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Autore: luxu2    14/09/2008    2 recensioni
Potrebbe James Severus Black essere un ragazzo come tutti gli altri? La risposta e': decisamente no. Primogenito di Sirius Black e di Lucy White sapra' far impazzire gli insegnanti di Hogwarts e combinarne di tutti i colori assieme all'inseparabile amico Teddy Lupin. Ma l'amore e' in agguato anche per gli eredi dei due malandrini. La storia di James dai primi giorni a Grimmauld Place fino all'eta' adulta. E la vita da genitori di Sirius e Lucy. Seguito del finale alternativo di "La luce e l'ombra".
Genere: Romantico, Commedia, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Sirius Black
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 11
Erano passati ormai quattro anni da quando James era riuscito a diventare animagus, farsi beccare da sua madre e cominciare a provare un sentimento un po' piu' profondo di una semplice amicizia per la sua amica Gemma.
Quella mattina di inizio settembre a Kings Cross un bel ragazzo di sedici anni, seguito dai suoi genitori, camminava con passo tranquillo verso la barriera scherzando con la sorellina di tre anni che portava a cavalluccio sulle spalle. Quel Natale di quattro anni prima, Lucy aveva dato la notizia che era incinta durante il pranzo cui era presente anche la famiglia Lupin. Sirius e James erano svenuti e Remus aveva commentato tranquillamente l'accaduto come "la caduta dei Black" facendo sorridere tutti quanti. Poi, durante l'estate, era nata la piccola di casa Black a cui il fratello maggiore aveva imposto il nome di Cassiopea Siria per mantenere la tradizione della sua famiglia.
Lucy e Sirius si erano un po' preoccupati di avere un secondo figlio dopo cosi' tanti anni dal primo e pensavano che James non l'avrebbe presa bene. Invece ogni loro preoccupazione era stata annullata dall'affetto e l'attaccamento che il ragazzo aveva provato subito per la sorella. James si era anche parecchio responsabilizzato in quegli anni e non era piu' lo spauracchio dell'intero corpo docente di Hogwarts. Lucy aveva sospeso il suo ruolo di insegnante solo per l'anno in cui Cassy era nata, ma poi aveva ripreso a pieno regime l'anno dopo quando James frequentava il quarto anno. Sirius e Kreatcher si occupavano della bambina durante l'anno scolastico, aiutati da Andromeda la madre di Tonks nonche' cugina di Sirius. Cassy era una bambina adorabile e molto tranquilla. Il vecchio Kreatcher l'adorava perche' era buona e gentile come Lucy con lui, ma soprattutto non gli aveva mai fatto tutti i dispetti di James.
Sirius era letteralmente impazzito per quella piccola bambolina con gli occhi grigio cielo come i suoi e la viziava in maniera indecorosa.

