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Autore: Sophie_Carlisle    09/08/2014    1 recensioni
AVVISO: STORIA IN CORSO DI REVISIONE!
Capitoli revisionati pubblicati: Capitolo 1; Capitolo 2; Capitolo 3; Capitolo 4; Capitolo 5; Capitolo 6; Capitolo 7; Capitolo 8;Capitolo 9; Capitolo 10.
Sappiamo molto poco della storia tra Draco Malfoy e Astoria Greengrass, anche perché quest'ultima viene menzionata solo nell'ultimo libro e la si vede alla fine dell'ultimo film.Per questo motivo mi sono immaginata la loro storia piena di intrighi, difficoltà e colpi di scena che alla fine farà incontrare questi due giovani sentimentalmente.
Disclaimer: i personaggi non sono miei, li ho solo presi in prestito per scrivere questa storia.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astoria Greengrass, Draco Malfoy, Serpeverde | Coppie: Draco/Astoria
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Purosangue per poco'
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HOGGY WARTY HOGWARTS

 


 

-Forza Ria, sbrigati o il treno partirà senza di noi!- disse Daphne prima di scomparire attraverso la barriera.

-Astoria, ti aspettiamo di là. Vedi di comportarti come si deve- disse la madre scomparendo a sua volta seguita dal marito, che ammiccò in direzione della figlia.

Erythrus Greengrass, sebbene algido e severo, aveva sempre avuto a cuore la piccola Astoria, fin dalla tenera età. Forse più di sua sorella Daphne.

La figlia minore lo metteva a dura prova, soprattutto perché era difficile comprendere fino in fondo i suoi pensieri e il fatto che fosse estremamente riservata con lui non era di aiuto. Eppure, quel piccolo uragano dagli occhi smeraldini era ciò che il Signor Greengrass aveva di più caro ed egli stesso non aveva mai esitato a dimostrarlo: Eudora Greengrass non approvava, purtroppo, questa disparità che l'uomo riservava alle figlie e molto spesso i due coniugi erano in conflitto proprio a causa della più piccola, la quale difficilmente obbediva ai genitori e sempre più spesso pareva lontana anni luce dalla sua stessa famiglia.

Erythrus sapeva che la piccola di casa era diversa da tutto quello che la circondava, ma, allo stesso tempo, non riusciva ad entrare in empatia con lei.

Paradossalmente, era Daphne la persona con cui Astoria più volentieri si intratteneva, per quel poco che la minore concedesse, però ne prendeva le distanze spesso e volentieri, preferendo una quieta solitudine alla stretta e selettiva cerchia di amici che la sorella maggiore frequentava. E tutto questo con grande dispiacere dei Signori Greengrass, i quali auspicavano il meglio per le figlie, ma soprattutto per la propria discendenza: evitare ogni possibile rozza e indecorosa distrazione.

Astoria di guardò intorno, un po' spaesata :“Ci siamo” pensò e prendendo un respiro profondo corse in direzione del muro di fronte a lei. In pochi secondi uno sbuffo di vapore la travolse con una nuvola bianca.

La ragazzina rimase senza fiato per lo stupore: il treno scintillava e sbuffava vapore da tutte le parti; c'erano ragazzini che correvano lungo il binario; altri che salutavano le loro famiglie prima di intraprendere il loro magico viaggio; altri ancora, più piccoli, che ammiravano estasiati la rossa locomotiva. Sorrise.

La sua attenzione della fu catturata da un insolito gruppo di persone che avevano appena attraversato la piattaforma del binario. Avevano tutti i capelli rossi, fatta eccezione per un ragazzino dai capelli corvini e una ragazzina dai folti capelli castani. Ad Astoria parvero familiari :”Chissà se sono tutti parenti” pensò, ma con un'alzata di spalle lasciò da parte quel pensiero, continuando a spingere il proprio carrello e a guardarsi intorno.

C'erano bagagli sparsi ovunque e molte gabbie con gufi e barbagianni ben allineate; il treno emise uno sbuffo di vapore un po' più alto, il che voleva dire che era prossimo alla partenza.

La piccola Greengrass era così presa ad ammirare tutto e tutti che non si accorse di aver urtato con il carrello una ragazzina con due trecce bionde.

