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Autore: luxu2    16/09/2008    4 recensioni
Potrebbe James Severus Black essere un ragazzo come tutti gli altri? La risposta e': decisamente no. Primogenito di Sirius Black e di Lucy White sapra' far impazzire gli insegnanti di Hogwarts e combinarne di tutti i colori assieme all'inseparabile amico Teddy Lupin. Ma l'amore e' in agguato anche per gli eredi dei due malandrini. La storia di James dai primi giorni a Grimmauld Place fino all'eta' adulta. E la vita da genitori di Sirius e Lucy. Seguito del finale alternativo di "La luce e l'ombra".
Genere: Romantico, Commedia, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Sirius Black
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 12
James entro' in camera e si butto' sul letto. Aveva un'espressione decisamente arrabbiata. Teddy lo guardo' e sospiro' rassegnato prima di parlare. "Avanti. Perche' sei cosi' arrabbiato?"
James grugni' e gli volto' le spalle. Teddy prosegui' "Ce l'hai con JemSi perche' ha invitato Gemma al ballo di fine anno?". Aveva toccato il tasto dolente. James si volto' di scatto verso di lui. "Ce l'ho con lui perche' e' un ragazzino petulante e presuntuoso. Ma l'hai visto? Si crede gia' il divo di Hogwarts e fino a ieri indossava ancora il pannolino."
"Ti rode solo perche' ha messo gli occhi addosso alla tua ragazza."
"Primo: Gemma non e' la mia ragazza. Secondo: JamSi e' troppo piccolo anche solo per pensare di uscire con una di sei anni piu' grande e a cui arriva a malapena alla spalla."
"James. Tu sei irrimediabilmente geloso."
"Si' lo sono." ammise.
"Perche' non le chiedi di uscire allora? State sempre insieme dal secondo anno. Siete una coppia perfetta."
"Non lo so perche'. Non voglio perderla come amica."
"Non dire balle! Per te e' molto di piu' che una semplice amica! Tu ne sei innamorato ma non lo vuoi ammettere."
"Teddy piantala di psicanalizzarmi. Non voglio ferirla. Per questo non le chiedo di stare con me."
Teddy si alzo' piuttosto arrabbiato e si ando' a buttare su James bloccandogli i polsi e guardandolo con lo sguardo incazzato. "James Severus Black sei solo un fifone. Quella ragazza soffre gia' abbastanza cosi' per te! Credi che JamSi si sia comportato cosi' solo per fare il galletto? Quello e' piu' sveglio di te e ha gia' capito la situazione benche' abbia solo undici anni. Ha voluto metterti alla prova e se non ti decidi continuera' a farlo solo per farti arrabbiare."
James cerco' di liberarsi dalla presa ferrea dell'amico ma si arrese all'evidenza. "D'accordo. Le parlero'." Teddy fece un cenno di assenso con la testa pima di calmarsi e lasciare James per tornare sul suo letto. Entrambi i ragazzi rimasero sdraiati a fissare il baldacchino rosso per alcuni minuti.
"Hei Teddy?" James aveva cominciato a sorridere.
"Uhm." mugugno' quello in risposta.
"Non e' che alla prossima luna piena mi sbrani nel sonno vero?"
"Potrebbe essere un'idea." sorrise l'altro di rimando.
"No perche' pochi minuti fa mi hai fatto quasi paura."
I due ragazzi scoppiarono a ridere divertiti. Poi James prosegui' fissandosi la mano sinistra con l'anello di famiglia che suo padre gli aveva fatto fare per il suo sedicesimo compleanno. "Comunque se quel pidocchietto ci prova ancora, lo mando in giro per una settimana con il simbolo dei Black stampato in fronte."
Teddy ridacchio' "Siamo gia' a questo punto?"
"Si vede che Harry e Ginny non gliene hanno mai date abbastanza."
"Si vede che ha passato troppo tempo con te da piccolo." gli fece il verso Teddy.
"Cosa vorresti dire? Che ho avuto una pessima influenza su di lui?" domando' James.
"No. Dico solo che cerca di emularti in qualsiasi modo. Sei sempre stato il suo mito fin da quando era piccolo."
James sorrise soddisfatto. "Lo so che sono un mito." disse.
"E anche modesto." bofonchio' Teddy.

Lucy ebbe la sua prima lezione dell'anno nuovo con i Grifondoro e i Serpeverde del primo anno. Aveva deciso di fare le coppie miste per le sue lezioni, abbinando un Grifondoro con un Serpeverde. James Potter fini' con Scorpius Malfoy. Prima della fine dell'ora i due ragazzi erano gia' stati messi in punizione. "Questa sera, alle 18, nel mio ufficio! Tutti e due! Vi insegnero' cosa vuol dire collaborare pacificamente." disse quasi ringhiando ai due. Sapeva perfettamente che quella coppia insieme non avrebbe combinato nulla ma sarebbero diventati la sua sfida personale: infondo era sempre la madre di James Black e nulla le era impossibile.