"Attenta Cassy!" disse James rivolto alla sorellina che aveva sulle spalle "Adesso conta fino a tre e poi corriamo attraverso la barriera. Sei pronta?" domando' mettendosi in posizione come un corridore sui blocchi di partenza. La bimba sulle sue spalle annui' e poi si mise a contare con la sua vocina "Uno, due, tle!". James si mise a correre e supero' la barriera trovandosi sul binario 9 e 3/4 da dove partiva l'espresso per Hogwarts che avrebbe portato alla scuola lui e sua madre anche per quell'anno.
"Eccoci arrivati!" esclamo' alla bambina.
"Papi e mami sono allivati anche lolo." disse la piccola voltandosi e vedendo che Sirius e Lucy li avevano seguiti con i bagagli.
James si guardo' un attimo intorno come se cercasse qualcuno poi si rivolse alla bambina. "Da lassu' non riesci a vedere nessuno che conosciamo?" domando'. Cassy assunse un'aria seria e, strizzando leggermente gli occhi, si guardo' intorno per poi aprirsi in un sorriso. "Ci sono lo zio Hally e la zia Ginny con JemSi, Al e Lily. E poi la c'e' anche Teddy con lo zio Lemus e la zia Dola."
"Ottimo! Raggiungiamoli allora!" esclamo' prima di partire a razzo verso il gruppo. "Buon giorno ciurma!" esclamo' gioviale avvicinandosi al gruppo.
"Ciao James!" Harry lo aveva visto arrivare.
"Siete qui tutti radunati per il primo dei nuovi Potter che va ad Hogwarts?" domando' guardando felice il maggiore dei tre figli di Harry, James Sirius, che lui chiamava JemSi perche' diceva che cosi' non c'era confusione quando si trovavano assieme.
"Gia'." Ginny si asciugo' con un dito una lacrima che le stava scendendo da un occhio. "Mi raccomando di tenerlo d'occhio.E' ancora cosi' piccolo."
"Su Ginny non fare cosi'! Ci penseremo io e Teddy a lui. E poi ci sono anche Victoire e Dominique. Basta che venga smistato a Grifondoro come noi."
"Certo che diventero' un Grifondoro! E saro' anche il nuovo cercatore della squadra come mio padre e mio nonno." esclamo' il piccolo James Potter quasi offeso.
"Dovrai prima spodestarmi dal trono piccoletto." lo stuzzico' James. Si era sempre divertito a prendere in giro il suo omonimo.
Nel frattempo Lucy e Sirius si erano avvicinati agli amici e stavano chiacchierando con loro. Lucy si rivolse al figlio. "James. Dammi Cassy e vai a caricare i bagagli sul treno assieme a Teddy. Voglio salutare la mia bambina."
"D'accordo mamma." e le mise fra le braccia la bambina che si strinse a lei teneramente. Poi si rivolse a Teddy e a James "Teddy andiamo a caricare i bagagli. E tu pulce vieni con noi."
"Non chiamarmi pulce!"
"Si', si'. Ora seguici." disse sorridendo e mostrando i denti bianchissimi e perfetti. Lo stesso sorriso che aveva fatto sospirare piu' di una ragazza in quegli anni di scuola. Buttarono i bauli nella carrozza bagagli sul treno e tornarono dai loro genitori.
JamSi passeggiava tronfio assieme ai due ragazzi piu' grandi che erano gli idoli della scuola. James era diventato un bellissimo ragazzo alto, con un fisico muscoloso ma snello. La linea della mascella si era accentuata dandogli l'aspetto di un dio greco. Un lieve accenno di barba gli scuriva il mento e faceva risaltare ancora di piu' la fossetta nel mezzo. I suoi occhi scuri erano sempre sorridenti mentre parlava con l'amico di sempre e si portava indietro con una mano i capelli neri che teneva lunghi fin quasi alle spalle. *
Anche Teddy era diventato un gran bel ragazzo. Quel giorno sfoggiava i capelli di un normalissimo biondo miele corti con un ciuffo che gli ricadeva leggermente sugli occhi azzurri ad incorniciare il viso rotondo come quello di sua madre.
Il piccolo JamSi si fermo' di colpo costringendo i due amici a bloccarsi per non finirgli addosso. "Ecco lo zio Bill e la zia Fleur con Victoire, Dominique e Loius." esclamo' prima di correre verso i parenti. James guardo' Teddy, sorridendogli con aria furba, prima di dargli una leggera gomitata nello stomaco "Avanti rubacuori! E' arrivata la tua bella!" disse indicando Victoire che stava ascoltando il piccolo James Sirius e poi si era girata nella loro direzione sorridendo.
Teddy si senti' quasi morire. Non l'aveva vista per tutta l'estate perche' era andata in Francia dai suoi nonni ed ora ebbe un sussulto. Era diventata ancora piu' bella dell'anno prima. A giugno aveva salutato una ragazzina su quello stesso binario, ma ora era decisamente una donna quella che stava per salire nuovamente sul treno.
James guardo' l'amico che era rimasto imbambolato e gli sventolo' una mano davanti agli occhi per attirare di nuovo la sua attenzione. "Teddy? Sei tra noi o sei sul pianeta Amore?"
"Eh?" domando' prima di riprendere completamente possesso delle sue facolta' mentali. "Non esiste il pianeta Amore cretino. E non cominciare." sbotto' mentre alcune ciocche di capelli cominciavano a colorarglisi di rosso.
James gli mise un braccio sulle spalle e lo guardo' in viso con l'aria di chi la sa lunga. "Penso proprio che dovresti invitarla ad uscire un giorno di questi. Altrimenti qualcuno te la potrebbe soffiare da sotto il naso." e poi scoppio' a ridere divertito.
"Si', si'. Vedremo chi ridera' per ultimo. Guarda la' chi e' arrivato." disse Teddy con un cenno del capo indicando il varco nella barriera e due belle ragazze che arrivavano. James si apri' in un sorriso felice vedendo Gemma e sua sorella che arrivavano al treno seguite da Neville che spingeva il carrello con i bagagli di tutti e tre. Quell'estate Alice, la sorella di Gemma, aveva terminato il corso di Medimago e si era fidanzata con Neville. James si ricordava ancora della vecchia Augusta, la nonna di Neville, che, dopo che il nipote le aveva presentato la ragazza e le aveva annunciato che si sarebbero fidanzati, per la gioia era corsa a dare di persona la notizia a tutti, piombando direttamente nella cucina di Grimmauld Place alle otto di mattina facendo spaventare lui e suo padre che facevano colazione.
Gemma, sentendosi osservata, giro' lo sguardo e sorrise di gioia vedendo i suoi due migliori amici. Disse qualcosa alla sorella e la lascio' a caricare i bagagli assieme a Neville prima di correre da loro. "Ciao ragazzi! Che bello vedervi!" esclamo' felice abbracciando prima Teddy "Allora come sono andate le vacanze? Ti trovo bene." disse il giovane Lupin.
"Oh! E' stato bellissimo. Sono stata in Italia ospite di alcuni amici dei miei genitori che hanno una villa in Toscana. Ho visitiato Roma, Firenze, ho visto il palio a Siena ed ho sonnecchiato parecchio all'ombra degli alberi sulle colline del Chianti. Le ultime due settimane le ho passate, invece, ad aiutare mia sorella e Neville a preparare la loro casa. Alla fine dell'anno hanno deciso di andare a vivere assieme. E voi cosa avete fatto?" domando' poi. James sorrise prima di rispondere "Niente di speciale. Ho cercato anche quest'anno di convincere mia madre a lasciarci andare in Grecia ma non ne vuole sapere. Non si fida ancora di me e Teddy."
"Allora ti sei annoiato a casa tutta l'estate?" domando'.
"No. Cassy ha trovato la mia vecchia scopa giocattolo in soffitta e cosi' le ho insegnato a volare ed a giocare a quidditch. Ovviamente ho modificato un po' la piccola scopa cosi' puo' andare piu' in alto e volare piu' veloce. Pero' non ditelo ai miei." sussurro' poi con aria cospiratrice.
"E della motocicletta che hai sistemato con tuo padre non le dici niente?" domando' Teddy all'amico.
"Motocicletta?" domando' la ragazza.
"Si'. Mio padre e' stato preso da un attacco di nostalgia per la sua gioventu' e cosi' abbiamo preso una vecchia moto e l'abbiamo resa in grado di volare. Lui lo aveva gia' fatto da ragazzo. Alla sera lasciavamo addormentare mamma e poi sgattaiolavamo fuori ed andavamo a divertirci in giro per la citta'. Non hai idea di quanto il vecchio riesca ancora a rimorchiare." disse poi con aria quasi compiaciuta.
"Ma dai. E tua madre non vi ha mai scoperto?"
"Diciamo che se lo ha fatto non lo ha dato a vedere." disse prima di sentirsi tirare i pantaloni. Abbasso' lo sguardo e vide Cassy che stava attirando la sua attenzione. "Ehi pulce! Che c'e'?" domando dolcemente.
"Mamma dice che il tleno sta pel paltile e volevo salutalti." disse facendo un adorabile broncio. James la prese in braccio sorridendole.
"Su' piccola. Non essere triste." disse stringendola a se "Lo sai che se hai bisogno di parlare con me puoi sempre prendere lo specchietto di papa'. Io ci saro' sempre per te." sussurro' poi all'orecchio della sorellina che stava iniziando a singhiozzare sulla sua spalla.
"Ci'. Ma non cei a casa a giocale con me." mugugno'.
"Lo sai che devo andare a scuola. E poi hai papa', la zia Andromeda e Kreatcher a casa con te." disse carezzandole dolcemente i boccoli neri.
"Ma non e' lo stesso."
"E poi ci vedremo comunque nei fine settimana quando vieni con papa' a trovare la mamma. Su'! Ora smetti di piangere che senno' mi fai partire triste." disse asciugandole le lacrime con il pollice. "Dammi un bacino e poi fila da papa'." disse il ragazzo porgendo la guancia alla sorellina che gli stampo' un bacio prima di correre da suo padre a piangere di nuovo.
Gemma guardo' James sorridendo dolcemente. Era cambiato da quando aveva la sua sorellina. Non era piu' il ragazzino pestifero che aveva conosciuto quattro anni prima su quello stesso treno: ora era un adulto quasi responsabile.
Teddy riscosse entrambi i suoi amici dai loro pensieri. "Sara' meglio che saliamo sul treno prima che anche tu ti metta a piangere come Cassy." disse passando un braccio sulle spalle dell'amico e facendolo sorridere.
"Mi manchera' ma sopravvivero'." disse James "Avanti! andiamo a cercare uno scompartimento libero."