-Scusa tanto...io...non ti avevo vista- disse la mora, tirando indietro il carrello. Venus, il suo gatto, emise un verso infastidito, ma subito la padroncina le accarezzò la testa dalle sbarre della gabbietta, per tranquillizzarla.

La ragazzina bionda le sorrise calorosa:-Non fa nulla, non ti preoccupare- disse entusiasta, per poi tendere la mano ad Astoria :-Io sono Tracey Davis-.

-Astoria Greengrass- disse l'altra stringendole la mano :-Anche per te è il primo anno?-chiese curiosa.

-Si! E non vedo l'ora di incominciare!- le disse con gli occhi luminosi Tracey :-Sai, ho scoperto la magia quando avevo otto anni e devo dire che...-.

-Astoria Greengrass! Muoviti e vieni qui- le interruppe Eudora lanciando sguardi di fuoco alla figlia. Astoria roteò gli occhi e si apprestò a raggiungere la propria famiglia, non prima di aver salutato Tracey con un piccolo e timido sorriso.

Daphne le si avvicinò, prendendo il controllo del carrello e si apprestò verso il treno, mentre l'altra la seguiva incuriosita. La maggiore caricò i bagagli e il trasportino di Venus sul treno; poi fece l'occhiolino alla sorella e salutò distrattamente i genitori, prima di sparire insieme al suo gruppo di amici verde-argento, lasciando Astoria sola.

-Fa' buon viaggio piccola stella- disse il padre abbracciandola forte -Scrivici non appena hai fatto lo Smistamento-.

Astoria annuì e dopo essersi liberata dalla stretta del padre salutò la madre con un abbraccio meno caloroso :–Se non finisci in Serpeverde prenderemo seri provvedimenti- disse Eudora con sguardo severo :-E smetti di fare la goffa una buona volta, sei una Purosangue non una lurida Nata Babbana- concluse battendole il ventaglio sulle spalle. Astoria lanciò uno sguardo al padre, poi annuì.

Il treno fischiò ancora, così la piccola Greengrass sistemò i bagagli all'interno della carrozza e diede un ultimo sguardo fuori prima di scomparire dentro, lasciando che le porte si chiudessero alle sue spalle.

Per lo meno ad Hogwarts la madre non l'avrebbe tediata così tanto.


 


 

***

 


 


Il treno era pieno zeppo di ragazzini che, come lei, stavano andando ad Hogwarts per la prima volta. Non era difficile individuarli, bastava guardare come erano entusiasti.

Astoria cercava sua sorella già da un po', quando, stanca di girovagare senza meta per il treno, decise di trovarsi uno scompartimento dove trascorrere il resto del viaggio.

Ma anche quello si era rivelata un'impresa ardua, perché ovunque andasse non c'erano posti liberi.

Andò avanti e, verso la fine del treno trovò uno scompartimento occupato da una ragazzina con due trecce. La riconobbe immediatamente. Sorrise di nuovo.

Allungò la mano per aprire la porta e fece capolino dentro:-Ehm...Ciao Tracey...ecco mi chiedevo se...-.

Tracey Davis distolse lo sguardo dal finestrino e lo posò su Astoria sorridendole raggiante :-Ma certo, Astoria, entra pure- disse facendole cenno con un braccio.

La mora rispose al sorriso e si sedette davanti alla ragazzina.

Un fischio acuto avvisò le ragazze della partenza e pochi secondi dopo il treno si era messo in marcia verso Hogwarts.

Tracey sorrideva e continuava a fissare il panorama, mentre Astoria giocherellava con una ciocca di capelli,intenta a farne una traccia: la piccola Grengrass era un po' spaesata, perché effettivamente non aveva ancora realizzato tutto quello che stava accadendo, eppure, lì, seduta davanti a una ragazzina che mai aveva incontrato prima, si sentiva insolitamente tranquilla.

D'un tratto la porta dello scompartimento si aprì, attirando l'attenzione delle due ragazze, e comparvero di fronte a loro tre figure che ridevano a crepapelle.

-Hey Fred, a quanto pare avremo a che fare con due signorine per bene- disse George.

-Beh, se è così allora dovremo comportarci come dei gentiluomini- rispose il gemello ammiccando.

Astoria e Tracey si guardarono per un attimo e sorrisero :-Entrate pure- disse Tracey rivolta ai ragazzi.

