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Autore: SweetBloodyEly    12/09/2008    4 recensioni
QUESTA FF è ANBIENTATA DOPO HP 7 MA NON TIENE CONTO DEL SUO EPILOGO. Buona Lettura! ^_^ Voldemort è morto e la vita di tutti sembra scorrere al meglio, ma qualcosa si cela nell'oscurità. Mentre alcuni sopravvissuti dalla guerra cambiano, ne sembrano riemergere altri dal passato, portando con loro oscuri incantesimi che romperanno la fragile pace appena conquistata...
Genere: Triste, Dark, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Blaise Zabini, Hermione Granger, Pansy Parkinson, Ron Weasley | Coppie: Draco/Harry
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Salve a tutti! Volevo fare una piccola parentesi: questo è, al momento, il capitolo più lungo ma credo il più importante per quelli a venire...Buona lettura! ^_^ ***

* capitolo 3 *


Quella sera Harry era un ciocco di legno mentre si trascinava rigido e nervoso al settimo piano verso la Stanza delle Necessità.
Davanti alla porta si fermò, sospirando per allentare la tensione, abbassò la maniglia e si fiondò dentro alla Stanza.
La porta si chiuse alle sue spalle e si trovò inghiottito nell'oscurità.
Poi, una leggera sfera di flebile luce viola gli si avvicinò, volteggiandogli intorno alla testa. Gli bastò soffiarci sopra divertito e toccarla con un dito perchè la luce si diffuse in tutta la sala rivelando, al centro della Stanza, due poltrone di pelle nero-viola posizionate in modo che si guardassero e un tavolo tondo di legno scuro a separarle. Su una delle due poltrone stava Draco Malfoy, con un sorriso vagamente malizioso che Harry non gli aveva mai visto, ma che, da adesso, avrebbe voluto sempre per sè.
"Potter! Siediti, dai! Sei in ritardo, quindi è meglio che cominciamo subito"
Harry si sedette, guardando in tutte le direzioni tranne di fronte a sè, prese carta e penna per scrivere il Tema di Pozioni, che avrebbe consegnato l'indomani, sugli 'usi dei funghi nelle Pozioni'.
Dopo non molto, scoprì che erano almeno 5 volte in meno di 5 minuti che si era messo a fissare il biondo. Cercò di concentrarsi su tutto ciò che non appartenesse a Draco, ma ogni volta trovava qualcosa che non gli aveva mai visto: il modo in cui giocherellava con la piuma mentre rifletteva, in cui si mordeva inconsciamente il labbro concentrandosi, le ciocche di capelli che gli ricadevano davanti agli occhi nella furia di scrivere.
Alla fine, dopo aver studiato tutta la figura del compagno di scuola, pensò che forse avrebbe potuto sentirsi osservato e lui, dopotutto, era solo a metà della sua relazione.
Ormai era più di un'ora che erano lì e il Grifone si stupì di quanto relativamente si era controllato dal gettarsi sul ragazzo davanti a lui (e non per picchiarlo ^_^).
Poi sentì un formicolio alla nuca, che non aveva niente a che fare con la situazione in cui si trovava, e un brivido partì su tutta la spina dorsale. Poi...una sensazione indecifrabile. Come...come se...il suo sangue...stesse...ribollendo. La piuma gli cadde dalle mani ricadendo sulla pergamena, facendo alzare lo sguardo al biondo che spalancò gli occhi allarmato e, se possibile, spaventato.
"Che hai? Potter? Stai be-?"
Non potè finire la frase che si ritrovò le labbra del Grifondoro incollate alle sue, in un bacio feroce, violento e passionale. Le mani di Harry gli strattonavano i vestiti, tenendolo ancorato alla poltrona. Draco, che aveva socchiuso gli occhi, li spalancò scoprendo che quelli dell'altro erano aperti e lo stavano fissando mangiandoselo, senza una traccia di amore, scioccandolo. Poi Harry si riscosse staccandosi dal corpo dell'altro e fuggendo dalla stanza.
Draco ci mise un po' ad uscire dal trance in cui si era ritrovato. Era rimasto impotente. Troppo scosso da quello che era successo. Da un lato era compiaciuto e molto stupito, però...c'era qualcosa di strano.
Raccolse tutte le sue cose e il tema mezzo scritto di Harry ed uscì dalla Stanza, con l'intento di raccontare tutto ai suoi amici il mattino seguente.


