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Autore: Jeo 95    28/07/2014    11 recensioni
Storia OC. Iscrizioni Riaperte a partire dal capitolo 9! PER OGNI INFORMAZIONE CONSULTATE LE NOTE NEL CAPITOLO 9!
Bonsoir mes amis!!!! Ed eccomi a riproporvi -molto, forse troppo prima del previsto- la mia storia ad OC, pubblicata per un evento speciale!!
Spero che anche questa nuova versione possa piacervi, e che partecipiate alla mia storia ^^
Un bacione a tutti e grazie in anticipo per chiunque parteciperà.
Jeo 95 :3
p.s. STORIA DEDICATA ALLA MIA FANTASTICA BOSS PER IL SUO COMPLEANNO (anche se in ritardo ç.ç)
TANTI AUGURI BOSS!!!!!!!
Genere: Avventura, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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THE KNIGHTS OF THE DRAGONS.

 



CAPITOLO 5- TURBULENT GROUPS.

 

Città di Azalea. Fiore, Anno x1000

- Non. È. Possibile.-

Nikki amava sul serio le risse, più di qualunque altra cosa e con tutta sé stessa.

Erano una fonte inesauribile di sfogo, divertenti e che caricavano l'intero corpo di un'eccitante carica adrenalinica ogni volta che si tirava un pungo, che schivava un calcio, che si castravano gli uomini a suon di colpi dove il sole non era solito battere.

Ma da buona assassina qual era, con un'importante missione in svolgimento, era abbastanza coscienziosa da evitare di immischiarsi in risse inutili e potenzialmente pericolose per i tizi che stavano con lei.

Per cui, quando si erano imbattuti in una rissa da osteria molto violenta, si era subito prefissata l'obbiettivo di resistere all'impulso di buttarcisi a capofitto, cambiando immediatamente strada per evitare qualsiasi genere di tentazione.

Quando però il braccialetto si era messo a brillare, per fortuna o sfortuna, le si erano illuminati gli occhi e le guance si erano arrossate per la felicità.

- Ohhhh che peccatoooo, dobbiamo andare in mezzo alla rissa per recuperare qualcuno, che disdettaaaa.-

Si vedeva lontano chilometri che era felice, forse anche per il fatto che il sorriso le arrivava da un orecchio all'altro.

- Tze, idiota.- Isaac si girò da un lato fissando truce la bionda, incrociando le braccia al petto e ripetendosi a mantra che quella era una donna pericolosa e completamente fuori di testa.

Atsushi si limitava a guardarla come se niente e nessuno potesse toccare il suo interesse, nonostante sia Nikki che la rissa suscitavano in lui una certa curiosità.

Ashuros, invece, la osservava saltellare come una scema verso l'affollata osteria, e solo a vedere tutta quella folla si sentì infastidito. Odiava decisamente avere troppa gente intorno.

- Yeee una rissa che bello!!!!-

Yelle non era da meno però, anche lei super eccitata all'idea di partecipare ad una bella rissa e menare un po' le mani.

Incespicò però nei suoi stessi piedi, e se non fosse stato per i riflessi pronti di Ashuros adesso il suo naso sarebbe una fontanella di sangue.

Quando la posizione di Yelle fu di nuovo eretta rivolse un piccolo sorrisino imbarazzato al ragazzo, ringraziandolo di cuore.

- Ahahah sono proprio sbadata. Ti ringrazio per aver salvato il mio povero naso Ash!- l'albino, prima disinteressato storse il naso.

- Non prenderti troppe confidenze.- e togliendole il braccio dalla vita si allontanò, tornando al suo silenzio consueto.

Nemmeno Yelle seppe spiegarsi il perché, ma in quel momento trovò il comportamento da lupo solitario di Ashuros molto divertente.

- Ascoltatemi bene, voi aspettate qui mentre io cerco di vedere chi dobbiamo recuperare.-

- Non è giusto Nikki-chan! Anche io voglio combattere nella rissa!!- protestò Yelle appiccicandosi all'ormai amica bionda.

- Per quanto mi faccia piacere non essere l'unica ad amare le risse, qui c'è troppo da rischiare. Se li dentro ci fosse un mago potrebbe diventare...-

- Wowowowo frena un po' donna, mago? Cos'è ci prendi per idioti? Lo sanno tutti che la magia non esiste.-

A passo di carica la biondina si portò a pochi centimetri dal volto di Isaac, lo prese per il colletto della maglia e lo tirò più in basso che poté, fulminandolo con lo guardo più truce che i quattro le avessero visto in volto.

- Sentimi bene pezzo di cretino, non me ne frega un cazzo se te la fai sotto ogni volta che vedi una donna, se nel tuo mondo la magia non è cosa comune e nemmeno se vivendo in un'altra dimensione non sai un cazzo del mio mondo. Tu prova a dire ancora che la magia non esiste e giuro che di stacco la lingua e la do in pasto ai Qaskador e ti torturerò fino alla fine dei tempi!- lo mollò malamente poi, inoltrandosi nella folla di spettatori e ordinò ai quattro di non muovere un solo muscolo o avrebbe fatto fuori tutti al suo ritorno. Risultò estremamente convincente.

Lasciatasi alle spalle un borbottante Isaac che inveiva pesantemente contro di lei, Nikki giunse all'interno della locanda abbastanza in fretta per assistere al putiferio che si era scatenato in quella locanda, o almeno a ciò che ne rimaneva.

Tavoli rovesciati, sedie e persone volanti, bottiglie frantumate e muri macchiati lasciavano intendere due cose: o era appena passato un tornado, o si era appena conclusa una rissa coi fiocchi.

Anche se ad una seconda occhiata, fu ben chiaro a tutti che non si era ancora conclusa, e che le due persone rimaste in piedi ancora si fronteggiavano, più o meno.

La prima figura su cui Nikki si concentrò, fu quella un giovane ragazzo dai capelli bianchi, che saltava da un tavolo all'altro del locale, quelli ancora rimasti integri per lo meno, evitando con controversa eleganza gli attacchi fisici di un uomo che era il doppio di lui. Percependo l'energia che man mano si scaldava nell'aria, la ragazza poté dedurre senza alcun dubbio che chi le stava davanti, oltre il ragazzo che veniva riconosciuto dal bracciale con una luce viola, era senz'altro un mago.

Adocchiò in un secondo momento il povero barista, rannicchiato dietro il bancone tutto tremante, mentre il ragazzo dai capelli color neve si divertiva a prendere in giro l'energumeno pelato dal corpo ricoperto di tatuaggi come se fosse un moccioso di pochi anni.

Per un attimo sperò che il suo obbiettivo fosse l’energumeno tatuato, sarebbe stato tutto più facile maledizione! Ma poi tornò alla cruda e dura realtà.

Se nel suo mondo quel ragazzo si credeva tanto forte da poter fronteggiare bestioni alti il triplo di lui, pensare che anche li funzionasse alla stessa maniera era un suicidio bello e buono. Ricordò però che quei ragazzi non sapevano nulla del suo di mondo, anche se la vecchia aveva usato un termine più simile a "non ricordano", in ogni caso era quindi impossibile che conoscessero l’uso della magia, e le parole dette da Isaac poco prima non fecero che confermare quella verità.

