tess, vieni un' attimo” Rick mi chiamava dalla cucina

-“ ditemi. che c'è?” chiesi scrutando i tre ragazzi di fronte a me.

-“ oggi ti portiamo in un bar a giocare a biliardino e calcetto!” disse entusiasta Rick

-“ oh, ma non dovevate andare al blak... coso?” chiesi tra lo stupito ed il emozionato

-“ no, Jake ha insistito tanto a non andare ed ad invitarti a venire con noi.” subito dopo quella frase si sentì un tonfo sonoro, e Rick era a terra. Io sbarrai gli occhi e Jake disse

-“ no, non è assolutamente vero... infondo è l'ultima sera che passiamo tutti insieme, volevamo salutarti come si deve...” non riuscii a trattenere un sorriso, alzando le sopracciglia e vedendolo abbassare lo sguardo, per poi riportarlo fisso su di me.

-“ va bene. Visto che non andate in discoteca uscirò con voi. Infondo sarà divertente!”

dissi girandomi per andare a cambiarmi. Poi sentii due mani poggiarsi sulla mia vita e un soffio caldo sul collo mi fece fremere

-“ ti prometto che lo sarà” sentii Jake sorridermi sul collo mentre lasciava la presa sui miei fianchi e io sgattaiolavo via, con un sorrisone stampato in faccia.

Mandai un messaggio veloce a Tom scusandomi e che ci saremo rivisti un'altra volta, rendendomi conto solo troppo tardi che quella sarebbe stata l'ultima sera che passavo a Palermo. Poi scesi le scale di fretta e mi ritrovai Jake in cucina intento a prendersi una sigaretta. Feci quasi per fare dietro-front quando lui mi chiamò

-“ Tess, vieni.” disse sorridendomi. Io mi avvicinai un po' titubante “ non ti mangio, tranquilla. Vuoi?” mi chiese porgendomi la sigaretta

-“ no, io fumo solo quando sono stressata.” risposi sorridendogli e aspettandomi una battutina, che non arrivò

-“ quindi eri stressata? Da cosa? Se posso chiedere ovviamente”

-“ da una cosa stupida... tranquillo” li sorrisi nel modo più convincente possibile, ma dal suo sguardo capii che non ero stata sufficientemente convincente.

Quando scesero dalle scale Rick e Matt, Jake mi prese per la vita e mi strinse a se. Gli altri due ci guardarono sorridendo e uscirono. Io mi girai per guardarlo, ma lui non me ne diede il tempo, si fermò sulla soglia della porta e posò le sue labbra morbide sulla mia fronte, per poi sussurrarmi contro la pelle

-“ scoprirò cos'è che ti turba... perchè non voglio che tu sia turbata in nessun modo... Perchè so che se tu sei felice lo sono anche io.” così dicendo mi diede un leggero bacio sulla fronte, sciolse l'abbraccio e mi cinse la vita con un braccio. Io mi lasciai fare, perchè con lui mi sentivo a casa, così mi accocolai contro il suo petto, e lui mi fece salire sui sedili posteriori dell'auto, abbracciandomi e tenendomi stretta, come se potessi scappare... come se volessi scappare, cosa che non mi sarei nemmeno sognata di fare, perchè finalmente mi sentivo al mio posto.

 

 

 

 

Angolo Autrice

Allooora... prima di tutto mi scuso per l'ora ma volevo assolutamente riuscire ad aggiornare oggi, poi in questo capitolo c'è un piccolo salto temporale (che vi assicuro valeva la pena fare per vedere il colpo di scena che ci sarà al capitolo 11) e spiega come si è sentita Tessa durante quasi tutta l'estate :3. siccome ho visto che le visite alla mia storia e le recensioni sono molte vorrei ringraziare tutti quelli che leggono, e che ovviamente recensiscono. Un grazie speciale a _tribute__, Tonia1d, yrisa e Isabelle02 che hanno recensito il capitolo scorso e mi hanno spronata. Spero che il capitolo vi sia piaciuto... fatemi sapere

tanti baci

 

Eli :3

   
 
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