Il viaggio' fu piacevole come sempre. Ai tre amici si erano aggiunti Victoire, con sua sorella e suo fratello, ed il piccolo James Potter che, con il suo entusiasmo, non aveva smesso un attimo di parlare. Quando finalmente si era addormentato fra le braccia di Dominique, James ne approfitto' per farsi un pisolino anche lui. "Questa peste rompe i timpani piu' di una mandragola." disse stiracchiandosi ed appoggiando il capo sulle gambe di Gemma che gli era seduta di fianco e i piedi sulle gambe di Teddy chiudendo poi gli occhi.
La ragazza lo lascio' fare. Era dal secondo anno che fra loro si era creata questa strana confidenza. James, quando aveva qualche problema, andava a farsi consolare da lei che lo coccolava come aveva fatto con il gatto. Spesso si addormentavano sul divano in sala comune e poi si svegliavano la mattina dopo trovandosi l'uno fra le braccia dell'altro. Si volevano molto bene ma non si erano mai dichiarati apertamente i propri sentimenti. Almeno, James aveva scoperto che lei lo amava, ma non le aveva mai detto che era ricambiata.
Per Teddy era un cruccio vedere i suoi due migliori amici che si amavano ma che non si decidevano a dichiararsi. Non che lui si fosse ancora svegliato con Victoire, ma quella era una cosa diversa.

