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Autore: Sophie_Carlisle    25/08/2014    2 recensioni
AVVISO: STORIA IN CORSO DI REVISIONE!
Capitoli revisionati pubblicati: Capitolo 1; Capitolo 2; Capitolo 3; Capitolo 4; Capitolo 5; Capitolo 6; Capitolo 7; Capitolo 8;Capitolo 9; Capitolo 10.
Sappiamo molto poco della storia tra Draco Malfoy e Astoria Greengrass, anche perché quest'ultima viene menzionata solo nell'ultimo libro e la si vede alla fine dell'ultimo film.Per questo motivo mi sono immaginata la loro storia piena di intrighi, difficoltà e colpi di scena che alla fine farà incontrare questi due giovani sentimentalmente.
Disclaimer: i personaggi non sono miei, li ho solo presi in prestito per scrivere questa storia.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astoria Greengrass, Draco Malfoy, Serpeverde | Coppie: Draco/Astoria
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Purosangue per poco'
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SERPENSORTIA
 
 
 
-Riaaaaaaa! -
Lo scompartimento del treno si aprì di botto e Astoria si ritrovò davanti una Tracey diversa in tutto e per tutto: l'estate l'aveva cambiata. Era molto più alta e il viso stava cominciando ad abbandonare quei tratti fanciulleschi che le erano propri.
Astoria si alzò e, sorridente, abbracciò forte la sua amica rischiando di far cadere entrambe: -Tracey! Merlino, sei cambiata un sacco! - disse la bruna all'amica staccandosi un po' per osservarla meglio.
-Beh, anche tu non sei da meno! Ma guardati: sei uno schianto! - disse la ragazza entrando nello scompartimento.
In effetti anche Astoria era cresciuta in altezza e i suoi lineamenti avevano cominciato ad affilarsi leggermente rispetto all'anno prima; i capelli ormai raggiungevano la metà della schiena, ma, come sempre, non erano gestibili.
Si sedettero l’una di fianco all'altra e cominciarono a parlare delle loro vacanze. La bionda non aveva fatto in tempo a raccontare all’amica del Campo estivo che lo scompartimento si aprì di scatto.
Davanti alle due ragazzine apparve una Daphne Greengrass irritata, con al seguito Pansy Parkinson e Millicent Bulstrode: -Astoria! Per Salazar, ma dovevi scappare in quel modo? - chiese la sorella incrociando le braccia al petto.
Astoria si alzò in piedi, appoggiando il libro che aveva in mano sul sedile: -Scusa Daph, ma avevo voglia di vedere Tracey- disse cercando di calmarla.
-Scusa un corno! La mamma si è arrabbiata un sacco! - sbottò la sorella, scocciata.
-Non è un problema mio - rispose a tono la giovane Serpeverde. Tracey sbuffò divertita e incrociò le braccia, mentre Astoria storse il naso: -Dovresti prestare un po’ più di attenzione alle tue cose-.
-Non ti azzardare! - esclamò l’altra stringendo i pugni-.
-Oppure cosa, Daphne carissima? - chiese una voce ad Astoria familiare.
-Fatti gli affari tuoi Weasley, andiamo ragazze- sibilò poi la ragazza sventolando una mano di fronte al volto di George: - Io e te dopo facciamo i conti sorellina- disse Daphne prima di uscire dallo scompartimento, seguita dalle amiche, sbattendosi la porta dietro.
Astoria roteò gli occhi e tornò a sorridere ai tre ragazzi comparsi davanti alla porta dello scompartimento.
-Ma che le è preso? - chiese Fred accomodandosi accanto a Tracey.
Astoria sospirò e volse gli occhi al cielo: -Oh nulla- cominciò arricciando il naso: -L'ochetta è solo arrabbiata con me perché non le ho detto che Theodore Nott le ha mandato un gufo due settimane fa per chiederle di andare a passare il resto delle vacanze con i Nott- disse prima di fiondarsi ad abbracciare i due gemelli e, ovviamente, Lee Jordan.
Tracey scosse la testa: - Beh, quella ragazza ha proprio un bel caratterino-.
Lee rise e si sedette accanto ad Astoria: - Non mi sorprende, vista la sua schiera di amiche- commentò.
-È la solita esagerata- disse la piccola Greengrass: - Le piace stare al centro dell'attenzione-.
-Comprensibile- commentò l'amica: - Le piace fare strage di cuori-.
-Beh, sì! – esclamò l’amica incrociando le gambe sul sedile: - Non è colpa mia se quel maledetto invito è caduto sotto al suo letto- si lamentò :- Ma avete una minima idea di quanto sia disordinata Daphne? Sembra che in camera sua sia esplosa una bomba! Non mi meraviglio che perda le cose- sentenziò in fine. I tre amici risero di cuore e Tracey scosse la testa divertita e Astoria scambio un’occhiata con lei
D'un tratto il treno sobbalzò e le borse adagiate sulla mensola sopra le loro teste si rovesciarono a terra. Subito i cinque si adoperarono per sistemare.
