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Autore: Sophie_Carlisle    25/07/2014    1 recensioni
AVVISO: STORIA IN CORSO DI REVISIONE!
Capitoli revisionati pubblicati: Capitolo 1; Capitolo 2; Capitolo 3; Capitolo 4; Capitolo 5; Capitolo 6; Capitolo 7; Capitolo 8;Capitolo 9; Capitolo 10.
Sappiamo molto poco della storia tra Draco Malfoy e Astoria Greengrass, anche perché quest'ultima viene menzionata solo nell'ultimo libro e la si vede alla fine dell'ultimo film.Per questo motivo mi sono immaginata la loro storia piena di intrighi, difficoltà e colpi di scena che alla fine farà incontrare questi due giovani sentimentalmente.
Disclaimer: i personaggi non sono miei, li ho solo presi in prestito per scrivere questa storia.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astoria Greengrass, Draco Malfoy, Serpeverde | Coppie: Draco/Astoria
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Purosangue per poco'
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NDA! Ciao a tutte le personcine che dal giorno zero hanno letto questa Fic, a chi ha appena cominciato e a chi per caso ha dato uno sguardo!

Ho due cosine-ine da dire.

La prima: mi vorrei scusare. Quasi dieci anni (fa paura come il tempo passi così velocemente) da quando ho cominciato a scrivere e una pausa infinita non hanno giovato! Sto cercando di recuperare il tempo perso: abbiate pazienza!

La seconda: quando scrissi i primi capitoli ero una quattordicenne presa dalla frenesia del mondo delle Fan Fiction e tutto ciò è stato scritto di getto, così come veniva. Con il tempo, però, mi sono resa conto che avrei voluto rinnovare questa storia, soprattutto perché mi sono venute in mente nuove idee e nuovi personaggi da inserire. Per non parlare poi di alcune modifiche tecniche che avrei sempre voluto fare, ma che , ahimè, ho rimandato per tanto tempo.

La trama non cambia nemmeno di una virgola, ma è stato necessario dare una ripulita ad alcune cose: sia per chiarirle, che per renderle più fluenti. Ci tengo veramente tanto.

Spero che continuerete a seguire le vicende di Draco e Astoria, ma soprattutto che possiate apprezzare qualche cambiamento qua e là!

Aspetto come sempre i vostri feedback! Grazie per la pazienza.

Sophie_Carlisle <3


 

Menzione speciale per LadyChantilly: Grazie, mi hai aperto un mondo.

LUMOS

 

Il Malfoy Manor era imponente sotto la luce dorata dell'alba, che stava cominciando a rischiarare il cielo da dietro le montagne dalle vette acuminate.

Nel giardino della grande casa regnava la quiete più totale e il solo rumore era il frusciare delle foglie degli alberi mosse dal leggero vento mattutino.

Il sole si stava alzando nel cielo e presto tutto fu illuminato dalla sua luce.

In una stanza della casa, al secondo piano, un ragazzo dai capelli biondi stava dormendo beato nel suo letto, intento a terminare il bel sogno che stava facendo: era a cavallo della sua splendida Nimbus Duemilauno e sfrecciava a tutta velocità sul grande campo da Quidditch, intento a catturare prima del ragazzo dagli occhiali tondi e i capelli in disordine il boccino d'oro... il sole lo illuminava e il vento gli scompigliava i capelli platinati...si sporse in avanti allungando una mano... era a pochi centimetri dalla luccicante pallina con le ali... la folla verde-argento era in visibilio ed acclamava gran voce il loro cercatore... si sporse ancora di più...il suo unico pensiero era VINCERE...le ali del boccino erano quasi nel palmo della sua mano e...

-Draco, svegliati-

La voce di Narcissa Malfoy echeggiò per tutta la stanza e arrivò alle orecchie del ragazzo biondo, che aprì gli occhi riluttante.

-Che succede madre?- domandò Draco stropicciandosi gli occhi e soffocando uno sbadiglio.

-Non dirmi che ti sei dimenticato che giorno è oggi- disse Narcissa alzando un sopracciglio, perfettamente curato.

No, non aveva dimenticato che giorno fosse, perché di lì a poco avrebbe conosciuto la sua fidanzata, nonché futura signora Malfoy: Astoria Greengrass.

Draco non aveva mai conosciuto Astoria, ma conosceva sua sorella Daphne, perché entrambi erano stati smistati nella Casa Serpeverde alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, due anni prima.

