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Autore: effe_95    29/07/2014    4 recensioni
[ STORIA IN FARE DI REVISIONE ]
Claudia Rossi è una ragazza di sedici anni, frequenta il terzo anno del liceo Classico insieme a Francesco, il suo migliore amico dall'infanzia, ha una madre non troppo presente, un fratello cresciuto troppo in fretta e un padre che sembra sparito.
Yulian Ivanov ha diciotto anni, un carattere ribelle e spensierato, un passato che non vuole essere ricordato, e un'altra nazione nel cuore, la Russia.
Le vite di questi due ragazzi si incontreranno quasi per caso, per raccontare una storia passata di due persone che hanno solo bisogno di essere salvati.
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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Salvami, ti salverò.

79. Otto anni di silenzio.
 
Nicola spalancò la bocca quando vide alla porta la sorella.
Erano solo le nove del mattino, indossava ancora il pigiama e aveva i capelli scombinatissimi, ma la sorella lo guardava con impazienza.
Nicola non la vedeva da parecchi giorni, ed era sempre così da quando si era sposato, vedeva la madre e la sorella molto raramente, quindi non aveva ancora notato quanto Claudia fosse cambiata. Sembrava molto più agitata, saltellava sul posto, era nervosa, ma una strana luce accompagnava i suoi occhi, sembrava molto più felice di prima.
<< Claudia?! Ma che fai qui a quest’ora del mattino? >> Domandò Nicola passandosi una mano sull’occhio destro, Claudia l’aveva evidentemente buttato giù dal letto.
<< Ho bisogno di parlare con te >> Nicola aprì la porta di casa e le fece cenno di entrare, ma lei esitò sulla porta, il fratello sollevò un sopracciglio e incrociò le braccia al petto.
<< Che c’è? >> Lei sorrise e lo guardò un po’ in imbarazzo.
<< Vorrei parlare con te in privato, magari al parco, come facevamo una volta >>
Nicola sospirò pesantemente, ma poi le accarezzò affettuosamente i capelli e l’abbracciò goffamente sull’uscio della porta. Era da molto tempo che non lo facevano, che non parlavano da soli, che non passavano del tempo insieme, Claudia doveva aver sentito molto la sua mancanza.
<< Va bene, però prima dammi il tempo di vestirmi. Ci manca solo che mi buttino in manicomio per essere sceso con il pigiama e quest’aspetto orribile >>
Entrarono entrambi in casa, e Claudia notò quanto tutto fosse assolutamente silenzioso, Lara era già sveglia però, si trovava in cucina e stava preparando la colazione con gesti automatici, cercando di fare il meno rumore possibile.
Anche lei si trovava ancora in pigiama, le lunghe gambe slanciate ed abbronzare spuntavano fuori dai pantaloncini e i corti capelli biondi cadevano in ciocche disordinate sul viso.
Rimase molto sorpresa quando vide Claudia, probabilmente provava anche dell’imbarazzo nel farsi trovare ancora in quello stato, tuttavia non lo diede a vedere.
Si misero tutti e tre seduti al tavolo per fare colazione, ma Claudia non volle nulla.
<< Come mai sei qui? >> Chiese Lara sorseggiando il suo the caldo.
<< Ho bisogno di mio fratello >> Commentò giocando distrattamente con alcune ciocche di capelli, Nicola sbadigliò sfacciatamente e infilò in bocca un altro biscotto.
<< È talmente agitata che conoscendola stamattina si sarà svegliata alle sei! >>
Il commento acido di Nicola fece ridere la moglie, mentre Claudia gli fece una bella linguaccia molto infantile.
<< È che ho urgenza di parlare con te! >> Strepitò lei carica d’ansia, Nicola alzò gli occhi al cielo e scosse la testa, improvvisamente però, Lara si portò una mano sulla bocca ed ebbe come un giramento di testa, Nicola si allarmò immediatamente, ma la donna subito lo rassicurò. << È normale Nico, lo sai bene >> Commentò lei lanciando un’occhiata disgustata alla sua tazza di the, evidentemente gli era passata la fame.
<< Beh, dovete dirmi qualcosa? >> Commentò Claudia guardandoli fissi negli occhi, Nicola e Lara si scambiarono un’occhiata veloce, poi lei sorrise e prese affettuosamente una mano del marito. << Molto probabilmente io e Nicola aspettiamo un altro bambino >>
Gli occhi di Claudia si illuminarono ancora di più di felicità, si protese sul tavolo e diede un bacio sulla guancia ad entrambi.
<< Ma è meraviglioso! Perché non l’avete ancora detto a nessuno? >>
<< Per esserne più sicuri Clo, solo per questo. >> Puntualizzò Nicola alzandosi in piedi e depositando la sua tazza nel lavabo, Claudia sembrava essere ancora più agitata.
<< Non aspettate troppo a dirlo, la mamma sarà felicissima >> Nicola sorrise al pensiero della reazione di Luna ad una notizia del genere, e anche lui ne era stato felicissimo.
Un altro figlio non se lo aspettava, e già Gabriele era una peste, ma una volta arrivato era quasi impossibile non immaginare già un futuro in quattro, o magari in cinque, ci avrebbe pensato solo il tempo. << Lo faremo presto,  e poi la casa è vuota quando Gabriele dorme vero? Sembra tutto così silenzioso. >> Commentò Lara alzandosi a sua volta, Claudia notò che era davvero così, Gabriele dava vitalità a quella casa, la rendeva vera.
Anche Aleksej era così, senza di lui, Yulian non avrebbe mai brillato come brillava.
 