-Tracey ti è caduta la bacchetta- disse George raccogliendola e porgendola alla ragazza: -Tienila stretta, mi raccomando- aggiunse Fred.
Lee e i gemelli sghignazzarono e Astoria li guardò interrogativi, mentre Tracey afferrò la bacchetta: -Grazie Georgie...Hey vi va di vedere un incantesimo che ho imparato? - chiese entusiasta la bionda.
George, Fred e Lee scoppiarono a ridere furiosamente quasi sbattendo la testa sul porta bagagli in alto -Beh? Che avete da ridere? - chiese la giovane Davis inclinando la testa di lato: -Scusaci, dicevi Diavoletta? - dissero in coro i tre.
Tracey sorrise e puntò la bacchetta sul libro di Astoria -Levicorpus! - enunciò la ragazzina. Non successe nulla.
-Levicorpus- disse ancora: -LEVICORPUS!!!- urlò.
Questa volta dalla bacchetta uscirono dei coriandoli e stelle filanti.
Tracey strabuzzò gli occhi e si guardò con Astoria : -Che razza di magia era Cey?- chiese l’amica fissando i coriandoli cadere a terra, perplessa.
-Non...Non sono stata io – disse l'amica inarcando un sopracciglio.
Astoria osservò i tre amici sghignazzare e allora capì tutto: -Come mai ho lo strano sentore che qui ci sia il vostro zampino? - chiese Astoria lanciandogli un'occhiata eloquente.
I gemelli alzarono le spalle e cominciarono a spiegare: -Ovvio che sia opera nostra! - disse Fred :- Queste sono le nostre bacchette...Prodotti Weasley ragazze mie!- concluse George.
La bionda Serpeverde restituì l'oggetto incriminato e continuò a fissare quei due: -Abbiamo in mente di aprire un negozio di scherzi che faccia concorrenza Zonko- dissero felici in coro i due rossi: – Sapete, queste bacchette sono un a novità. Però mamma ce ne ha confiscate alcune prima che andassimo alla Coppa del Mondo di Quidditch-.
Astoria quasi si strozzò con la Cioccorana che stava mangiando. Anche lei era stata alla Coppa del Mondo, e ovviamente in compagnia di un certo fidanzato arrogante ( che ci aveva provato spudoratamente con lei per tutto il tempo) e la sua famiglia. Sì, aveva visto i Weasley con Potter ed Hermione, ma non era sicura che loro l'avessero notata. Sperava con tutto il cuore di essere passata inosservata.
E Se l'avessero vista? Non aveva detto nulla del fidanzamento a nessuno. Neanche a Tracey. Daphne lo sapeva e non credeva che Draco sarebbe stato tanto stupido da confidarlo a qualche amico. Per cui, oltre a sua sorella non c’era nessuno che lo sapesse e Astoria avrebbe preferito continuare così per molto tempo.
-Ho letto sulla Gazzetta del Profeta: Irlanda vince ma Krum acchiappa il boccino. Mitico! - disse entusiasta Tracey sotto gli occhi sognanti dei gemelli e Lee.
-Hey Ria, tu ci sei venuta alla Coppa? - chiese George.
Astoria si limitò a dire la verità. O meglio, parte della verità: -Si, Ci sono stata-.
-Non ti abbiamo vista, ma fa nulla. È stato incredibile- esclamò George.
Fred scosse la testa, scocciato: - Già, ma quel verme di Ludo Bagman ci deve dei soldi- disse irritato.
-Abbiamo vinto una scommessa e quello ci ha pagato con l'oro dei Leprecauni: sparisce dopo poco- concluse altrettanto irritato il fratello.
Astoria non riusciva più a stare seduta, così uscì per andare in bagno.
Sentì il rumore di uno sportello che sbatteva e di vetri rotti, così si incamminò per andare a controllare, ma qualcuno le andò a sbattere contro.
-Scusami tanto io non...Malfoy! - esclamò Astoria voltandosi verso di lui.
Draco sorrise sornione e si avvicinò alla ragazza che lo guardava storto -Greengrass, mi stavi cercando? -
Astoria incrociò le braccia al petto e assottigliò gli occhi -Perché mai dovrei? - chiese alzando il mento.
Malfoy le scostò una ciocca di capelli dalla faccia e Astoria spinse via brutalmente la sua mano dal suo viso: -Magari hai voglia di passare nel mio scompartimento - sussurrò il ragazzo prima che Astoria pestasse il suo piede.
-Sei fuori? Hai idea di quanto costino queste scarpe? - esclamò facendo un saltello all’indietro il ragazzo-
-Ma tu sei fuori di testa! - disse sogghignando -Che ti fa pensare che io voglia venire con te? - chiese beffarda la Serpeverde, alzando il mento.
-I tuoi occhi Greengrass. Non mentire, io ti faccio impazzire, ammettilo- rispose soddisfatto della reazione della ragazza. Infatti, le guance di Astoria erano leggermente arrossite e la bruna aveva distolto lo sguardo dagli occhi di ghiaccio dell'altro.
Uno scossone del treno avvertì gli studenti che Hogwarts era vicina, così, senza pensarci due volte la giovane Greengrass corse via, diretta nel suo scompartimento, lasciando il biondino da solo con un ghigno beffardo dipinto in volto.
 
