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Autore: mychemicalromance96    22/07/2014    1 recensioni
Giulia è una ragazza liceale di 17 anni, molto realista la quale ha capito già molte cose della vita.
Solo in una cosa non ha smesso di credere, nell'amore, sentimento nobile e puro in contrasto con il cuore peccatore di ogni essere umano. Sarà il suo incontro con Alessio a cambiarle la vita, trasformandola in ciò che ha sempre sognato, oscillando tra sogni e una realtà dura e triste, quella del mondo in cui vive.. Non smetterà di sognare, non smetterà di lottare per ciò in cui crede purché di crescere interiormente.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Studiavo, scrivevo, studiavo ancora, ma quel giorno non riuscivo per niente a concentrarmi. L'immagine degli occhi di quel ragazzo sconosciuto non voleva lasciare la mia mente. Non riuscivo a capire il motivo, ma era come se egli avesse lanciato su di me uno strano incantesimo in modo da non dimenticare il suo sguardo. Scossi violentemente la testa e cercai di concentrarmi sul libro di inglese. Dopo poco squillò il cellulare. Era Alessio. Il mio cuore nel leggere il suo nome si tranquillizzò immediatamente. ''Amore.'' Dissi con un certo tremore di gioia. ''Amore mio, ti va di uscire un po? Andiamo nel parco sul fiume Arno, ho voglia di vederti.'' La sua voce carica di trasporto mi fece subito balzare dalla sedia. C'era un certo legame tra tutti e due, un legame che nessuno avrebbe mai spezzato. Di questo mo convincevo sempre più. ''Si, anche io ho tanta voglia di vederti.'' Così dicendo, terminai la telefonata e corsi subito a prepararmi. Verso il pomeriggio Alessio venne sotto casa e con gioia, dopo aver salutato i miei genitori, scesi le scale, desiderosa di stringermi forte tra le sue braccia. Alessio appena mi vide, mi venne incontro e con il suo fare dolce e determinato strinse le sue grandi braccia intorno al mio corpo. Restammo così stretti l'uno nell'altro per un bel po. Amavo stare tra le sue braccia, perchè mi sentivo protetta, al sicuro. Anche lui amava quel trasporto, amava così tanto sentire che io stavo bene con lui. ''Quando non ti vedo divento subito ansioso, quando non ti vedo, non vedo i tuoi occhi bellissimi è come se mi mancasse il respiro. Ho bisogno di te amore mio.'' Disse con tutta sincerità. Lo guardai negli occhi, persa completamente in quel mare verde e limpido, lessi tutto l'amore che provava per me. ''Anche io quando non ti vedo mi sento male, anche io ho bisogno di te per andare avanti in questo mondo ingiusto.'' La voce tremava. La paura che un giorno tutto ciò sarebbe finito mi assalì nuovamente. Alessio mi strinse ancor di più nelle sue braccia. ''Non devi aver paura di nulla, amore, di nulla, perché ci sono io qui con te.'' Disse quasi come se avesse percepito la mia paura. Sorrisi e subito mi sentì meglio. ''Dai ora andiamo piccola mia.'' Così dicendo salimmo sulla sua moto e ci dirigemmo nel freddo pomeriggio di gennaio verso il parco dove ci incontrammo la prima volta. Appena arrivati, sorridemmo entrambi. Era la prima volta che andavamo li come fidanzati. Subito una forte emozione assalì entrambi. Ci guardammo intorno, e come noi, tante coppiette di fidanzati passeggiavano tranquille e felici lungo il fiume, il quale scorreva lento e pigro. Da lontano il sole giocava nascondendosi tra le montagne. Rivolsi lo sguardo verso il cielo di un azzurro stupendo. ''Sei bellissima.'' Mi disse Alessio, e subito mi baciò. Chiusi gli occhi e ricambiai quel dolce bacio. ''Scommettiamo che mi ricordo in quale punto ci incontrammo per l'esattezza?" Il suo sorriso mi fece subito intuire che si trattava di una sfida, e lui sapeva che amavo le sfide. ''Se perdi cosa succede?" Gli chiesi con aria presuntuosa. ''Non potrei mai perdere, non potrò dimenticare il punto esatto in cui ci siamo incontrati.'' Mi guardò con una tale determinazione da mettermi paura. Così dicendo mi trascinò di corsa verso il punto in cui ci incontrammo. ''E' questo!" Dissi con un piccolo sorriso. Gli occhi mi si fecero subito lucidi. Ero emozionata, soporatutto perché era da un bel po che non andavo in quel punto esatto del parco, dove da li il fiume si vedeva ancor meglio, era così vicino alla terra, all'erba, ma sopratutto anche le montagne in lontananza sembravano essere più vicine. Era sempre stato il mio posto preferito. Era diventato ancor più importante per me, quando io e lui ci incontrammo d'estate. ''Hai visto? Come potevo dimenticarlo?" Afferrandomi le mani, si perse nei miei occhi. Percepì con tutto l'amore che nutrivo per lui quel tocco sensibile e caldo. Guardai le nostre mani sfiorarsi tra loro, le dita giocherellare. Sorrisi, Alessio sorrise. ''Questo è sempre stato il mio posto preferito di questo grande parco.'' Dissi senza staccare gli occhi