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Autore: Mala Mela    07/09/2008    9 recensioni
[NaruHina]
Era la prima settimana di quel freddo novembre quando Naruto Uzumaki, da poco sedicenne, lo realizzò per la prima volta. Nemmeno in seguito mi seppe spiegare perché e percome, ma per lui quella semplice constatazione aveva un ché d’inquietante.
[...]
Naruto non conosceva Hinata Hyuuga.
Quando me lo raccontò fui tentata di ridergli in faccia: ero abituata ad ascoltare ogni genere di stramberia da lui, ma questa le superava tutte. Capii la serietà di quel problema solo quando vidi che sul volto di Naruto -invece del classico broncio offeso- c’era un’espressione seria e tesa.
[Dedicata a LalyBlackangel per il suo compleanno <3]
Genere: Romantico, Malinconico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Dal modo in cui chiuse l’armadietto capii che non era una buona giornata

-La prima settimana di Novembre-

 

Mercoledì 3 Novembre

Hinata e gli Hyuuga

 

 

 

 

 

Dal modo in cui chiuse l’armadietto capii che non era una buona giornata. Gli camminai accanto lungo tutto il corridoio, senza proferire parola. Forse ancora aspettavo che fosse lui a dirmi qualcosa, dopotutto era pur sempre la stessa persona che non riusciva a tenere un segreto per più di un’ora. Ma così non fu.

Il suo improvviso ed ostinato silenzio si andò ad aggiungere a quell’interminabile lista d’indizi -o anormalità- che ogni giorno contribuivano a far scattare in me un campanello d’allarme.

 

I lineamenti del volto leggermente corrucciati e lo sguardo perso, come intento a scrutare qualcosa che andava ben oltre la sua -e la mia- comprensione. E ovviamente il silenzio.

No, quello non era Naruto.

 

Impiegai ben più di qualche istante per realizzare che, se volevo sapere qualcosa, riuscire anch’io a giungere a capo di quel mistero, avrei dovuto fare la prima mossa. Sospirai rassegnata, mentre entrambi prendevamo posto nell’aula di geografia; mi sedetti, appoggiai i miei libri ed estrassi l’astuccio, poi mi decisi a parlare.

 

“Allora, come… come è andata ieri?” gli chiesi esitando appena.

Lui si strinse nelle spalle e bofonchiò un sommario “Bene” che non soddisfò abbastanza la mia curiosità.

“Bene non è una risposta” gli feci notare, aggrottando la fronte.

“Non è successo niente di speciale” mormorò, volutamente evasivo, tornando a concentrarsi su una strana macchia del pavimento.

E tu come stai?” continuai ad indagare “ieri ti ho visto un po’ scosso, ma stamattina… credimi, mi stai facendo paura”.

“È per quella faccenda di Hinata. Niente di grave comunque, tranquilla”.

“Niente di grave dici?” chiesi scettica. No, non me la dava a bere.

“Tutta questa storia mi scompensa un po’” ammise distogliendo lo sguardo dal pavimento “ma non devi preoccuparti, davvero. È tutto ok, tutto sotto controllo”.

“Capisco” bisbigliai per nulla convinta.

 

“Hai scoperto altre cose sulla nostra donna del mistero?” ripresi, cercando di riaccendere la conversazione.

“Chi?”.

Roteai gli occhi.

“Parlo di Hinata, baka!” dissi, falsamente spazientita “non dovevate fare delle foto o roba del genere?”.

“Ah, già, le foto. Non le abbiamo fatte” ammise tranquillamente “durante il cambio dell’ora devo ricordarmi di ridare la macchina fotografica a Kiba”.

“Credevo che volessi farne qualcuna per ravvivare la sua camera”.

Si ma… beh, è successo un casino” si grattò la testa, spettinandosi ancora di più “senza contare che la conoscenza di una persona abbastanza indesiderata mi ha un po’ rovinato il pomeriggio”.

 

Lo guardai senza capire. Persona indesiderata? Di cosa diavolo stava parlando?

 

Hinata ha una sorella, una sorella minore” aggiunse vedendo la mia espressione persa “E non è esattamente simpatica”.

“Quando dici che non è esattamente simpatica…”.

“Si, intendo dire che è una vera piaga!” concluse facendo una smorfia. “Avresti dovuto sentirla” continuò piccato “insopportabile, semplicemente insopportabile”.

“Fermo, non ci sto capendo nulla” ammisi “riavvolgi tutto e raccontami cosa è successo. Possibilmente prima dell’arrivo del professore”.

“Allora… quando sono arrivato da Hinata sembrava che tutto stesse andando bene, insomma, non c’erano intoppi o altro”.

 

Mi limitai ad annuire, facendogli cenno di continuare.

 

Ed ecco che ho deciso di mettere in atto la mia meravigliosa idea!”

“Le foto?”.