 
 
***
 
 
 
Nessuno quasi ci poteva credere, ogni tavolata era in agitazione per l'imminente evento che stava per ospitare Hogwarts: Il Torneo Tre Maghi.
Erano tutti molto entusiasti e ancora di più gli studenti di Hogwarts, perché la scuola britannica avrebbe avuto l'onore di ospitare gli studenti di Durmstrang e Beauxbatons, per quell'imminente evento magico.
Il professor Silente era stato chiaro sulle regole: solo gli studenti di diciassette anni si sarebbero potuti iscrivere al torneo. Per partecipare sarebbe bastato solo scrivere su un pezzo di carta il proprio nome e cognome, il nome della scuola e poi metterlo dentro al Calice di Fuoco, il quale aveva il compito di scegliere i tre campioni, uno per ogni scuola, che avrebbero gareggiato. Astoria non era proprio interessata, anzi. Sapeva che qualche suo compagno di Casa era rimasto amareggiato dal fatto di non poter partecipare, ma la ragazza non amava particolarmente le competizioni e il solo pensiero di dover dimostrare le sue abilità di fronte a un gran numero di persone la metteva a disagio. Non era proprio il suo stile.
Proprio per questo Malfoy e il suo gruppo di svitati serpenti avevano cominciato a sfogare la propria disapprovazione sul povero Neville Paciock, tormentato insistentemente da quei due scimmioni di Tiger e Goyle, sotto lo sguardo di tutta la scuola.
Astoria ormai lo aveva preso in simpatia e non mancava volta che si avvicinava a lui per confortarlo. Tracey era sempre dalla sua parte, perché anche lei odiava quei babbei e ogni volta che succedeva qualcosa al povero Neville, lei era sempre lì ad aiutare sia l'amica che il povero grifoncino.
Sua sorella non aveva mai approvato questa sua simpatia per quelli delle altre Case e tanto meno quella sorta di conoscenza che la sorella portava avanti con Hermione Granger, visto che la maggior parte delle volte che la bruna si trovava in biblioteca a studiare era in compagnia della ragazza riccia e dei suoi compagni di Casa, Harry Potter e Ronald Weasley.
Aveva “fatto amicizia” con molti Grifondoro e quasi quasi le sarebbe piaciuta molto come Casa, ma c'era qualcosa che non riusciva a spiegarsi, perché era vero che odiasse Serpeverde, ma qualcosa le impediva di desiderare un'altra casa. Qualcosa. O Qualcuno.
 
 
***
 
 
 