Un'antica tradizione delle famiglie Purosangue era quella del matrimonio combinato, al fine di preservare la purezza del sangue e, ovviamente, la famiglia Malfoy non aveva assolutamente intenzione di venire meno alla tradizione, anche se in realtà non era necessario adoperare tale metodo: le amicizie dei giovani Purosangue erano selezionate in modo accurato, al fine di non mischiarsi con la feccia e non era raro che alcuni di essi si fidanzassero tra di loro.

Al fine di evitare inconvenienti, Lucius Malfoy aveva accuratamente operato una cernita delle giovani ragazze provenienti dalle più rispettabili famiglie del mondo magico e la scelta era ricaduta sulla famiglia Greengrass, il cui capostipite, Eryhtreus Greengrass, suo collega e amico, aveva avuto la fortuna di mettere al mondo due figlie: Daphne, la maggiore, e Astoria, la minore.

Era toccato a Draco decidere chi delle due lo avrebbe accompagnato per il resto della vita: scelse Astoria.

Infatti Daphne, nonostante la sua bellezza quasi da Veela e il suo carattere pungente, era sua amica (se così si potesse definire) e non avrebbe avuto problemi a trovare un buon partito. Perciò al ragazzo non era rimasta altra scelta se non optare per la sorella minore.

Da ciò che la maggiore delle sorelle gli aveva detto a proposito della più piccola, Draco si era reso conto quanto fosse una ragazza difficile: per quello che gli aveva raccontato, Astoria era sempre stata una bambina molto dolce e buona ma, rispetto a quello che un'educazione nobiliare prevedrebbe, non esitava a puntare i piedi e portare avanti idee concettualmente contrapposte a quelle della propria famiglia. Inoltre, era facilmente provocabile e aveva sempre saputo come manipolare gli altri a suo vantaggio. La sua falsa timidezza la rendeva imprevedibile, a tal punto che non era possibile comprenderla facilmente.

Sarebbe stata una bella sfida.

-Scendo subito, madre- disse Draco sbadigliando, ancora ripensando al bel sogno che aveva fatto.

-Allora sbrigati- disse la donna uscendo dalla stanza con la sua maestosa e fredda eleganza.

Draco scese dal letto e si incamminò verso il bagno, sbadigliando ancora.

“Sarà una lunga giornata” pensò il ragazzo fermandosi a contemplare la sua immagine allo specchio.

Aveva già 13 anni e, come notò con piacere, era cresciuto di molti centimetri durante le vacanze, i suoi lineamenti erano più pronunciati e si era creato un fisico niente male. Sogghignò soddisfatto e pensò alle risate che si sarebbe fatto quel giorno.

Dopo essersi lavato la faccia, si diede una sistemata e ,sbuffando, tirò fuori dall'armadio un paio di pantaloni e una camicia, li indossò e scese velocemente le scale diretto in sala da pranzo.

Da quando il suo elfo domestico Dobby era stato liberato per lui fare le cose da solo era un'impresa e la maggior parte delle volte veniva richiamato dal padre a causa della sua pigrizia.

***

Astoria quella notte non aveva dormito per niente. Era seduta accanto alla sua finestra e contemplava il paesaggio illuminato dall'alba rossastra.

Tutto fuori era silenzioso: alberi e fiori se ne stavano beatamente fermi, come se aspettassero qualcosa. Gli uccelli si erano appena svegliati e il loro cinguettio allegro era l'unico suono che si sentiva.

La ragazza sospirò e prese la sua gatta tra le braccia per coccolarla: -Sei fortunata Venus, sai?- sussurrò e l'animale rispose a suon di fusa entusiaste :-A volte ti invidio: dormire tutto il giorno e nessuno che abbia delle aspettative su di te-.

Una lacrima le rigò il viso: l'asciugò veloce e tornò a fissare l'aurora mattutina.

Quel giorno la piccola Astoria avrebbe incontrato il suo futuro marito: Draco Malfoy.

Non aveva mai conosciuto questo misterioso ragazzo, così sua sorella Daphne le aveva raccontato qualcosa su di lui definendolo “misterioso e incredibilmente sexy”, ma per Astoria non era così.

Anche se non lo conosceva lo aveva ben inquadrato dai racconti della sorella maggiore: era un gran pallone gonfiato. Il classico figlio di papà. Superbo ed egocentrico.

Quando Daphne le raccontava di Hogwarts si soffermava molto a parlare dei suoi amici e delle imprese goliardiche da loro compiute: i tiri sporchi fatti al povero Neville Paciock, le prese in giro nei confronti di Harry Potter e Ron Weasley, gli scherzi riservati ai figli di Babbani.

Astoria si dispiaceva per loro. Non riusciva a credere che sua sorella trovasse quei colpi bassi divertenti.