 
Nicola finì di prepararsi velocemente e intorno alle dieci e mezza raggiunsero il parco che frequentavano fin da bambini. Era davvero da molti anni che non facevano più un’uscita del  genere, o che Nicola metteva piede in quel posto da solo, tuttavia gli mancavano relativamente quegli anni così duri, gli mancavano solo perché non c’era più Claudia, solo perché non poteva più vedere lei e la madre tutti i giorni.
Si misero seduti alla prima panchina che trovarono, con il sole del mattino di inizio Agosto che già scottava.
<< Allora, Clo. Cosa c’è? >> Domandò Nicola guardandola negli occhi, Claudia notò che il fratello era invecchiato, il viso si era fatto più maturo, agli angoli degli occhi c’erano già delle sottili rughe che una volta non c’erano, provò nostalgia.
<< Ho deciso di sposarmi >> Claudia si aspettò una reazione che non arrivò mai, Nicola non spalancò gli occhi, non urlò, non fece nulla del genere, sorrise e le prese le mani.
<< L’avevo già capito Claudia, sei troppo agitata ultimamente! >> Disse ridacchiando, Claudia arrossì e spostò lo sguardo altrove. << L’unica cosa che non riesco a capire, è perché Nathan non sia venuto con te per dirmelo. Aveva paura che lo picchiassi? >>
La risata divertita di Nicola fece tremare il cuore di Claudia, era normale che lui pensasse a Nathan, ed era lì che arrivava la parte difficile da raccontare.
<< Non mi sposo con Nathan. Non mi sposo con lui >> Nicola contrasse le sopracciglia, ma continuò a tenerle strette le mani, come se volesse farle capire che qualsiasi cosa avrebbe detto, lui era lì per sostenerla.
<< Hai conosciuto un altro uomo? Ti sei innamorata di un altro? >>
Claudia annuì e strinse ancora più forte le mani del fratello, che continuava a guardarla con apprensione. << Beh, prima vorrei almeno conoscerlo Clo! >>
<< Oh Nico! Ma io l’ho sempre amata questa persona! Sempre! L’ho amata, poi l’ho persa, e poi l’ho odiata, ma solo per amarla ancora di più! >> Nel pronunciare quelle parole, Claudia si era completamente aggrappata al braccio del fratello, Nicola sentiva una leggera pressione alla pelle, e la sensazione che gli si stesse staccando l’arto, tuttavia continuò a guardare la sorella con le sopracciglia contratte e un’espressione preoccupata.
<< Di chi stai parlando Clo? >> Lei lo guardò dritto negli occhi e gli sorrise.
<< Non lo sai? >>
Nicola sussultò, l’ultima volta che l’aveva vista sorridere in quel modo, era stato molte tempo prima. Da quando si era messa con Nathan, e con il passare del tempo, il suo sorriso era cambiato, ed era diventato molto più simile a quello del ragazzo, ma il sorriso che aveva in quel momento, quel sorriso, apparteneva solo ad una persona, e Nicola gli aveva voluto abbastanza bene per dimenticarlo.
Il castano lasciò le mani della sorella e se le portò sul viso respirando profondamente.
<< Ti sposi con … con Yulian? >>
Claudia non riuscì a trovare le parole giuste, quindi annuì e basta, continuando a guardare per terra, Nicola strofinò più volte gli occhi, si passò la mano sulla fronte e poi sospirò.
<< Scommetto che la mamma sapeva già tutto, e ovviamente anche Francesco e Iliana. Gli unici estranei a questo fatto siamo io e Nathan vero? No, non rispondere, tanto so che è così. Beh, perché non hai voluto dirmelo subito, perché? >>
<< Perché ti saresti arrabbiato! >> Mormorò Claudia continuando a non guardarlo negli occhi, Nicola le afferrò improvvisamente un braccio e glielo strinse, desideroso e arrabbiato, perché voleva a tutti i costi che lei lo guardasse in faccia.