Sfortunatamente però, quel tipo era di certo un mago.

- Qui se non fermo subito quei due, mi sa che le guardie verranno a farci il culo.-

I quattro ragazzi, che ovviamente avevano disobbedito alla ragazza e l'avevano seguita, la osservavano in silenzio portarsi al centro della stanza.

- BRUTTO MOCCIOSO BASTARDO, TE LA FARÒ PAGARE CARA PER ESSERTI PRESO GIOCO DI ME!!!- sbraitò l’omone all'albino, che si limitò semplicemente a ghignare.

- Susu, perché ti agiti tanto signor scimmione? Ho solo detto che non avevo mai visto un primate così ben addestrato.-

Rosso di rabbia fino alla punta delle orecchie, l'uomo caricò il ragazzo con più forza e violenza di prima. La voglia di tappargli per sempre quella lurida boccaccia sempre più forte.

- Ok direi che è il momento di smetterla.-

Nikki si posizionò al centro esatto della stanza, proprio mentre l'uomo aveva iniziato la sua corsa della distruzione.

- Levati dai piedi mocciosa!-

- Ehi tu spostati!- anche il ragazzo si allarmò, ma quando vide ciò che Nikki fu in grado di fare ne rimase colpito.

- Nikki!- nonostante la sua preoccupazione Yelle sapeva che quella ragazza possedeva una forza fuori dal comune, e infatti lo dimostrò ancora una volta bloccando con una mano il gigante e rispedendolo indietro.

Quando l'uomo si rialzò in piedi, più incazzato che mai, le ringhiò contro tutta la sua ira.

- MALEDETTA.-

- Zoblin il distruttore, grado D. Maschio, mercenario di professione. Percentuale di missioni riuscite del 66%. Livello di pericolo medio.- come se fosse stata uno dei computer del mondo alternativo, Nikki ripeté tutte le generalità dell'uomo con una precisione impeccabile, stupendo lui per primo.

Non c'era poi tanto da sorprendersi, era stato assoldato da uno dei suoi precedenti obbiettivi, aveva fatto ricerche su di lui.

Si rivolse però al ragazzo albino per ottenere le informazioni di cui aveva bisogno, e se aveva ragione, anche lui faceva parte del gruppo delle persone da recuperare.

- Ehi tu, come ti chiami?-

- Eh? Io?- domandò stupito il ragazzo. Lei semplicemente annuì.

- Mikoto Jin al rapporto signorina spaventosa!-

Sorvolò su quella sottospecie d'insulto, ora aveva altro a cui pensare, ma se non era chi pensava lei, allora si doveva preparare ad una morte lenta e dolorosa. In ogni caso una punizione l'avrebbe presa comunque.

- Stronzetta non ignorarmi!- ma la bionda continuò a parlare, senza curarsi dell'uomo a cui dava le spalle. Incazzato come mai prima di allora, Zoblin si avvicinava alla ragazza di soppiatto, senza rendersi conto che stava cadendo proprio nelle fauci della tigre.

Jin se ne accorse e subito si mise sull'attenti, specialmente quando vide una strana luce rosso fuoco brillare sulle mani dello scimmione. Qualcosa non quadrava.

- Signorina Hulk, sarebbe meglio che ti guardassi alle spalle.- ignara di cosa fosse un "Hulk", la bionda continuò a parlare come se non avesse sentito, quando invece si era accorta di tutto.

L'avevano presa per una principiante per caso?

- Il mio nome è Nikki, per caso sei stato portato qui da una luce viola?- drizzò le orecchie Jin, molto più interessato di prima alle parole della ragazza, ma non smettendo comunque di avvisarla.

- Esatto, ma come lo sai? E se fossi in te mi volterei alla svelta.- Zoblin era sempre più vicino.

- Bene, sappi che sono amica di chi ti ha portata qui, che so come farti tornare, ma che per fare ciò questo dovresti cortesemente seguirmi.-

- Sisi come vuoi, ma ora girati!- quella stupida ragazza non voleva proprio capire!

L’ombra dell’omaccione di prima si fece avanti, ma sembrava che la bionda non se ne fosse accorta, al che Jin scattò velocemente verso di lei, consapevole però che non avrebbe fatto in tempo.

- Perfetto.- sussurrò lei intanto con un ghigno.

- ATTENTA ALLE SPALLE!!- Yelle e Jin gridarono disperati, assistendo ad una scena che li lasciò sconvolti.

Anche Isaac, Atsushi e perfino Ashuros rimasero sbigottiti nel vedere le mani dello scimmione completamente avvolte dal fuoco, senza che questi si ferisse, bruciasse o soffrisse.

Con un potente incantesimo, il mago aveva incendiato il corpo della ragazza, che ora era in piedi nello stesso punto al centro della stanza, avvolta interamente dalle fiamme.

Jin stese con un potente calcio l’energumeno tutto muscoli e niente cervello, per poi guardare sorpreso la scena e realizzando di essere arrivato tardi.

Yelle era già sull'orlo delle lacrime, quasi tutti erano rimasti a dir poco inorriditi da quella scena, primi fra tutti i ragazzi provenienti dall’altro mondo, eccetto Ashuros, che seppur sorpreso e sconvolto non sembrava provare disgusto nel vedere un cadavere in fiamme.

Come diavolo aveva fatto quell’essere a produrre fuoco dalle mani? Era la domanda che tutti loro si ponevano.

Poi una voce emerse dalle fiamme.

- Pffahahahahahahahahah e questo sarebbe un incantesimo del fuoco?! Ma non farmi ridere ahahahahah!!!!!!-

Le fiamme sparirono dal corpo della ragazza, lasciando spiazzati i presenti, specialmente quando notarono che né il corpo né i vestiti avevano segni di bruciatura.

- Ma che bravo Jin, sei più forte di quel che sembri!- sorrise la bionda, ma il ragazzo non riusciva a smettere di fissarla imbambolato.

Nikki sbuffò, prima di abbassarsi all’altezza dell’uomo a terra e sollevargli il viso.

- Ma come d-diavolo…?!- biascicò l’uomo ormai semi cosciente e prossimo all’addormentarsi.

- Pensavi fosse così facile liberarsi di me? Ti prego, quell’incantesimo da quattro soldi non avrebbe fatto male nemmeno ad un bambino. Mi spiace, ma ti sei messo contro la persona sbagliata amico……-

La bionda chiuse gli occhi, respirando profondamente.

Un ghigno sadico le si dipinse poi in volto, facendo tremare l’uomo che aveva capito cosa lo aspettava, anzi, aveva capito chi aveva davanti, e non era per nulla un bene.

- A-As-Aspetta…!-

- Addio.- sussurrò riaprendo gli occhi.

L’ultima cosa che vide l’uomo fu un bagliore rosso, poi la vita gli scivolò via dal corpo per sempre.

Uscì poi dalla locanda senza rendere conto a nessuno, incitando però Jin e gli altri a seguirla.

