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Autore: _Elwing_    17/07/2014    1 recensioni
Mery Elisabeth è una normalissima Corvonero, per quanto una Corvonero possa essere normalissima, alle prese con i soliti problemi che affrontano tutti gli aspiranti stregoni di Hogwarts: amicizie, pozioni rapprese, incantesimi dai nomi non molto tranquillizzanti, battiti di cuore, strane creature che si aggirano con aria poco rassicurante per il parco del castello, fantasmi impertinenti, passaggi segreti in cui sarebbe meglio non avventurarsi e... le solite cose no? :D
Genere: Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Era giorno di riunione per le tre amiche, che si stavano godendo una cioccolata calda accucciate in un angolo della Sala Grande, riflettendo sugli avvenimenti improbabili verificatosi nelle ultime settimane.

Thomas ha perso il lume della ragione, ragazze mi ha veramente spaventato nella foresta” stava raccontando Mery, un secondo prima che Licia le desse ragione “non so in quale giro si sia immischiato, o perchè lo abbia fatto. Ma ultimamente frequenta un gruppo di ragazzi del sesto anno veramente poco raccomandabili. Pensa che Carla, sapete quella tassorosso del terzo piena di lentiggini, giura di averli sentiti parlare di un fantomatico “piano definitivo”, mentre Gianni del secondo sostiene di averli visti aggirare nel reparto proibito..”. Mery non potè trattenersi dal sorridere, nonostante le notizie alquanto allarmanti “Non riuscirò mai a capire come fai ad essere gli occhi e le orecchie di questo posto Licia, sai sempre tutto di tutti...”. “Niente di notevole, si tratta di essere al posto giusto al momento giusto, e saper essere abbastanza convincente” minimizzò la ragazza accompagnata da un gesto della mano, “piuttosto, nonostante queste mie proverbiali capacità, non sono riuscita a capire cosa capperi combinasse il tuo particolare amichetto verde-argento nella foresta..” “Blaise non è il mio particolare amichetto, né il mio amichetto, né il mio niente” la interruppe Mery stizzita. Prima di aggiungere quasi sussurrando “anche perchè altrimenti non mi avrebbe lasciata da sola in mezzo alla foresta proibita...”. Fu Camilla, che fino a quel momento aveva ascoltato in silenzio a prendere in mano la conversazione con aria spiacciola “cercheremo di capire perchè Blaise si aggirava con aria losca nella foresta e cosa tramano Thomas e il suo gruppetto, tuttavia noi non andremo in giro per il castello ad assistere ad eventuali duelli. E' troppo pericoloso, e potremmo addirittura essere espulse” concluse con aria perentoria. Mery si guardò le unghie non osando discutere ulteriormente, le ragazze avevano assolutamente ragione, non c'era alcun motivo per sgattaiolare nel cuore della notte e rischiare il peggio, assolutamente nessun motivo, nessuno.

Tuttavia proprio a causa di questo “nessun motivo” la corvetta quella notte non riusciva ad addormentarsi, continuando a rigirarsi nel letto angosciata, mentre Camilla dormiva placidamente al suo fianco. Certo avrebbe potuto arrivare in cucina, chiedere una camomilla e tornare in Torre, e se nel tragitto fosse passata dal luogo del duello sarebbe sicuramente stato un puro caso. Sgusciando nelle morbide ciabatte color blu, la ragazza si infilò velocemente il maglione e la gonna e sgattaiolò fuori dalla Torre. Era giunta nei pressi del famoso corridoio del secondo piano quando intuì che c'era assolutamente qualcosa che non andava. Non c'era nessuno in giro, e Mery trasse un sospiro di sollievo; evidemente i ragazzi avevano abbandonato la stupida idea del duello. Che sciocca che era stata ad essere così in pensiero! Tuttavia una serie di voci concitate la trassero subito fuori da quello stato di quiete, “penso non siano studenti della mia Casa, nei sotteranei non ho visto alcun movimento sospetto” stava dicendo l'inconfondibile professor Lumacorno, “certo, certo ma la lettera era inequivocabile” gli rispose tranquillamente il flemmatico professor Longbotton “un controllo è il minimo”.

La corvonero si sentì mancare, doveva asssolutamente dileguarsi! Peccato che la corsa, così come qualsivoglia attività sportiva, non rientrava nella sfera delle sue competenze. Si diresse velocemente verso il piano superiore cercando di muoversi rapidamente producendo il minimo rumore possibile. “Massima velocità, minimo rumore, raggiungere la Sala Comune, infilarsi a letto, dormire, fare finta che questa sera non sia mai esistita”, si ripeteva tra sé la ragazza, nel tentativo di rassicurarsi.