I tre entrarono e si sedettero accanto alle due ragazze :-Io sono Fred, lui è George e questo mascalzone è Lee- disse uno dei gemelli indicando gli altri due ragazzi.

-Io sono Tracey Davis- disse la bionda, porgendo la mano ad ognuno dei ragazzi.

George posò lo sguardo su Astoria e le sorrise :-E la tua amica è...-.

-Astoria Greengrass- disse la giovane stringendogli la mano.

-Beh...ragazze, benvenute nella nostra gabbia di matti- disse Lee facendo l'occhiolino ai gemelli, che scoppiarono a ridere. Le due si guardarono perplesse.

-Allora voi due... in che casa finirete? Do per scontato che siete del primo anno dato che non vi abbiamo mai viste- chiese Fred per rompere il ghiaccio.

Tracey sorrise di nuovo e si voltò verso i ragazzi -Spero Tassorosso... Mi sembra quella adatta a me, oppure Corvonero-.

Fred, George e Lee la fissarono e le sorrisero :-Buone Case- disse George.

-Ma la migliore è Grifondoro e per vostra informazione avete l'onore di star dividendo lo scompartimento con i tre migliori grifoni di tutta Hogwarts- concluse Fred provocando una serie di risate da parte degli altri due e da Tracey, che li aveva presi in simpatia.

-E tu piccola Greengrass? Non sapevo che Daphne avesse una sorella- disse Lee. Astoria storse il naso: per quanto volesse bene alla sorella maggiore detestava quando faceva finta che lei non esistesse.

-Quale sarà la tua nuova Casa?- chiese George mettendole una mano sulla spalla.

La mora si voltò verso di lui e cominciò a pensare: non voleva finire certamente in Serpeverde. No. Astoria non aveva intenzione di finire in quella Casa di persone arroganti e superficiali come Draco Malfoy e il suo gruppetto di serpi ciniche, tanto meno dare quella soddisfazione alla madre ,che le aveva imposto il suo volere.

La Casa in cui voleva finire era Corvonero. Non sapeva perché, ma sentiva che si sarebbe trovata molto bene lì: insomma , l'intelligenza non le mancava di certo, e sì, era furba e astuta, ma ragionava molto e aveva sempre la testa fra le nuvole. Probabilmente a Corvonero sarebbe riuscita a mettersi alla prova e a trovare la sua strada.

-Non lo so... Corvonero forse, ma tutta la mia famiglia è finita a... Beh...-.

-Serpeverde- risposero in coro i tre ragazzi -Non preoccuparti- disse George.

-Il Cappello Parlante ascolta i suggerimenti- concluse Fred battendo il cinque al gemello.

I tre ragazzi cominciarono a parlare tra di loro, mentre Astoria e Tracey continuavano a fissare il panorama, ormai notturno, della campagna. Ben presto anche loro furono coinvolte dai tre ragazzi nella conversazione e non ci volle molto perché Fred, Geroge e Lee le prendessero in simpatia.

Il carrello dei dolci passò due volte, ed entrambe le ragazze fecero scorta di Cioccorane, Api Frizzole e Calderotti fumanti, dandone qualcuno ai tre ragazzi, i quali cercavano di produrre qualche strano incantesimo. Erano molto divertenti.

Con somma sorpresa di Astoria Tracey non aveva mai assaggiato nessuno di quei deliziosi dolcetti, ma poco male: ci avrebbe pensato la mora a istruirla adeguatamente sulla bontà dei Calderotti.

Astoria era stupita. Non aveva mai pensato che al si fuori di quelle amicizie rigide, a cui i suoi genitori tenevano in modo quasi morboso, potessero esistere persone così spensierate.

-Sapete, voi due...- George non riuscì a terminare la frase, che uno scossone lo fece cadere addosso a Lee e Astoria contro il finestrino, mentre Tracey e Fred erano caduti sul pavimento.

Le luci si spensero di colpo -HEY!...ma che succede?!- chiese Astoria levandosi di dosso Lee.

Fred e Tracey si spostarono subito e si avvicinarono agli altri ragazzi :-Tracey, mi fai male così- disse Astoria cercando di staccare la mano dell'altra dal suo polso.

-Calme ragazze- disse Fred :- Il treno avrà solo qualche problema- continuò George rassicurandole :- Vedrete che ripartirà in men che non si dica!- concluse poi il giovane.

