Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: sihu    16/09/2008    6 recensioni
una storia a cavallo tra due tempi che si incontrano, quello dei Malandrini e quello dei nostri eroi. Harry, Ron, Hermione e Ginny si trovano a passare il settimo anno insieme ai Malandrini. il risultato? un continuo susseguirsi di colpi di scena, amori che nascono, gelosie, paranoie e molto altro ancora. DALL'ULTIMO CAPITOLO: “Remus, sei suo padre..” esclamò Ron alla fine. A Sirius e James mancò l’aria mentre Remus impallidì all’improvviso. Lily non poteva credere alle sue orecchie. Remus era padre, ma di chi? Di Harry? Di Teddy forse?
Genere: Commedia, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Il trio protagonista | Coppie: Harry/Ginny, James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
le storie in corso sono sempre le solite tre quindi non scrivo nulla.
appena inizio la fic nuova su lily e james ve lo scriverò.. spero vi interessi!


CAPITOLO 15
FORSE ABBIAMO UN PROBLEMA

I ragazzi dalla classe di Lumarcorno uscirono stanchi. Sembrava avessero sostenuto un incontro di box piuttosto che una lezione. I malandrini in particolare visto che non rientravano tra i favoriti dell’insegnante. Il professore di pozioni infatti era famoso per i favoritismi verso gli alunni che riuscivano meglio. Prima tra questi Lily Evans. Oggi poi aveva gongolato non poco nello scoprire un altro grande talento, Hermione Granger.
“Qualcuno conosce il pazzo che ha inventato una tortura peggiore delle lezioni di Lumacone?”
Chiese Sirius visibilmente provato. A peggiorare la situazione c’era anche l’altra casa che faceva lezione con loro: i serpeverde.
“Non vi piace perché siete negati.”
Li prese in giro Remus. Tra tutti loro era quello che riusciva meglio nella sua materia. Quando organizzava le cene del Lumaclub infatti spesso invitava anche lui. Un paio di volte aveva cercato di portarci gli amici ma dopo una lunga serie di rifiuti aveva deciso di smettere di chiedere.
“Tze.. Senti questo.. Steven, Ron. Non dategli retta.”
Ruspose un Sirius piuttosto offeso scatenando l’ilarità generale. L’unico che sembrava eclissato dal gruppo era James. Sembrava strano. Aveva passato tutta la lezione a guardare nel vuoto. I ragazzi si guardarono tra loro, non servirono parole ma tutti compresero. Stava pensando alla Evans.
“Progettiamo qualcosa per stasera? Qualche bello scherzo per festeggiare..”
Propose Sirius nella speranza di risollevare l’umore del suo migliore amico con qualche scherzo o qualche missione impossibile in qualche ufficio. Funzionava sempre, anche questa volta. Appena sentite le parole di Sirius, James si illuminò. Sembrava un’altra persona, il solito James.
“Forte!”
Disse Ron estasiato. Aveva sentito parlare spesso sia da Remus che da Sirius dei famosi scherzi dei malandrini ma poterci partecipare era un’altra cosa. Era semplicemente fantastico.
“No Ron. Non possiamo.”
Lo riportò alla realtà Harry .
“Come non potete?”
Replicarono all’unisono gli altri malandrini. Il gemello di James che rifiutava di fare uno scherzo? Non poteva essere vero. Erano scandalizzati.
“Non possiamo ora. Dobbiamo assolutamente parlare con Hermione. Ricordi?”
Spiegò meglio Harry mentre i presenti tirarono il fiato, sollevati dalle spiegazioni del ragazzo.
“Ah si. Me l’ero scordato.”
Disse Ron ricordando solo ora quello che era accaduto prima della lezione. Sembrava molto urgente, era meglio non perdere tempo.
“Vi raggiungiamo dopo..”
Disse Harry avviandosi verso la stanza delle necessità.
“Non perdetevi per il castello..”