dalle nostre mani, le quali continuavano a giocherellare. ''Perché?" Mi chiese senza smettere anche lui di guardare le mani. ''Perché da qui sembra di vedere tutto in modo amplificato, tutto con maggior vicinanza. Perché questo è il punto esatto per ricevere quella spinta verso l'alto.'' Dissi. Rivolgendo lo sguardo verso il sole che tramontava dietro le montagne, sentì le lacrime scivolare lungo il mio piccolo viso. L'emozione stava pervadendo nel mio corpo. ''E da quando stai con me, hai ricevuto quella spinta verso l'alto che tanto desideravi come la desideravo anche io?" Mi chiese senza asciugare quelle piccole lacrime. Sapeva che erano lacrime di gioia e quando era così preferiva farle scivolare lungo il mio viso, per lui ero ancor più bella quando piangevo per la felicità. ''Si, da quando sto con te, tutto è diverso, tutto il mondo è diverso, perché te mi fai vivere Alessio, nella gioia e nel dolore te ci sei sempre stato al mio fianco e io non smetterò di amarti. E' vero che siamo solo giovani ragazzi ma è quello che sento, sento di amarti davvero mio angelo.'' Le lacrime uscivano dai miei occhi sempre con più insistenza. ''Oh dolce angelo..'' Disse in un sussurro. I suoi occhi puntati nei miei non facevano altro che trasmettermi calore e tenerezza. Strinse con più veemenza la mia mano, e lentamente si avvicinò alle mie labbra. Erano calde le sue labbra, erano rosse come il fuoco, pulsavano di amore, lo sentivo, lo percepivo dal profondo del mio cuore. Senza smettere di guardare i suoi occhi ricambiai quel bacio tanto desideroso di amore, di passione. ''La mia vita senza te non si potrebbe definire tale credimi.'' Con la mano accarezzò il mio piccolo viso, magnandosi delle mie lacrime. Restò per un bel po a guardarsi la mano bagnata, e rivolgendo anche io lo sguardo sulla sua mano sorrisi. ''Queste lacrime non si asciugheranno mai credimi, resteranno per sempre qui nel mio cuore Giulia.'' Così dicendo si portò la mano sul cuore. ''Alessio..'' Dissi con dolcezza. ''Giulia, io ti amo davvero.'' La sua determinazione si fece ancora più forte, ma quella volta non mi spaventò, quella volta mi fece capire che io ero cambiata davvero, che io stavo davvero bene al suo fianco, e che senza di lui non sarei stata in grado di ricevere quella spinta verso l'alto. ''Non voglio fare il poeta adesso, dato che non sono neppure tanto bravo con le parole però immagina che lo sono e che queste parole che ti sto per dire un giorno più in la le potremmo vivere per davvero...'' Sorrise dolcemente e riafferrando entrambe le mie mani nelle sue restò a guardarmi in silenzio per un bel po. Aspettava che io lo ascoltassi con tutta l'attenzione possibile di questo mondo. ''Se fossimo farfalle vorrei vivere 3 giorni di primavera con te, tre giorni pieni con te e colmarli di tante delizie che 50 anni comuni non sarebbero in grado di vivere come li vivremmo noi in soli 3 giorni.'' Diventò subito rosso in viso, e mostrando la sua dolce timidezza, sembrò diventare un bambino. ''Allora mi dirai queste parole stupede, qui di nuovo a primavera.'' Dissi mentre altre lacrime di gioia scivolavano lungo il viso. "Si, a primavera.'' La sua felicità era così tanta da farmi scoppiare in una fragorosa risata. Mi abbracciò forte e tra le sue braccia restammo a guardare in silenzio gli ultimi raggi del sole salutarci. ''Che bravi ragazzi che siete.'' Subito una voce interruppe quel dolce momento. Ci voltammo e alle nostre spalle una signora anziana ci guardava sorridendo. Ricambiammo i sorrisi. ''E' davvero difficile trovare oggi ragazzi come voi, si capisce proprio che vi amate molto. Coltivate ogni giorno questo dolce amore ragazzi, non lasciatevi perché state davvero bene assieme, c'è davvero un forte legame tra voi lo sento proprio. L'amore è un sentimento fantastico.'' Le sue calde parole ci resero ancora più felice. ''Come fate a percepirlo?'' Le chiese Alessio incuriosito. ''Sono una maga, pratico magia bianca da anni ormai, ma non mi sono mai fatta pubblicità per prevedere il futuro alla gente, ho sempre usato la mia magia per me stessa e per la mia famiglia. Ma il legame che vi unisce lo percepisco fin troppo, e davvero forte da non poter passare inosservati. Solo chi pratica davvero la magia lo può sentire dall'esterno. Il consiglio che vi do è che dovete restare uniti, vivere ogni giorno la vostra storia, vivere alla giornata senza mai smettere di amarvi.'' Così dicendo quella signora davvero molto dolce e al tempo stesso misteriosa se ne andò lanciandoci un ultimo sorriso. Restammo abbracciati l'uno nell'altro per molto tempo ancora, persi con lo sguardo verso l'orizzonte. Un orizzonte che un giorno avremmo voluto toccare e vivere con i nostri stessi corpi, perché una cosa bella è una gioia eterna.
  
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