Venus scese dalle sue braccia e trotterellò verso un angolino ancora buio della stanza, lasciando la ragazza sola, immersa nei suoi pensieri.

Il sole era sorto già da un po' e Astoria si stropicciò gli occhi assonnati, che non avevano intenzione di chiudersi.

Un sonoro “crack” echeggiò per la stanza :- La Padroncina è già sveglia?-

Astoria voltò la testa verso il centro della stanza e schiuse le labbra in un piccolo sorriso :- Non sono riuscita a dormire Tricky- disse all'elfa che si era appena materializzata di fronte a lei.

Tricky si avvicinò e prese una mano della ragazza :- Tricky conosce la Padroncina Astoria e sa che la Padroncina è preoccupata-.

La ragazza le strinse e si abbassò per guardarla negli occhi :- Tricky ha proprio ragione- disse : -Però non ti devi preoccupare per me-.

La creatura scosse la testa e spalancò gli occhi :-Padroncina Astoria desidera che Tricky le prepari una bella cioccolata calda per fare tornare il sorriso?-

-Oh Tricky, sei la migliore- le disse stringendola in un abbraccio :-Non so cosa farei senza di te-.

D'un tratto sentirono dei passi fuori dalla stanza, così la giovane Greengrass si precipitò subito sotto le coperte fingendo di dormire, mentre l'elfa si apprestò ad avvicinarsi al grande baldacchino, a testa bassa.

-Astoria, alzati cara- disse la signora Greengrass bussando vigorosamente alla porta e facendo capolino dentro la stanza :-Tricky! Stupida creatura, ti avevo ordinato di svegliarla!- esclamò la donna infervorata.

L'elfa si fece piccola piccola :- Perdono Padrona- disse poi, prendendo un libro e colpendosi la faccia. La signora Greengrass parve soddisfatta, poi si rivolse alla figlia :-Non vorrai fare tardi spero: i Malfoy non amano i ritardatari. Sbrigati- concluse sbattendo la porta.

Astoria emerse dalle coperte e si precipitò dalla creatura ai piedi del letto :- Tricky non ti devi punire- le disse togliendole il libro dalle mani :- Sei il mio elfo domestico, non quello di mia madre e lo sai che non voglio che tu esegua i suoi ordini-.

-Tricky si deve punire per essere andata contro gli ordini della Padroncina Astoria- le disse aprendo gli occhi grandi.

Astoria scosse la testa :- Tricky no, ti ordino di non prendere più ordini dai miei genitori e di smetterla di farti male-.

-Tricky è tanto grata alla Padroncina- esclamò :-la Padroncina è sempre così buona con Tricky- le disse prendendole un'altra volta la mano in segno di gratitudine.

La ragazza le sorrise :- Tu sei mia amica- le disse semplicemente.

Fin da piccola Astoria era stata molto legata alla sua elfa, soprattutto perché fino a quel momento era l'unica creatura con cui avesse avuto effettivamente contatti e con cui aveva trascorso molto tempo.

Non le erano mai piaciuti gli amici di Daphne e con Tricky Astoria si divertiva molto. L'elfa era l'unica che si interessasse davvero a lei: forse un po' per indole, forse un po' perché Astoria la trattava come una sua pari.

La porta della stanza si aprì di nuovo di scatto, mostrando una Daphne Greengrass ben pettinata e con gli occhi sorridenti :- Tricky, fuori dai piedi- disse apprestandosi ad entrare dentro, mentre l'elfa scompariva con un “crack”.

Astoria incrociò le braccia :- Potresti anche essere più gentile ogni tanto- disse alla sorella, la quale roteò gli occhi. Le voleva bene, ma a volte esagerava proprio.

-Ria presto, ti aiuto a prepararti- disse Daphne trascinando davanti alla specchiera la sorellina che aveva assunto un'aria molto triste -Grazie Daph...- disse Astoria abbozzando un sorriso.

Non capiva perché Draco avesse preferito lei a Daphne. In fondo era sua sorella maggiore! Le due, però, non erano per nulla uguali, anzi erano proprio l'opposto: Daphne aveva lunghi capelli biondi che le ricadevano dolcemente sulle spalle, arricciandosi alla fine; due occhi azzurri sorridenti, che parevano zaffiri lucenti e una pelle candida come la neve. In poche parole la perfezione fatta persona.

Oltre al bell'aspetto e alle curve al posto giusto, era sempre simpatica a tutti e il suo carattere espressivo e furbo le permetteva di avere un monte di spasimanti, infatti di questo dovevano essersene accorti anche Erythrus ed Eudora, i loro genitori, perché a Daphne, al contrario di Astoria, non era stato imposto il matrimonio combinato.