Si raccomandarono i malandrini.
“Ce la metteremo tutta.”
Rispose Ron con un sorriso malizioso. Di sicuro i malandrini non sapevano che lui ed Harry avevano una copia della loro mappa del malandrino.
“Meno male che te ne sei ricordato. Chissà perché Hermione vuole parlarci con tutta questa fretta.”
Disse Ron mentre camminavano. Anche lui si era chiesto cosa era successo e perché tanta fretta ma non aveva trovato nessuna risposta. Tante idee, una più strana dell’altra.
“Tra poco lo scopriamo. Porta pazienza Ron.”
Disse Harry affrettando il passo. Era meglio non arrivare tardi. Hermione arrabbiata era un brutto e pericoloso spettacolo.
“Si, ma.. Sembrava tremendamente preoccupata. Secondo te è qualcosa di grave?”
Chiese ancora Ron urtando i nervi di Harry. Perché Ron continuava a ripetere una domanda a cui Harry aveva già detto di non sapere rispondere?
“Non me ho la minima idea. Ecco la stanza delle necessità.”
Replicò Harry un po’ seccato. Quando entrarono trovarono Hermione già li, decisamente impaziente di vederli.
“Quanto ci avete messo? Avevo detto che era urgente!”
Disse un alquanto spazientita Hermione. Era piuttosto offesa del fatto che aveva dovuto aspettarli. Aveva detto loro che era urgente e quei due se l’erano presa comoda. Come al solito.
“Il tempo di trovare la strada..”
Cominciò Harry a mo di scuse ma venne subito bloccato da Hermione.
“E di parlare con i malandrini.. Ragazzi, ricordate che non siamo qui per questo.”
Ricordò loro Hermione con fare severo. Doveva ripetere loro questo ogni santo giorno. Quando avrebbero capito che non erano li per divertirsi ma per recuperare l’anno che avevano perso nel loro tempo? A volte pensava che avere scelto l’anno dei malandrini fosse stato un errore. Dovevano tornare ai tempi in cui Silente fosse già preside, e avevano pensato che arrivando proprio in quell’anno avrebbero potuto conoscere i malandrini, e Harry vedere i suoi genitori ancora vivi. Solo che non avevano fatto i conti con il fatto che sarebbe stato doloroso vederli e non poterli mettere in guardia o essere completamente sinceri con loro.
“E come possiamo dimenticarlo se lo ripeti ogni santo giorno?”
Replicò Ron scocciato. Hermione non faceva altro che ripetere loro quelle parole ogni santo giorno. Non capiva che non erano bambini? Sapevano bene i rischi che correvano. Solo, potevano permettersi anche di divertirsi e di scambiare quattro parole con altre persone di quel tempo.
“Ron è importante. Non possiamo cambiare nulla. Lo so che è difficile.. L’altro giorno che ti è preso Harry? Trattare in modo così freddo Peter..”
Lo rimproverò la ragazza ripensando al giorno prima. Peter si era presentato e Harry non gli aveva nemmeno risposto. Lo aveva guardato con un occhiata carica di odio. Hermione sperava che nessuno se ne fosse accorto o sarebbe stata dura trovare una spiegazione convincente per questo. Hermione sapeva bene che sarebbe bastato pochissimo per mettere in allarme Remus e far cadere il loro travestimento.
“Se non lo ricordassi quell’essere è la ragione per cui sono orfano..”
Replicò Harry con astio. Quello stupido topo aveva venduto la sua famiglia. Aveva fatto arrestare Sirius e lo aveva quasi fatto baciare da un Dissennatore. Aveva anche usato il suo sangue per fare tornare in vita Voldemort. Provava ribrezzo solo a saperlo nella stessa stanza, non potevano pretendere che fosse anche gentile e simpatico con lui.
“Ma lui qui non ha ancora fatto nulla!”