Ore 18. Lucy senti' bussare alla porta del suo ufficio "Avanti! E' aperto!" disse con il tono piu' severo che le era uscito. James fece capolino dalla porta "Ehm. Mamma? Posso disturbarti un attimo?"
Lucy lo guardo' stupita ed assunse la sua solita aria tranquilla. "Oh scusami! Non pensavo che fossi tu. Sto aspettando due ragazzi per la punizione." James la guardo' sgranando gli occhi. "Di gia'? E' solo il primo giorno. Neppure io ci sono mai riuscito cosi' in fretta." Lucy gli sventolo' un dito sotto al naso in segno di ammonimento "Attento a non tentarmi." poi prosegui' "Avevi bisogno di dirmi qualcosa?"
"Si'." fece una piccola pausa e trasse un profondo respiro prima di ricominciare a parlare. "Secondo te sono un fifone?" aveva usato le stesse parole con cui lo aveva apostrofato Teddy.
Lucy lo guardo' stupita. "E perche' saresti un fifone?"
"E' cominciato tutto ieri sera quando la McGranit ha annunciato il ballo di fine anno."
"E allora?" Lucy era incuriosita.
"Stavo ridacchiando con Teddy sul fatto che avrei avuto l'imbarazzo della scelta sulla ragazza da invitare al ballo. Poi mi giro e JamSi stava invitando Gemma."
"Che faccia tosta! Pero' aveva ogni diritto di chiederglielo. Lei non ha un ragazzo." Lucy assunse un aria finto tonta mentre notava il figlio che arrossiva di rabbia. "Ma torniamo al fatto che sei un fifone."
"Giusto. Teddy mi ha detto che avrei dovuto invitarla io al ballo e che JamSi lo ha fatto apposta per provocarmi."
"Su questo non ci sono dubbi. Ma tu vuoi invitare Gemma al ballo?" domando' poi.
"Ma certo mamma! Che domande! Con chi ci andrei se no."
"Lo fai per non scontentare le tue innumerevoli fans?" domando' poi con fare indagatore. "O perche' non andresti con nessuno che non sia lei?"
James arrossi' prima di balbettare "La.. la seconda."
Lucy sorrise alzando l'angolo destro della bocca. "Allora vuol dire che ti piace." disse soddisfatta.
"No... cioe', si'." ammise.
"E cosa aspetti a dirglielo?"
"Per il ballo?" James aveva alzato lo sguardo sul viso di sua madre.
"Ma no sciocchino. Che sei innamorato di lei."
James si butto' sullo schienale della poltrona ed incrocio' le braccia. "Gia'. La fai facile tu."
"Ma se siete sempre assieme. Ti basta solo confessarle quello che provi e non credo che lei ti respingera'." poi aggiunse "E poi io adoro quella ragazza. La mia benedizione ce l'hai gia'."
James si alzo' per andarsene. Abbraccio' sua madre "Grazie mamma. Mi ha fatto bene parlare con te. Chiedero' consiglio anche a papa' pero'."
"Va bene caro. Ora vai che sto aspettando il tuo rivale ed il piccolo Malfoy per la loro punizione."
"Bene!" un ghigno soddisfatto si dipinse sul viso di James "Mi raccomando: sii crudele come solo tu sai fare."
"Non ci contare troppo. Sono ragazzini. Gli faro' una ramanzina e li rispediro' in dormitorio."
James usci' dall'ufficio di sua madre ed in corridoio incrocio' JamSi e Scorpius che si dirigevano da Lucy con aria afflitta.
"Buona fortuna!" disse loro. "Ci vediamo domattina. Ammesso che sopravviviate." aggiunse poi sorridendo malignamente pima di voltarsi e sentire chiaramente che i due deglutivano.

Lucy aveva costretto i due ragazzini a scrivere di loro pugno la lettera ai loro genitori per raccontargli dell'accaduto. Aveva dettato loro le parole precise che avrebbero dovuto scrivere e poi aveva controfirmato in calce alle lettere.
"Professoressa?" JamSi era gia' uscito dall'ufficio, ma Scorpius era rimasto. Aveva notato l'anello che la donna portava: quello con lo stemma dei Black. "Si' Malfoy?"
"Come mai porta quell'anello?" domando' il ragazzo.
"E' il simbolo di famiglia. Perche' me lo chiedi?" domando' toccandosi l'anello che Sirius le aveva messo al dito il giorno del loro matrimonio.
"Mia nonna Narcissa ne possiede uno uguale."
"E qual'era il cognome da nubile di tua nonna?"
"Black." poi parve riflettere "Come il suo."
"Deve essere una parente di mio marito. Narcissa hai detto?" ed il ragazzino annui' "Chiedero' a Sirius. Ora puoi andare." e lo accompagno' fuori dalla porta.
La sera stessa domando' a Sirius notizie della nonna di Scorpius.
"Cissy e' la sorella minore di Andromeda e di quella pazza di Bellatrix. E' mia cugina di primo grado e zia di Dora." rispose Sirius.
"Bene. Ora abbiamo svelato l'arcano. Grazie tesoro. Dai un bacio alla mia piccina." e spari' di nuovo fra le fiamme verdi del camino.