Per i primi momenti nessuno osò aprir bocca, ancora tutti troppo atterriti da ciò che era successo, ma presto la tranquillità da Nikki tanto sperata si tramutò in uno nuova e orribile tortura.

- Quindi la magia esiste davvero davvero?-

- Si, la magia esiste davvero.- ripeté per la millesima volta la bionda, annoiata da quella domanda che da almeno una mezz'ora buona le veniva ripetutamente formulata.

Aveva perso il conto di quante volte Yelle e Jin gliel'avevano chiesto con occhi luccicanti.

Ashuros e Atsushi erano rimasti chiusi nel loro silenzio, più per abitudine che per sorpresa a quello che era successo, nonostante stavolta nemmeno loro fossero rimasti completamente indifferenti all'accaduto.

L'unico che sembrava voler rifiutare quell'assurda quanto anomala situazione era Isaac, completamente contrario all'argomento magia, che cercava continuamente scuse su scuse per giustificare con razionalità l'accaduto. Non poteva credere, né voleva, che fosse opera della magia.

Nikki sbuffò ancora una volta, ormai priva di sufficiente pazienza per continuare quella estenuante missione. Era senza dubbio la più difficile che avesse mai svolto.

All'improvviso il bracciale s'illuminò una seconda volta, questa volta il bagliore fu di colore marroncino terra, un ottimo segnale che la fece sorridere.

Si mise a correre senza dire nulla a nessuno, in una direzione imprecisata, mentre gli altri tentarono di tenere il passo gridandole di fermarsi.

Lei non lo fece ed euforica si diresse verso il punto indicato dal bracciale, dove ad attenderla però, vi era il suo incubo peggiore.

Perché ultimamente il dio della fortuna sembrava detestarla con tutto il cuore?

***

Antiche Rovine di Viridis. Fiore, Anno x1000

Era rimasto completamente rapito Ace dall'incalcolabile valore storico e artistico che le rovine in cui era capitato dovevano avere.

Certo non era più nel palazzo in cui si diceva dormisse Re Artù, ma certo era che quel posto aveva un valore storico pari, se non superiore, a quello del palazzo del Re dei cavalieri.

Purtroppo le iscrizioni erano in una lingua che non conosceva, cosa assai strana per lui, visto che si era laureato in lingue con ottimi voti.

Le immagini erano però chiare e nitide, raccontavano in ogni sfumatura la storia di coraggiosi cavalieri magici in sella ai loro draghi, contro essere malvagi che puntavano alla distruzione del mondo.

O almeno questo poté dedurre dai semplici disegni, anche se non riusciva a capire cosa fossero quei puntini luminosi sopra i combattenti. Probabilmente significava che la battaglia era avvenuta di notte.

Talmente preso com'era da quella fantastica scoperta, si dimenticò completamente che in quel luogo non era affatto solo.

- Ohi Ace! Che stai facendo li sotto?!-

- Solo un secondo, arrivo subito Misaki!-

La biondina dagli occhi rosa sorrise ed annuì, tornando a sedersi sul prato poco lontano da quel cumulo di macerie in cui aveva trovato il giovane dai capelli castani e la ragazza albina dagli occhi azzurri malinconici come Misaki non ne aveva mai visti.

Doveva ammetterlo però era molto bella, bella come una bambola di porcellana.

- Allora, ancora non vuoi dirmi il tuo nome?- chiese dolce la biondina, causando nell'altra un piccolo sussulto.

Non era abituata al contatto con le persone, troppi ricordi dolorosi si affollavano nella sua mente perché potesse aprirsi con qualcuno, e in quel momento desiderava solo tornare a casa, sedersi sulla sua comoda poltrona e non pensare più a niente e nessuno.

Certo era però che quella ragazza tanto gentile e carina, nonostante il suo silenzio, non aveva mai smesso di sorriderle e di provare a conversare con lei, senza insultarla, minacciarla o cercare di farle del male in qualunque modo.

Ma se si fosse lasciata andare? E se poi parlando fosse risultata noiosa e la ragazza ora tanto gentile avesse iniziato ad insultarla? E se con il suo carattere chiuso avesse dato l'idea della solitaria antipatica e viziata? E se quella ragazza l'avesse odiata? Tante domande e nessuna certezza, tranne quella che la bionda era ancora lì, al suo fianco, e che non aveva mai smesso di sorriderle.

Forse, almeno per una volta, poteva provare a fidarsi.

- Rosie Miles.-

Dopo il primo momento di stupore, Misaki sorrise di gioia.

- Che bello, finalmente hai parlato! Molto piacere Rosie, io sono Misaki Kuroshi, ma puoi chiamarmi pure Misa.-

Era entusiasta la biondina, tanto che il suo sorriso abbagliò per un attimo la vista di Rosie, arrossita e terribilmente a disagio. Le era però piaciuto il suono del suo nome pronunciato con tanta felicità da quella ragazza, non l'aveva mai sentito con un tono così caldo e dolce prima d'ora.

- Ooohi Misakiii!!!-

Si girarono entrambe di scatto, puntando lo sguardo sul ragazzo dai capelli castani che si era finalmente deciso ad uscire dal cumulo di rovine che lui aveva definito "terribilmente affascinanti".

- Finalmente ti sei deciso ad uscire da lì, "archeologo-san".- ironizzò Misaki, facendo sghignazzare anche il diretto interessato.

- Molto divertente Misa.- puntò lo sguardo sull'albina lì di fianco, tesa e nervosa a tal punto da farlo sorridere.- Allora, la nostra amica silenziosa ha parlato finalmente?-

Il cuore di Rosie fece un balzo. Amica? No, doveva calmare il suo povero cuore impazzito, era solamente un modo di dire.

- Già, si chiama Rosie. Non trovi che sia carinissima?- chiese felice Misaki abbracciando la ragazza che s'irrigidì all'istante. Non era abituata a contatti di quel genere.

- Si, molto carina.- sorrise Ace, chinandosi vicino a lei e sorridendole gentile. Inevitabilmente Rosie arrossì.

- Molto piacere, io sono Ace Mustang.- si presentò facendole il baciamano.- Ascolta, non è che per caso sai dove siamo finiti e come possiamo fare per tornare indietro?-

Aveva sentito quello che Ace le stava dicendo, ma il respiro le si era fermato quando le labbra di lui si erano posate sulla sua mano, e i suoi occhi azzurri s'incrociarono con quelli verde smeraldo del ragazzo. Erano davvero molto belli.

- I-Io veramente non sono di qui. Una strana luce mi ha presa e quando mi sono svegliata... ero qui.-

Ace e Misa sgranarono gli occhi, ora consapevoli di non essere gli unici stranieri catapultati in quel luogo strano.

- Ma allora non siamo gli unici Ace.-

- Già, ed è possibile che ce ne siano altri nella nostra stessa situazione.-

Rosie sembrò non capire di cosa parlassero i due ragazzi, ma un'idea comunque se l'era già fatta.

- Questo significa che anche voi...?- Misa annuì.

