Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: biancoceano    05/08/2014    2 recensioni
Il ragazzo sì voltò.
"Duemiladieci, hai detto?" Urlò il Dottore.
Kurt annuì. "Precisamente."
"Oh, allora scommetto che il prossimo sarà davvero un anno favoloso per te. Buonanotte!" Aggiunse, e lo salutò con la mano.
"Lo spero. Grazie." Disse, con una faccia interrogativa.
Per tutto il tragitto, Kurt continuò a domandarsi l'identità di quello strano ragazzo. Diceva di essere un dottore, ma era fin troppo giovane; parlava di "Terra" come se lui fosse un alieno.
Forse aveva la febbre e forse aveva davvero le allucinazioni.
Giunse finalmente alla porta di casa sua. Prima di infilare la chiave nella toppa, si girò verso la direzione dove doveva esserci la cabina. Non c'era più. Vuoto.
"Non sono pazzo, non immaginato tutto, andiamo!" Disse, alzando gli occhi al cielo.
Ritornò a volgere lo sguardo verso quell'angolo. "Il prossimo anno sarà un anno fantastico, eh?" Rise, e infilò finalmente la chiave nella toppa. "Nah, non ci credo."
Genere: Angst, Avventura, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

                        Image and video hosting by TinyPic




 

Will you ever come back?
-Trying to fix you.

 

La cabina atterrò con il suo solito rumore. Prima di scendere, il Dottore controllò per il sicurezza il pianeta; il TARDIS lo portava spesso in luoghi strani e pericolosi.
Gli tornò in mente la volta in cui si era trovato sul pianeta dello zucchero filato. Era bellissimo, certo, ma ad ogni angolo c'erano dei piccoli esserini che tentavano di infilzarlo con degli strani lecca-lecca. Nonostante i suoi tentativi di allontanarli, si era ritrovato con uno di quegli strumenti malefici in un posto decisamente doloroso. Oh, non l'avrebbe dimenticato mai più.

"Ecco, siamo arrivati." Esordì, spegnendo i motori. "E' sicuro, possiamo scendere."

Si girò verso Kurt e vide il terrore dipinto sul suo volto.
Poteva solo immaginare come poteva sentirsi un umano su di un pianeta alieno. Conosceva abbastanza bene la Terra e conosceva la storia dei suoi abitanti. Avevano una gran paura di ciò che poteva esserci nello spazio, temendo attacchi nucleari o chissà cosa. Mandavano continuamente sonde spaziali e cose del genere alla ricerca di una forma di vita oltre a quella umana, ma non avevano mai trovato nulla. La verità è che gli alieni, come venivano chiamati da loro, esistevano, ed erano davvero in molti. Ovviamente, avevano capito che quegli strani oggetti nel loro cielo non erano nuovi corpi celesti, ma tecnologia terrestre mandata lì solo per cercare loro. I primi ad accorgersene furono gli Snaketen, alieni dalla testa di serpente e corpo di struzzo. Avevano fatto subito rapporto alla polizia spaziale per difendersi. Contrariamente a ciò che si può pensare, gli alieni sono molto pacifici e temono qualsiasi tipo di attacco dagli esseri umani. E, per quanto possa essere infinito l'universo, le voci riuscivano comunque a circolare. Ovunque la Terra godeva di cattiva fama; le guerre civili, gli omicidi, le violenze in generale erano cose inaudite per i coinquilini della Terra. Certo, non erano tutti dei santi, ma cercavano comunque di non commettere crimini, perché la pena da scontare era tutt'altro che dolce.

Il Dottore si avvicinò a Kurt e lo prese per le spalle, facendolo girare verso di sé. "Kurt, non devi avere paura, okay? Gli alieni, come li chiamate voi, sono esseri pacifici." Tentò di rassicurarlo. "Tranne quelli del pianeta dello zucchero filato. Quelli sono malvagi dentro."