Cercò di convincerlo Hermione, titubante. Sapeva bene che erano parole al vento. Harry odiava Peter e ne aveva tutte le ragioni. Solo, doveva stare attento o non fare capire a nessuno, meno che mai ai malandrini, il perché di tutto quell’odio.
“Infatti non l’ho mica maledetto. L’ho solo guardato male.”
Rispose ancora Harry, questa volta con un sorriso pericoloso.
“Potevi schiantarlo!”
Propose Ron. Anche lui odiava Peter. Dopo aver fatto arrestare Sirius si era nascono per ben dodici anni a casa sua. Ron aveva diviso persino il letto con quel traditore. Quando lo aveva scoperto si era sentito in colpa. Se lo avesse capito prima forse le cose sarebbero andate in modo diverso. Forse avrebbero scagionato Sirius.
“Ron!”
Lo riprese Hermione.
“Scusa, stavo scherzando. Ci hai fatti venire qui per farci la paternale? Possiamo andare ad organizzare uno scherzo con i malandrini ora?”
Chiese Ron, tornato in se. L’idea di organizzare qualcosa con i malandrini lo eccitava parecchio e non voleva perdere tempo. Specie sentendo le paternali di Hermione. Sapeva essere pesante la ragazza quando ci si metteva.
“Non era per quello. È una cosa più seria. Uno scherzo con i malandrini?”
Chiese Hermione esterrefatta.
“Io e Harry ne facciamo parte.”
Rispose ancora Ron, immaginando che quella notizia avrebbe fatto arrabbiare e non poco Hermione.
“Ma cosa, non potete. È pericoloso. Remus potrebbe sospettare e capire qualcosa.”
Come previsto Hermione cominciò a preoccuparsi ma Harry la fermò subito.
“Hermione non ho mai conosciuto i miei genitori, non li ho mai neppure visti per quel che ricordo io. So che non posso salvarli ma non puoi impedirmi anche di parlare e legare con loro..”
Non poteva anche impedirgli di passare del tempo con loro. Non aveva mai conosciuto suo padre. Aveva potuto passare solo pochi anni con Sirius senza nemmeno abitare con lui. Ora anche Remus non c’era più. Era la sua unica occasione. Non poteva sprecarla per essere sicuro che non capissero. Doveva correre il rischio. Era troppo importante per lui.
“Stai solo attento che Remus non capisca nulla. È lui quello di cui ci dobbiamo preoccupare.”
Concluse Hermione. Sapeva che Harry aveva tutto il diritto di passare del tempo con loro. Se non lo avesse fatto avrebbe passato tutta la sua vita a pentirsi dell’occasione sprecata.
“Beh, se scopre tutto possiamo sempre ricattarlo. Noi sappiamo che lui è un licantropo.”
Propose Ron, rendendosi conto solo alla fine di quanto fosse crudele la sua proposta.
“Ma Ron! È disgustoso. Non possiamo fare questo al professor Lupin!”
Replicò subito Hermione, visibilmente agitata. Come poteva Ron essere così bambino e menefreghista?
“Sta calma, era tanto per dire.”
Replico Ron indispettito. Se Hermione voleva litigare per lui andava benissimo. Toccò a Harry cercare di riportare la pace, ricordando loro perché erano lì.
“Ragazzi non litighiamo, va bene? Hermione che ci dovevi dire di più serio?”
Sentendo queste parole Hermione ricordò quello che era successo e impallidì all’improvviso.
“È una tragedia. La rovina completa. Sconvolgerà tutto.”
Si mise a dire Hermione isterica. Ron e Harry si guardarono increduli chiedendosi che fosse successo. Fino a due minuti prima la loro amica era perfettamente normale.
“Cosa? Di che stai parlando.”
Chiese Harry sempre più confuso.
“Tua madre, Lily. Sai che James era innamorato di lei da secoli.. “
Cominciò Hermione.
“Si ma lei pensava fosse infantile e si sono messi insieme solo al settimo anno..”
