Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: LateNight_01    17/08/2014    3 recensioni
Elsa e Anna vivono felici ad Arendelle, finalmente sembrano aver trovato il loro giusto equilibrio.
Ma se Hans ricomparisse nella loro vita, cosa succederebbe? La fredda regina delle nevi riuscirá ad aprire il suo cuore ad un uomo?
E capirá cosa vuol dire veramente amare?
Dopo una serie di eventi che cambieranno per sempre il loro destino, le sorelle riusciranno a rimanere unite?
Questa è mia prima ff, la dedico alla mia sorellina e alla mia migliore amica
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Here I stand'
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~Anna aveva fatto partire l'applauso quando c'era stato il bacio. Era commossa, felice e dispiaciuta allo stesso tempo. Non riusciva a credere che proprio sua sorella stesse baciando quell'uomo (anzi, non credeva proprio che Elsa avrebbe mai baciato nessun uomo)  ma si dispiacque perchè sua sorella non sarebbe stata più tutta per lei, e l'avrebbe dovuta "condividere" con un altro.
Elsa aveva il cuore che le impazziva, non aveva mai provato emozioni così forti, quel bacio era stato il più bello che avrebbe ricordato. Era stato come aver corso per anni a piedi nudi sulla spiaggia bollente, e finalmente aver trovato il mare. Per qualche secondo sentì un calore che le proveniva da dentro, un calore che prese il posto del freddo che la caratterizzava dalla nascita. Vedeva l'espressione di Anna, che sorrideva ma stringeva le labbra per non piangere dalla commozione, e appena si staccò dal suo sposo corse ad abbracciare la sorellina, e a quel punto le lacrime uscirono di forza, mentre erano circondati da centinaia di applausi da persone di tutte le età.

 

Uscirono dalla chiesa diretti al salone per la festa, la regina tra le braccia di Hans (lui aveva insistito a portarla così, anche se lei all'inizio si era opposta) che rideva tenendosi stretta al marito, ed Anna che li seguiva felice insieme a Kristoff, anche se in quelle ultime settimane non avevano parlato molto  nonostante avessero  già chiarito la storia del bacio, la principessa voleva riappacificarsi con tutta calma e riconquistare gradualmente la fiducia in lui. Ma era faticoso restare indifferenti davanti ad un uomo che aveva aspettato tutta la vita e trattenersi dal buttarsi fra le sua braccia e perdonagli tutto.
-Bè, Anna, come ti senti?- Chiese il montanaro rivolgendosi per la prima volta dall'inizio della giornata alla rossa che camminava accanto a lui.
-Elsa si è sposata- affermò lei sorridente - E chi se lo sarebbe aspettato? Infondo lei è....- la rossa prese a gesticolare, non trovando l'aggettivo adatto per descivere la sorella.
-...lei è...lei è Elsa- rise infine, mentre appoggiava quasi involontariamente una mano sulla spalla di lui.
Nessuno dei due osava accennare all'episodio di alcune settimane prima, anche se entrambi ci stavano pensando.
-Sembrano felici- disse lui, guardando gli sposi
-Chi?-
-Elsa ed Hans. Possibile che tua sorella abbia dimenticato tutto quello che lui le ha fatto?-
Lei sembrò rifleletterci, seria.
-Succede così, quando si è innamorati. Una persona può distruggerti quanto vuole, ma non smetterai mai di amarla- concluse.
Ci fu silenzio per alcuni secondi (silenzio per modo di dire, perchè intorno a loro c'era tutto il popolo di Arendelle che festeggiava), poi lui parlò.
-E allora, se tu mi ami, perchè non mi hai perdonato?-
Anna lo guardò male, non aspettandosi quella domanda e sperando fino all'ultimo che non si riferisse a quello che pensava lei. Ma era inutile fingere indifferenza adesso che l'argomento era stato toccato.
Era una bella domanda, che la mise parecchio in difficoltà. Non sapeva cosa rispondere, perchè in realtà la risposta non la aveva neanche lei. O forse la risposta c'era, più semplice e  vera di tutte quelle che avrebbe potuto dire, per quanto complesse.
-Non lo so-
La verità è che l'aveva già perdonato, e lo amava, ma era stata ferita e aveva paura di soffrire di nuovo. Incrociò le braccia sul petto, sembrava una bambina di cinque anni che aveva messo il broncio, ma allo stesso tempo la più matura delle donne.
- Non lo sai- ripetè lui.
Lei lo guardò mantenendo quell'espressione, ma lasciando intravedere dolcezza e dolore nei suoi occhi verdi.
-No- affermò, non smettendo di camminare, chiedendosi quanto ci sarebbe voluto ad arrivare alla sala mantenendo quel passo. Chiedendosi quanto sarebbe durata quella conversazione che cercava di evitare e contemporaneamente voleva avere.
-Anna, io ti amo, smettila di fare la permalosa-
-Non è vero che mi ami- insistette Anna tirando un po' su col naso e guardando altrove.
-Sai benissimo che è vero, altrimenti ora non sarei qui- le toccò la mano -Con te-.
Quel gesto la costrinse a guardarlo negli occhi, provando una grande voglia di abbracciarlo forte.
-Anche io, ti amo- rispose, col tono molto più rilassato di prima, ringraziando Dio che quel momento fosse finalmente arrivato. Lui le mise un braccio intorno alle spalle, e le parole che Anna cercava di dire da molto tempo le si bloccarono in gola come schiacciate da un peso pù grande.