- Anche noi siamo stati portati qui misteriosamente, probabilmente dalla stessa luce viola che ha portato qui anche te.-

- Ahhh che peccato però, se avessimo incontrato qualcuno del posto avremmo potuto farci aiutare.- pensò ad alta voce Ace, lanciando senza volerlo un enorme macigno proprio contro il cuore di Rosie.

Ecco lo sapeva lei, ancora una volta aveva distrutto le aspettative che si erano create attorno a lei, ancora una volta aveva deluso persone che si erano dimostrate gentili con lei. Se ora l'avessero odiata, non se ne sarebbe stupita affatto.

- Oh be poco male, almeno adesso sappiamo che c'è altra gente da aiutare. Se non ti avessimo incontrata saresti potuta restare bloccata qui da sola per sempre e sarebbe stato un grosso problema.- continuò il castano, sorridendole ancora una volta.

- Già è vero, non è mai bello rimanere soli in un luogo sconosciuto, è stata proprio una fortuna incontrarti.- anche Misa le sorrise.

Rosie sentiva lacrime di felicità premerle agli angoli degli occhi, stupita, insicura, ma per la prima volta felice. Non la consideravano una disgrazia, una sventura, un mostro? Poteva davvero fidarsi di quei due? Non ne era certa, ma provare almeno a parlare con loro era già un buon inizio.

- Forza, rimettiamoci in marcia e cerchiamo qualcuno che sappia cosa ci sia successo!- esclamò eccitata Misaki, alzando un pugno al cielo ed incitando anche gli amici.

- Posso davvero venire con voi?- da prima stupiti, Ace e Misa sorrisero insieme a Rosie, annuendo energicamente.

- Ovvio che si!- e per la prima volta, anche l'albina sorrise.

Camminarono per diverso tempo, nel quale Ace stava in testa e faceva strada, scambiandosi alle volte piccole battutine con Misaki che invece se ne stava dietro affiancata da Rosie.

- Voi due... eravate molto amici anche prima di arrivare qui?- domandò cauta l'albina alla bionda.

- Oh no, ci siamo incontrati qui per la prima volta.- rise Misaki, stupendo l'altra ragazza.- Poco prima di trovare te, mi sono svegliata con Ace che cercava di rianimarmi colpendomi piano in faccia e bagnandomi con dell'acqua.-

- Già! E come ringraziamento mi hai riempito la faccia di schiaffi e in più mi hai dato del maniaco.- s'intromise l'interessato, facendo arrossire la bionda per l'imbarazzo.

- Mi hai spaventata! Non l'ho fatto di proposito!-

- Ceeerto che no, l'hai fatto solo intenzionalmente.-

- Antipatico!- gli fece una linguaccia.- Pensa a non perderti "archeologo-san"!-

Bisticciavano, ma in realtà scherzavano come se fossero amici da una vita. Rosie si sentì quasi invidiosa di quel loro legame.

- Sembrate molto legati.- commentò a voce altra, attirando l'attenzione della compagna.

- Dici? Be, forse sarà che abbiamo caratteri simili. Anche se Ace è molto più forte e sicuro di me.-

C'era qualcosa in quelle parole che insospettì l'albina, come se qualcosa non andasse, ma non riusciva a capire cosa esattamente fosse.

- Io credo che...-

Una potente esplosione li mise sull'attenti, anche per il fatto che non era molto lontana da dove si trovavano loro ora.

- Che è stato?-

- Veniva da quella parte!-

Senza aspettarle Ace si catapultò nel punto in cui aveva intuito fosse avvenuta l'esplosione, per accertarsi che non vi fossero feriti e anche perché, ne era certo, lì potevano trovare le persone che con molta probabilità avrebbero potuto aiutarli.

***

Foresta Viridis. Fiore, Anno x1000

Sempre immersa nel verde di una foresta, ad occhio inesperto sempre la stessa, Layla già si era accorta di non trovarsi più nella tranquillità della Foresta Nera tedesca.

Dove fosse finita esattamente però non lo sapeva ancora.

Agilmente era riuscita ad arrampicarsi su uno dei grandi alberi splendenti di verde, tentando di orientarsi e cercare di dare un nome al misterioso luogo in cui era finita.

Certo doveva ammettere però che era davvero piacevole essere finita lì, tra la calma innaturale del bosco, la pace ed il silenzio che la foresta potevano regalare, era tutto così perfettamente tranquillo.

- OHI OMBRETTAAAAA!!!!! ALLORA VEDI QUALCOSA?!?!?!-

Sbuffò l'assassina, dovendo correggere i suoi pensieri. Quasi tutto era perfettamente tranquillo.

Agilmente com'era salita, Layla scese dal grande albero e atterrò con grazia, mostrando ancora una volta di possedere una straordinaria agilità felina.

- Non chiamarmi così.-

- Be, se tu non mi dici il tuo nome, io non posso che chiamarti in altro modo.- sbadigliò stanco il ragazzo dai lisci capelli castani che si era trovata costretta a portarsi dietro.

Per forza, anche se provava a scaricarlo quello continuava a seguirla e non c'era modo di dissuaderlo dalla sua opera.

- Yared... muori.- e s'incamminò verso il centro della foresta, mollando lì l'altro e sperando di poterlo seminare. Dolce pura illusione.

Il ragazzo sgranò gli occhi color miele, prima di alzarsi dalla posizione supina in cui era e seguire la ragazza dai capelli bianchi incappucciata.

- Ehi! Ombretta aspettami!-

- Mi sembra di averti detto di non chiamarmi così.- ribadì lei, i muscoli in tensione.

C'era qualcosa che non andava, lo sentiva nell'aria.

- Be allora dimmi il tuo nome, così la smetto.-

- Perché ti interessa tanto?-

- Be, perché per la prima volta sono stato io ad essere salvato da una ragazza e non viceversa.- sorrise il ragazzo, lasciando la ragazza perplessa.

Yared era un rissaiolo per natura, amante dei combattimenti a distanza ravvicinata e, occasionalmente, portatore della "sindrome del cavaliere", che lo spingeva a correre in aiuto di ragazze che si trovavano, per un motivo o per un altro, nei guai.

Nei pasticci ci era però finito lui quella volta, coinvolto in una specie di rapina stile medievale con quattro banditi non troppo forti ma armati fino ai denti che lo aveva accerchiato e che pretendevano i suoi tesori e la sua testa.

Peccato fosse al verde in quel momento.

Poi era apparsa quella misteriosa ragazza dal cappuccio sempre calato, la pelle delicata ed i capelli bianchi, che in quattro e quattr'otto aveva sgomberato la banda criminale e aveva rubato loro tutte le armi. In quel momento si era presentata come Shadow, da qui il soprannome, ma Yared era convinto che non fosse quello il suo vero nome.

Quando poi aveva scoperto che entrambi erano stati catapultati in quel posto nello stesso e misterioso modo, aveva deciso di seguirla per trovare una via d'uscita insieme, anche se la ragazza non era parsa particolarmente entusiasta di questa iniziativa.

- Eddai Ombretta, dimmi il tuo nome così...- l'albina gli sigillò la bocca, scrutando i dintorni con attenzione e circospezione.