"S-sì, okay. Ma se dovesse succedermi qualcosa, sappi che tornerò in veste di fantasma e ti perseguiterò fino all'ultimo tuo respiro." Rispose Kurt con voce sommessa.

"Oh, avrai una vita lunga da fantasma, allora." Sorrise, ed uscì dalla cabina trascinandosi dietro il ragazzo.

"Oh, un'ultima cosa." Fece lui, prima di chiudersi dietro la porta. "Qui non sono il Dottore, sono in incognito. Sono Blaine Anderson, da ora. Non dimenticarlo, okay?"

Blaine. Certo che il suo alter ego aveva un bel nome. Ma a pensarci bene, tutto era meglio di Dottore.

"Non lo dimenticherò." Disse Kurt, e si avviarono.


Fu una passeggiata quasi piacevole. Kurt non si sarebbe mai aspettato di camminare sul suolo alieno e di trovarlo piacevole. La compagnia del Dottore alla fine non gli dispiaceva, ma non quando parlava in modo complicato.
La sua mente tornò per un attimo al suo pianeta e a casa sua.
Casa sua e Mercedes.

"Oh, santo cielo!" Esclamò lui facendo spaventare il Dottore. "Mercedes!"

"Che cosa?" Rispose lui. "A cosa ti serve una macchina ora?"

"Ma quale macchina. Parlavo della mia amica. Sicuramente avrà sentito di ciò che è successo ed ora mi starà cercando." Disse con voce allarmata. "Sarà preoccupatissima."

Il Dottore lo fissò con un sopracciglio alzato. Ma perché gli umani si preoccupavano in continuazione dei loro cari? Lui aveva lasciato casa molto giovane e non si era mai preoccupato di ciò che si era lasciato dietro. I Signori del Tempo erano sempre stati molto arroganti e credevano di essere i padroni dell'universo. Lui non era così e non voleva nemmeno esserlo. Forse questo l'aveva spinto ad andarsene senza rimorsi.
Però un po' lo capiva, Kurt. Aveva provato preoccupazione per una sola persona in tutta la sua vita.
Rachel.
Un velo di tristezza calò sui suoi occhi.

"Santo cielo, santo cielo! Come faccio?" Fece per prendere il cellulare ma vide che non aveva campo. "Avrei dovuto immaginarlo."

"Oh, dai qua!" E gli strappò il telefono da mano. Prese il suo cacciavite-non-proprio-cacciavite e lo scannerizzò. "Prova ora." E glielo ridiede.

"Funziona!" Esclamò con una luce che gli brillava negli occhi. "Mercedes? Ehi, Ced! Sono vivo. Sono da un.. amico. Tornerò presto. Tu non preoccuparti, sto benissimo." E riattaccò.

La voce della sua amica di sempre lo aveva fatto sentire decisamente meglio. Ced gli faceva sempre lo stesso effetto; riusciva a rimettergli il buon umore.

Si girò verso il suo amico e gli rivolse un sorriso caldo. "Dottore, grazie. Davvero."

Il Dottore fu quasi colpito da quel gesto. Non lo ringraziavano quasi mai, ed era sempre una gioia sentire quella parola rivolta a lui. "Ma figurati. Vogliamo proseguire? La strada è lunga."

"Dove stiamo andando esattamente?" Domandò Kurt, curioso.

"Lo vedrai." Rispose soddisfato. "Spoiler."


I due arrivarono finalmente a destinazione. Kurt si trovò di fronte ad uno spettacolo insolito e stupendo allo stesso tempo. Il Dottore, o Blaine, lo aveva portato ad una sorta di mercato alieno. Ogni tipo extra-terrestre era lì riunito per comprare cibo luminiscente e ben poco invitante.

"Allora, cosa ne pensi?" Disse il Dottore, con un sorriso caldo. "Questa è la Enlighten Shore. Una sorta di mercato di cibi tradizionali di ogni pianeta presente nell'universo."

