Era una calda giornata di agosto, il sole splendeva alto nel cielo senza nuvole di Tsushima , un piccolo villaggio di mare.  Come al solito i bambini giocavano allegri sulle rive del piccolo ruscello che attraversava tutto il villaggio, nonostante l'aria afosa di quel periodo, l'acqua era fresca perché arrivava direttamente dalla fonte situata sulla cima del monte Calì.
Una bambina di circa cinque anni, con dei lunghi capelli castani, legati in una treccia e con dei grandi occhi verdi era sdraiata a pancia in sotto, fra mille fiori e profumi, teneva immersa la mano nel ruscello mentre giocava con i pesci, nulla sembrava poter disfare quel paradiso, era tutto perfetto tranne forse il fatto che l'acqua stava diventando decisamente troppo fredda...
 
Era tutto buio intorno ad Electra, era notte, ma sarebbe stato difficile definire il contrario, il cielo era coperto da una fitta coltre di nubi e del cielo non si riusciva vederne nemmeno uno squarcio, una pioggerellina fina di quelle che ti entrano nelle ossa non smetteva di cadere, si sentiva tremendamente debole riuscì a malapena a sollevare le palpebre che rivelarono un paio di occhi verdi come il muschio, non riusciva a vedere nulla, solo un immensa distesa d'acqua in cui vi era immersa fino alla vita, "merda..." imprecò se non fosse stato per la malconcia asse di legno su cui era issata malamente sarebbe già annegata da un pezzo, ecco il perché di tutta quella debolezza, intorno a lei vedeva solo l'elemento che aveva imparato ad odiare, ma dove diavolo sono finita... Come diamine ci sono arrivata qua? Sono spacciata non riesco a muovermi, se arrivasse un onda sarebbe la fine annegherei di sicuro... E perché sono ammanettata?!?! Solo in quel momento si accorse di avere un enorme anello legato al polso sinistro, cerco di muoversi come, poteva per vederlo meglio ma una fitta lancinante al, fianco le impedì di muoversi, da quella posizione poteva vedere che un brutto taglio si estendeva per più di dieci centimetri dal financo fino alla pancia, sono spacciata... Non riesco a muovermi e anche se potessi non lo farei... Sono troppo debole, non so per quanto potrò resistere... E con quest'ultimo pensiero svenne nuovamente.
 
 
 
 
Angolo “autrice”:
Salve a tutti, so che non dovrei pubblicare quando ho già una storia in corso e sono già moooolto in ritardo con la pubblicazione di essa… Ma capitemi, sono quasi due anni che questa storia vaga per il mio computer, solo che non mi sono mai decisa a pubblicarla e quasi l’avevo dimenticata, ma oggi frugando fra le cartelle è saltata fuori, e rileggendola ed aggiungendo qualche correzione non credo faccia proprio schifo, perciò, mi son detta perché non provare?
E così eccomi qua, sarei molto felice se perdeste due minuti del vostro tempo per farmi sapere cosa ne pensate, sono ben accette le critiche, anche perché servono  solo per migliorare, se secondo voi non vale la pena continuare questa storia perché per voi fa schifo ditelo perché provvederò a migliorarla e nel peggiore dei casi la toglierò.
Detto questo, concluso perché altrimenti, questa parte diventerà più lunga della storia XD
E’ solo il prologo, e so che è corto, ma cercherò di fare del mio meglio con il resto della storia in parte già scritta.
Ora ringrazio tutti e mi tolgo dalle scatole.
Baci Lucy <3