-Ancora non ci siamo Greengrass-.
La voce di Piton echeggiava in tutta l'aula di pozioni e i Serpeverde, a parte Tracey, sghignazzavano e si sussurravano all'orecchio divertiti.
-Quando entrerà nella tua zucca vuota che non è uno scherzo...-
-...La finissima arte del preparare pozioni- concluse Astoria con una smorfia di pieno disgusto.
Piton la osservò con una strana luce negli occhi, prima di voltarsi e dirigersi verso la cattedra: -Bene, visto che trovi molto divertente beffarti di un insegnante, signorina Greengrass...- cominciò sotto lo sguardo sprezzante della bruna: -oggi avrai l'onore di ripulire l'intera classe di pozioni-.
Merlino quanto odiava Piton! Mai una volta che fosse soddisfatto e guai a chi concludeva le sue frasi.
Astoria sospirò, lasciandosi cadere sulla panca.
-Almeno non ti ha tolto dei punti dolcezza – sussurrò Leah, inarcando un angolo della bocca.
-Figurati Borgin- rispose Tracey voltandosi verso di lei: - Piton non oserebbe mai togliere dei punti a Serpeverde-
-Non stavo parlando con te, Davis- rispose secca la rossa, con una smorfia.
-Noto che anche stamattina hai fatto colazione con pane e limone, Leah- commentò Stewart Ackerley, seduto di fianco alla Serpeverde, senza staccare gli occhi dal libro che aveva di fronte: -Lo sai, tesoro, che, se continui ad essere così acida, rischi di farti venire il mal di pancia? -
Tracey soffocò una risatina, beccandosi un’occhiataccia dalla compagna di stanza: - Grazie Stew per esserti preoccupato per la mia salute- disse sorridente: -Piuttosto, se fossi in voi mi preoccuperei per le vostre gambe: un solo commento in più e ve le affatturo, poi vedremo chi riderà. Hai capito dolcezza? - concluse allegra, rivolgendosi a Tracey.
La bionda roteò gli occhi e tornò alla propria pozione, mentre Astoria sbuffò dal naso incrociò le gambe sulla panca. Almeno per il resto dell’ora Piton non le avrebbe dato filo da torcere.
La lezione finì e tutti gli studenti si precipitarono fuori dall'aula eccitati per quel giorno.
Ebbene sì, il Calice di Fuoco quella sera avrebbe annunciato i nomi dei tre “fortunati” che avrebbero gareggiato. Dopo che Fred e George avevano cercato di imbrogliare il calice mettendo il loro nome dentro, Astoria non faceva che ridere al solo pensiero.
Raccolse le sue cose e si affrettò a seguire Tracey fuori dall'aula, ma la voce melliflua di Piton la bloccò: -Dove pensi di andare Greengrass? - chiese: -La punizione comincia da adesso- concluse avvicinandosi alla ragazzina, che indurì la mascella per non rispondere.
La porta dell’aula si spalancò e Theodore Nott fece il suo ingresso: -Voleva vedermi professore? – chiese il giovane.
Piton alzò il mento e si voltò verso l’uscita: -Il signor Nott resterà qui per controllare che tu non usi la magia, sono stato chiaro?- chiese Piton mellifluo.
Astoria lo guardò con disprezzo e riuscì solo a sussurrare poche parole: -Si, professor Piton-.
-Davis- disse sprezzante l’insegnante: -Puoi anche levare le tende o credi davvero che non oserei togliere dei punti a Serpeverde?-
La ragazzina arrossì furiosamente e Piton uscì dall'aula, lasciando lì i ragazzi.
Tracey, che non si era mossa di un centimetro, non aveva intenzione di andarsene, ma Astoria le fece cenno di uscire; così l'amica le promise di tenerle da parte qualcosa per cena prima di congedarsi, chiudendo la porta alle sua spalle.
Astoria non si voltò neanche verso Nott, ma prese uno straccio e cominciò a pulire in ogni dove.
Theodore la osservava in silenzio seduto su una sedia, con le braccia incrociate al petto.
La ragazza non lo aveva mai capito: era sempre zitto e pareva non rendersi conto di ciò che gli accadeva intorno, e quando si risvegliava sapeva come comportarsi in ogni situazione. Chissà perché era finito in Serpeverde.
Astoria si stava apprestando a pulire uno scaffale molto in alto, a tal punto da doversi arrampicare sugli altri per arrivarci, e senza rendersene conto perse l'equilibrio e cadde a terra, seguita a ruota da libri e pozioni, che si infransero in mille pezzi.
-Accidenti a lui, a Salazar e a LUI! - sibilò la ragazza alzandosi per sistemare il guaio che aveva combinato.
-Astoria Greengrass-.
La ragazza sobbalzò. Nott era chinato accanto a lei e la stava aiutando a raccogliere i libri. La ragazza lo guardò interrogativa prima di rispondere: -È il mio nome- rispose secca: -mentre tu sei Theodore Nott-.
