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Autore: alicehorrorpanic    12/08/2014    10 recensioni
[Piccola revisione in corso: fino al settimo capitolo modificato]
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«Senti coso, tu non mi trascinerai da nessuna parte, punto primo» gli puntai un dito contro e presi un respiro «punto secondo, non sono una di quelle che cascano ai tuoi piedi con un battito di ciglia»
«A me sembra che non ti sia dispiaciuto così tanto guardarmi»
Inclinai la testa e lo esaminai.
«Detto tra me e te, ho gusti più raffinati»
Lui rise, tenendosi la pancia con le mani.
«Non inventare cazzate solo per non ammettere la verità»
«Non sto dicendo cazzate»
«Allora vorresti dire che preferisci un tipo come Fiocchi, secchione, occhialuto, basso, a uno come me, alto, bello e affascinante?»
«E arrogante, stronzo, idiota» elencai con le dita «potrei continuare fino a domani mattina» lo fissai inclinando la testa.
«Se passi con me la notte puoi continuare a insultarmi fino a domani» ghignò e cercò di avvicinarsi di nuovo.
Più cercavo di mantenere le distanze più lui era vicino.
Genere: Commedia, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime, Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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- Questa storia fa parte della serie 'killkisskill'
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CAPITOLO VENTICINQUE - MESS





Svegliarsi la domenica mattina dopo aver trascorso la notte in bianco, non è un buongiorno.

Dover fare i compiti che non ho fatto ieri pomeriggio è anche peggio.

Sentire mia madre urlare poi, mette a dura prova la mia pazienza, già minima di per sè.

«Alice, sono quasi le undici, non è ora di alzarsi?»

E che cazzo, voglio dormire in santa pace.

Sentii la porta della mia camera aprirsi e apparve sulla soglia mio padre, vestito con dei pantaloni della tuta grigio scuro e una felpa bianca.

«Tesoro alzati, sai che non smetterà di urlare se non ti vede in piedi.»
Mi sorrise e mi diede una carezza, e io annuii.
«Adesso mi alzo papà.»
Gli dissi, anche se non ne avevo la minima voglia e forza.
«Brava la mia principessa.»
E si diresse verso il corridoio, chiudendo la porta alle sue spalle.

Sbuffai, dovevo alzarmi, dovevo liberare la mente da lui, che chissà cosa aveva fatto e con chi ieri sera. 
Sicuramente si era divertito più di me, mi aveva sicuramente preso in giro con i suoi amici.
“Alice la credulona e acida ingenua” che crede a ogni cosa uscita dalla sua bocca.

Che poi, io non avevo detto che mi piaceva, quindi poteva fare quel che voleva.

Si certo, raccontalo a qualcun'altra Alice.
Se non te ne fregasse niente avresti dormito beatamente.

Dovevo darmi una mossa e agire, stare ferma mi faceva pensare, e troppo.


Scansai le coperte e recuperai il telefono dal comodino, fare i compito insieme a qualcuno sarebbe stata la mossa migliore per non pensare ad altro, e a una persona in particolare.

“Sono da te alle 15 per fare i compiti. Va bene?”

Arianna rispose quasi subito.
“Va bene amica, a dopo.”


***


«Dante è troppo sdolcinato, mi fa venire la nausea.»
Arianna storse il naso per l'ennesima frase romantica che coinvolgeva Paolo e Francesca nel canto dell'inferno. 

In risposta mi misi a ridere, era troppo buffa quella smorfia di apparente disgusto.

«Non c'è niente da ridere!»
Si finse offesa e mise il broncio.

«Dai Ari.»

Eravamo già da quasi due ore sul libro della Divina Commedia, io seduta alla scrivania e lei sul suo letto, ma sembrava persa in altri pensieri.

«Direi che per oggi abbiamo fatto abbastanza, spero che quella stronza della prof non interroghi.»
Disse, e buttò il libro chiuso sul cuscino e chiuse gli occhi.

«Ari, stai bene?»
«Si sono solo stanca.»
«Sicura?»
Chiesi, sedendomi suo bordo del letto.

Lei sbuffò e mi guardò.
«Penso di aver fatto una cazzata enorme.»
«Che?»
Chiesi confusa.
«Ho detto qualcosa, che non avrei dovuto dire a una persona.»

Non ci stavo capendo una mazza, a chi si riferiva?

«E ho combinato un casino.»
Aggiunse, prendendosi la testa fra le mani.

«Vuoi parlarne?»
Provai, mettendole la mano sulla spalla.
Non rispose, ma fece segno di no con la testa.