La porta dello scompartimento si aprì di botto e tre figure caddero a terra chiudendo la porta con un tonfo.

-Ci-ci-ci so-son-no i Diss-ssennat-tori!- disse una voce fredda e spaventata.

Astoria riconobbe subito di chi si trattava: Draco Malfoy era capitolato nel suo scompartimento insieme ai, probabilmente, suoi due gorilla di scorta. Dovevano per forza essere Vincent Tiger e Gregory Goyle. Sua sorella glieli aveva descritti per filo e per segno.

Però, che strano. Da quanto ne sapeva la piccola Greengrass i Dissennatori erano le guardie di Azkaban, cosa ci facevano su un treno?

-Hey Malfoy credevo che tu ci fossi abituato a tutta questa freddezza- disse Fred rabbrividendo.

-W-Weasley! - sussurrò Malfoy terrorizzato :-C-che ci fa-faranno secondo voi?- chiese alle due ragazzine tremanti, che si abbracciavano cercando di scaldarsi. Era talmente tanto buio che a malapena si riuscivano a distinguere le sagome dei ragazzi.

-Lumos- mormorò il biondo, riuscendo a illuminare quel tanto che bastava per guardarsi intorno.

I suoi occhi di ghiaccio, ora animati da paura, incrociarono, quelli verdi di Astoria, e la ragazza provò pena per quel ragazzo spaventato...Aspettate un attimo, ma quello era Draco Malfoy, quell'arrogante del suo pseudo fidanzato! Era spaventato: aveva totalmente abbandonato la sua aria da pallone gonfiato. Astoria non poteva provare pena per lui.

Cominciò a fare ancora più freddo e Malfoy cominciò a tremare visibilmente, per quanto la fievole luce permettesse di vedere qualcosa.

Una sagoma scura sbucò fuori da un lato della porta, con le lunghe dita aprì la porta e una cosa incappucciata entrò dentro il loro scompartimento.

Astoria strinse il braccio di Tracey e i gemelli e Lee fissarono la figura restando immobili.

Malfoy emise un suono stridulo prima di nascondersi dietro a Tiger e Goyle, i suoi “amici”:andò indietro e poggiò una mano sul ginocchio di Astoria; con l'altra puntò la bacchetta ancora illuminata in avanti.

Astoria era impossibilitata a fare qualsiasi tipo di movimento: un po' perché era letteralmente paralizzata dalla paura, un po' perché Malfoy le si era praticamente accollato.

D'un tratto il Dissennatore uscì dallo scompartimento e poco dopo si accesero le luci.

Tracey era nascosta tra i gemelli e Lee; Astoria le stringeva un braccio;Tiger e Goyle erano abbracciati come cozze e Malfoy era aggrappato alle gambe di Astoria .

-Se hai finito di avere paura, potresti staccarti dalle mie gambe?- sibilò la piccola Greengrass alzando il mento e scoccandogli un'occhiataccia.

Malfoy la guardò e subito si alzò in piedi. Lui non aveva affatto avuto paura! Eppure era ancora aggrappato alle gambe di Astoria Greengrass. Ma , un attimo: CHE CI FACEVA LI' ASTORIA GREENGRASS?

Astoria fece per alzarsi, ma Malfoy la bloccò contro i sedili, posizionando le braccia ai lati della sua testa per non farla muovere. Sogghignò e la fissò con i suoi occhi di ghiaccio :-Sai Greengrass, io odio le persone che mi danno ordini-.

-Allora odierai anche tuo padre per questo- disse la ragazza riferendosi al fidanzamento, sfidandolo.

Malfoy l'afferrò per il polso e lo strinse forte :-Malfoy...lasciami...mi...mi fai male-disse la ragazza cercando di liberarsi.

Due paia di braccia forti le tolsero di dosso Malfoy e lo scaraventarono fuori dallo scompartimento insieme ai suoi due scagnozzi.

Tracey sbatté le palpebre, confusa :-Ma che accidenti è appena successo?- domandò alla mora, per poi fare scorrere il suo sguardo interrogativo sugli altri tre giovani.

-Tutto bene, Astoria?- chiese Fred sedendosi accanto a lei.

