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Autore: Kyokushu    16/07/2014    4 recensioni
Una storia di pochi(ssimi) capitoli che racconta di come, dopo il Dai Matou Enbu, tra Cana e Bacchus si sia formata un'amicizia e di dove essa porterà.
Avvertimento: Nelle note ho messo OOC, causa impossibilità di studiare a fondo il carattere dei personaggi, nel caso l'occasione si presenterà successivamente i capitoli verranno revisionati!
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bacchus, Kana Alberona
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Le principesse non si ubriacano!

Non ho detto che mi dia fastidio!

Cana e Bacchus erano giunti alla conclusione che quando si è ubriachi si riesce a dormire in qualsiasi luogo e in qualsiasi posizione: erano soliti a ritrovarsi a casa del Falco senza capire come diavolo fossero finiti in situazioni tipo ritrovarsi a dormire sotto al letto, nella vasca da bagno, sul piano della cucina o anche sullo zerbino (per quello Cana aveva riferito che era stato per via di una scommessa ed era tutta contenta di aver vinto, nonostante ciò Bacchus si era subito preoccupato di guardare che non le fosse successo nulla)! Altre volte capitava di ritrovarsi in luoghi assurdi come il tetto di un grattacielo, il bagno di una baita sulle montagne o un circo! E il copione era sempre lo stesso: lui che si svegliava e stava ad aspettare che Cana aprisse gli occhi, allora le dava il buongiorno con la sua ormai solita frase e lei gli rispondeva con un assonnato e confuso "Cos'è successo ieri sera?". Ma, nonostante tutte le situazioni in cui si fossero cacciati o ritrovati, non gli era mai successo di svegliarsi abbracciati.

<< Ah! >> Gridarono in coro, allontanandosi di colpo l'uno dall'altra e cadendo rispettivamente dal materasso. Si fissarono senza sapere cosa dire o fare per secondi che sembrarono ore.

<< ... Buongiorno...? >> Disse poi Bacchus con tono incerto, in un tentativo di riequilibrare la situazione.

<< Cos'è successo ieri sera!? >> Chiese Cana mettendosi in ordine i capelli ed alzandosi dal pavimento.

<< Non ne ho la più pallida idea! >> Ammise l'altro con tono euforico. Era tornato da pochi giorni dall'ospedale, Gildarts gli aveva provocato decine di microfratture che avevano impiegato due settimane per mettersi a posto, ma nonostante ciò lui era subito tornato a lavorare... e a bere.

Ci fu un secondo periodo di silenzio in cui fecero di tutto per evitare di guardarsi negli occhi, di colpo le assi del parquet che ricoprivano il pavimento erano diventate interessantissime!

<< Stavamo dormendo! >> Esclamò Cana in una disperata giustificazione.

<< Non eravamo coscienti! >> Le diede ragione.

<< Già! È perchè stavo sognando di abbracciare... mio fratello! >> Disse di nuovo lei, per nulla credibile. Bacchus inarcò un sopracciglio.

<< Hai un fratello? >> Chiese, più preoccupato di rischiare di essere menato di nuovo che per curiosità.

<< ... No. >> Ammise lei. Poi di colpo si sentì un rumore provenire dalla cucina. Entrambi si girarono istantaneamente verso la porta, senza però riuscire a scorgere nulla a causa del buio che dominava la sala principale. << Cos'era quello? >> Si scambiarono uno sguardo d'intesa, per poi iniziare a camminare lentamente verso il salotto, con i sensi allerta e prendendo un qualsiasi oggetto per usarlo come arma (anche se Cana avrebbe dovuto pensarci un attimo prima di prendere il portamatite). Si misero ai lati della porta a poi Bacchus accese la luce, mentre si buttavano nella stanza per cogliere di sorpresa il misterioso intruso, ritrovandosi davanti... un gatto.
Rimasero a fissare quella palla di pelo grigio che se ne stava seduta sul pavimento, con un'aria innocente a guardarli di rimando, per una decina di secondi. Si guardarono, sospirando tra il sorpreso e il tranquillizzato, scoppiando a ridere insensatamente.

<< Un gatto! >> Disse Cana andando a rimettere il portamatite sulla scrivania nella camera a fianco.

<< Il gatto della mia vicina probabilmente. >> Le rispose l'altro, riconoscendo l'animale e notando di averlo sempre visto aggirarsi nei paraggi di casa sua. << Glielo vado a riportare. >> Disse, avvicinandosi al micio e prendendolo in braccio, senza che lui iniziasse a dimenarsi. Si fece ridare le ciabatte da Cana, che, come ogni mattina, se n'era impossessata, ed uscì di casa, dirigendosi verso la casa sulla destra, suonò il campanello ed attese qualche secondo.

<< Buongiorno Bacchus! >> Esclamò una vocina stridula, appena la porta si aprì. << Come stai? >> Sbucò fuori dalla casa una ragazza castana con due codini alti e tirati.

<< Benissimo... anzi, reduce da un infarto dato che il tuo gatto mi ha fatto credere di avere un ladro in casa! >> Disse, sorridendo il più credibilmente possibile. Quella tipa era un'insopportabile pazza.

<< Oh, come mi dispiace! >> Esclamò in falsetto. << Peccato che quello non sia il mio gatto! >> Disse, indicando con l'indice il muso del micio che se ne stava a pensare ai fatti suoi. Bacchus inarcò un sopracciglio.