- Taci e abbassa il volume. C'è qualcosa che non va.-

- Prima dimmi il tuo nome e poi starò zitto.-

Sospirando rassegnata la ragazza si decise a soddisfare la richiesta del compagno, sperando così di poter restare almeno un paio di minuti in santa pace.

- Layla, ora taci.- ghignando soddisfatto, Yared annuì.

Prima che potessero fare qualcosa, una grande esplosione li travolse, sradicando un albero li vicino e rischiando di colpire i ragazzi più di una volta.

Yared riuscì in tempo a spostare Layla da un lato, giusto pochi secondi prima che la ragazza venisse travolta da un albero fuori controllo.

- Fai attenzione Layla.- gli sorrise Yared, ricevendo solo un cenno dalla ragazza che veloce si staccò da lui.

Accovacciata tra le piante, tentò di scorgere cosa diamine aveva causato quel tremendo spostamento di vento che si divertiva a lanciare alberi a destra e a manca, imitata subito dopo dallo stesso Yared.

Quello che videro poi li lasciò atterriti, incapaci di ragionare e dare una spiegazione a quello che stavano vedendo.

***

Foresta Viridis. Fiore, Anno x1000

Dire che era rimasta pietrificata dalla paura era uno stupido eufemismo, perché quello che provava in quel momento era vero e proprio terrore.

Cosa diamine stava capitando a Caius?

Sin dal loro primo incontro, Nene aveva capito che quel tipo era un soggetto pericoloso e che non era consigliabile inimicarselo, ma certamente non avrebbe mai immaginato potesse arrivare ad una cosa del genere, neanche nei suoi incubi peggiori.

- Shoichi attento!- l'albina voltò lo sguardo verso la ragazzina bionda che, accompagnata da un altro ragazzo ora impegnato a fronteggiare Caius, erano sbucati fuori dal nulla proprio quando stava per scatenarsi l'inferno.

Non sapeva chi fossero né da dove venissero, ma per il bene di Carhan, ringraziò qualunque Kami li avesse fatti arrivare fin lì.

- Wooooooo che forza! Non sapevo che quel pel di carota fosse un prestigiatore! Certo però che fa paura.- si chiese cosa passasse per la mente di Kazuo per pensare a Caius come un prestigiatore che si esibiva a feste e compleanni e non ad un pazzo sadico capace di spaventosi trucchi con cui potevi rimetterci la pelle.

Era fin troppo ingenuo per i suoi gusti.

Per di più, bloccata in quel pandemonio, vi era la sua amica della quale non faceva che vantarsi, come poteva non essere preoccupato?

Un polverone incredibile si levò in aria, costringendo i più a coprirsi gli occhi per impedire che qualche granello trasportato dal vento li accecasse completamente.

Shoichi strinse più forte la ragazza dai capelli corvini che aveva fortunatamente strappato dalle mani di quell'invasato dai capelli rossi prima che esplodesse.

Doveva però dire che era rimasto stupito dalle potenzialità di quel tipo, che dopo poche ore passate sul suolo di Fiore era stato capace di dar libero sfogo ad una piccola parte dell'energia magica che possedeva, senza bisogno di aiuto o lezioni di alcun tipo.

Davvero notevole.

- Mi raccomando reggiti forte.- sussurrò alla ragazza che stringeva a sé, sentendo subito la presa di lei farsi più forte attorno alla sua spalla.

Carhan non capiva a pieno quello che stava succedendo, ma sentiva che di quel biondino poteva fidarsi, anche perché l'aveva appena salvata dalla furia di quell'idiota di Caius che, anche se in quel momento la terrorizzava, di sicuro avrebbe subito la sua vendetta.

Il rosso aveva completamente perso il controllo di sé, avvolto nella morsa di ombre scure e minacciose, che avevano colorato i suoi capelli, prima color fuoco, di un nero profondo come la notte, e i suoi occhi sembravano un intenso buco nero pronto a risucchiare qualunque cosa entrasse nella sua visuale.

Una scena fin troppo spaventosa.

- Fermati bastardo!- con le mani avvolte di nere ombre ed affilati artigli, Caius attaccò il biondo e Carhan con l'intento di far loro delle ferite considerevoli, e per un attimo la ragazza credette anche che la fine fosse arrivata.

Si ritrovò sospesa in aria senza neanche rendersene conto, con il biondo che le stringeva la vita e che scrutava Caius con uno strano sguardo, un sorrisino compiaciuto e gli occhi accesi di una folle luce che Cary non seppe identificare. Una scarica di brividi le attraversò la schiena.

Con grazia il biondino atterrò vicino a Miel, Nene e Kazuo, lasciando Cary tra le braccia dell'altro ragazzo per poi voltarsi e ghignare verso Caius.

- Che potenza distruttiva incredibile.- commentò.

Ringhiava, gridava, distruggeva e abbatteva alberi senza nemmeno rendersene conto. I vestiti ormai ridotti ad uno straccio, la coscienza e la consapevolezza che si facevano via via più flebili e lontane. Stava diventando un mostro, burattino delle ombre.

- Che diavolo sta succedendo Shoichi?! E che cavolo è quella cosa?!- Miel era terrorizzata, sconvolta e sorpresa.

- Cosa... cosa è successo a Caius?- aveva azzardato a chiedere Nene, con affianco un Kazuo che osservava il tutto con occhi brillanti ed eccitati, proprio come se fosse un bambino a cui è stato offerto un cesto pieno di dolci.

- Quel tipo... è senz'altro molto dotato.- commentò Shoichi senza staccargli lo sguardo di dosso.- Ma ha bisogno di imparare come controllarsi. Restate qui, lo riporto alla normalità e torno.- sentì una piccola mano aggrapparsi al mantello per fermare la sua camminata verso Caius, e girando appena il capo poté scorgere l'esile figura di Miel che lo tratteneva, testa bassa e guance rosse.

- Fai attenzione, razza di maniaco.- lui ghignò.

- Tranquilla piccoletta, torno subito.- e scompigliandole i capelli si gettò su Caius.

- Vedi di non morire... stupido!-

Non ci impiegò molto Shoichi a chiudere la faccenda con Caius, fortunatamente si era portato dietro una Lacrima-antimagus, che con abilità era riuscito a posizionare sulla fronte dell'uomo impazzito lasciandole fare il suo lavoro.

Era bastato schivare un pugno avvolto dalle ombre e sfruttare la breccia lasciata dall'attacco per essere in grado di agire e sfruttare lo strumento che teneva tra le mani guantate.

Sostanzialmente era una piccola sfera di cristallo bianco, grande meno di un pugno, i suoi effetti però erano devastanti su qualunque essere magico la sfiorasse, per questo maneggiarla con i guanti era l'unico modo per Shoichi di non finire vittima del suo stesso trucco.

Quella sfera rispediva la magia nel centro esatto del corpo di chi la stava usando, sigillandola per dieci minuti e rendendo inutilizzabile qualunque tipo di magia per quel margine di tempo.