 

C'era tanta gente nel salone che persino Anna si sentiva soffocare e si  faceva strada a fatica tra la folla, mormorando ogni tanto uno "scusate" e un "permesso". Erano circa dieci minuti che cercava di raggiungere la sorella in fondo alla sala, le voleva parlare, ma non sapeva se sarebbe stata una cosa giusta da fare nel giorno più bello della sua vita.
Non appena si trovò bloccata dietro l'ennesimo gruppo di persone e dovette fare i salti mortali per andare oltre, la principessa si promise che se mai si fosse sposata non avrebbe mai e poi mai fatto una festa così sfarzosa.
Aveva lasciato Kristoff indietro da qualche parte, anche perchè quando lui l'aveva abbracciata era felice, ma così oppressa dai  segreti che ora era come una bomba pronta ad esplodere se non avesse trovato una persona fidata con cui sfogarsi. E per "persona fidata" intendeva Elsa.
Finalmente la vide da una parte, sottobraccio ad Hans, che parlava ad alcune persone che probabilmente non aveva mai visto con estrema disinvoltura, ridendo ogni tanto.
Splendeva nel candido abito creato da lei stessa, e quel sorriso la valorizzava ancora di più.
Anna si avvicinò piano.
-Vi dispiace se vi rubo un attimo mia sorella? Scusate!- fece lei prendendola per mano e trascinandola via senza nemmeno guardare in faccia il resto delle persone lì attorno.
Si allontanarono e finirono sul balcone, sole.
-Oh, Anna, finalmente!- sospirò la bionda sedendosi sul parapetto, costituito da un muretto basso -Non ce la facevo più a stare con il fratello di Hans! Lo sai che è davvero noioso, parla, parla, parla...-
-Devo dirti una cosa- la interruppe l'altra, che le dava le spalle. La notte le avvolgeva completamente, ma c'era la luce che proveniva da dentro il salone. E la luna.
-Cosa hai combinato, stavolta?- Elsa ridacchiò quasi in modo impercettibile, non immaginando minimamente quello che sarebbe  successo dopo.
La rossa finalmente si voltò. Aveva le guance rigate dalle lacrime, ma la sua espressione era distaccata e sembrava non essersi nemmeno accorta di aver pianto. Il sorriso della regina si spense, e rimase ferma sul quel muretto senza sapere cosa fare. Non era brava, in queste situazioni.
-Elsa, sono incinta- disse semplicemente.
-COSA?!- chiese stupefatta la bionda, che si era avvicinata alla sorellina, non riuscendo a credere a quello che le era stato appena detto -Di Kristoff?-.
Anna annuì molto lentamente, guardando un punto indefinito dietro le spalle della sorella.
-E allora perchè sei triste?-
La minore chiuse gli occhi, facendo cadere un'altra lacrima. Strinse le braccia sul suo petto, e parlò a fatica.
-Ero...ero incinta. Ho perso il bambino. Ecco, ora l'ho detto-.
Elsa ci mise alcuni minuti per elaborare tutto quel caos che la circondava. Si massaggiava le tempie come se avesse mal di testa e passeggiava su e giù per il balcone. Alla fine si buttò tra le braccia di Anna, che aveva ripreso a singhizzare. 
-Anna...non piangere, va tutto bene- le sussurrò dolcemente, mentre le accarezzava i capelli ramati legati in una pettinatura perfetta.
-Nulla va bene per me!- quasi urlò l'altra, senza lasciare la sorella.
-Perchè  non me lo hai detto?-
-Non l'ho detto a nessuno...tu sei la prima-
-Neanche a Kristoff?-
-No-
-Ha il diritto di saperlo, in fondo è stato lui che...-
-Ho detto di NO- fece secca la rossa, mentre si asciugava con la manica del vestito le guance -E adesso basta, non voglio rovinare ulteriormente il tuo matrimonio-.
-Non l'hai affatto rovinato-
Anna si allontanò e si sedette sullo stesso muretto dove si era messa prima la sorella, solo che lei ci mise anche i piedi. Cominciò a giocare con il lembo del vestito che quella mattina si era strappato a causa della sua goffagine, e sorrise leggermente ricordando la scena. Elsa non riusciva a credere che quella ragazza così fragile era veramente la sua sorellina, quella che trovava sempre un modo di tirarla su. La raggiunse e si mise accanto a lei, trovando un po' di difficoltà a sedersi con quel vestito ampio che lei stessa si era confezionata.
-Stai meglio?- le chiese coprendo la mano che Anna aveva sul muretto con la sua. Non era fredda, come si aspettava.
La minore tirò su col naso, e sorrise.
-Si, sto molto meglio. Torniamo alla festa?-.