Harry passò la notte rigirandosi nel letto. Non riusciva a non pensare a Draco. Sentiva ancora il suo profumo addosso che lo inebriava, e non c'era niente da fare, quel biondo era ormai diventato una vera e propria droga per lui. Impossibile resistere, una volta provato non riusciva più a farne a meno.
Sarebbe voluto tornare da lui, tormentarlo di baci e carezze infinite fino a che non l'avrebbe pregato di fermarsi, cosa che comunque non avrebbe fatto.
Voleva amarlo e voleva ferirlo. Ancora...e ancora...
Poi si addormentò cullato da quei pensieri alimentati dal fatto che il biondo, dopotutto, non l'aveva scacciato, anzi era proprio il contrario.
E ancora una volta si trovò ad assistere a quella litania in Serpentese che ormai non faceva altro che farlo stare bene. Era quasi conciliante. Una certezza tra tutta quella confusione in cui ormai viveva.

Il mattino seguente Harry si svegliò di soprassalto. In un attimo gli vennero in mente l'elucubrazioni della sera precedente e fu terrorizzato da se stesso.
Furono un'ulteriore conferma del fatto che avrebbe dovuto raccontare tutto agli amici per cercare di capirci qualcosa.
Si preparò in fretta, con l'intenzione di aspettare Ron e Hermione in Sala Comune per raccontare loro tutto nel modo migliore, cercando di essere obbiettivo e di non farli preoccupare troppo.
Si ricordò di aver dimenticato la relazione per Lumacorno nella Stanza delle Necessità, ma al momento aveva cose più importanti a cui pensare e non gli importava neanche di ricevere una punizione. Poi vide i due amici scendere le scale del Dormitorio e li fermò.
"Ragazzi, ho una cosa importante da dirvi" bastò vedere il suo volto serio per farli preoccupare e sedere per prestare maggior attenzione all'amico.
Harry cominciò a raccontare loro del sogno che lo ossessionava e subito Hermione lo fermò scandalizzata
"Cioè, tu sogni ricorrentemente questo da MESI e non ce l'avevi ancora detto? E cosa aspettavi?"
"Aspettavo delle conseguenze. E...forse l'ho pure avute ma...non so...è tutto così strano! Vedete io..."
-ecco- pensò Harry -è giunto il momento di dirgli di Draco.
"Io...ecco, è da un po' di tempo, un bel po' di tempo, che io...provo...una specie di attrazione per..."
"Malfoy" disse Hermione facendo sobbalzare Ron
"Sì. Beh, in realtà sono proprio cotto!" disse grattandosi imbarazzato la nuca
"Già. Lo immaginavo visto il tuo fin troppo particolare e maniacale interesse nei suoi confronti"
Ron, che ovviamente sospettava già qualcosa vista la rapidità con cui aveva digerito la confessione, si decise a parlare
"E...e da quanto tempo sei..."
"è più di un anno che ne sono innamorato"
"Sì" fece Hermione "Ma questo che c'entra con il sogno?"
"NIENTE. Ma ieri è successa una cosa strana e allora ho preferito dirvi tutto subito. Ieri sera ero nella Stanza delle Necessità con Draco e-"
non potè continuare che sentì un botto e vide Ron che era caduto dalla poltrona
"Cooosaa??"
Harry arrossì di colpo guardandosi furtivamente intorno per accertarsi che nessuno stesse origliando "N-NO! Non è come pensate. Eravamo lì solo per STUDIARE! Sapete, le coppie studio"
"Si certo, solo per studiare nella Stanza delle Necessità, utile solo per cose losche come l'ES o per inaspettate fughe d'amore" ironizzarono i due
"E invece è così. Stavamo solo studiando, e andava tutto alla perfezione fino a che..."
Così cominciò a raccontare per filo e per segno tutte le sensazioni che aveva provato, ciò che aveva fatto e pensato (non pensate male ; P) fino a quella mattina.
Al termine del racconto particolareggiato i due amici erano terrorizzati e non riuscirono a mettere insieme due parole.
Quello del racconto non poteva essere l'Harry che conoscevano e se lo fosse, cosa impossibile, era riuscito a mascherarsi fin troppo bene. Nonostante tutto quello che il Prescelto aveva passato, in vita sua MAI aveva anche solo pensato di fare del male neanche a Voldemort o a Bellatrix e MAI avrebbe pensato di farne proprio a Draco di cui era innamorato.
"è questo che più mi spaventa" terminò Harry "è folle, sbagliato, non mi sembro più io. Un attimo prima sono il solito Harry e l'attimo dopo divento un...un corpo dagli istinti di un animale"
Altro silenzio che fu Hermione a rompere
"Non preoccuparti. Ora andiamo a mangiare. Non ci pensare. Io intanto farò qualche ricerca in biblioteca. Non preoccuparti Harry, riusciremo a venirne a capo!"