Un oggettino niente male che aveva ricevuto in dono quando ancora era un assassino al servizio del gran Maestro, da utilizzare principalmente quando ci si trovava come obbiettivo un mago di considerevole livello.

La velocità nel compiere una missione era cosa essenziale per essere un buon assassino, e saper evitare combattimenti inutili, anche se divertenti, era una dote indispensabile.

- C-Che cazzo mi hai fatto? Che diavolo è appena successo?!-

Quando il rosso, ormai tornato alla normalità, si rese conto della scarica di potere che lo aveva appena colpito ne rimase affascinato, e si era incazzato non poco realizzando che quel biondino di merda l'aveva in qualche strano modo fermato.

- Rilassati amico, ti ho semplicemente salvato il culo. Se non avessi fermato quella scarica di energia, non solo noi, ma anche il tuo corpo sarebbe imploso per lo sforzo eccessivo.-

Con una sola e raggelante occhiata dei suoi occhi color oro, Caius mandò gentilmente a fanculo Shoichi, rendendosi poi conto delle condizioni in cui versava.

Della felpa rossa ormai non restavano che pezzi sparsi intorno a loro, i pantaloni erano per la maggior parte andati, persi, e la canotta nera non versava in condizioni migliori. Insomma si era ritrovato praticamente nudo senza nemmeno volerlo.

Shoichi si tolse il mantello dalle spalle, rivelando i vestiti che nessuno prima aveva notato, nascosti talmente bene da passare inosservati. Una camicia in seta bianca dall'ampia scollatura, che lasciava intravedere i pettorali non troppo scolpiti ma evidenti e la pelle abbronzata, lunghi pantaloni in cuoio marroni, gilet nero dello stesso materiale, ed una cintura a cui vi era attaccata una sacca non troppo piccola in cui il ragazzo ripose la sfera.

Lanciò il mantello a Caius e gli disse di metterlo, non poteva certo andare in giro con le vesti in quelle condizioni, e visto che non avevano ricambi a portata di mano, per ora avrebbe dovuto accontentarsi.

- Shoichi!-

I quattro ragazzi corsero da loro, chi preoccupato chi eccitato, per accertarsi che non fossero feriti troppo gravemente. La prima cosa che Miel fece fu sbraitare contro il deficiente che l'aveva fatta morire di paura.

- Avanti calmati Miel, sto bene.-

- Sei un irresponsabile! Cos'è tutta quella spavalderia improvvisa?! La prossima volta prepara un piano prima di buttarti a capofitto in situazioni del genere!- sbuffando, Sho fece solo finta di ascoltarla, quella ragazzina quando voleva sapeva essere davvero isterica.

- Ma cos'è successo esattamente?-

- Non lo so, ma è stata una gran figata!!-

Mentre Nene ancora tentava di capire cosa fosse il fenomeno a cui avevano appena assistito, Kazuo manteneva la sua positività ed suo carattere infantile, osservando il rosso ancora seduto a terra che fissava il mantello con insistenza.

Il biondino però negò una qualunque spiegazione, proferendo che a tempo debito, tutto sarebbe stato più chiaro

Nel mentre, anche Carhan stava rimproverando Caius, ma quest'ultimo non la stava nemmeno considerando.

- Idiota dai capelli rossi hai capito?! Tu prova ancora a fare qualcosa del genere e ti ammazzerò!-

- Ohi biondo.- Sho si girò verso il rosso, che ghignò sadico.

- Combatti con me corpo a corpo, voglio proprio vedere quanto sei forte.-

Shoichi doveva ammettere che una bella battaglia con un valido avversario lo tentava molto, ma non poteva permettersi distrazioni durante l'incarico. Era la prima regola.

- Mi piacerebbe, ma non ora. Voi volete sapere come tornare a casa vostra no? Io posso aiutarvi, lo farò volentieri se verrete con me, e poi potrei anche combattere con te.-

Caius accettò subito solo per il piacere di lottare con lui e potergli spaccare in tanti pezzi quella faccia di merda che si ritrovava.

- Tu sai davvero quello che ci è successo?- domandò Nene, sospettosa ma speranzosa.

- Certo, e posso aiutarvi a tornare indietro.-

Alla fine, anche lei, Carhan e un eccitato Kazuo si unirono al gruppo del biondino, che ne fu entusiasta.

Ne aveva recuperati la maggior parte, sperò soltanto che quella tonta avesse recuperato l'altra metà.

Capì che però ce ne erano altri nei paraggi quando il bracciale s'illuminò altre cinque volte, con cinque varie tonalità.

- Prima di partire però, che ne dite se altre persone si unisono a noi? Forza voi uscite, lo so che ci siete.-

Restarono confusi i compagni del biondo sentendo quelle parole, ma quando due gruppi differenti li raggiunsero al centro della radura artificiale creata da Caius, sgranarono gli occhi.

Come diavolo...?

Erano due gruppi, formati uno da tre e l'altro da due persone, in totale erano tre ragazze e due ragazzi.

- Come sapevi che eravamo lì? Non ci siamo mossi.- Layla se ne era sorpresa non poco, nessuno si era mai accorto di lei prima di quel momento. Probabilmente però, dipendeva dalla presenza di Yared.

- Amico sei fenomenale, come hai fatto a scovarci?- anche Ace ne era rimasto colpito, eppure erano discretamente lontani da lì.

- Diciamo che ho un buon udito, anche voi per caso siete del mondo di là e siete stati portati qui da una luce viola?-

I cinque annuirono.

- Ottimo.-

- Quindi puoi aiutarci?- Misaki era entusiasta, finalmente qualcuno che poteva riportarli a casa!

- Esatto, ma prima dobbiamo passare per una città, a recuperare un altro gruppo di estranei, dopodiché vi porteremo dalla persona responsabile del vostro viaggetto.-

- Porteremo?- Yared non era l'unico confuso da quel plurale, ma dopo aver annuito, Shoichi dissipò anche questo dubbio.

- Io e la mia compagna.- il cuore di Miel sobbalzò, anche se non seppe spiegarsi il perché.

- C-Compagna?- rise nervosamente, ponendo quella domanda.- M-Ma guarda, non credevo esistesse una donna in grado di sopportarti.-

Shoichi ghignò.

- Infatti lei è l'unica.- e per l'ennesima volta il cuore della ragazza sobbalzò.

Non riusciva a capire, cosa le prendeva così all'improvviso? O forse lei capiva, ma non voleva accettare la realtà.

Dopo le varie presentazioni dei nuovi arrivi, con non poca fatica nel cercare di mettere Rosie a suo agio tra tutta quella gente a cui non era affatto abituata, finalmente il gruppo s'incamminò.

Trovando nell'inizio del viaggio il momento giusto per ringraziare il biondo del salvataggio, Carhan l'affiancò sorridendo.

- Ehi Shoichi.- il biondo si voltò verso di lei, perplesso.- Volevo ringraziarti per prima, per avermi salvata.-

- Non è stato nulla di speciale, non devi ringraziarmi.-

Iniziò così una conversazione che il biondo non si sarebbe mai aspettato di cominciare, e che provocò l'irritazione di una biondina e di un pel di carota che non amava lasciare i suoi giochini in mano ad altri. Era una sua preda quella, se il bastardo non voleva finire morso a morte, doveva piantarla di parlarle all'istante.

