-La prima settimana di
Novembre-
Mercoledì 3 Novembre
Hinata e gli Hyuuga
Dal modo
in cui chiuse l’armadietto capii che non era una buona giornata. Gli camminai
accanto lungo tutto il corridoio, senza proferire parola. Forse ancora
aspettavo che fosse lui a dirmi qualcosa, dopotutto era pur sempre la stessa
persona che non riusciva a tenere un segreto per più di un’ora. Ma così non fu.
Il suo
improvviso ed ostinato silenzio si andò ad aggiungere a quell’interminabile
lista d’indizi -o anormalità- che ogni giorno contribuivano
a far scattare in me un campanello d’allarme.
I lineamenti del volto leggermente corrucciati e lo sguardo perso,
come intento a scrutare qualcosa che andava ben oltre la sua -e la mia-
comprensione. E ovviamente il silenzio.
No, quello
non era Naruto.
Impiegai
ben più di qualche istante per realizzare che, se
volevo sapere qualcosa, riuscire anch’io a giungere a capo di quel mistero, avrei dovuto fare la prima
mossa. Sospirai rassegnata, mentre entrambi prendevamo
posto nell’aula di geografia; mi sedetti, appoggiai i miei libri ed estrassi
l’astuccio, poi mi decisi a parlare.
“Allora,
come… come è andata ieri?” gli chiesi esitando appena.
Lui si
strinse nelle spalle e bofonchiò un sommario “Bene” che non soddisfò
abbastanza la mia curiosità.
“Bene non
è una risposta” gli feci notare, aggrottando la fronte.
“Non è
successo niente di speciale” mormorò, volutamente evasivo, tornando a
concentrarsi su una strana macchia del pavimento.
“E tu come stai?” continuai ad indagare “ieri ti ho visto un
po’ scosso, ma stamattina… credimi, mi stai facendo paura”.
“È per
quella faccenda di Hinata. Niente di grave comunque, tranquilla”.
“Niente di
grave dici?” chiesi scettica. No, non me la dava a bere.
“Tutta
questa storia mi scompensa un po’” ammise distogliendo lo sguardo dal pavimento “ma non devi preoccuparti, davvero. È tutto ok, tutto sotto controllo”.
“Capisco”
bisbigliai per nulla convinta.
“Hai
scoperto altre cose sulla nostra donna del mistero?” ripresi, cercando di
riaccendere la conversazione.
“Chi?”.
Roteai gli
occhi.
“Parlo di Hinata, baka!” dissi,
falsamente spazientita “non dovevate fare delle foto o roba del
genere?”.
“Ah, già,
le foto. Non le abbiamo fatte” ammise tranquillamente “durante il cambio
dell’ora devo ricordarmi di ridare la macchina
fotografica a Kiba”.
“Credevo
che volessi farne qualcuna per ravvivare la sua camera”.
“Si ma… beh, è successo un casino” si grattò la testa,
spettinandosi ancora di più “senza contare che la conoscenza di una persona
abbastanza indesiderata mi ha un po’ rovinato il pomeriggio”.
Lo guardai
senza capire. Persona indesiderata? Di cosa diavolo stava parlando?
“Hinata ha una sorella, una sorella
minore” aggiunse vedendo la mia espressione persa “E non è esattamente
simpatica”.
“Quando dici che non è esattamente simpatica…”.
“Si,
intendo dire che è una vera piaga!” concluse facendo
una smorfia. “Avresti dovuto sentirla” continuò piccato “insopportabile,
semplicemente insopportabile”.
“Fermo,
non ci sto capendo nulla” ammisi “riavvolgi tutto e
raccontami cosa è successo. Possibilmente prima dell’arrivo del professore”.
“Allora…
quando sono arrivato da Hinata sembrava che tutto
stesse andando bene, insomma, non c’erano intoppi o altro”.
Mi limitai
ad annuire, facendogli cenno di continuare.
“Ed ecco che ho deciso di mettere in atto la mia meravigliosa idea!”
“Le
foto?”.
“Esattamente.
Allora cosa ho fatto? Ho impostato l’autoscatto e ho appoggiato quella dannata fotocamera su una stupidissima mensola”.
Sorrisi,
tra me e me. Avevo soltanto dovuto attendere un po’, ma alla fine Naruto mi stava raccontando tutto. Forse mi stavo
preoccupando per niente.
“Dicevo? Ah
sì, ecco: ho messo l’autoscatto e appena la luce rossa ha iniziato a
lampeggiare sono corso dall’altro lato della stanza, per raggiungere
Hinata”.
“E…?” Lo incalzai.
“E sono inciampato nello zaino. Come un idiota, un vero,
grandissimo, enorme idiota”.
