Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: LateNight_01    26/08/2014    2 recensioni
Un anno dopo gli eventi di 'Here I stand' scopriremo le sorelle molto diverse da come l'avevamo lasciate.
Le loro vite procedono tranquille accanto alle persone che amano, fino a quando una scoperta improvvisa porterà la famiglia a fare scelte che non avrebbe mai dovuto fare.
E non sempre si può tornare indietro.
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Seguito di 'Here I Stand', leggibile anche separatamente. Lasciate una recensione ;-)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Here I stand'
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~Anna si era letteralmente lanciata a seguire la sorella.
Chiunque l'avesse vista così, una ragazza che correva per i corridoi alle cinque e mezza del mattino con un paio di pattini in mano ed un sorriso da bambina in volto, avrebbe pensato che fosse pazza.
Ma Anna conosceva troppo bene l'espressione che aveva fatto Elsa prima di uscire dalla sua camera, e non vedeva l'ora di...
-Elsa! Aspettami, dai!- aveva accellerato ancora di più, non curandosi affatto del pancione enorme
Udì come risposta una risata lontana, e seguì quel suono fino al portone del castello. Fece appena in tempo a vedere la bionda, che questa uscì nel piazzale.
La rossa si affacciò titubante, ma non vedendo "niente di strano" raggiunse la maggiore che se ne stava lì ad aspettarla sorridendo.
Aveva il fiatone per la corsa, e si sedette sul bordo di una fontana, passandosi una mano sulla fronte.
- Sto morendo di caldo- biascicò lei
Elsa sollevò un sopracciglio, poì battè delicatamente la scarpetta sul pavimento di pietra. Sì formò velocemente una lastra di ghiaccio che si allargò per tutta la piazza, arrampiacandosi addirittura sulla fontana dove era seduta la principessa, e questa fu costretta ad alzarsi mentre osservava a bocca aperta la magia.
-Va meglio così?- rise la maggiore, mentre le sue scarpe celesti si trasformavano in pattini di ghiaccio
Anna cercò di parlare, ma riusciva solo a muovere le labbra mentre ammirava la leggera neve bianca che aveva cominciato a scendere volteggiando. Sollevò una mano con il palmo rivolto in alto, e un fiocco si posò su di essa. Rise.

 

-Su, metti i pattini-
Anna ci provò, facendo tutte le contorsioni possibili per arrivare ai piedi, ma il pancione glielo impediva. Qualche volta si chiedeva se fosse normale che fosse così grosso, considerando il fatto che all'ottavo mese di gravidanza della sorella il grembo era la metà del suo ora.
Elsa la aiutò ad infilarseli, mentre nel cielo il sole era sorto da poco e aveva lasciato qualche striatura rossastra fra  le nuvole. La regina si trovò a pensare a quanto fosse bella l'estate anche se lei preferiva di gran lunga l'inverno per ragioni del tutto ovvie.
Afferrò la minore per una mano mentre la trascinava sul ghiaccio, dal canto suo l'altra cercava di frenare in qualche modo, non aveva mai imparato a pattinare.
- No no no no ferma che fai!?- fece la rossa
- Lasciati andare!- le rispose la platinata, che la guidava non lasciandole la mano, nonostante l'altra traballasse e facesse fatica a mantenere l'equilibrio.
Sfecciarono intorno a un paio di alberi, alle fontane, fecero il giro di tutta la piazza ridendo come bambine. Non si divertivano così da tanto tempo.
La regina si trovava del tutto a suo agio, le sembrava di volare mentre l'aria fredda le passava sul viso, non provocandole alcun fastidio. Anche la minore sembrava aver trovato un po' di grazia, ma continuava a tenere la mano della sorella per sentirsi sicura.
Fino a quando....
-Anna, dammi l'altra mano!-
Lei fece come le era stato detto, mentre incrociavano le braccia e poi univano le mani, cominciando a roteare in cerchio.
Anna si divertiva sempre a fare quel gioco, ma sul ghiaccio era un'altra cosa. Gli occhi le brillavano riflettendo gioia e vitalità, che venne trasmessa anche all'altra.
La velocità era accellerata visibilmente, roteavano come se non riuscissero a fermarsi. Girava un po' la testa ad entrambe, ma continuavano quel giro sempre più veloci.

 

-Non lasciarmi! Tieniti forte!- la avvertì Elsa
-Fermati, non ce la faccio...-
Anna slittò sulla superficie ghiacciata prima di poter finire la frase. La spinta era stata tanta che venne catapultata indietro di alcuni metri mentre teneva ancora le braccia tese in avanti,  gridando prima di schiantarsi a terra. Battè la testa alla base di una statua, e rimase accasciata in quel punto, non emettendo più alcun suono.
Era successo tutto in una frazione di secondo, ed Elsa ebbe appena il tempo di capire l'accaduto.
Si avvicinò al corpo della sorella più in fretta possibile,  gridando il suo nome proprio come era successo tanto tempo prima, e proprio come allora si inginocchiò su di lei e le sollevò la testa, cercando un qualsiasi segno di vita.
 La botta era stata forte
(Elsa prendimi!)
Cercò il suo polso per sentire il cuore
(Non così in veloce, Anna!)
Lo prese nella mano
(Anna!)
Il battitto era leggermente accellerato, ma continuava ad essere costante. La regina non fece in tempo ad essere sollevata, che subito le prese il volto tra le mani, continuando a gridare il suo nome. Niente. Chinò la testa sulla sorella,  il suo richiamo era diventato un sussurro, mentre le lacrime cominciavano già a pizzicarle gli occhi.
Un sussulto scosse il corpo della rossa che spalancò gli occhioni verdi prima che l'altra potesse cedere alla disperazione.
La sua espressione stupita si contrasse in una smorfia di dolore, portandosi le mani alla pancia. Prese a respirare convulsamente.
-Elsa! Il bambino!- gridò, continuando a tenersi il grembo.
L'altra si riebbe dallo shock, scattò in piedi e corse più rapidamente possibile a chiamare qualcuno.

 

 Presto arrivò un medico a cui la regina spiegò frettolosamente l'accaduto, lui annuiva distratto non staccando gli occhi dalla minore che veniva intanto trasportata all'interno del castello da alcuni servitori accorsi alle grida. 
Elsa si fece rassicurare dal dottore stesso che la principessa stava bene, ma la caduta aveva indotto prematuramente il parto.
-Cosa?!- fu la reazione di lei, che non riusciva a credere a quello che le era stato appena detto.
-Sta avendo le doglie- spiegò lui -tra alcune ore dovrebbe partorire-
-Q...quante ore?- balbettò
-Non ve lo so dire- scosse la testa
Lei rimase ammutolita.
Quando il medico si allontanò pochi istanti dopo, lei decise di stare con Anna durante il travaglio per assicurarsi che andasse tutto bene.
Pregando che andasse tutto bene.

 

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Note dell'autrice: Sono tornata all'una di notte con questo capitolo che avrei dovuto postare domani, ma pazienza, significa che ne farò due ;-)
Spero che sia venuto bene.
La caduta improvvisa di Anna le ha indotto le doglie (sì, è possibile, mi sono informata) e...
nel prossimo capitolo compariranno tutti i personaggi principali, ma cosa succederà ad Anna? Supererà il parto?
Una parte di me vorrebbe buttare giù il terzo capitolo ora, ma un'altra mi dice di aspettare domani che verrà meglio :)
Vi aspetto con una sorpresa :-P
            SweetDream_01

   
 
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