"Quindi Black e Lupin sono miei cugini?" domando' un sempre piu' perplesso Scorpius a JamSi. Tra i due ragazzi si era instaurata una tregua, se non un'amicizia ed ora chiacchieravano della rivelazione che la professoressa Black aveva fatto a Scorpius.
"Beh? Io li conosco da quando sono piccolo e sono due ragazzi eccezionali. Mio padre e' il padrino di Teddy e Sirius e' il padrino di mio padre. Siamo sempre stati come una grande famiglia. E' come se fossero anche miei cugini. So che Sirius e' un lontano cugino di mia nonna Molly."
"Penso proprio che mandero' un gufo a mia nonna per chiederle spiegazioni piu' dettagliate. Speriamo solo che non lo intercetti mio padre. Si e' incavolato come una bestia per la lettera che ci ha fatto spedire la professoressa Black."
"Sapessi il mio." aggiunse JamSi con aria afflitta. Rimasero in silenzio un attimo a ripensare alla sfuriata dei loro genitori. Probabilmente pero' non sapevano che sarebbe stato peggio se avessero scoperto che ora erano quasi amici.
Scorpius ad un tratto alzo' la testa mentre passavano Gemma e Victoire con Dominique.
"Hey Potter! Pupe a ore dodici!" disse dandogli una gomitata nello stomaco.
"Si'. Le mie cugine mezze Veela e Gemma."
"Ecco perche' sono cosi' carine. Non riesco a capirci piu' niente quando le vedo."
"E' solo un incantesimo che praticamente e' insito nella loro persona. Gemma, invece, e' carina cosi' senza incantesimi." disse il morettino.
"Parli cosi' perche' sono tue cugine. Se non fossero cosi' grandi ci proverei volentieri."
"Io Gemma l'ho invitata al ballo di fine anno." disse James gonfiandosi d'orgoglio come un tacchino.
"Ma dai! Figurati se una del sesto anno va al ballo con un ragazzino del primo." disse Malfoy ghignando. "E poi non vedi come Black la tallona?"
"James e' un idiota. Non le ha mai chiesto di uscire in tanti anni, figurati se lo fa adesso. Solo per fare un dispetto a me poi?" disse guardando il biondo con aria furba. Malfoy alzo' un sopracciglio con aria interrogativa. "Non l'avrai mica invitata solo per provocarlo?" James scoppio' a ridere divertito. Malfoy lo guardo' e scosse il capo sorridendo. "Sei un mostro Potter."

James alzo' la testa dal libro di Incantesimi. Teddy si era alzato per andare a prendere un libro in biblioteca ed ora lui e Gemma erano soli in sala comune a studiare. Si incanto' a fissare la ragazza che leggeva intenta un grosso volume e prendeva appunti su una pergamena li di fianco. Ogni tanto un ciuffo dei lunghi capelli le ricadeva sulla pergamena e lei lo mandava indietro con un gesto meccanico della mano. Gli occhi intenti sul libro e la bocca, piccola e sensuale, leggermente socchiusa.
James adorava guardarla mentre studiava. Il riflesso del sole del tramonto le illuminava le gote di un rosso delizioso.
"Ora o mai piu' Black." si disse dopo essersi guardato intorno per essere sicuri di essere soli.
"Gemma scusami." la ragazza volto' la testa e lo guardo' con la bocca leggermente aperta. "Che c'e'?" domando'.
"Mi chiedevo se, quando JamSi ti ha invitato al ballo, tu eri convinta di quello che hai risposto."
"Non credo che siano problemi tuoi James." disse lei ritornando al suo libro e alla sua pergamena.
"Beh!" sorrise imbarazzato "Cosa ci puoi trovare in un ragazzino di undici anni."
"Lui mi ha invitato." disse guardandolo in un modo che a James ricordo' sua madre quando era arrabbiata. Poi chiuse il libro e, presa la pergamena, si alzo'.
"Ma dove vai?" domando James.
"A studiare in camera mia." disse lei andandosene. Che cretino che era. Prendere in giro cosi' un povero ragazzino che era stato solo gentile. "Avresti dovuto invitarmi tu idiota!" penso' prima di lasciarsi cadere sul suo letto e bagnare di lacrime il cuscino.