Kurt si stava guardando attorno. Ai negozi erano appese ovunque strane pietanze molto simili a salsicce, ma di un verde sgargiante. Fece per entrare per curiosare, ma qualcuno gli attanagliò il braccio.

"No, tu non puoi mangiare quel cibo." Disse Blaine, squotendo la testa.

"Ma non volevo mangiarlo, volevo solo entrare e dare un'occhiata." Rispose lui, un po' stizzito.

"Kurt, sono un Signore del Tempo e sento quando qualcuno sta mentendo." Disse lui, fissandolo intensamente. "Poi, lo dico per il tuo bene. Puoi anche prendere una di quelle salsicce di Asgaard, ma non verrò in tuo aiuto quando vomiterai rospi arancioni." E lo lasciò.

Al ragazzo vennero i brividi e si allontanò subito.

"Posso portarti in un bel posto. Fanno dei pancake con sangue di Trixi. Ovviamente, chiederò di non metterla sui tuoi." Sorrise.

"Sangue di Trixi... ma cosa mangiate? Santo cielo." E volse i suoi occhi al cielo. "Conosci bene questo posto, vero? Ma tu hai centinaia di anni, cosa chiedo a fare."

"Sì, lo conosco molto bene. Sono venuto ultimamente con una mia cara... amica." Un velo di tristezza calò sugli occhi del Dottore.

L'ultima volta era stato lì in compagnia di Rachel. Vedere quei posti, quei negozi, quei cibi lo faceva sentire un po' nostalgico. Se solo non fosse successo quello che era successo, probabilmente lei sarebbe ancora con lui. Un paio di profondi occhi marroni comparvero davanti ai suoi.
"Verrò a salvarti." La sua voce echeggiò nella sua mente.

"Non sapevo che i Signori del Tempo potessero avere amici." La voce di Kurt lo risvegliò dai suoi pensieri.

"E come mai?" Chiese lui, incuriosito.

"Per quella cosa degli anni. Cioè, mi hai detto di essere ultracentenario, deve essere difficile avere amici che vivano abbastanza." Rispose il ragazzo con una scrollata di spalle.

"Sei più sveglio di quanto pensassi."

"Dot-Blaine, mi hai parlato di un'amica. Dal tuo tono, deve essere stata molto importante, immagino."

"Perché hai usato il passato, Kurt?" Si girò di scatto.

"Perché non è più con te e quindi, facendo due più due..."

"Avevo ragione: sei sveglio." Si sedette su uno sgabello fuori a quello che sembrava un bar. Cameriere dalla pelle azzurra come il cielo servivano ai tavoli bevande e pietanze disgustose. "Se hai una mezza giornata, ti racconto tutta la storia."

Kurt poteva vedere la tristezza nei suoi occhi. Quegli occhi vecchi anni ed anni eppure così giovani. Aveva letto di stregoni che avevano vissuto più di mille anni ma che non ne dimostravano più di 20. Era il caso del suo Dottore. Chissà quante sofferenze, quante perdite aveva vissuto e quante violenze quegli occhi avevano visto. Gli venne l'impulso irrefrenabile di abbracciarlo. Ma, una parte della sua mente, quella razionale, gli suggerì che era la mossa sbagliata, almeno in quel momento.

"Per te, ho tutto il tempo del mondo." E si mise comodo.

 
 



Angolo autrice: Con un giorno di ritardo, ecco il nuovo capitolo.
Vi anticipo già che nel prossimo si parlerà di *rullo di tamburi* Rachel!
Non vedo l'ora di presentarvela, perché avrà dei tratti in comune con la Rachel che tutti conosciamo.
Inoltre, notato il riferimento a River? Ci stava tutto!
Prima di andare, volevo dirvi che sto lavorando ad una OS su Friends.
Non vi interessa nulla, lo so. *piange*
Ci vediamo fra 8 giorni prima dello hiatus di due settimane. (?

Come sempre, per il banner crediti ad Ivola. <3


 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: biancoceano