- Senti Shoichi, come si chiama la città in cui stiamo andando?- domandò Misaki curiosa.

- E soprattutto manca molto? Io avrei un certo languorino.- disse Kazuo, grattandosi la nuca e lo stomaco gorgogliante.

- No non manca molto, eccola la.-

Tutti corsero avanti per ammirare la foresta che finalmente si trasformava in città.

- Quella è Azalea, la "Capitale del commercio".-

- Wow, che nome importante.- commentò Miel stupita.

- Si dice che in quella città non ci sia oggetto, spezia o manufatto che non si possa trovare.-

Erano rapiti dalla bellezza del panorama che si presentava loro davanti, e per un attimo restarono fermi ad ammirarlo, chi più chi meno interessato.

Un improvvisa esplosione allarmò il gruppo di viaggiatori, botto che sfortunatamente proveniva dalla città in cui si stavano dirigendo.

- Che cavolo è stato?!- sbottò Yared, guardandosi intorno con fare agitato.

- Era un botto enorme, che razza di creatura può fare un casino del genere?- chiese Carhan, sorpresa e lanciando un'occhiataccia terribile a Caius. Lui ci sarebbe riuscito senza problemi.

Si erano messi a correre verso la città, notando che dall’interno grida e panico si diffondevano a macchia d’olio tra la folla.

Shoichi sospirò pesantemente.

- Una creatura senza cervello, impulsiva e molto stupida a mio avviso.- sbottò.

- Vuol dire che sai chi ha fatto questo casino?- domandò Nene, leggermente sorpresa.

- Sfortunatamente sì, e penso che se non ci diamo una mossa finirà nei guai più di quanto non lo sia già.-

Non diede nuovamente spiegazioni, mentre seguito dall’intero e confuso gruppo si mise a correre in opposizione alla folla, sperando che per quella stupida non fosse già troppo tardi.

***

Città di Azalea. Fiore, Anno x1000

- Ma perché.... PERCHÈ PROPRIO IL QUARTIERE DI ABITI E ACCESSORI DOVEVA CAPITARMI?!?!?!-

Dovette aggrapparsi a Yelle per non cadere a terra come un sacco di patate, preda di un grande mal di stomaco che puntualmente, compariva ogni qual volta sulla sua strada compariva qualcosa collegato alla moda, ai vestiti troppo pomposi, e alle gonne da feste di palazzo.

Dio quanto detestava quegli abiti pieni di inutili pizzi e merletti.

- Sento che.... sto per vomitare...-

- Susu stai calma Nikki, non è poi così male.-

Inutile, nessuno poteva capire la sua sofferenza.

In tutto questo il suo obbiettivo, che solo i Kami sapevano per quale motivo si era ritrovato in quel luogo maledetto, ora girava euforico tra le varie bancarelle di abiti con occhi luminosi e contenti, inseguito da Jin e Isaac ai quali aveva amorevolmente chiesto di recuperarlo e portarlo da loro, così che avessero potuto andarsene in fretta da quell'orribile quartiere.

Impresa più semplice a dirsi che a farsi, poiché Toshiro, l'obiettivo, non faceva che saltellare da una bancarella all'altra in preda ad una felicità che nemmeno nelle più viziate dame di corte Nikki era mai riuscita a scorgere.

Si vedeva che per lui la moda era una vera passione, non un modo per vantarsi e mostrare le proprie ricchezze, e per questo lo ammirava, nonostante la sua passione fosse piuttosto bizzarra.

La fortuna però, al di là del luogo terribile, sembrava sorriderle dal punto di vista della ricerca, poiché altre due ragazze suoi obiettivi si erano rivelate poco lontane da lì.

Una delle due versava a terra in condizioni disperate, traumatizzata e in stato di shock, mentre balbettava qualcosa su una torta distrutta e irrimediabilmente compromessa, con l'altra che ridendo tentava di consolarla.

Se il suo fine udito non l'aveva tradita, avrebbero dovuto chiamarsi Lilian e Shino. Non era però convinta che cacciare a calci Ashuros e Atsushi per recuperarle e portarle da lei fosse stata una buona idea.

Se solo quel quartiere non le provocasse allergia e se solo Yelle non le fosse servita come indispensabile appoggio, mai avrebbe chiesto aiuto a uno di quei quattro, ci sarebbe andata di persona con l'aiuto della stessa ragazza albina.

- Waaaaa che abiti meravigliosi!!!! Così esotici, così antichi e datati, ma davvero tres chic!-

Solitamente Toshiro non era un amante della moda vecchio stile, ma doveva ammettere che in qual momento si sentiva come se fosse in paradiso. Nonostante lo stile medievale, quegli abiti erano favolosi!!!

Isaac ringhiò basso, per la prima volta infastidito dalla presenza di un maschio, che però amava comportarsi come una donnetta per negozi il giorno dei saldi, davvero irritante. Jin invece se la rideva.

- Ahahah mai visto un uomo con una passione così sfrenata per i vestiti.-

- Insomma la vuoi piantare di saltellare su e giù?!?! Vuoi tornare indietro no?! Allora seguici!-

Le parole di Isaac sembrarono interessare molto il ragazzo dai capelli bianchi e i sottili occhi rosa.

- Oh, dunque voi sapete come tornare indietro?-

- Noi no, ma la "signorina Hulk" invece lo sa.- sorrise Jin, causando in Toshiro un moto di perplessità.

- Signorina Hulk?-

- Lunga storia, allora ti decidi a venire?- fece Isaac impaziente.

- Si va bene, però...- e con una faccia sognate tornò a saltellare tra le varie bancarelle.- Ma prima voglio guardare bene tutti questi splendidi vestiti!!-

E mentre Jin se la rideva a crepapelle, Isaac stava per avere una crisi isterica.

Forse per il caso del destino, forse per un semplice incidente, mentre tentavano di staccare Toshiro dagli abiti, i tre caddero in pieno sopra qualcuno che non avrebbero mai dovuto sfiorare.

Parallelamente al recupero di Toshiro, anche Atsushi e Ashuros stavano avendo il loro bel da fare, non riuscendo a far riprendere la ragazzina dai capelli castano chiaro, Lilian, nemmeno con l'intervento di Shino, l'altra ragazza, Shino, dai capelli bianchi legati in una crocchia, che già da prima del loro arrivo aveva tentato di tirarle su il morale.

- Niente, non ne vuole sapere di alzarsi, è mezz'ora che provo a farla reagire, ma a parte il suo nome, non fa altro che blaterare cose strane.-

- Torta... non l'ho salvata.... perdono.... tortina mia... è persa...-

Ashuros non disse nè fece nulla in particolare, trovando tutto molto patetico e fuori dal suo interesse. Voleva solo tornare alla tranquillità del suo negozio, non prendersi cura di buffoni.