Il ragazzo ridacchiò -Bella e perspicace la ragazza- disse.
Astoria si voltò di scatto con aria crucciata: -Se sei qui per sfottermi fai pure, non mi importa- annunciò la giovane Serpeverde.
Nott si alzò e si sedette sulla cattedra: -Non era mia intenzione, davvero. Stavo pensando- disse il giovane passandosi la mano tra i capelli in maniera adorabile.
-Ma va, non lo avrei mai detto- disse Astoria senza guardarlo.
Theodore scese dalla cattedra e prese la mano della bruna, tirandola leggermente verso di sé.
Astoria sobbalzò: -S-scusa Nott...Non intendevo offenderti...- disse la ragazza guardandolo negli occhi nocciola: -Solo che Piton mi sta col fiato sul collo e …- non riuscì a completare la frase, perché Theodore le mise un dito davanti alla bocca sorridendo: -Non ti scusare, infondo sei una Serpeverde. Non è da noi, giusto? - disse alzando le spalle, ma tenendo ancora stretta la mano di Astoria.
La ragazza sorrise dolcemente e abbassò lo sguardo mentre il ragazzo la continuava ad osservare: -Pensavo solo a come ci riesci- disse semplicemente.
Astoria alzò la testa e inarcò un sopracciglio: -A cosa ti riferisci? - chiese incrociando lo sguardo del ragazzo.
Theodore rise leggermente e si sporse in avanti: -Una novellina riesce a tener testa a Draco Malfoy, nonché suo futuro marito, e invece noi tutti che lo conosciamo da anni no. Impressionante-.
Astoria strabuzzò gli occhi per la sorpresa. E così quel deficiente glielo aveva detto?! Idiota di un Malfoy, non si doveva permettere neanche per scherzo.
La bruna fissò il vuoto e sentì gli occhi pizzicare, tirò su con il naso e rimase in silenzio. Nott inclinò la testa di lato e comprese: -Non sapevi che ce ne avesse parlato, vero? - chiese.
Astoria scosse la testa e tirò nuovamente su con il naso, mentre le lacrime cominciavano a scendere rigandole il volto. Il silenzio fu rotto dai suoi singhiozzi e Theodore non poté fare altro che abbracciarla.
La ragazza si irrigidì appena, ma poi si sciolse, continuando a piangere: mai avrebbe pensato di piangere davanti a sconosciuti, tanto meno davanti a Theodore Nott. Nonostante tutto, Astoria era una persona molto orgogliosa.
-Non voglio- sussurrò, poi. Fu l’unica cosa che riuscì a dire, perché i troppi singhiozzi non le permettevano di parlare.
Nott le alzò il viso con la mano, in modo da poterla guardare negli occhi verdi e vispi, poi le asciugò le lacrime con il pollice: -La vita è lunga Astoria, vivila al meglio e apprezza ciò che ti dà- le disse, abbozzando un sorriso. Le si avvicinò lentamente al viso e appoggiò la fronte contro quella dell’altra.
Il cuore di Astoria batteva all'impazzata e il respiro era diventato affannoso. Il giovane inclinò la testa di lato: -Non devi pensare al futuro, ma vivi tutto ciò che c’è adesso - sussurrò prima di poggiare le proprie labbra su quelle della bruna.
Fu un bacio lento e deciso, a cui Astoria rispose esitante. Non se lo aspettava, ma fu felice di quel contatto. Nott sapeva di miele e fragola. Ora capiva perché il ragazzo era finito in Serpeverde: sapeva esattamente come ammaliare le persone.
Di certo il fascino non gli mancava e quel bacio così inaspettato aveva fatto esplodere il cuore della piccola Greengrass, eppure infondo al cuore sapeva quanto quella situazione non fosse giusta per lei.Nonostante tutto, però, in quel momento si sentiva felice.
Appena si staccarono Theodore le sorrise, mentre lei arrossì leggermente, sorridendo a sua volta, e fece per avvicinarsi nuovamente alle labbra dell’altro, ma il rumore della porta fece voltare entrambi di scatto.
In quel preciso istante l’orologio fece un rintocco. Tracey entrò a tutta velocità all’interno dell’aula: esitò ad avvicinarsi ai due ragazzi, poi però si fece avanti: -Ria, non immaginerai mai che cosa è successo!- esclamò ansimante Tracey, lanciando un’occhiata a Theodore.
Astoria aggrottò le sopracciglia, ma non fece in tempo a proferire parola che l’amica l’aveva già afferrata per un braccio e la stava trascinando fuori dall’aula a tutta velocità.
L’unica cosa che la mora poté fare fu rivolgere un ultimo sguardo a Theodore, il quale sorrise fino a che le due non scomparvero dalla sua vista.
   
 
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