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Autore: Mentos E CocaCola    23/08/2014    1 recensioni
Benvenuti nella cucina di Mentos E CocaCola Parodi, oggi faremo una nuova ricetta.
Ingredienti:
-150g di IMPREVISTI;
-50g di SORPRESA;
-3 cucchiai di INCOMPRENSIONI;
-RISATA in abbondanza;
-5 pizzichi di AMORE;
Mescolate tutti gli ingredienti e fateli cuocere a fuoco lento, otterrete così l'ESTATE PERFETTA!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pov Maria
 
La serata non stava passando poi così male: io parlavo per la maggior parte del tempo con Louis e Nate, mentre Margherita tirava i tappi delle bottiglie con una sorta di catapulta improvvisata con bicchieri e posate, Claudia chiacchierava con Siva avendo trovato un punto in comune, l’amore per la tecnologia, mentre Jay faceva battute stupide.
Gli unici un po’ tesi  erano Max e Zayn che continuavano a lanciarsi degli sguardi ostili.
-Allora Malik, perché non ci dici in faccia gli insulti che invece ci invii su twitter?-
Alzai gli occhi al cielo, dando un calcio a Max sotto il tavolo. Zayn lo guardò serrando la mascella.
-Senti chi parla,  quello che non ha neanche il coraggio di guardarsi allo specchio!-
-Che vorresti dire?- chiese Max minacciosamente, alzandosi dal tavolo e fronteggiando Zayn.
-Che sei patetico- disse lui alzandosi a sua volta.
-Ripeti se hai il coraggio-
-Sei patetico-
-Io? Patetico?- urlò Max, prendendo per il colletto della maglia Zayn.
-Sì, tu, ti nascondi dietro uno schermo per sfidarci-
-Guarda che sei tu che ci hai inviato la sfida-
-Io?! Sei scemo? Ah sì, scusa…-
-Basta!- urlai alzandomi e separandoli – Sembrate due bambini, smettetela!-
Quanto odiavo quando litigavano!
-Allora perché non giochiamo?- disse Zayn sarcastico.
-Maria, mi dispiace, ma io non riuscirò mai e poi mai ad andare d’accordo con…quel deficiente- mi disse Max.
-Deficiente a chi, pelata?-
-Basta!-urlai, dando la pochette a mia sorella (per pagare) e scappando dal locale in lacrime.
Perché non riuscivano ad andare d’accordo? Era così difficile? Vederli litigare mi faceva stare così male.
Corsi verso casa, anche se sinceramente non avevo la minima idea di come entrare. Tirai su col naso e mi diedi della stupida.
Perché ero corsa via in quel modo?
Rabbrividii per il freddo, quando ad un tratto sentii qualcosa di caldo intorno alle spalle. Mi voltai di scatto e vidi gli occhi di Nathan. Mi strinsi nella giacca che mi aveva dato.
-Grazie-
-Figurati- disse, asciugandomi una lacrima con il polpastrello del pollice.
-Sono una stupida-
-No, non è vero- disse abbracciandomi. Affondai il viso nell’incavo della sua spalla. Sentii quel nodo allo stomaco che si formava ogni volta che ero in sua compagnia.
-Ti prometto che prima o poi riusciremo ad andare d’accordo-
-Devo tornare indietro a chiedere scusa-
-Già, soprattutto a Jay-
-Perché?-
-Ti ricordi il calcio che hai dato a Max?-
-Sì-
-Beh, non lo hai dato a Max ma dritto dritto nelle balls di Jay-
Risi.
-Oddio, spero di non averlo castrato-
-No no, sta bene- disse ridendo lui. Mi prese per mano.
-E se invece di tornare dagli altri facessimo un giro?-
-Un giro in giro?- chiesi sorridendogli -Ci sto- dissi spettinandogli i capelli. Così cominciammo a camminare mano nella mano.
-Stasera hai fatto colpo sulle mie amiche- gli dissi –Elena e Aurora non ti toglievano gli occhi di dosso-
-Devi ammetterlo, ho il mio fascino- scherzò lui.
Sbuffai dandogli uno schiaffetto sul braccio. Rise. Andammo in un parco lì vicino.
-Comunque non hai ancora ammesso che ho il mio fascino- disse lui fingendosi offeso.
Gli salii di nuovo a cavalcioni sulla schiena.
-Ricorderai questo giorno come il giorno in cui Maria ti ha quasi spezzato la spina dorsale-
-Non è che me l’hai quasi spezzata, me l’hai polverizzata-sussurrò agonizzante.
Scesi subito e lo guardai preoccupata mentre si trascinava gemendo verso la panca.
-Ho la grazia di un elefante in un negozio di cristalli, scusa, fammi sentire Nate-
Lo feci sedere e gli toccai la schiena preoccupata in cerca di qualcosa di rotto.
-Ma qui è tutto a posto-
-Infatti… scherzavo!-urlò lui perforandomi un timpano.
-Ma sei scemo? Mi sono preoccupata per niente-
Mi alzai dalla panca e gli diedi le spalle arrabbiata.
Mi abbracciò da dietro e mi diede un bacio sulla guancia.
-Dai Mari, mi perdoni? Non sopporto vederti col muso- piagnucolò appoggiando il mento sulla mia spalla. Sorrisi.
-Certo, sei il mio best- dissi voltandomi e abbracciandolo.  Lui sorrise. Lo guardai negli occhi e vidi che si era fatto serio.
-Che c’è?- gli chiesi.
Lui sospirò.
-Credo che sia arrivato il momento di dirti una cosa- sempre guardandomi negli occhi mi prese le mani tra le sue.
Lo guardai turbata.
-Ecco…io…insomma…non voglio essere più best-
Abbassai lo sguardo.
-Vuoi dire che non siamo più amici?-
-No no no no- disse lui velocemente –Io volevo dire che non mi basta più-
Il nodo all’altezza del mio stomaco si strinse ancora di più.
-Non capisco-
-Mary, è da quel giorno al bowling che sento che tra noi è cambiato qualcosa, ti ricordi quando ci siamo guardati quando ti ho passato la palla?-
Annuii titubante. Ma stavo sognando? Cosa c’era nella pizza?
Magari qualche stupefacente. Oh no, aspetta un momento…avevo preso una pizza con funghi: erano allucinogeni!
-Ecco, io non riuscivo a staccarli dai tuoi, come quando sei venuta a dormire a casa mia e mi hai dato quel bacio sulla guancia, io avrei voluto…ecco…-si passò una mano tra i capelli.
Il cuore mi tamburellava forte e mi pizzicavo continuamente il braccio, ripetendomi che non era un sogno perché io sentivo il suo profumo e il calore delle sue mani che stringevano le mie. Non poteva essere un sogno o un’allucinazione!
-Nate…io…-
-Non dire niente se non ricambi…-
-Non è questo…ma ecco…noi due non potremo mai stare insieme-
Abbassò lo sguardo triste.
-È per Tomlinson?-
-No no, come ti viene in mente?- dissi forzando un sorriso e prendendo il suo viso tra le mani. La pelle era liscia  e fresca.
-E allora per cosa?-
Presi coraggio e glielo dissi.
-Nate, io parto tra tre giorni-



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E COSì LE NOSTRE CARE PROTAGONISTE DEVONO PARTIRE, MA MARIA RIUSCIRà A DIRE A NATHAN CIò CHE PROVA E COME REAGIRà LOUIS ALLA PARTENZA DI LEI?  QUESTO E ALTRO NEL PROSSIMO CAPITOLO...


 
  
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