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Autore: Luxus99chan    05/08/2014    3 recensioni
Fairy Minds 2 è tornato!
Un nuovo caso per la Squadra Speciale Investigativa per l'FBI... Ma se il caso coinvolge Juvia in prima persona, lei come reagirà? Riuscirà a superare il suo passato aiutata dalla sua famiglia.
Ps. La famiglia è palesemente Gray! ;)
Genere: Introspettivo, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Gray Fullbuster, Lluvia, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Violenza
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Di fatto, non esiste pazzia senza giustificazione
e ogni gesto che dalla gente comune e sobria viene considerato pazzo
coinvolge il mistero di una inaudita sofferenza
che non è stata colta dagli uomini.
 
 
Solo un altro colpo.
 
… No.
 
Avanti, solo un altro colpo.
 
No.
 
Cosa ti costa? Una volta soltanto!
 
SMETTILA!
 
Deliora caricò contro il muro, battendo violentemente la testa, ululando per il dolore. Si lasciò cadere a terra in posizione fetale, stringendosi le ginocchia al petto con le sue enormi mani, ma il dolore non voleva cessare, le voci non la finivano più, non volevano stare zitte, non lo lasciavano in pace.
Portò le mani alla testa, picchiandosela con i pugni chiusi, le unghie conficcate nei palmi delle mani.
Continuò così fino a quando la testa cominciò a girare, il lurido sottopassaggio della metropolitana a svanire, fino a quando non crollò a terra svenuto. Le voci smisero finalmente di parlare.
 
 
Gray si dette un altro pugno da solo, ancora più forte, digrignando i denti in preda alla frustrazione. Juvia era ancora in terapia intensiva e lui era in hotel a crogiolarsi nei sensi di colpa. Gettò via la valigia da sopra il letto, furioso, per poi cominciare a dare calci al comodino, che cedette subito schiantandosi a terra, le gambe rotte.
Si strappò via la camicia, sentendo troppo caldo in quella piccola stanza sporca di un albergo di cui non ricordava neppure il nome. L’impianto di condizionamento era al massimo, ma lui continuava a sentire caldo, allora come ora.
Lo rivide per un secondo, in tutta la sua statura, coperto da una pelliccia bianca, mentre i fiocchi di neve continuavano a scendere piano, noncuranti del fuoco che stava distruggendo casa sua.
Gray, bloccato a faccia in giù nella neve sentiva caldo. Molto caldo. Troppo caldo. Provò a muovere le gambe, a strisciare via da quell’inferno di fuoco che era diventata casa sua. Davanti a lui solo il mostro vestito di bianco, con lo sguardo spaventato di chi ha fatto qualcosa che sa non avrebbe dovuto fare.
Gettò uno sguardo indietro, al luogo dove sapeva i suoi genitori stavano morendo fra le fiamme, prima di svenire, circondato dal calore.
Sentiva caldo. Troppo caldo. Nel buio dell’incoscienza sentiva caldo. Era caduto nell’inferno.
 
La porta scorrevole si aprì piano, lasciando intravedere Erza che entrava. Rogue alzò appena lo sguardo, seduto sulla sponda del letto, ignorandola totalmente, intento com’era a guardare il braccio fasciato. Chissà che era successo alla ragazza gentile con i capelli azzurri.
-Rogue.-
Il ragazzo alzò lo sguardo del tutto, guardando negli occhi la scarlatta. Gli occhi nocciola della sua interlocutrice facevano largo sfoggio di due paia di occhiaie in grado di competere con le sue.
-Te la senti di parlare?-
-Parlare di cosa?-
Erza si schiarì la voce prima di cominciare:- I tremila euro…?-
-Non era la prima volta che le prestavo soldi. In pratica tiravano avanti grazie a me, ma alla fine Ultear riusciva sempre a restituirmi quanto dovuto, quindi ogni volta che mi chiedeva qualcosa davo, perché sapevo che mi avrebbe ridato tutto, fino all’ultimo centesimo. Mi fidavo ciecamente di lei.-
-Quindi ti aveva già chiesto prima cifre così alte?-
Rogue scosse la testa. –Mai.- disse in un sussurro.
-E a cosa le sarebbero dovuti servire? Non sono stati neanche spesi.- insistette Erza, leggermente confusa. Aveva già avuto modo di parlare con il ragazzo, e le era sempre parso un tipo parecchio sulle sue, ma mai come ora. Cosa non voleva dire? Alla fine della sua domanda qualcosa si mosse in fondo ai suoi occhi, come il guizzo di un ombra che corre a nascondersi nel buio.
Tuttavia non disse niente, il che le fece capire che era davvero quello il punto della discussione.
-Insomma?-
Rogue stava riflettendo in fretta, si vedeva, in cerca della risposta migliore. Alla fine decise per una parziale verità:- Quei soldi non li avrebbe usati se non a lungo termine. Meredy ha diciannove anni, è una ragazza intelligente desiderosa di andare al college, e Ul non glielo voleva negare.-
-Nemmeno tu?- chiese Erza.
-Nemmeno io.- sorrise amaramente Rogue.
 
 
Pensaci bene, avanti! Come hai fatto con quel tipo alla stazione! Tutti penseranno ad un altro incidente, e dai pezzettini che troveranno non capiranno niente!
 
Smettila.
 
Perché non mi vuoi ascoltare? Tanto alla fine cedi sempre, prima o poi. E’ solo questione di tempo, poi mi ascolterai e saremo amici come prima!
 
-Noi NON siamo amici!- ruggì Deliora, facendo scoppiare a piangere una bambina mano nella mano della madre, ferma in attesa del treno.
Deliora le ignorò e continuò a camminare imperterrito, nascosto nel suo pesante giaccone, il berretto calato sulla testa. Salì le scale che portavano fuori dalla metropolitana e per i primi secondi fu abbagliato dalla luce del sole. Quando i suoi occhi si abituarono alla nuova, inusuale luce del mezzogiorno, ricominciò a camminare, urtando passanti a caso, diretto spedito verso la sua meta. Ne aveva bisogno, ne aveva tremendamente bisogno, la doveva avere a tutti i costi. Questa era la sua buona occasione, non avrebbe avuto altre chance così buone, altre occasione così favorevoli. Voleva Meredy a tutti i costi, la voleva sua, tutta per sé! Era perfetta, non l’avrebbe mai lasciata andare come aveva fatto con le altre, quelle che lo avevano lasciato una ad una. La voleva la voleva la voleva la voleva
 
 
*Nota personale*
E’ un capitolo così corto…
Non mi piace per niente… -.- E poi è troppo cupo /(ç^ç)\
Ad ogni modo, rieccomi qui! Mi scuso per la lunga assenza, ma sono stato in gita a Londra *lancia la valigia a Sting che la prende al volo ma è troppo pesante e crolla a terra sommerso dai souvenir* (?) ed ho ancora un paio di cose da sistemare per il mio ritorno!^^ E tra un po’ mi trasferirò pure in campagna T^T E scusate anche se non ho risposto alle recensioni, ma come ho già detto, davvero non potevo, in Inghilterra le linee wi-fi fanno pena .-. *viene inseguito da un branco di inglesi a cavallo con delle mazze da cricket in mano*
Correrò subito a rispondere alle vostre meravigliose recensioni appena pubblicherò ,perché non avete idea di quanto mi renda felice pensare che a qualcuno importa della mia storia da quattro soldi ç.ç
Ok, chiudo qui u.u *Sale anche lui in groppa a Sting e si fa portare in camera sua insieme alla valigia gridando “Al galoppo, Sting! Yi-haaaaaaa!!!”* (?) Cià :3
 
  
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