<< Certo che sono arrabbiato! No, sono incazzato nero Claudia, non sai quanto! Tuttavia ci sarà un motivo, se tu ti fidi ancora di lui, deve esserci una spiegazione! Altrimenti non lo capirò mai, altrimenti non capirò mai perché l’hai perdonato. Dopo otto anni di silenzio, otto anni! >> Claudia aveva trattenuto il respiro per tutto il tempo, e quando Nicola smise di urlare, e la gente di guardarli, tornò a respirare regolarmente, gli occhi le pungevano a causa delle lacrime, era difficile spiegare.
<< Quegli otto anni, Nicola, quegli otto anni, per me non sono affatto stati di silenzio. No >>
Nicola spalancò leggermente la bocca e tornò a guardarla, sebbene fosse ancora più arrabbiato e questo Claudia lo capiva bene, trovò il coraggio di guardarlo negli occhi ancora una volta.
<< Che cosa vorresti dire? >> La voce di Nicola era stata quasi minacciosa, ma Claudia non si lasciò impressionare, era suo fratello dopotutto, e se era così arrabbiato, era solo perché le voleva bene, solo per quello.
<< Che io vi ho mentito, ho mentito a tutti. Quasi quattro anni fa ormai, Yulian mi telefonò lo stesso giorno in cui nacque Gabriele, e mi disse che sarebbe tornato. Che avrebbe mantenuto la sua promessa. Una settimana dopo però, quando andai all’aeroporto per prenderlo, lui non c’era. Due mesi dopo dall’accaduto, vi dissi che sarei andata con Iliana e Francesco a fare un viaggio, invece andai a San Pietroburgo da Yulian, fu sicuramente il peggior viaggio della mia vita. Lui mi disse che non mi amava più. Tornai in Italia facendo finta che la mia vita non fosse affatto cambiata, e tutto sommato sono stata brava, perché nemmeno tu te ne sei accorto >>  Nicola guardava la sorella come se fosse un mostro, aveva una faccia disgustata e allo stesso tempo ferita, tutte quelle cose che gli aveva detto Claudia, lui non se n’era davvero mai accorto, e questo gli faceva rabbia.
<< E questo che significa? Cosa c’entra con il fatto che tu l’abbia perdonato? Dopo questo … come hai potuto? >> La voce di Nicola era strozzata, e non riusciva a perdonarsi, non riusciva a capire perché Claudia non comprendesse che se lui era arrabbiato, era solo per il suo bene, perché aveva paura per lei.
<< Infatti non l’avevo affatto perdonato, anzi, lo odiavo. Però, un mese fa, quando l’ho incontrato per caso in questo stesso parco, e l’ho guardato negli occhi, ho capito che qualcosa non andava. E infatti c’era una ragione, se quel giorno lui non venne, non fu per mancanza d’amore, non fu per spezzare le promesse. Fu per un bambino >>
Claudia sollevò nuovamente lo sguardo e si scontrò con gli occhi di ghiaccio del fratello, Nicola sembrava essere sempre più confuso e nauseato.
<< Quale bambino?! >> Mormorò con un filo di voce, Claudia trasse un respiro profondo.
<< Suo figlio Aleksej >>
E così gli raccontò tutta la storia esattamente come gliel’aveva raccontata Yulian, e Nicola, sebbene non cambiò mai espressione durante tutto il racconto, cominciò a capire davvero quegli otto anni di silenzio, di parole e gesti mancati.
Quando Claudia terminò di parlare, il cuore di Nicola era ancora confuso, e avrebbe voluto avere la certezza, che lasciare Claudia nelle mani di quel benedetto ragazzo, fosse davvero la cosa giusta da fare.
<< Voglio parlare con Yulian, da solo >> Commentò contemplando il terreno arido di sole, con le mani giunte sulle ginocchia e il sole a battergli sulla testa, Claudia annuì solamente ed estrasse il cellulare mandando un messaggio.
<< Va bene >> E detto ciò, andò via, lasciando il fratello da solo sulla panchina.


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Effe_95

Buongiorno a tutti.
Faccio un saluto veloce, spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Molto presto arriverà quello del matrimonio di Francesco e Iliana, poi, volevo dirvi che nelle prossime due settimane, potrei non aggiornare velocemente, poichè andrò a fare anche io una piccola vancanza. Grazie mille a tutti come sempre.
Alla prossima.
 
 
  
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