Dopo pochi minuti Mery ansimò, raggiungendo le scale. L'ingresso alla Torre era ancora lontano, senza contare poi che per accedere doveva risolvere l'indovinello, il rischio di dovervi riflettere e rimanere sulla porta della Sala Comune era quindi sempre in agguato. Dannazione, era sempre stata fiera dell'ingresso della sua Casa, tuttavia non si era trovata a dover rientrare in fretta e furia in piena notte prima! Percorsa la prima rampa la ragazza si trovò davanti a un bivio, sentendo dei passi sulla destra si avviò con passo incerto verso sinistra prima di scorgere la coda di Mrs Purss scomparire dietro l'angolo. Maledizione, Gazza sarebbe stato lì a momenti! Stava quasi per darsi per spacciata quando vide l'arazzo di Madama Percivall. Certo il passaggio segreto pensò la ragazza illuminandosi in un sorriso. Questione di pochi secondi e fece scattare il meccanismo: all'interno non si vedeva assolutamente nulla, ma l'idea di non nascondersi era inconcepibile, così con il cuore a mille entrò e fece scattare nuovamente il meccanismo.

Tirando un sospiro di sollievo decide quindi di concedersi un attimo per riprendersi il fiato e si lasciò cadere contro il muro, appoggiandovisi con malagrazia. Solo che le sue spalle non incontrarono la fredda pietra, oddio c'era qualcun altro lì con lei! Il suo cuore mancò un battito, ma non fece in tempo a emettere un solo grido di paura che due solide braccia la afferrarono da dietro coprendole la bocca con una mano. Mi uccideranno, sapevo che mi avrebbero uccisa, una corvonero non va in giro di notte come un grifondoro qualunque, lo sapevo io pensava in preda al panico. “Pennuto maledizione dì al tuo cuore di smettere di fare tutto sto casino, altrimenti ci scopriranno sicuramente!” Conosceva quella voce ironica e strascicata, si senti ruotare su sé stessa e si trovò a fissare due profondi occhi grigi che la guardavano divertiti “Ora io toglierò la mano dalla tua bocca, quindi ti prego di non urlare come una pazz-ahia! Mi hai morso”. I lineamenti di Blaise si distesero in uno dei suoi rari sorrisi “allora oltre alle piume hai anche le zanne è!” aggiunse liberandola. Mery si accorse di come solo un soffio ormai la separava dal serpeverde e arrossendo fece un passo indietro, poi per riprendersi dallo spavento fece qualche profondo respiro ed aspettò un attimo in attesa che i passi nel corridoio si allontanassero, prima di inveire su di lui

Ma ti pare il caso? Cosa ti passa per quella testa vuota? Mi hai fatto prendere un infarto! Anzi dodici infarti, tredici infarti, anzi n-infarti. Cosa vi insegnano in quel di Serpeverde? O forse mentre distribuivano il cervello te eri in coda al bagno?
Ragazzina stai di nuovo stra-parlando, vedi di darti un tono
Darmi un tono? Parla quello che si aggira nell'ombra e aggredisce la gente alle spalle, come se fosse il peggior serial-killer della storia!” Mery ancora ansimava, nonostante gli sforzi per riprendere il controllo di sé.

Aggredire? Voce del verbo aggredire, terza coniugazione trasitivo attivo, assalire qualcuno con violenza. Perdonami ma non vedo traccie di assalti violenti su di te” aggiunse con il suo solito tono beffardo “Ora, se hai finito, io vado a dormire” detto questo si avviò verso uno dei vicoli che si diramavano dal passaggio segreto.

Blaise” il ragazzo fece altri due passi senza girarsi “aspetta!”, qualcosa nel tono di lei lo convinse a fermarsi, così si girò e le rivolse uno sguardo interrogativo.

Mery avrebbe voluto chiedergli come mai fosse in giro a quell'ora e perchè avesse anche solo preso in considerazione un'idea così stupida come un duello. Tuttavia, anche lei sapeva quando era il momento di tacere, quindi ricacciò indietro il flusso di parole e disse solamente:

Ehm.. insomma mi spieghi come arrivare in Torre da qui?

E' semplice, esci dal ritratto e ripercorri la solita strada che hai fatto all'andata, all'incontrario però” aggiunse con tono ironico.

Non fare il tassorosso dai! Sai che gli insegnanti pattugliano i corridoi, non posso rischiare che mi sorprendano! E non posso aspettare qui l'indomani, prima o poi qualcuno di loro potrebbe ricordare l'esistenza di questo passaggio
Blaise la osservò in silenzio per qualche secondo prima di risponderle “Non so come si arriva alla tua preziosissima Torre da qui, ricordi sono un serpeverde! Conosco solo un angusto passaggio che porta alle segrete, dove ho intenzione di dirigermi il più velocemente possibile, come tu stessa hai suggerito questo non è un luogo sicuro in cui sostare a fare conversazione..” detto ciò fece per girarsi prima che la voce flebile di lei, quasi inudibile lo raggiungesse “portami con te”.

  
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