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Autore: fly90    05/08/2014    2 recensioni
Tratto da un sogno che ho fatto qualche tempo fa e che mi ha decisamente angosciata...Cosa fareste se un gruppo di pazzi sanguinari mettesse a soqquadro un supermercato e poi decidesse di inseguirvi per uccidervi?
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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IL MASSACRO.


PARTE OTTAVA.



Il dolore al fianco si faceva sempre più acuto mano a mano che Joanna procedeva nella stanza buia.

Si guardò intorno e trovò un grosso armadio a muro, un comodino ed un letto a baldacchino.

Non c'era niente lì dentro.

Spaventata si lasciò cadere sul letto sobbalzando alla fitta di dolore che il fianco le diede.

Non aveva il coraggio di guardare la ferita, aveva sempre avuto il terrore del sangue.

Si ricordò quando da bambina si era tagliata con un paio di forbici ed era corsa dal padre fra le lacrime non osando guardare cosa ne fosse rimasto del ditino.

L'uomo aveva sorriso dolcemente e le aveva avvolto il dito in un canovaccio umido stringendolo appena.

La carezza della grande mano del padre le aveva sfiorato la nuca prima di farle sollevare il visetto e asciugarle le lacrime.

Non è successo nulla, è solo un taglietto. Guarda.” E detto questo le aveva liberato il dito.

Joanna era rimasta a fissare quel piccolissimo taglio sanguinante incerta.

Allora il padre le aveva permesso di mangiare una caramella e le aveva messo un cerotto con i pupazzetti disegnati facendola tornare a sorridere.

Quel ricordo le fece venire le lacrime agli occhi e si chiese se avrebbe mai rivisto il padre che tanto amava.

Prese un grosso respiro e si obbligò a guardare in basso sollevando la maglietta sporca di sangue.

Un lungo taglio le solcava la pelle diafana del ventre, rivoli di sangue scivolavano oltre l'orlo dei jeans inzuppandoli.

Mio Dio!” Mugolò mentre fissava quel taglio macabro e pulsante.

Con cautela si allungò verso il cuscino e strappò un lembo della federa passandolo dietro alla schiena.

Si tolse la cintura di pelle e la strinse tra i denti mentre annodava stretti i lembi della federa sulla ferita.

Serrò le mandibole così forte sulla cinta che credette di aver trapassato il cuoio mentre la vista le si annebbiava per il dolore lancinante che le salì fino alla testa.

Si prese la testa tra le mani lasciandosi andare sul letto finché non cadde nel buio.


Un rumore forte nel corridoio la ridestò dal torpore facendole spalancare gli occhi all'improvviso.

Qualcuno stava distruggendo la stanza accanto alla sua e non aveva il minimo dubbio su chi fosse.

Doveva scappare prima che la raggiungesse.

Si alzò dal letto e sbirciò in corridoio notando la porta della stanza accanto sradicata.

Il cuore le balzò nel petto mentre retrocedeva verso le scale.

Non fece in tempo a muovere che pochi passi quando qualcosa cadde a terra andando in mille pezzi.

Nel retrocedere aveva urtato un vaso ed ora chiunque fosse in quella stanza l'aveva sentito.

Presa dal panico si immobilizzò completamente concentrata su qualsiasi rumore.

Sgranò gli occhi mentre la sagoma di un uomo si stagliava al centro del corridoio.

Non riuscì a muoversi dalla paura che l'attanagliava e non poté far altro che guardare l'uomo avanzare con l'ascia sguainata davanti a sé pronto a devastare il suo corpo come aveva fatto con Deanna.

Fu allora che dalla sua gola uscì un urlo acuto e disperato.


Cos'è stato?” Sussultò Lena staccandosi da Greg.

Joanna!” Scattò il ragazzo verso la porta e chinandosi per guardare dalla serratura della chiave.

Dio mio!” Sussurrò Lena mentre spingeva da parte il ragazzo per guardare lei stessa.

Purtroppo il fitto buio non permetteva di vedere nulla di quello che stava succedendo a pochi metri da loro.

N-non possiamo lasciarla sola, dobbiamo aiutarla!” Lo pregò Lena prendendolo per un braccio ed obbligandolo ad alzarsi.

Per tutta risposta il ragazzo recuperò il fucile ed uscì di corsa cercando di tenere dietro di sé Lena.

L'indiano si voltò di scatto sogghignando.

Lena incrociò lo sguardo di Joanna leggendovi una muta richiesta di aiuto.

Senza pensare mosse qualche passo verso l'amica e distrasse Greg che dovette mollare la presa sull'arma per bloccarla.

Joanna riacquistò l'uso del corpo e corse verso Lena passando vicinissima all'indiano che fu colto di sorpresa e non riuscì a colpirla.

Fu solo un attimo di smarrimento prima che l'uomo spiccasse la corsa verso il gruppo.

Greg agì in fretta e sparò un colpo a bruciapelo mancando il bersaglio che arrivò quasi a menargli un colpo d'ascia.

Non c'era tempo per riprovare, potevano solo scappare.

Corsero più veloci che poterono ma l'uomo era forte e veloce nonostante la mole e l'ascia arrivò a ferire una spalla di Lena colpendola di striscio.

Correte cazzo!” Urlò Greg mentre la prendeva per mano trascinandosela dietro.

Proprio in quel momento però a Joanna cedettero le gambe portandola ad incespicare e in un attimo l'indiano la raggiunse prendendola da dietro.

Con un ghigno osservò i due ragazzi che ora stavano osservando la scena carichi di angoscia.

No!” Urlò Lena.

Stranamente l'uomo aveva lasciato cadere l'ascia e aveva cominciato ad accarezzare il collo della ragazza.

Dio no ti prego, lasciala andare!” Urlò ancora Lena mentre Joanna piangeva sommessamente.

L'indiano fece scorrere la lingua sul collo della giovane mentre portava una mano alla tasca dei pantaloni.

Fu un attimo e una lunga lama lucente uscì dal petto della ragazza che aprì di colpo la bocca in un muto grido.

Greg ne fu talmente impressionato che il dito premette il grilletto di sua volontà ferendo Joanna alla gola.

Un rivolo di sangue le sgorgò dalla bocca prima che il suo corpo esanime si accasciasse al suolo.

Cos'ho fatto?” Riuscì a biascicare il ragazzo prima che l'indiano scostasse con un calcio Joanna e si dirigesse verso di loro minaccioso e micidiale.

Lena tremava da capo a piedi scossa da violenti singulti ma si costrinse a distogliere lo sguardo dall'amica ormai morta per dirigerlo verso Greg che stava immobile, sconvolto.

Senza pensarci su lo prese per mano e si misero a correre senza una meta cercando di allontanarsi da quel pazzo omicida.


ANGOLINO DELL'AUTRICE:

Ciao a tutti ragazzi!

Eccomi con un altro capitolo:-)

Spero vi sia piaciuto.

Non è stato cruento come avrei voluto ma stasera non ero particolarmente ispirata...

spero vi sia piaciuto lo stesso:-)

Fatemi sapere cosa ne pensate se volete.

Un bacione e al prossimo capitolo.

Fly90

  
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