«Se parli con quella persona, risolverai tutto, ne sono sicura.»
Le dissi per rassicurarla.
«Non è vero, sono imperdonabile.»
«Dio Ari, che cazzo hai fatto di male? Tutti commettiamo degli errori, ma c'è sempre un modo per uscirne!»
Il più delle volte almeno.
«Non questa volta, è colpa mia, sono una cazzo di egoista!»
Urlò, e si appoggiò al muro chiudendo gli occhi.
«Non dare la colpa a te.»
«È la verità, sono una stronza.»
«È la fase in cui ti insulti da sola?»
Chiesi, trattenendo un sorriso.
«Credimi, l'altra persona mi direbbe di peggio.»



***



Tornai a casa che erano quasi le sette, ogni tentativo di farmi dire qualche altro indizio da Arianna fu inutile.

Chissà a chi si riferiva, non riuscivo a immaginarla che faceva la stronza e l'egoista per qualcosa, o qualcuno.

Le altre due ore le avevamo passate a fare gli esercizi di matematica, giusto per rincretinirci ancora di più. 


Stavo guardando la tv in sala, ammirando Hugh Grant in “Due settimane per innamorarsi”, quando ricevetti un messaggio.


“Mi sono dimenticata della festa di Halloween, è sabato!”

Ero stata così presa dai miei problemi che non mi ero neanche accorta che eravamo ormai a fine ottobre.

“Cazzo, domani a scuola ne parliamo!”

“Okkey, buonanotte e scusa per oggi.”

“Non devi scusarti, un bacio a domani, buonanotte.”

Alle undici salutai i miei genitori e salii in camera, sperando di dormire e non passare un'altra notte in bianco. 



***


Ero seduta sui gradini della scuola già da dieci minuti in attesa di Arianna che come al solito arrivava al filo.

Stavo cercando di liberare la mente, cosa non facile visto che a pochi metri c'era proprio la causa del mio malessere, sexy anche con una cuffia in testa, e potevo scommettere che lo sarebbe stato anche con addosso un sacco dell'immondizia.

Che si fulmini, dovrebbero essere illegali i tipi come lui, sicuramente era affascinante anche di prima mattina, appena sveglio, con gli occhi chiusi e con il broncio.

Dio, sto diventando ridicola.

«Alice?»
Alzai gli occhi e mi ritrovai davanti colui che era stato il mio migliore amico e il mio ragazzo.
«Lore?» 
Dissi incredula, sgranando gli occhi e mettendomi in piedi.

«Sorpresa vero?»
Chiese lui ridendo, abbracciandomi di slancio.

«Che ci fai qui?»
Chiesi, colta alla sprovvista dal suo gesto.

«Mh, ho cambiato scuola.»
«Oh, fantastico!»

Così di problemi ne avrei avuti due, giusto perché non ne avevo già abbastanza.

«Ti da fastidio?»
«Nono, certo che no, figurati.»
Gli sorrisi di rimando, mentre vidi Arianna raggiungerci lentamente con un'espressione interrogativa. 






NICCOLO'


Faceva un freddo cane e mi stavo congelando, e avevo appena accesso la sigaretta quando sentii una gomitata nello stomaco.

«E che cazzo Chris!»
Sbottai, infastidito.

Avevo passato la domenica a digerire la sbornia della sera prima e a cercare di dimenticare quella ragazza da rimpiazzo che mi ero sbattuto nel bagno della discoteca. 

Che schifo, a ripensarci mi veniva il vomito.

«Ha già trovato un rimpiazzo.»
Alle sue parole mi girai e la vidi abbracciata a un ragazzo biondo, sembrava si conoscessero da una vita.

«E quindi?»
Chiesi cercando di fare l'indifferente mentre dentro di me ribollivo di rabbia.

«Non ti fa incazzare?»

Da morire, adesso lo prendo a pugni se non la smette di toccarla in quel modo.

«Sai che cazzo me ne frega.»
E lei gli sorride, e io vorrei prenderla e baciarla dappertutto.

«Si certo.»
Rispose Chris poco convinto e trattenendo una risata.

«Posso averne quante ne voglio di ragazze.»
Dico sicuro, cercando di digerire l'amaro che ho in bocca.
«Non quando ne vuoi solo una.»

E aveva ragione cazzo, questa situazione mi sta uccidendo.
Non posso sopportare tutto sto casino che ho dentro, mi sta facendo andare in panne il cervello e non riesco a controllarlo.

Ma se lei vuole così, che ci evitiamo, lo farò, ma non starò con le mani in mano a rodermi il fegato. 
















Spazio Autrice
scusaate per il ritardo, ero al mare e non sono riuscita ad aggiornare ç.ç
sono stata indecisa fino all'ultimo se far comparire un nuovo personaggio o meno, ergo ecco qua Lorenzo che ritorna con furore (?)
spero sia di vostro gradimento, altrimenti sapete che accetto tutto in faccia u.u
baci e abbracci
alla prossima!

vi ricordo l'altra mia storia


Promesse incenerite

  
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