Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
Segui la storia  |       
Autore: Alex_Beilschmidt    24/07/2014    1 recensioni
Ciao a tutti! Vi siete mai chiesti il perché dei poteri di Elsa? In questa storia potrete leggere quella che è per me un'idea piuttosto accattivante di come Elsa abbia ricevuto i suoi sin dalla nascita (per la felicità di tutti, qui centra Jack Frost... E non sarà solo!). Questa è la prima volta che scrivo una storia del tutto inventata, quindi non mi sbranate viva se la storia non vi piace... E prometto (sempre per la felicità di tutti) che aggiornerò molto spesso. Un ringraziamento speciale agli autori di "Regina di ghiaccio" (MiakaHongo) e "Ice" (MarykoLove) per l'ispirazione che mi hanno dato con le opere qui riportate. Recensite in tanti!!
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Anna, Elsa, Granpapà, Re, Regina
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Elsa, una nuova leggenda (+ Il mio centro sei tu)'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
~~Jack era seduto appoggiato con la schiena ad un albero lì vicino alla tomba di Elsa, a riposarsi e ad ammirare il lago ghiacciato in mezzo ad un territorio che aveva sempre meno neve, pensando ''Oh no, che cosa ho fatto... Non sono buono a nulla, neanche a seguire la mia natura!'', quando qualcosa interruppe i suoi pensieri. Nell'aria si sentiva una leggera voce femminile che intonava una melodia a lui familiare, ma che era così bassa che era probabile che se la stesse immaginando. Poi iniziarono a cadere dei delicati fiocchi di neve. Era una cosa che, per la prima volta, gli scaldò il cuore, ma nonostante ciò preferì far cessare quella nevicata ''Fantastico, ora sento anche le voci! … E devo ricordarmi di moderare le mie emozioni...''. Ma poi, dopo averci provato e riprovato, quella neve non si decideva a sparire ''Ehi, ma questa neve... Non è... Mia... Sono impazzito, forse...? Devo andare a vedere cosa sta succedendo!''. Allora si prese coraggio, si alzò e corse verso il centro del bosco,  dove pareva provenire le magia, e si nascose dietro un grosso albero, appoggiando la schiena alla corteccia. Poi si girò e si sporse con la testa per cercare di vedere qualcosa. Riuscì ad intravedere una leggera luce azzurrina, ma la boscaglia era ancora troppo fitta per riuscire a capire cosa ci fosse oltre, così andò per nascondersi dietro un'altra quercia, poi un'altra ed un altra ancora... Finchè ad un certo punto, quando studiò nuovamente il posto, riconobbe la sagoma di una persona. Una ragazza. Era pallida, alta e magra, aveva gli occhi azzurri e i capelli biondo platino raccolti in una treccia; indossava un  abito, che sembrava quasi fatto di ghiaccio, abbastanza aderente, che le esaltava le bellissime forme, con uno spacco sulla gonna ed un lungo mantello che pareva essere formato con cristalli di brina. Questa fece dei morbidi movimenti con le braccia, e dalle mani le uscivano delle luci blu cristallizzate che viaggiando verso l'alto andavano a formare ghirigori e fiocchi di neve. Lui si sporse ancora di più, ed incredulo si domandò fra sé e sé senza essere sentito da nessuno ''…Elsa?''. Mentre lentamente avanzava passetto dopo passetto, finì per calpestare distrattamente un rametto caduto per terra che, spezzandosi sotto i suoi piedi, diede origine ad un lieve CROCK, che bastò a farsi notare dalla ragazza. Questa interruppe i suoi giochetti e si girò di scatto verso Frost, mettendosi in posizione d'attacco. Jack subito si accorse di essere stato visto, così, vedendola in un atteggiamento tutt'altro che amichevole, spaventato si mise a correre nella direzione opposta, senza mai voltarsi. Ancor prima di riuscire a raggiungere il lago, dove non essendoci alberi sarebbe potuto saltare in volo senza il problema di sbattere contro qualche ramo, qualcosa lo trattenne. Inciampò per terra, scoprendo che i suoi piedi erano rimasti intrappolati in un bolcco di ghiaccio spinoso. Fece in tempo a chiedersi ''Ma che...?'', che quando alzò lo sguardo dai suoi piedi vide che lei lo aveva raggiunto. Questa, con un veloce movimento della mano, bloccò anche le braccia e i polsi di lui, stendendolo al suolo. Dopo, ella si mise in ginocchio alla destra del prigioniero e, sostenendosi con una mano a terra, fece avanzare il suo busto per avvicinarsi a lui ''Elsa...?''