<< Non è tuo? >> Chiese di nuovo, ricevendo come risposta un sorriso. << E allora di chi è? >> Domandò, più a se che alla pazza.

<< Oh, non lo so! Pensavo fosse della tua ragazza! >> Disse, facendo spallucce senza perdere la voce stridula. Ma come diavolo faceva ad essere così energica alle sette di mattina!?

<< Ah... aspetta, cosa!? >> La guardò strabuzzando gli occhi. << Come l'hai chiamata? >>

<< ... La tua ragazza! >> Lui scosse la testa. << Non è la tua ragazza!? >>

<< No! Cosa te lo fa pensare? >> Chiese lui gesticolando, ormai il gatto era andato a farsi una passeggiata.

<< Mah, non lo so! Sai, fate parte delle cose che si fanno quando si sta insieme! >> In tutta risposta ricevette un'occhiata interrogativa. Sospirò e poi iniziò a spiegare, contando sulle dita: << Quando hai una ragazza esci spesso con lei, ci ridi assieme, la baci, ti piace la sua risata, la fai dormire da te senza dover per forza combinare nulla e poi lasci che ti rubi le ciabatte... >> Bacchus si chiese se fosse l'ora di avvertire la polizia che la sua vicina fosse una pazza stalker. << nel tuo caso... una che guardi i tuoi occhi e non i tuoi tatuaggi! >> Passò qualche secondo a fissarla, sbattendo più volte le palpebre.

<< ... No, è solo un'amica. >> Disse alla fine.

<< Oh, bene, buona giornata! >> Disse, rientrando in casa di tutto punto e chiudendo la porta. Lui fece per tornarsene nel suo appartamento quando si ritrovò la strada sbarrata dal gatto di prima, che lo fissava innocente mentre miagolava. Bacchus sospirò.

<< ... E va bene, ho una specie di ragazza! >> Ammise, esasperato dagli sguardi di quella bestiolina. << Contento ora? >>

 

Se ne stavano seduti sul divano a fissare il gatto davanti a loro nel più completo silenzio. Intanto il micio non si sentiva minimamente osservato, anzi, si sdraiava, miagolava, si stiracchiava... il tutto sotto lo sguardo indagatore dei due maghi.

<< E ora che facciamo? >> Chiese Bacchus, dopo una lunga pausa di silenzio.

<< ... Colazione? >> Suggerì Cana, lanciandogli un'occhiata.

<< Ma no! >> Disse in un sospiro. << Intendo con il gatto. >> Spiegò, indicando la bestiola che aveva iniziato a giocare con un filo di stoffa trovato Dio solo sa dove.

<< Beh... >> La ragazza ci pensò. << Lo terrò io! >> Annunciò, tutta sorridente.

<< Tu? >> Le chiese il ragazzo, quasi incredulo.

<< Beh, si! La mia casa è vicina a dove lavoro, ci sono altri gatti e i pescatori del corso sono gentili con gli animali... >> Notò che il Falco la stava guardando con un sopracciglio inarcato.

<< Principessa... tu in pratica vivi qui! >> Disse, indicando il pavimento di casa sua. La ragazza incrociò le braccia e si mise a guardare in aria.

<< Beh, se proprio vuoi passerò più tempo per i fatti miei! >> Esclamò, con un tono offeso che, anche se finto, suonò molto realistico.

<< Hei, ho detto che vivi qui, non che la cosa mi dia fastidio! >> Disse, mettendole un braccio attorno alle spalle e tirandola a se, mentre lei ridacchiava.

<< Quindi il gatto sarà tuo? >> Chiese lei, appoggiando la testa alla spalla del ragazzo.

<< No, sarà tuo ma lo terrò io. >> Annunciò lui. << Affare fatto? >> Si strinsero la mano, per poi rimanere in silenzio meditando se tornare a dormire o no, del resto era sabato mattina!

<< Hei Bacchus... >> Disse lei ad un certo punto. << Ti rendi conto che abbiamo un gatto? >> Lui annuì.

<< E tu ti rendi conto che la vicina pazza pensava che fossi la mia ragazza? >> Disse lui trattenendo una risata.

<< Stanotte abbiamo dormito abbracciati. >> Ricapitolò lei.

<< I miei compagni di gilda ci shippano. >> Cana si trattenne dallo scoppiare a ridere.

<< Cosa!? >> Chiese guardandolo incredula. Bacchus strabuzzò gli occhi ed iniziò a scuotere la testa, per poi dire, in un sospiro di frustrazione:

<< War Cry è peggio di una fangirl! >>


Angolo autrice:
Hei! Sono tornata dopo un sacco di tempo! Scusatemi ma questo capitolo è stato un vero dilemma per me perchè tecnicamente questo sarebbe dovuto essere il prossimo capitolo ^^" excuse moi (siscriveràcosì?). Ma, parlando di cose più serie... vi immaginate la mia reazione quando ho letto nell'ultimo capitolo (attenzione, spoiler capitolo 392 da qui...) che Fairy Tail avrebbe collaborato con tutte le altre gilde!? Voglio dire, quindi ci sarà ancora Bacchus! Stavo letteralmente sclerando XD (... fino a qui!) Benissimo! Vi ringrazio a voi che leggete e recensite sempre, un grazie a chi segue la storia ed ai lettori silenziosi u.u al prossimo capitolo!

 

  
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