Astoria lo guardò e sorrise -Si, grazie...ma chiamatemi Ria, dopotutto siamo amici no?- chiese infine guardando i gemelli,Tracey e Lee.

Il viaggio continuò, tra chiacchiere, risate e scambi di figurine delle Cioccorane, che Tracey trovava esilaranti. Astoria era entusiasta: allora era così avere degli amici!


 


 


 

***

 


 


 


-Ackerley, Stewart- annunciò la McGranitt. Il ragazzo si fece avanti e indossò il Cappello Parlante, poco dopo esso urlo -Corvonero!-.

Astoria era molto agitata. Erano arrivati ad Hogwarts e con delle barche avevano attraversato il lago davanti alla scuola. La scuola era maestosa e illuminata da fievoli luci.

In men che non si dica Astoria si era ritrovata in una sala con quattro tavolate e davanti a un cappello che le avrebbe detto la sua casa di appartenenza.

Era così presa dai suoi pensieri che non si era accorta che Tracey aveva appena indossato il Cappello Parlante.

:-Serpeverde!- urlo l'oggetto. Immediatamente la ragazza saltò giù dallo sgabello e velocemente si apprestò a raggiungere il tavolo verde-argento. Astoria vide sua sorella congratularsi con lei e altre Serpeverde fecero lo stesso.

”Almeno se finirò li avrò un'amica” pensò la ragazza continuando a seguire lo Smistamento.

Qualche Grifondoro, pochi Tassorosso e due Corvonero passati , arrivò il turno di Astoria.

-Greengrass, Astoria- chiamò la Professoressa.

La ragazza si guardò intorno. Poi prese coraggio e si avviò verso lo sgabello, per scoprire il verdetto del Cappello Parlante.

Con la coda dell'occhio poté vedere il tavolo dei Serpreverde in attesa; Daphne la osservava con gli occhi spalancati, stringendo la mano di una ragazza mora al suo fianco, la quale aveva un'espressione molto scocciata.

Dall'altra parte della Sala Grande, invece Fred e George Weasley le sorridevano e le alzarono il pollice in segno di incoraggiamento.

Fece un respiro profondo e si sedette sullo sgabello. La McGranitt le adagiò il Cappello sulla testa : ”Greengrass eh? Mmh...vediamo un po'” disse il Cappello facendo sobbalzare Astoria : “Intelligente,astuta, furba e appena un filino irascibile...Chissà...”.

“Mamma mi uccide se non finisco in Serpeverde...ma vorrei finire anche in Corvonero” pensò la ragazza per facilitare le cose al Cappello.

“Oh mia cara, il tuo destino è scritto, lo vedo molto chiaramente” esclamò l'oggetto: “tanta astuzia sarebbe sprecata in altre Case e poi io seguo sempre i destini altrui...SERPEVERDE” sentenziò alla fine.

Astoria chiuse gli occhi a metà tra il sollevato e il dispiaciuto. Ma uno scrosciare di applausi la raggiunse dalla sua nuova Casa, facendola tornare alla realtà.

Si alzò rapidamente e corse in direzione del tavolo verde-argento, esultante.

Avrebbe dato prova sicuramente di essere diversa da tutti gli altri studenti Serpeverde: era una sfida aperta.

-Oh Ria!- esclamò Daphne abbracciandola :- Sono fiera di te!-.

-Complimenti Astoria- le disse la ragazza mora di fianco alla sorella, stringendole la mano, freddamente.

-Te lo avevo detto Pansy- trillò la bionda :- Non ci avrebbe mai deluso-.

Astoria abbozzò un sorriso e il suo sguardo intercettò quello di Tracey: le si avvicinò e si batterono il cinque :- Quindi saremo compagne di Casa- le disse la bionda.

-A quanto pare era destino- rispose la piccola Greengrass accomodandosi accanto alla nuova amica.

Qualche posto più in là, Draco Malfoy stava fissando divertito quel teatrino. Si alzò in piedi e si avvicinò ad Astoria, abbassandosi alla sua altezza e facendola sussultare:-Benvenuta nel mio regno- le disse :-Il regno di Draco Malfoy-.

Poi, il biondo si alzò e tornò a sedersi al suo posto, lasciando Astoria abbattuta tra le braccia della sua nuova amica.

Probabilmente non sarebbe stato un anno facile. Astoria ne era certa.




 

   
 
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