. ''Chi sei? Come fai a sapere chi sono?'' gli domandò duramente ''E perché mi stavi spiando? Cosa vuoi da me?''. Sul viso del giovane sorse un'espressione confusa ''Elsa...?'' le chiese a bassa voce ''Anche tu hai perso i tuoi ricordi? Davvero non ti ricordi di me?''; lei assunse uno sguardo più morbido ''Dovrei conoscerti?''. ''Elsa, sono io, Jack! Jack Frost! 'Fiocco di Neve' ti ricorda niente?'' lei scosse la testa e domandò timidamente''Tu... Tu mi puoi aiutare?''. Il viso di Jack s'illuminò e felice le rispose ''Elsa, vieni, dobbiamo andare al palazzo di Dentolina, la fatina dei denti! Lì troverai i tuoi dentini e così riavrai tutti i tuoi ricordi!'', poi le porse la mano ''Vieni con me?''. Non appena lei la prese, lui afferrò il bastone ed in un attimo entrambi erano in volo a cavalcare il vento fino in Asia. Quando atterrarono sul pavimento di roccia affrescato, attirarono l'attenzione di un gruppo di fatine ''Ciao Dente da Latte! Ragazze...! Comunque, dov'è dentolina? Come, non c'è? Ah, ok... Sentite, abbiamo bisogno dei dentini di Elsa!''. Mentre una fatina era andata a prenderli, delle altre: alcune rimanevano imbambolate ad ammirare Jack, mentre le altre studiavano la ragazza. Dopo pochissimo tempo tornò Dente da Latte con la custodia dei dentini che appartenevano alla ragazza e la diede a Frost, che a sua volta la passò ad Elsa. '' Come... Cosa devo fare?'' domandò ella osservando velocemente il contenitore dorato fra le mani, e l'altro le rispose ''Intanto torniamo al lago, ti spiegherò tutto durante il viaggio''; poi i due salutarono le fatine e le ringraziarono per il loro aiuto e balzarono in aria. Mentre venivano trasportati dalla corrente, il giovane iniziò a spiegarle ''Sai, anche a me è capitata la stessa cosa... Una sera all'improvviso vengo risvegliato dalla Luna, quella mi dice che mi chiamo Jack Frost, io scopro i poteri e scopro anche che... Nessuno poteva vedermi, perché nessuno credeva in me. In pratica sono stato da solo, dimenticato, senza che nessuno mi rivolgesse più la parola per 500 anni! Ma poi, la Luna stessa mi ha scelto come guardiano e mi sono unito agli altri. Ed è stato qui che ho ricevuto i miei dentini ed ho scoperto il mio passato. Ma la mia più grande avventura è stata quando ho conosciuto te... Eri una fanciulla adorabil-'' per poi venire interrotto ''Aspetta,'' chiese curiosa ella ''ma io avevo una specie di 'vita precendete'!?''. Arrivati, appoggiarono i piedi per terra ed Elsa prese in mano la scatolina ''Ma certo che ce l'avevi! Tutte noi leggende ce l'avevamo prima di diventare tali!'' le riferì con il suo bellissimo sorriso stampato in faccia ''Basta solo che premi questo tasto...'' e questo fece lei.
[Elsa, nella sua mente, vede la sua vita passarle davanti agli occhi e le memorie tornare al loro posto]
Vide una serie di scene ed immagini della sua vita: quando aprì gli occhi per la prima volta e vide Jack, qando lui le spazzolava i capelli, quando dormiva insieme a lei e la tranquillizzava se aveva gli incubi, quando si era messo da parte per fare spazio ad Anna, quando la aiutava a controllare i suoi poteri, quando litigarono, quando ballarono mano nella mano, quando lei stava morendo e lui che le permise di esprimere i suoi ultimi desideri, di come le è sempre stato vicino... Tutte le battaglie di neve, gli aiuti, le coccole, i momenti passati insieme. Quando quel flashback finì, Elsa sbattè le palpebre un paio di volte, scosse la testa e guardò negli occhi di Jack. ''JACK!!'' corse ad abbracciarlo buttandosi fra le sue braccia.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio / Vai alla pagina dell'autore: Alex_Beilschmidt