Diversamente dalla sorella Astoria aveva dei capelli color cioccolato che le ricadevano sulle spalle, arricciandosi alla fine, in modo scomposto e disordinato; aveva due occhi verdi vispi e la sua pelle sembrava una banale imitazione di quella della sorella. Il suo carattere complicato le impediva di fare molte amicizie, perché nessuno la capiva veramente e per la maggior parte delle persone poteva apparire una ragazzina molto strana.

Daphne era tutto ciò che Astoria avrebbe sempre voluto essere.

-Sei molto fortunata Ria- disse Daphne finendole di sistemare i capelli e precipitandosi con lei verso l'armadio :-Sai, Draco ha gusti molto difficili in caso di ragazze e nessuna, a parte te , lo ha mai colpito-.

Tirò fuori un paio di calze nere e un vestitino verde per la sorella, poi la guardò negli occhi: -Cosa c'è Ria?- chiese preoccupata.

Astoria l'abbracciò forte e sussurrò ;-Nessuno si preoccupa mai per ME- singhiozzò forte e Daphne la baciò sulla fronte :-Lo so che è difficile, ma Draco è così bello! Vedrai che gli piacerai un sacco- disse poi per consolarla :– Basta dargli una possibilità- le ammiccò e le prese un paio di ballerine verdi.

Astoria si asciugò le lacrime e finì di prepararsi, poi con la sorella scese velocemente le scale dirette al piano di sotto, dove i genitori le aspettavano impazienti.

***

Draco era seduto sul divano ad aspettare con impazienza :“Prima arriva prima se ne va” pensava in quel momento.

Lucius Malfoy entrò nella stanza a grandi passi, seguito dalla perfetta e curatissima moglie Narcissa -Fra pochi minuti dovrebbero arrivare i Greengrass- disse l'uomo accostandosi al caminetto ed ergendosi in tutta la sua freddezza.

La moglie strinse la spalla del figlio e lui voltò la testa reggendo il suo sguardo.

Un fuoco verde si accese nel camino lasciando intravedere quattro sagome unite tra loro. Il capofamiglia si fece avanti, spolverandosi il soprabito; poi rivolse un ampio sorriso al Signor Malfoy.

-Buongiorno Lucius, vecchio mio- disse il signor Greengrass stringendogli la mano :- Narcissa- disse poi, rivolgendosi alla donna e baciandole la mano.

-Erythrus , vedo che non sei cambiato di una virgola- affermò la Signora Malfoy con un sorriso, baciando l'uomo su entrambe le guance.

-Draco, ti vedo in splendida forma-aggiunse Erythrus appoggiando una mano sulla spalla del ragazzo.

Il giovane sorrise composto :-La ringrazio Signor Greengrass-.

-Eudora, da quanto tempo- disse Narcissa abbracciando la signora Greengrass con entusiasmo :– Daphne, mi fa molto piacere vederti cara... e tu devi essere la piccola Astoria... che piacere cara!- disse la signora Malfoy prendendole una mano e stringendola calorosamente.

-Il piacere è tutto mio Lady Malfoy- rispose Astoria, facendo una riverenza molto goffa.

Draco ghignò divertito: “che goffa”, pensò , “ci sarà da divertirsi”.

-Astoria, sei sempre la solita maldestra- sbuffò la madre pizzicandole un braccio con le dita scarne. Astoria in tutta risposa storse il naso e tirò il mento in su. Con la coda dell'occhio captò lo sguardo del giovane Draco su di sé e un brivido le percorse la schiena. Sarebbe stata una giornata molto impegnativa.

-Oh che sbadata... Draco fa' il bravo padrone di casa e porta Astoria a fare un giro- disse Narcissa sorridendo e tornando a complimentarsi con Eudora per i suoi splendidi capelli, perfettamente acconciati.

-Va bene- disse Draco ghignando.

Astoria prese il braccio della sorella per farla venire con loro : -Vieni Daph- disse Astoria :– No Ria, io preferisco rimanere qui- le disse guardandola negli occhi :-Vai con Lui- sussurrò la sorella ammiccandole.

-Allora, andiamo?- chiese Draco scocciato.

Astoria guardò storta l'altra; poi seguì il ragazzo fuori dalla stanza. Il corridoio sembrava non finire mai, e stare sola con Draco Malfoy non era esattamente una bella prospettiva.

Si stava guardando intorno incuriosita da tutti quei ritratti appesi alle pareti, tanto da non accorgersi che Draco la stava fissando divertito.