Continuò Ron al suo posto ma venne nuovamente interrotto dalla ragazza.
“È questo il problema. Lily ha capito di amare James ma James si è stancato dei rifiuti di Lily e si è arreso. Lei pensa di non avere speranze con lui..”
Concluse Hermione. Ron non capiva dove fosse il problema.
“Vedrai che poi si sistemerà tutto. Anche nel nostro tempo sarà andata così.”
Disse Ron tranquillo. Probabilmente era una fase. Appena James si fosse accorto che Lily soffriva del fatto che non si parlavano sarebbe tornato alla carica.
“Si, ma nel nostro tempo lei poi non si è innamorata di un altro!”
Esclamò Hermione sconvolta. A quelle parole anche Harry, che era stato zitto ad ascoltare gli amici fino a quel momento, trasalì.
“Aspetta. A mio madre piace un altro?”
Come poteva essere? Che fosse colpa del loro arrivo. Non potevano non mettersi insieme. Lui non sarebbe mai nato. Ci sarebbero state conseguenze terribili.
“Dove sta il problema? Li facciamo lasciare. Lei si mette con James e il gioco è fatto.”
Replicò ancora Ron tranquillo non capendo perché gli amici fossero così agitati. Era così strano poi vedere Hermione così agitata. Di solito riusciva a mantenere la calma anche in momenti ben più gravi di quello.
“Non è così semplice. È innamorata di Steven.”
Disse alla fine Hermione. Ron che aveva aperto la bocca per parlare si fermò di colpo e rimase con la bocca aperta. Nessuno diceva nulla.
“Cosa? Stai scherzando?”
Disse semplicemente Harry alla fine. Doveva essere uno scherzo di Hermione. Uno scherzo di pessimo gusto. Si aspettava che da un momento all’altro la ragazza di mettesse a ridere.
“Non può essere..”
Hermione non aprì bocca. Continuò a guardarlo con aria grave in silenzio e Harry capì che non era uno scherzo. Era terribile.
“Vuole invitarlo, anzi invitarti al matrimonio di Petunia. Deve andarci con qualcuno e pensa che con James sia fatica sprecata. Forse pensa che tu sia meno presuntuoso di James e vuole conoscerti meglio.”
Disse Hermione. Probabilmente nel passato Lily non si era arresa e aveva convinto James e tornare sui suoi passi ma in questo tempo è arrivato Steven e forse lei si è convinta di essere innamorata del gemello sbagliato. Sicuramente i consigli della sua amica Alice non avevano aiutato.
“Hermione, è mia madre.”
Rispose Harry sconvolto. Non poteva certo uscire con lei. Cosa avrebbe dovuto fare? Rischiava di non nascere. Per non parlare di James. Cosa avrebbe fatto vedendo quello che pensava essere il gemello uscire con la ragazza che a lui piaceva? Perché era sicuro che a James piacesse ancora. Non poteva essere altrimenti. Forse avrebbe dato di matto, oppure avrebbe accettato il fatto ma non avrebbe più voluto sapere nulla di Lily. Sarebbe stata una tragedia. Lui non sarebbe mai nato e il futuro sarebbe stato completamente stravolto.
“Ma questo non lei non lo sa. E non possiamo dirle nulla..”
Disse ancora Hermione. Aveva recuperato la sua freddezza e stava cercando una possibile soluzione. Era sicura che ci fosse. Certo, Harry e Ron non ero d’aiuto. Poteva capire Harry, sconvolto dalla notizia. Ma Ron avrebbe pure potuto darle una mano a trovare una soluzione..
“Cosa dovrei fare? Rifiutare di andare al matrimonio con lei?”
Chiese Harry. Era evidente che la notizia lo aveva sconvolto e gettato nel panico. Hermione e Ron non potevano dargli torto. Non è bello sapere che tua madre ha intenzione di provarci con te.
“È la cosa migliore.”