 

Hans cercava sua moglie girando con lo sgurdo per la sala, quando la vide rientrare dal balcone. Si chiese cosa avesse fatto lì, poi vide anche  Anna e pensò che erano "cose tra sorelle".
Raggiunse la sua sposa appena in tempo per iniziare le danze. La folla si aprì, lasciando un grande spazio al centro.
I loro corpi si avvicinarono, lui le mise la mano destra sulla scapola e lei la sinistra sulla spalla, poi lui unì la sua mano sinistra con la destra di lei. Tutti li fissavano, aspettando che la musica iniziasse.
-Non so ballare- disse ridendo Elsa, cercando di non dare nell'occhio.
-Davvero?!-
-Sono rimasta chiusa tredici anni nella mia camera, che ti aspettavi?- continuò sorridente.
-Ti insegnerò io ora- sorrise anche lui -E poi passeremo alle lezioni di nuoto-
Entrambi risero, mentre la musica iniziava, era un valzer.
La coppia volteggiò al centro della sala, e Hans pensò che non sembrava  fosse la prima volta che lei ballava. Si muoveva con grazia seguendo i suoi passi, etutti li guardavano affascinati. Anna prese Kristoff e anhe loro due andarono al centro, la minore come sempre un po' goffa e inciampava ogni due passi.
Mano mano che la musica continuava le coppie si aggiungevano.
Gli sposini si lanciavano sgurdi d'intesa, ma entrambi in fondo aspettavano solo che la festa si concludesse per passare quella che sarebbe stata la notte più bella della loro vita.


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Note dell'autrice: Un bacione a tutti quelli che sono arrivati fin qui :-)
questo capitolo è incentrato sulla festa del matrimonio della nostra coppia preferita *-* ma anche sul rapporto fra le sorelle, che nonostante le difficoltà continua a rafforzarsi.
Il prossimo capitolo cercherò di scriverlo il meglio possibile, anche se di sicuro sarà moooolto complicato per me, capirete in seguito.
Se volete lasciate una recensione, sono sempre ben accolte.
Detto questo, ci vediamo presto, buon Ferragosto (anche questo in mostruoso ritardo!)
                                 SweetDream_01

   
 
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