“Esattamente. Allora cosa ho fatto? Ho impostato l’autoscatto e ho appoggiato quella dannata fotocamera su una stupidissima mensola”.

Sorrisi, tra me e me. Avevo soltanto dovuto attendere un po’, ma alla fine Naruto mi stava raccontando tutto. Forse mi stavo preoccupando per niente.

“Dicevo? Ah sì, ecco: ho messo l’autoscatto e appena la luce rossa ha iniziato a lampeggiare sono corso dall’altro lato della stanza, per raggiungere Hinata”.

E…?” Lo incalzai.

 

E sono inciampato nello zaino. Come un idiota, un vero, grandissimo, enorme idiota”.

“Questa non è una novità” risi “e cosa centra la sorella di Hinata con la tua risaputa goffaggine?”.

“Perché cadendo -come un vero idiota, te lo ricordo- sono rotolato per mezza camera facendo lo stesso rumore di un branco di elefanti in cristalleria. Ovviamente la signorina Hanabi si è sentita infastidita a causa di tutto quel rumore”.

 

Si fermò un attimo per riprendere fiato. Aveva il volto arrossato dalla foga e la solita luce negli occhi.

Ma no, non si è limitata a lamentarsi perché l’avevamo disturbata. Ha anche aggiunto che io e Hinata siamo mediocri e deludenti -deludenti per chi, poi?-“ continuò irritato “ah, quasi dimenticavo: alla lista dei complimenti ha aggiunto anche ‘perdenti’”.

 

Questa Hanabi è simpatica come un calcio sulle gengive” mi limitai a commentare, attendendo il seguito del racconto.

“Puoi ben dirlo” confermò Naruto “pensa che quando le ho chiesto chi si credeva di essere, lei ha risposto altezzosamente di essere una vera Hyuuga. Quando ho fatto notare a Hinata il dolce carattere della sorella, lei mi ha detto che ‘Hanabi è fatta così, non è colpa sua. Incredibile, non sembrano nemmeno sorelle”.

“Non stento a crederlo”.

 

 

 

 

“Tua… tua sorella non è in casa, vero?” chiese Naruto, sollevando la testa dal pesante libro di storia. Stava sottolineando compitamente da più di un’ora, cercando di fare meno rumore possibile: visto lo spiacevole episodio del giorno precedente, aveva deciso di rinunciare a qualsiasi strambo piano per ‘ravvivare’ quei pomeriggi di studio.

 

Hinata sorrise e scosse la testa.

 

N-no, tranquillo” rispose gentilmente “m-mia sorella è fuori con mio padre. Tornerà a casa soltanto stasera”.

A questa notizia Naruto si mostrò visibilmente più rilassato. C’era qualcosa in quella ragazzina che lo metteva profondamente a disagio, ancora più della sorella maggiore.

 

“Scusa Hinata, posso farti una domanda?” chiese cautamente appoggiando l’evidenziatore accanto al libro.

C-certo, chiedi pure”.

“Tu non vai molto d’accordo con tua sorella, vero?”. Hinata si rabbuiò.

“È… così evidente?”.

“Abbastanza” rispose lui, abbozzando un sorriso “insomma, il breve incontro di ieri non è stato dei migliori. Ti tratta sempre così, con quel tono di superiorità?”.

Hanabi è… così, te l’ho detto. Fa sempre così, non cambierà certo perché glielo chiedo io” abbassò istintivamente gli occhi “comunque mi spiace, non volevo che vi conosceste in quel modo”.

“No, non è colpa tua. È solo che… lei è semplicemente odiosa. Tuo padre o tua madre non dicono niente?”.

“Mia m-madre è morta”.

“Ah”.

 

Tra i due calò un silenzio imbarazzato. Le mani di Naruto iniziarono a sudare come non mai e, improvvisamente, il libro davanti a lui gli sembrò affascinante come non mai. Infatti per tutti i cinque, tremendi ed interminabili minuti che seguirono non fece altro che tenere gli occhi fissi su quella dannata pagina.

Alla fine si convinse a parlare.

 

“Sono stato un po’ indelicato?” chiese cautamente, memore di tutte le mie sfuriate riguardo la sua mancanza di tatto. Hinata arrossì impercettibilmente agitando entrambe le mani, come per cancellare ciò che il ragazzo aveva appena detto.

N-no, cosa ti viene in mente!” si affrettò a negare “è successo tanto tempo fa, n-non è un problema”.

“Ah.. o-ok” rispose Naruto perplesso.

“Vivo da sola con mio padre e mia sorella. E i domestici, ovvio” aggiunse Hinata dopo poco “Anche se alla fine è come se i miei famigliari non ci fossero”.

 

Naruto drizzò le orecchie, pronto a registrare ogni parola di quella che aveva proprio l’aria di una ‘confessione’.