Ammise Ron. Se la evitava prima o poi Lily si sarebbe stancata di lui.
“No. Forse No.”
Disse Hermione pensierosa. Certo che Ron era proprio un uomo. Solo un uomo poteva pensare di risolvere una situazione del genere semplicemente scappando. Bisognava fare qualcosa. Pensare a qualcosa per far si che fosse Lily alla fine a non voler più sapere nulla di Stev e tornare da James senza che Stev alias Harry facesse nulla.
“Che stai pensando Hermione?”
Chiese Ron stupito. Cosa stava pensando Hermione. Possibile che quella ragazza conoscesse una risposta per tutte le occasioni?
“Dille di si. Vai al matrimonio e falle capire che non potresti mai stare con lei. Pensa di stare parlando con me invece che con tua madre. Falle capire che la persona a cui lei tiene è James e che non deve arrendersi facilmente.”
Disse alla fine la ragazza. In quel modo tutto sarebbe andato a posto e il futuro sarebbe stato salvo. Alla fine anche Lily non si era scordata ancora James. Certo, se non avesse funzionato avrebbero dovuto pensare qualcos’altro per fare in modo che Lily e James si mettessero insieme.
“Sei grande Hermione. Cosi prendiamo due piccioni con una fava. Harry non si mette con sua madre. Sua madre si mette con suo padre e Harry può nascere. Semplice, no?”
Commentò Ron sollevato. Erano arrivati a un’ottima soluzione e ora potevano tornare dai malandrini a organizzare il loro scherzo.
“Non ne sono così sicuro..”
Commentò Harry grave.

angolo dell'autrice

allora, per prima cosa grazie mille a tutti quelli che leggono la mia storia. come vedete sono ufficialmente tornata! ho deciso di postare stasera sperando che mi porti bene per l'esame di domani in università. almeno se va male l'esame avrò i vostri commenti (spero) positivi per tirarmi su mi morale.
grazie a chi legge e mi aggiunge ai preferiti (siete 37! non avrei mai crdeuto di arrivare a tanto! grazie!), grazie a chi legge e commenta, e grazie anche a chi legge e basta (spero che se non scrivete nulla vi piaccia lo stessO!)
passiamo a rispondere alle recensioni, una delle cose che preferisco!
lyan: grazie 2000 anche a te perchè commenti sempre! sei un tesoro! spero il capitolo ti sia piaciuto. il nostro harry ora è in ansia, e fa bene visto quello che sta succedendo ai suoi genitori
pikkolina88: non ti preoccupare, la cosa importante è che tu sia tornata a recensire! sono felice che la storia ti prenda. ti assicuro che questo è solo uno dei colpi di scena che ho in mente per questa storia. le sto dedicando tutta me stessa! per quando riguarda james, come pensi che prenderebbe lui il fatto che la ragazza che gli piace ci prova con quello che lui crede il suo gemello?
jomarch: beh, non è esattamente una vendetta, almeno per ora. quando si vorrà vendicare te ne accorgerai! adesso è confusa. si è accorta di amare james ma lui non le presta più attenzione. poi arriva uno che fisicamente è identico a lui e che però sembra più gentile e premuroso. lei non sa più che pesci pigliare.. se poi ci si mette pure alice! diciamo che ha bisogno di schiarirsi le idee. per quando riguarda il matrimonio non ti dico nulla. vedrai!
germana: grazie mille! sono io che devo ringraziarti. i vostri commenti al mio avviso mi hanno fatto ritrovare quella fiducia in me stessa che mi mancava per postare i capitoli successivi. diciamo, come si vede in questo capitolo che harry è gia in imbarazzo. pensa a cosa succederà se lo invita davvero!
vale lovegood: grazie a te per esserci sempre! mmm.. diciamo che il matrimonio sarà un momento importante per lily, anche se non ti dico con chi ci andrà.




  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: sihu