“Questa
non è una novità” risi “e cosa centra la sorella di Hinata
con la tua risaputa goffaggine?”.
“Perché
cadendo -come un vero idiota, te lo ricordo- sono rotolato per mezza camera
facendo lo stesso rumore di un branco di elefanti in
cristalleria. Ovviamente la signorina Hanabi si è
sentita infastidita a causa di tutto quel rumore”.
Si fermò
un attimo per riprendere fiato. Aveva il volto arrossato dalla foga e la solita
luce negli occhi.
“Ma no, non si è limitata a lamentarsi perché l’avevamo
disturbata. Ha anche aggiunto che io e Hinata siamo mediocri e deludenti -deludenti per chi, poi?-“
continuò irritato “ah, quasi dimenticavo: alla lista dei complimenti ha
aggiunto anche ‘perdenti’”.
“Questa Hanabi è simpatica come un
calcio sulle gengive” mi limitai a commentare, attendendo il seguito del
racconto.
“Puoi ben
dirlo” confermò Naruto “pensa che quando le ho
chiesto chi si credeva di essere, lei ha risposto
altezzosamente di essere una vera Hyuuga. Quando ho fatto notare a Hinata
il dolce carattere della sorella, lei mi ha detto che
‘Hanabi è fatta così, non è colpa sua’.
Incredibile, non sembrano nemmeno sorelle”.
“Non
stento a crederlo”.
“Tua… tua
sorella non è in casa, vero?” chiese Naruto, sollevando la testa dal pesante libro di storia.
Stava sottolineando compitamente da più di un’ora,
cercando di fare meno rumore possibile: visto lo spiacevole episodio del giorno
precedente, aveva deciso di rinunciare a qualsiasi strambo piano per
‘ravvivare’ quei pomeriggi di studio.
Hinata
sorrise e scosse la testa.
“N-no, tranquillo” rispose gentilmente
“m-mia sorella è fuori con mio padre. Tornerà a casa soltanto stasera”.
A questa
notizia Naruto si mostrò visibilmente più rilassato.
C’era qualcosa in quella ragazzina che lo metteva profondamente a disagio,
ancora più della sorella maggiore.
“Scusa Hinata, posso farti una domanda?” chiese cautamente
appoggiando l’evidenziatore accanto al libro.
“C-certo, chiedi pure”.
“Tu non
vai molto d’accordo con tua sorella, vero?”. Hinata
si rabbuiò.
“È… così
evidente?”.
“Abbastanza”
rispose lui, abbozzando un sorriso “insomma, il breve
incontro di ieri non è stato dei migliori. Ti tratta sempre così, con
quel tono di superiorità?”.
“Hanabi è… così, te l’ho detto. Fa
sempre così, non cambierà certo perché glielo chiedo io” abbassò istintivamente
gli occhi “comunque mi spiace, non volevo che vi
conosceste in quel modo”.
“No, non è
colpa tua. È solo che… lei è semplicemente odiosa. Tuo padre o tua madre non dicono niente?”.
“Mia
m-madre è morta”.
“Ah”.
Tra i due
calò un silenzio imbarazzato. Le mani di Naruto
iniziarono a sudare come non mai e, improvvisamente, il libro davanti a lui gli sembrò affascinante come non mai. Infatti
per tutti i cinque, tremendi ed interminabili minuti che seguirono non fece
altro che tenere gli occhi fissi su quella dannata pagina.
Alla fine
si convinse a parlare.
“Sono
stato un po’ indelicato?” chiese cautamente, memore di tutte le mie sfuriate
riguardo la sua mancanza di tatto. Hinata
arrossì impercettibilmente agitando entrambe le mani, come per cancellare ciò
che il ragazzo aveva appena detto.
“N-no, cosa ti viene in mente!” si affrettò a negare “è
successo tanto tempo fa, n-non è un problema”.
“Ah.. o-ok” rispose Naruto perplesso.
“Vivo da
sola con mio padre e mia sorella. E i domestici,
ovvio” aggiunse Hinata dopo poco
“Anche se alla fine è come se i miei famigliari non ci fossero”.
Naruto
drizzò le orecchie, pronto a registrare ogni parola di quella che aveva proprio
l’aria di una ‘confessione’.
“Quando mio padre, Hiashi, è in
casa non mi parla molto” continuò “è chiaro a tutti che preferisce mia sorella Hanabi a me. D’altronde, come dargli torto? I-io sono timida. non so fare
altro che balbettare e … non potrò mai essere come lei, sono un fallimento”.
