CAP.1 – LA LETTERA
“Ehi,
Holly, è arrivata una lettera per te.” Era una soleggiata mattina di settembre.
Holly aveva appena fatto poco più di un passo dopo l’ultimo gradino della scala
che dalla zona notte porta alla zona giorno, che la voce di sorella maggiore,
indaffarata in cucina, non si sprecava a darli il buongiorno. Era una
soleggiata domenica di settembre.
“Ciao
anche a te, July.” La sorella la ignorò. “Dai, fai vedere questo pacco bomba”
July si
pulì le mani nello strofinaccio da cucina e porse a Holly uno spesso pacco.
Dalla forma sembrava un libro, o una rivista. Era flessibile, quindi se era un
libro, era di quelli economici, con la copertina di una rigidità pari a quella
di un fazzoletto di carta. Smise di investigare e strappò la carta.
La
prima cosa che li apparve davanti fu una busta da lettere con una strana sigla
e un indirizzo. Il pacchetto proveniva dalla Nuova Zelanda. Prese la lettera ma
prima di aprirla una cosa balenò agli occhi di Holly: quello che sosteneva si
trattasse di un libro era un copione. Il titolo, scritto in caratteri
giganteschi, era:
IL SIGNORE DEGLI ANELLI
–
Le due torri
“Porca Madonna e tutti gli angeli in
colonna!” (il solito motto di Holly) “non può essere” pensò “No, è
assolutamente impossibile”
Poggiò
la busta sul tavolo della cucina, prese in mano il copione e cominciò a
sfogliarlo. Solo allora si accorse che i copioni erano due. In quello che
seguiva vi era scritto, come titolo, nello stesso modo del copione precedente:
IL SIGNORE DEGLI ANELLI
–
Il ritorno del re
July la
guardava incuriosita, mentre lei, incredula, poggiava lentamente i copioni e
prese la lettera, tremante, come se quello là fosse davvero un pacco bomba. La
aprì, sempre lentamente. I suoi occhi scorrevano su quella lettera scritta con
cura, da chi sa quale segretaria di un'importante ditta. Si soffermò
sull’ultima parola della lettera. WETA. Questa parola Holly l’aveva letta poco
prima nella parte della busta dove solitamente si scrive il mittente. Sapeva di
che si trattava. Sbatté la lettera sul tavolo e stritolò con un abbraccio sua
sorella.
“July!
July! Mi hanno preso! Sono un'attrice!”