Intanto al tavolo dei Serpeverde in Sala Grande...
"E comunque...PRINCIPESSA..." fece Draco rivolto a Zabini
"Eh? Come principessa? Non mi pare che quella sia stata una mossa che identifichi il NON COBINARE NIENTE"
"Infatti IO non ho combinato niente Principessa Zabini, ha fatto tutto da solo! Ed è proprio questo che più mi fa arrabbiare! Il fatto che abbia preso proprio lui l'iniziativa per poi scappare. Ma...sembrava un'altra persona."
"Che vuoi dire?" chiese Pansy interrogativa
"Avete presente Potter? Quello eroico ma che soprattutto non riesce a spiccicare qualcosa di anche solo vagamente malizioso che subito abbassa lo sguardo e arrossisce?"
"Certo"
"Ecco. Dimenticatelo. Prima stavamo studiando tranquillamente. Niente dialogo, niente occhiate, nessuno piedino o strusciata di qualsiasi tipo. Lui mi fissava qualche volta, diciamo ogni 2 minuti, e io ovviamente facevo finta di non rendermene minimamente conto. Ha sempre fatto il timido. SEMPRE. Ma poi, tutto ad un tratto, s'è bloccato, il suo corpo tremava, tant'è che pensavo stesse male. Poi...è come se i suoi occhi si offuscassero. Si sono incupiti tanto che il colore dell'iride era quasi completamente nero. E poi...mi salta addosso, nel senso letterale del termine, e mi bacia. E non come potrebbe farlo il dolce, caro, timido Harry, ma in modo violento...non che mi dispiaccia, sia chiaro, ma è...strano..."
"E adesso? Che farai?"
"Sicuramente non sarà questo a fermarmi. Quando arriverà la posta del mattino vedrete."

Harry mangiava svogliatamente, non riusciva minimamente a distrarsi o a giungere a una qualche conclusione. Lo sguardo basso sul piatto, con l'intento di non guardare verso Draco che, d'altro canto, lo stava fissando intensamente.,
Poi vide un gufo avvicinarglisi facendo cadere vicino al suo calice di succo di zucca una busta di cui non era scritto il mittente.
La aprì sotto lo sguardo interrogativo degli amici.
Con sua grande sorpresa all'interno c'era il foglio di pergamena con il suo compito di Pozioni che qualcuno aveva terminato al posto suo. Lo passò a Hermione che guardò il foglio stizzita, Ron geloso. Ma c'era dell'altro nella busta. Prese quella che era una lettera scritta con una calligrafia fina ed elegante che riconobbe subito.

Buongiorno Potter!
Devo parlarti e credo sia molto importante, per entrambi.
Vediamoci dopo la fine delle lezioni della mattina vicino al Lago Nero,
nella radura a fianco della Foresta Proibita, dove non c'è mai nessuno.
Vedi di esserci, e sii puntuale.
Mi sembra il minimo che tu possa fare nei confronti di colui che ti ha
salvato da una punizione certa con Lumacorno.
A dopo
D.L.M.

Finito di leggere passò la lettera a Ron e Hermione.
"Allora? Ti presenterai?"
"Ci dovrò andare. Mi sembra il minimo, è giusto così e poi, conoscendolo, non mi darà pace finchè non mi avrà parlato e troverebbe altri metodi per farlo."
Così si mise la lettera in tasca mentre si avviava a lezione. In fondo sapeva che non ci sarebbe stato niente da spiegare dato che lui in primis non sapeva spiegarlo nemmeno a se stesso.

*** Ed è finito anche questo capitolo! Spero vi sia piaciuto! Come al solito ringrazia chiunque ha letto, recensito e aggiunto la storia ai preferiti! Un grazie speciale va a Debby che mi sopporta e mi corregge quando sbaglio! Grazie tante, come farei senza di te?! Grazie a tutti! Baci <3
  
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