 

Quando mio padre, Hiashi, è in casa non mi parla molto” continuò “è chiaro a tutti che preferisce mia sorella Hanabi a me. D’altronde, come dargli torto? I-io sono timida. non so fare altro che balbettare e … non potrò mai essere come lei, sono un fallimento”.

“Questo non è vero!” intervenne Naruto, picchiando i palmi delle mani sulla scrivania e alzandosi in piedi, con tanta foga da spaventare la sua ospite “penso che tu debba solo essere contenta di non essere come tua sorella! Lei è una spina nel fianco!”.

Hinata scosse la testa.

“Ti sbagli” mormorò “a differenza di me, lei ha il giusto carisma per guidare la casata in un prossimo futuro. Io non potrei mai tenere alto il nome degli Hyuuga”.

“Era questo che intendeva quando ha detto di essere una vera Hyuuga?” chiese lui allibito.

“Già. Probabilmente mio padre non ha intenzione di diseredarmi, ma di certo la maggior parte dei beni della famiglia andrà a mia sorella minore. Io non sarò mai in grado di compiacerlo”.

 

Cazzate!” esclamò Naruto, tornando a sedersi “Ti posso giurare che sei cento, anzi, mille volte meglio di tutti loro. Se continui a pensare di essere una fallita non riuscirai ad essere nient’altro”.

La ragazza rimase in silenzio, limitandosi a scrutare Naruto con occhi lucidi.

Se inizi qualcosa con la convinzione di fallire, allora stai certa che fallirai. E questo, credimi, sarebbe un vero peccato perché io so che tu non sei una buona a nulla”.

G-grazie” balbettò Hinata, abbozzando un sorriso.

“Di niente… è a questo che servono gli amici” concluse Naruto seriamente.

“Già” sussurrò Hinata, sempre sorridendo “amici”.

“Hai detto qualcosa?”.

“No, n-niente, s-solo che… sono c-contenta che tu sia mio amico”.

 

Naruto rimase in silenzio per qualche secondo, contemplando la figura di Hinata. I lunghi capelli neri le scendevano lisci oltre le spalle, sottili ciuffi di frangia le coprivano la fronte, fin quasi a nascondere gli occhi opalescenti. Era oggettivamente bella, ma non appariscente: abbigliamento curato e sobrio, quasi sempre elegante, atteggiamento discreto, carattere timido e riservato. Sotto molti aspetti Hinata Hyuuga rappresentava una vera incognita.

Infine sorrise.

 

“Anche io sono contento di essere tuo amico”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ok, chi vi parla è la beta della fic, ovvero Kairi84; visto che l'autrice è una sfatic... ops, volevo dire che è mooolto impegnata, mi ha chiesto di rispondere alle recensioni, come guest star, dice lei, mah U_U Prendetevela con lei, io non ho colpa XDD

 

stezietta w: Grazie^^ E continua a seguire la storia ^_^

 

pika chan: Ehh, stavolta l'autrice ci ha messo un po' ad aggiornare U_U Hanabi è antipatica anche a me, ma suppongo ce la dovremo subire U_U Grazie per il commento^^

 

LalyBlackangel: Suvvia, una volta tanto che una NaruHina non è vietata ai diabetici XDD Hanabi riscuote molto successo, noto con piacere XDDD Grazie per il commento^^

 

lale16: Se tua sorella minore è come Hanabi, ho pena per te, davvero U_U Grazie per i complimenti^^

 

sorelline xsv: Grazie^^

 

Edhelwen: Grazie per il commento e continua a seguire la fic^^

 

crilli: Già, ha fatto questo effetto anche a me quando me ne ha parlato *____* Grazie per il commento^^

 

suscystar: Hanabi la volete picchiare un po' tutti XDD Continua a commentare^^

 

mart: Grazie per i complimenti^^

 

Sky_Shindou: Grazie per i complimenti, Clà ne sarà molto felice^^ Il fatto che Naruto scopra pian piano Hinata è una delle cose che piace molto anche a me** Spero che la fic continui a piacerti così tanto fino alla fine^^

 

Fofolina: Naruto può combinare tutti i disastri che vuole per quel che mi riguarda *___* Ehh, sul se e come la vicinanza di Naruto influenzarà Hinata non posso parlare, ma tu continua a seguire la storia e a commentare^^

 

bambi88: Ciao Robi^^ Ancora mi chiedo perché sto rispondendo io alla recensioni, ma vabbé XD Vero che li ha resi benissimo?*___* E vedrai, vedrai *__* Ah, mi trovo d'accordo con te e Clà, ok elasticità, ma il nero non si tocca!! è_é Baciotto cara ^_^

 

Topy: Ehhh, e noi amiamo quella valanga arancione *__* Grazie per il commento^^

 

OneWingedAngel: Grazie per il commento e spero che la storia continui a piacerti fino alla fine^^

 

Ok, fatto @_@

Clà, la prossima volta vedi di trovare un po' di tempo per rispondere XDD

 

 

 

 

Kairi

 

   
 
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