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Autore: Akira Yuki    16/08/2014    5 recensioni
-START-
►NUOVA PARTITA
.CONTINUA
.NON PUOI USCIRE
Genere: Horror, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non poteva crederci.
Luk era seduto su una sedia davanti al tavolo di cucina, sopra il quale vi era l'anello di plastica. Era proprio come l'aveva immaginato: bianco e semplice, di plastica. Ma non era possibile... Anche il fattorino in meno di un secondo era sparito nel nulla. No, non era possibile..
Prese l'anello e corse in camera, posandolo sul comodino, e riprese il gioco subito.

-INVENTARIO-
    COLTELLO
    MONETE
    CROCE
    LETTERA DI MI
►TESCHIO DI CAVALLO
                     ►CHIAMO MI?
                                   ►SI
                                       NO

Mi apparve da una nuvoletta nera, per poi rivolgersi al personaggio di Luk.
-COSA DESIDERI?-.

    UNA MISSIONE
►A COSA SERVE LA CROCE?
    NULLA

-POTRA' AVVERARE OGNI TUO DESIDERIO-.

►E COME E' POSSIBILE?
   OK

-IL MIO SIGNORE TI HA DATO QUESTA POSSIBILITA', LUI PUO' TUTTO-.

►OK

Luk non presse subito Ok, perchè ci fu una specie di bug, dopo il quale apparse un'altra frase da poter scegliere:

    OK
►CHI E' IL TUO SIGNORE?

Luk scelse la seconda frase, ma una volta cliccato su questa lo schermo si spense improvvisamente.
Luk riaccese il gioco, ma prima che apparisse la scritta 'START', la casa cominciò a tremare. Temendo che fosse un terremoto, lasciò il gioco e corse giù.
-Mamma! Presto usciamo!-.
Andò in salotto ma sua madre era ancora addormentata. La scossa era terminata.
Dopo pochi minuti tornò in camera, visto che ora sembrava tutto a posto, ma appena entrò si rese conto di una cosa: il crocifisso che era appeso accanto alla scrivania era ora appeso al contrario ed era pieno di sangue.
Luk cadde a terra, terrorizzato nel vederlo. Dopo qualche minuto scrisciò fino al letto e prese il gioco: senza che lui avesse toccato nulla, era di nuovo dove prima, con Mi che diceva:
-ORA CAPISCI?-.
Luk non riuscì più a parlare, troppo impaurito. Forse ora sapeva per certo che quello non era un semplice gioco.
Lasciò il gioco sul letto e corse in bagno dove si sciaquò il viso per calmarsi. Una volta fatto si guardò allo specchio: aveva qualcosa di nero dietro il collo. Girò la testa e vide una linea che andava sotto la sua maglia, era come un tatuaggio. Si torlse la maglia e si guardò la schiena: era piena di segni neri, impressi sulla sua pelle, segni senza ordine preciso, caotici, ma permanenti.
Luk non volendo crederci andò sotto la doccia per due ore e si scorticò la schiena pur di togliersi quei segni, ma niente, nulla di nulla, quelli rimanevano, rigenerando i suoi graffi e le sue ferite.
Era spaventato, non sapeva che fare. Si rivestì e uscì di casa, correndo verso la chiesa della città.
Una volta davanti a questa si fermò, ansimante, ma ci entrò. Era in corso la messa.
Lui si sedette in sedonda fila. La chiesa era semipiena, per la maggior parte erano anziani però.
Il prete dopo un po' offrì l'ostia, così anche Luk si mise in fila, ma arrivato il suo turno, appena Luk toccò l'ostia, questa si colorò di sangue.
-Ah!-. Il prete spaventato la lasciò cadere a terra poi guardò Luk. -Tu ..Ragazzo...!-.
Luk ancor più spaventato scappò dalla chiesa, mentre il prete non riusciva ancora a parlare, non riuscendo a credere a ciò che aveva visto.

Luk tornò a casa, rifugiandosi in camera dove si lasciò in un pianto liberatorio.
Il gioco era ancora acceso. Mi parlò.

-NON PIANGERE-

Luk se ne accorse per via del rumore del gioco, così lo guardò e lesse, incredulo.
-Come.. Non potrei!? Che.. Mi sta succedendo..!?-.

Mi, nel gioco, come se avesse ascoltato davvero le parole disperate di Luk, rispose:
-LUI TI HA MARCHIATO COME SUO-.

-E... E perchè..?! Perchè io?!-.

-PERCHE' TU HAI GIOCATO-.

-E.. Tutti gli altri che hanno giocato..!?-.

-HANNO FATTO LA STESSA FINE-.

-...-. Luk tornò a piangere disperato.

-NON PUOI USCIRE. PUOI SOLO ANDARE AVANTI-.

  
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