- Ohi bionda, qui abbiamo un problema, questa blatera di una torta perse e non reagisce, che facciamo?-

- C-Caricatela di peso...- trattenne un coniato, sempre sorretta da Yelle.

- Cavoli, i vestiti eleganti ti fanno un brutto effetto.-

- Q-Quasi quanto i carri e qualsiasi mezzo non siano animali o le m-mie gambe...- ed era vero, un maledetto punto debole che non riusciva a trattenere.

Come detto da Nikki, Atsushi tentò di caricarsi sulle spalle quella ragazzina piagnucolona, sperando così di potersene andare da quel postaccio al più presto, mente alcune figure in cui era meglio non incappare.

- Su forza, muoviti.- ma appena tentò di sollevarla, Lilian reagì.

- Non... TOCCARMIIIII!!!!! LACIAMI MORIRE NELLA DISPERAZIONE DI NON AVER POTUTO SALVARE LA MIA TORTAAAAAAA!!!!!!!!!!!-

Invece che colpire Atsushi però, che schivò elegantemente l'attacco, la ragazza colpì qualcuno che sarebbe stato meglio evitare di coinvolgere.

E quando Ashuros se ne accorse, ormai era troppo tardi.

Yelle e Nikki se ne accorsero qualche secondo dopo, che qualcosa non andava, e quando realizzarono cosa esattamente era, sbiancarono entrambe.

- Merda Merda Merda Merda Merda Merda!!!!!!!- Nikki imprecava senza ritegno, ritrovatasi all'improvviso a correre a perdifiato seguita dal suo gruppo più i tre nuovi compagni che, eccetto Shino che si era decisa a correre con loro per sua volontà, li avevano dovuti trascinare a forza.

Toshiro preso per le braccia da Isaac e Jin, Lilian caricata sulle spalle dal solitamente impassibile Ashuros.

Ormai lontana da quel terribile vicolo, la bionda stava abbastanza bene da poter correre da sola e maledire il suo gruppo.

"Ma possibile che tutte le persone che trovo attirino le guardie?!" non sapeva nemmeno cosa avessero combinato, stava troppo male per controllarli, sapeva soltanto che stavano per essere arrestati tutti quanti e che per impedirlo si era ritrovata costretta a stendere due o tre guardie che per poco non li avevano presi.

Risultato?

Si erano ritrovati a correre a perdifiato per le vie della città inseguiti da un centinaio di guardie che armate fino ai denti tentavano di arrestarli.

"Cavolo, anche io ho i miei limiti! Queste guardie sono troppe per il mio occhio solo! E se uso la magia rischio di uccidere anche chi mi serve, che cazzo faccio ora?!?!"

- Nikki attenta, vicolo cieco!- le urlò Shino, ma ormai la bionda era già andata a sbattere contro un muro di mattoni tanto era presa dai suoi pensieri.

- Grandioso, ci mancava solo un vicolo cieco, merda!- imprecò Isaac, pronto a combattere per non lasciarsi catturare tanto facilmente.

- Finalmente vi abbiamo presi!-

- Non avete scampo!-

- Arrendetevi alla nostra superiorità!-

Furono i commenti delle guardie.

La bionda si mise davanti al gruppo per tentare di proteggerli e specialmente per impedirgli di fare cazzate, alzando un sopracciglio perplessa e massaggiandosi il naso.

"Superiorità? Si numerica! Perfino un troll è più intelligente di voi."

Però doveva ammettere che stavolta l’avevano fregata per bene ed ora non c’era via d’uscita.

- Serve una mano?-

A quella voce il cuore le sussultò, ma poi ghignò. Finalmente quello stupido si era deciso ad arrivare, proprio al momento giusto per di più.

Alzò lo sguardo verso l’alto del muro che chiudeva il vicolo, fino ad incontrare il ghigno strafottente di chi si aspettava lei. Sbuffò lei, ma era felice.

- Certo che no, per chi mi hai presa? Per una novellina?-

- È mai possibile che debba sempre salvarti?- sbuffò la voce, mentre i ragazzi erano sempre più confusi.

Ed ora chi era questo tipo?

- Tze senti chi parla, però sono felice di vederti.- sorrise.

Adesso una speranza di fuga ce l’avevano.































*Note Autrice*
Holaaaaa!!!!!!
Eccomi tornata con la seconda parteeeee!!!!!!
Bene, qui ho introdotto tutti i vari OC, e spero di averli resi al meglio e si non averli fatti troppo OOC >-< se così fosse AVVERTITEMI SUBITO!!! Non voglio che i vostri personaggi escano dal loro personaggio, quindi per favore ditemi se qualcosa non va e come potrei aggiustare il tiro per centrare meglio il carattere.
???: Se vuoi lezione di sparo, la famiglia Vongola è quella che fa per te.
Me: Ehm.... mi duole dirlo, ma Reborn-san.... cosa ci fai qui?
R: I Vongola cercano voi, entrate nella famiglia, o pagatene le conseguenze.
Me: Reborn-san, non arruolare mafiosi tramite la mia storia! *punta Leon alla fronte dell'autrice* E-ehm come dicevo..... viva i Vongola!
R: Brava. Tsuna sarà il tuo Boss.
???: Reborn! Non minacciare le persone per farle entrare nei Vongola! E io non diventerò mai Boss! *viene messo KO dal tutor*
Me: T-Tsu-kun...? *di nuovo Leon puntato alla tempia*
R: Finisci le note e convincili a far parte della famiglia.
Me: A-Aye!
Dunque, spero il capitolo vi sia piaciuto, Ringrazio infinitamente la mia Sis per il betaggio e la mia editor Vale per lo spronamento continuo, e ringrazio chi mi segue continuamente! XD
Vorrei dire una cosa, forse più avanti avrò bisogno di Badass per i cattivi e potrei riaprire le iscrizioni per 2/3 OC di cui però non garantirò la vita ^^" quasto però non è ancora sicuro u.u In più ringrazio Marta (marta_uzumaki86) per la sua complicità nel mio piano malvagio di cui voi non saprete nulla per un bel po' MUAHAHAHAHAH!!!
Un grazie a tutti e alla prossima!
Bacioni, abbracci e ricordate, I Vongola hanno bisogno di voi! Chaossu!!
Jeo 95 =3
Me: V-Va bene così Reborn-san?
R: Si può andare.
Me: Non sei stato troppo crudele con Tsu-kun?
R: Si riprenderà, è solo svenuto.
???: OH NO JUUDAIME!!!!
Me: Gokudera-kun! *viene fulminata dal ragazzo con la dinamite*
G: Ti punirò per quello che hai fatto al Juudaime!!
Me: No fermo io...!!! *scappa per evitare la dinamite*
R: eheheheh secondo me la prende. Chaossu a tutti!

p.s. Ah perdono stavo dimenticando!! Qui vi metto il lin della pagina Ask mia e della Sis, dove potrete far richiesta di storie su anime/manga che poi pubblicheremo a seconda della coppia e del prompt che deciderete voi!! Grazie dell'attenzione e un bacio a tutti!!!

Link --->
http://ask.fm/TheWerewolfJeo95EFP

   
 
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