James si sveglio' sorridendo soddisfatto. Il treno stava rallentando e Gemma lo aveva svegliato carezzandogli i capelli. Apri' gli occhi ed incontro' lo sguardo dolce della sua amica che lo fissava sorridendo. "Siamo gia' arrivati?" domando'. "Si' dormiglione. Manca ancora poco e poi saremo in stazione ad Hogsmeade. Dobbiamo cominciare a tirare giu' i bagagli." disse la ragazza.
James giro' la testa e affondo' il viso nel suo ventre mugugnando un "Ancora due minuti." e soffiandole leggermente sulla pelle vicino all'ombelico che poteva intravedere fra un bottone e l'altro della camicia di lei.
"Dai James! Smettila che mi fai solletico!" disse ridendo ed afferrandogli la testa con entrambe le mani per farlo girare.
"Ok la smetto!" James si alzo'. Era riuscito a sentire ancora l'odore della sua pelle. Non era cambiato per niente in quegli anni: sapeva sempre di estate.

Scesero dal treno e si avviarono verso le carrozze che li attendevano per portarli verso un nuovo anno scolastico.
Quella sera in Sala Grande, dopo aver assistito allo smistamento dei primini ed aver accolto il piccolo James Potter nella loro casa, la McGranit si alzo' e si schiari' la voce per imporre il silenzio sulla sala.
"Dunque ragazzi! Bentornati ad Hogwarts! Quest'anno c'e' una sorpresa per tutti voi." in tutta la sala si alzo' un brusio eccitato che venne pero' subito zittito dalla McGranti che prosegui' "Per i quindici anni della battaglia della scuola faremo un ballo aperto a tutta la comunita' magica. Pertanto tutte le vostre famiglie sono invitate a partecipare."
Dalle ragazze sedute ai tavoli si alzarono risatine divertite. La McGranti prosegui' "So che le ragazze sono entusiaste della cosa. Ma vorrei che anche i ragazzi siano felici di questa scelta e si decidano per tempo a trovare una compagna per il gran giorno. Ovviamente siete tutti obbligati a partecipare." concluse zittendo le proteste dei ragazzi.
James si esibi' in un sorriso malandrino verso Teddy "Amico! E' l'occasione giusta per invitare Victoire." sussurro' nell'orecchio del ragazzo. Teddy si volto' di scatto con aria maligna. "E tu con chi ci vai?" disse alzando un sopracciglio.
James si guardo' un po' intorno nella sala facendo svenire almeno un paio di ragazzine prima di sorridere all'amico "Non lo so ancora ma non credo che avro' difficolta' a trovare qualcuna da invitare."
Gemma aveva sentito involontariamente il discorso dei due amici ed aveva abbassato la testa con aria sconfitta. Il piccolo James Potter l'aveva guardata, aveva guardato Black e poi le aveva chiesto a bruciapelo "Gemma?"
La ragazza alzo' la testa riscossa dai suoi pensieri "Si' Jamie?"
Tutti si voltarono a guardare il piccolo Potter che, vedendo che aveva attirato l'attenzione di chi diceva lui, continuo' tronfio "Ci vuoi venire al ballo con me?"
Gemma sorrise dolcemente prima di rispondere "Potrei prendere seriamente in considerazione la tua proposta.". Il ragazzino sorrise soddisfatto e riprese a mangiare il suo pure'.
James e Teddy erano rimasti a bocca aperta alla sfacciataggine del piccolo Potter che invitava una ragazza di sei anni piu' grande di lui al ballo.

Continua....


* Per la descrizione di James a sedici anni mi sono ispirata all'attore Ben Barnes, il principe Caspian de Le Cronache di Narnia che io trovo assulutamente irresistibile. Anche per la descrizione di Teddy mi sono ispirata ad un altro attore di questo film: William Mosley, Peter il maggiore dei fratelli Pevensie.
   
 
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