“Questo
non è vero!” intervenne Naruto, picchiando i palmi
delle mani sulla scrivania e alzandosi in piedi, con tanta foga da spaventare
la sua ospite “penso che tu debba solo essere contenta
di non essere come tua sorella! Lei è una spina nel fianco!”.
Hinata
scosse la testa.
“Ti
sbagli” mormorò “a differenza di me, lei ha il giusto
carisma per guidare la casata in un prossimo futuro. Io non potrei mai tenere
alto il nome degli Hyuuga”.
“Era
questo che intendeva quando ha detto di essere una
vera Hyuuga?” chiese lui allibito.
“Già.
Probabilmente mio padre non ha intenzione di diseredarmi, ma di certo la
maggior parte dei beni della famiglia andrà a mia sorella minore. Io non sarò
mai in grado di compiacerlo”.
“Cazzate!” esclamò Naruto,
tornando a sedersi “Ti posso giurare che sei cento,
anzi, mille volte meglio di tutti
loro. Se continui a pensare di essere una fallita non
riuscirai ad essere nient’altro”.
La ragazza
rimase in silenzio, limitandosi a scrutare Naruto con
occhi lucidi.
“Se inizi qualcosa con la convinzione di fallire, allora stai
certa che fallirai. E questo, credimi, sarebbe un vero peccato perché io so che tu non sei una buona
a nulla”.
“G-grazie” balbettò Hinata,
abbozzando un sorriso.
“Di
niente… è a questo che servono gli amici” concluse Naruto
seriamente.
“Già”
sussurrò Hinata, sempre sorridendo “amici”.
“Hai detto
qualcosa?”.
“No,
n-niente, s-solo che… sono c-contenta che tu sia mio amico”.
Naruto
rimase in silenzio per qualche secondo, contemplando la figura di Hinata. I lunghi capelli neri le scendevano lisci oltre le
spalle, sottili ciuffi di frangia le coprivano la fronte, fin quasi a
nascondere gli occhi opalescenti. Era oggettivamente bella, ma non appariscente:
abbigliamento curato e sobrio, quasi sempre elegante,
atteggiamento discreto, carattere timido e riservato. Sotto molti aspetti Hinata Hyuuga rappresentava una
vera incognita.
Infine
sorrise.
“Anche io
sono contento di essere tuo amico”.
Ok,
chi vi parla è la beta della fic, ovvero Kairi84; visto che l'autrice è una sfatic... ops, volevo dire che è mooolto impegnata, mi ha chiesto
di rispondere alle recensioni, come guest star, dice lei, mah U_U Prendetevela con lei, io non ho colpa XDD
stezietta w: Grazie^^ E continua a seguire
la storia ^_^
pika chan: Ehh, stavolta l'autrice ci ha
messo un po' ad aggiornare U_U Hanabi
è antipatica anche a me, ma suppongo ce la dovremo subire U_U
Grazie per il commento^^
LalyBlackangel: Suvvia, una volta tanto che una NaruHina non è vietata ai diabetici XDD Hanabi riscuote molto successo, noto con piacere XDDD
Grazie per il commento^^
lale16: Se tua sorella minore è come Hanabi, ho pena per te, davvero U_U
Grazie per i complimenti^^
sorelline xsv: Grazie^^
Edhelwen: Grazie per il commento e continua
a seguire la fic^^
crilli: Già, ha fatto questo effetto
anche a me quando me ne ha parlato *____* Grazie per il commento^^
suscystar: Hanabi
la volete picchiare un po' tutti XDD Continua a commentare^^
mart: Grazie per i complimenti^^
Sky_Shindou: Grazie per i complimenti, Clà ne sarà molto felice^^ Il fatto che Naruto
scopra pian piano Hinata è una delle cose che piace molto anche a me** Spero che la fic
continui a piacerti così tanto fino alla fine^^
Fofolina: Naruto
può combinare tutti i disastri che vuole per quel che mi riguarda *___* Ehh, sul se e come la vicinanza di Naruto
influenzarà Hinata non posso parlare, ma tu continua a seguire la storia e a
commentare^^
bambi88: Ciao Robi^^ Ancora mi chiedo
perché sto rispondendo io alla recensioni, ma vabbé
XD Vero che li ha resi benissimo?*___* E vedrai, vedrai *__* Ah, mi trovo
d'accordo con te e Clà, ok
elasticità, ma il nero non si tocca!! è_é
Baciotto cara ^_^
Topy: Ehhh, e
noi amiamo quella valanga arancione *__* Grazie per il commento^^
OneWingedAngel: Grazie per il commento e spero
che la storia continui a piacerti fino alla fine^^
Ok,
fatto @_@
Clà,
la prossima volta vedi di trovare un po' di tempo per rispondere XDD
Kairi