-E così tu sei la sorellina di Daphne...Astoria- Draco pronunciò il suo nome quasi sillabandolo, tanto da far sobbalzare Astoria per la sorpresa -Sai, non le somigli per niente- disse avvicinandosi alla ragazza e fissandola negli occhi verdi.

Astoria distolse lo sguardo, ma Draco le spostò la faccia per poterla osservare meglio :– Si, decisamente non le somigli- concluse sogghignando -Lei è molto più bella di te... per non parlare del tuo nome, decisamente ridicolo- disse Draco con gli occhi luccicanti e un sorriso malvagio.

Astoria lo guardò storto e cercò di andarsene per tornare dalla sorella, ma Draco le afferrò un braccio e la trascinò indietro :– Perché tanta fretta Greengrass?- disse Draco con un ghigno malefico.

-Perché non ho intenzione di passare un secondo di più in compagnia di uno spocchioso finto biondo!- sibilò Astoria guardandolo storto :- So benissimo chi sei e non ti aspettare che io possa anche solo pensare di starti appresso-.

-Non dire così Greengass, dopotutto sono il tuo futuro marito- disse Draco ghignando beffardo e guardandola con i suoi occhi freddi.

Astoria alzò il mento per sostenere il suo sguardo, anche se era difficile a causa della rabbia che le stava ribollendo dentro:- Se credi che per questo potrò anche solo degnarti di uno sguardo sei fuori strada-.

Draco sogghignò e inarcò un sopracciglio :- Però! Che caratterino la bambina- disse :- è chiaro che ancora non hai capito come funzionano le cose-.

Astoria non ce la faceva minimamente a stare ancora con quel ragazzo, per cui si voltò e incrociò le braccia :– So esattamente come funziona, ma non intenzione di sposarti-.

Draco rise e roteò gli occhi :- Come sei ingenua: tu non hai scelta. Il contratto è stato firmatoo, quindi io e te ci sposeremo e, bada bene, pretendo una Signora Malfoy perfetta, per cui mi porterai il rispetto che si deve-.

La ragazza strinse la mascella cercando di cacciare indietro le lacrime, poi si voltò verso il biondo, sostenendo sempre il suo sguardo :-Io non ti sposerò mai!- .

La rabbia accumulata in quei giorni aveva deciso di uscire nel modo più intenso possibile e Astoria si sentì molto meglio, ma lacrime che con tanta forza di volontà aveva cercato di bloccare cominciarono a scorrere sulle sue guance. Di scatto la giovane corse via, fuori dal Manor, diretta verso il grande giardino esterno. Aveva solo voglia di tornarsene a casa: Tricky le avrebbe preparato una bella cioccolata calda e le avrebbe raccontato una storia per farla sorridere. Non avrebbe mai accettato tutto quello. Mai.

Si sedette in riva al laghetto di Malfoy Manor e mantenne lo sguardo nel vuoto senza battere ciglia.

Ripensò a quello che aveva detto poco prima a Draco e non se ne pentì minimamente.

Il suo sguardo freddo e il suo ghigno divertito le ritornavano alla mente e lei piangeva ancora di più.

-Ria?-.

La mora sussultò. Astoria si voltò e lasciò che Daphne si sedesse accanto a lei e la abbracciasse :– Mi ha raccontato del vostro piccolo diverbio- le disse :-Come ti senti?-.

La mora storse il naso :- è un grandissimo arrogante- sentenziò Astoria asciugandosi le lacrime; poi guardò la sorella: -Non lo sopporto proprio...- disse Astoria aggrottando la fronte -E' così... così...-

-Superbo- concluse Daphne con un sorriso: – Devi solo farci l'abitudine e dare a Draco una possibilità... Non puoi odiare qualcuno che appena conosci- cercò di farla ragionare.

Poi si alzò, seguita dalla sorellina.

-Speriamo sia così- mormorò la più piccola.

Astoria abbracciò la sorella e mano nella mano si diressero in sala da pranzo dove tutti le stavano aspettando. Quel pomeriggio sarebbe stato infinitamente lungo, ma almeno Daphne le sarebbe stata vicina.


 


 

Note:

  • Tricky è l'elfa domestica personale di Astoria.

  • Erythrus: nella mitologia greca è il nome del figlio di Radamante (o Radamanto): quest'ultimo è un semidio che insieme Minosse ed Eaco assume il ruolo di giudice dei defunti nell'Ade.

  • Eudora: nella mitologia greca è il nome di una delle cinque Iadi, ninfe del bosco e della pioggia.

   
 
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