Teddy era tornato dalla biblioteca ed aveva trovato James seduto suoi gradini del dormitorio maschile con la testa fra le mani.
"James che ti e' successo? Dov'e' Gemma?" domando' preoccupato.
"E' andata in camera sua a studiare. Mi ha lasciato qui come un cretino. E pensare che mi ero finalmente deciso a parlarle."
Teddy si avvicino' a James e gli mise una mano sulla spalla. "Su non fare cosi. Magari hai avuto un approccio un po' troppo diretto."
"E cosa devo fare? Tu lo sai?" domando'.
"Io direi che prima e' meglio se ne parli con tuo padre. Oggi e' giovedi' e lui e papa' hanno la serata del poker a casa vostra. Potremmo fargli una visitina." disse Teddy mostrando a James una manciata di polvere verde. James lo guardo' stupito.
"Dove hai fregato la polvere volante?" disse.
"Nell'ufficio di tua madre. Adesso alzati ed andiamo a Grimmauld Place."

Dopo due minuti Teddy e James piombarono nel salotto di casa Black. La scena che videro li fece prima inorridire e poi ridere come pazzi. Sirius e Remus, entrambi con un sigaro in bocca e una bottiglia di Whiskey Incendiario davanti, stavano giocando a poker assieme a Kreatcher e a Cassy, la quale aveva davanti una discreta quantita' di fiches e maneggiava le carte come il croupier piu' esperto.
"Papa'! Ma cosa diavolo stai insegnando a Cassy? E cos'e' tutto questo fumo!" James era rimasto stupito. Quella bambina era un vero portento.
"E voi cosa ci fate qui?" domando' Sirius stupito e facendo volare per aria tutte le carte dallo spavento.
"Volevo parlare con te di una questione importante." disse il ragazzo.
Sirius si passo' il sigaro da una parte all'altra della bocca "Se hai litigato con tua madre sono affari tuoi."
"Non si tratta di mia madre." disse rassegnato "Pero', quando torno, potrei raccontarle cosa combini e, soprattutto, che insegni ad una bambina di tre anni a giocare s'azzardo." disse malignamente.
"E va bene." e con un colpo di bachetta fece sparire tutto quello che c'era sul tavolo e i sigari.
"Ma papi!" protesto' Cassy "Stavo vincendo!" Sirius l'afferro' e se la mise sotto al braccio come un sacco di patate.
"E' ora di dormire bambolina. Dai la buonanotte allo zio Remus. James verra' con me a rimboccarti le coperte cosi' sentiamo cosa diavolo vuole." disse avviandosi per le scale seguito da James.
Teddy guardo' suo padre e scosse la testa rassegnato. "Papa'. Da te non me lo sarei mai aspettato." Remus abbasso' la testa imbarazzato.

"Allora cosa dovevi chiedermi?" domando' Sirius chiudendo la porta della camera di Cassy dopo che erano riusciti a farla addormentare.
"Volevo chiederti un consiglio sulle donne." Raggiunsero il salotto e Sirius si getto' su una poltrona sorridendo.
"Sei venuto dalla persona giusta." Remus e Teddy si guardarono e scossero la testa.
James racconto' per l'ennesima volta ai due uomini la storia del ballo e di come JamSi aveva invitato Gemma.
"Quel ragazzino non assomiglia per niente a suo padre." sospiro' Remus "Mi ricorda di piu' te e suo nonno." disse indicando Sirius.
"Beh! Fara' molta strada." si vanto' Sirius.
"Papa'. Ti ricordo ch ad Hogwarts c'e' ancora un Black per ora. La sua strada la fara' quando io saro' uscito da li'."
"Si' pero' tu svegliati. Ti sei fatto soffiare la ragazza da sotto il naso. E questo non e' da Black."
"Oggi ho provato a parlarle ma lei si e' arrabbiata e mi ha lasciato solo come un cretino."
"Uhm. Questo e' grave." disse Sirius.
"Perche' non provi a scriverle?" intervenne Remus. "Una bella lettera in cui le esterni tutti i tuoi sentimenti."
"Moony. Stai parlando con mio figlio. Noi Black agiamo, non scriviamo lettere d'amore."
James salto' su felice ed afferro' le mani di Remus. "Grazie zio Rem! E' proprio quello che faro'."
Poi afferro' Teddy e lasciarono Grimmauld Place per tornare nella sala comune.
Sirius fece riapparire la bottiglia di Whiskey con due bicchieri quando furono di nuovo soli. "Moony?"
"Uhm?"
"Dici che raccontera' davvero tutto a Lucy?"
"Na! Per fortuna che Cassy aveva appena finito il suo sigaro quando sono arrivati."
"Forse la vizio troppo."
"Gia'."
"Salute amico." Sirius alzo' il bicchiere.
"Ai Malandrini." rispose Remus.

Continua....
   
 
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