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Autore: effe_95    27/08/2014    5 recensioni
[ STORIA IN FARE DI REVISIONE ]
Claudia Rossi è una ragazza di sedici anni, frequenta il terzo anno del liceo Classico insieme a Francesco, il suo migliore amico dall'infanzia, ha una madre non troppo presente, un fratello cresciuto troppo in fretta e un padre che sembra sparito.
Yulian Ivanov ha diciotto anni, un carattere ribelle e spensierato, un passato che non vuole essere ricordato, e un'altra nazione nel cuore, la Russia.
Le vite di questi due ragazzi si incontreranno quasi per caso, per raccontare una storia passata di due persone che hanno solo bisogno di essere salvati.
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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Salvami, ti salverò.

82. Alješa
 
<< E se non viene? E se quando vado lui non c’è? Se tutti si mettono a ridere? E se… >>
<< Smettila! >> Iliana ammutolì improvvisamente, perché Claudia non aveva mai alzato la voce con lei, la rossa continuava distrattamente ad aggiustarle il vestito, ma se Iliana si muoveva in continuazione, il lavoro risultava essere molto difficile.
Tutta la notte del quindici Agosto, Iliana aveva dormito malissimo, e quando la mattina si era alzata per prepararsi, le era sembrato che tutto il mondo stesse cospirando contro di lei, aveva il presentimento che sarebbe andato tutto storto, che il giorno del suo matrimonio sarebbe stato un disastro. Le poche ore che aveva dormito, aveva avuto solo incubi, incubi su come Francesco la mollava sull’altare per scappare con un’attrice famosa, o su come arrivavano al ristorante e trovavano tutto fuori posto e ancora in via di preparazione, e non smetteva di tormentare la povera Claudia con tutti questi brutti presentimenti.
<< Iliana! Se continui a muoverti non riuscirò a chiudere questo tuo meraviglioso vestito! >>
Iliana sospirò pesantemente, e invece di ascoltare le parole di Claudia, si lasciò cadere come un sacco di patate sulla sedia, il vestito si aprì nuovamente e tutti i lacci si sciolsero scivolando di lato e mettendo in mostra la schiena della ragazza.
Claudia rimase con le mani sospese in aria, ancora nella posizione con cui stavano legando l’ennesimo laccetto.  Non sapeva se arrabbiarsi o altro, ma quando guardò gli occhi ansiosi e preoccupati di Iliana, decise che infuriarsi non era davvero il caso, prese anche lei una sedia e si mise seduta accanto all’amica, aggiustando come meglio poteva il suo vestito affinché non si spiegazzasse. << Cosa c’è che non va? È il giorno del tuo matrimonio Iliana, con l’uomo che hai sempre amato, perché fai così? Cos’è? Hai cambiato idea? >>
Quando sentì quelle parole Iliana sobbalzò, aveva gli occhi lucidi, ma cercava di trattenere le lacrime per non far sciogliere il trucco che aveva messo poco tempo prima, sarebbe stato un lavoro sprecato. << No, io non cambierò mai idea! Ho paura che sia lui a cambiarla >>
Claudia scoppiò a ridere quando sentì quelle parole, e Iliana ne rimase assolutamente sorpresa. << Perché ridi? >>
<< Perché ieri Francesco mi ha detto la stessa identica cosa! >> Raccontò la rossa sorridendo divertita, Iliana sorrise anche lei, e improvvisamente tutte le preoccupazioni sparirono, poteva andare anche tutto a scatafascio, non le sarebbe più importato, era Francesco la cosa che contava veramente.
<< È proprio da voi, sai? >> Commentò Claudia ridacchiando, e nell’osservarla, Iliana si rese conto che Claudia era molto più bella da quando Yulian era tornato con lei, sembrava essere tornata alla vita, i lunghi capelli rossi le cadevano ondulati alle punte sulle spalle, le mani erano premute senza farlo apposta sul grembo, già pronte a proteggere la vita che conteneva. Iliana la trovò felice, e sorrise di riflesso.
<< Clo, l’hai detto a Yulian che aspetti un bambino? >> Claudia smise di ridere e riportò la sua attenzione sulla bellissima ragazza che si trovava accanto a lei.
<< Si, gliel’ho detto >> Rispose con un tiepido sorrido sulle labbra.
<< È stato contento vero? Vero? >> Claudia non rispose mai a quella domanda, perché si vedeva già dai suoi occhi quanto fossero felice in quel momento, e quanto quel bambino avesse fatto loro del bene.
<< Dai, vieni qui che ti chiudo il vestito per la decima volta! >>
 
<< Francesco smettila, stai sudando! >>
Il moro non faceva altro che camminare avanti e indietro nella chiesa, davanti all’altare dove stavano sistemando le ultime cose. Non la smetteva di lanciare sguardi furtivi alla porta, di aggiustarsi la cravatta, di muovere nervosamente le mani.
La gente stava lentamente cominciando a sistemarsi sulle panche, a prendere posto, e lui sembrava sempre più fuori di testa. Nathan lo prese saldamente per le braccia e lo costrinse a guardarlo negli occhi.
<< Oh, hai sentito?! Smettila! Iliana verrà, verrà >> Francesco si passò distrattamente una mano sulla fronte e la trovò imperlata di sudore, imprecò, cercò di calmarsi, e poi qualcuno gli offrì un fazzolettino.
Sia Nathan che Francesco spostarono lo sguardo sulla persona che aveva compiuto quel gesto, Yulian se ne stava davanti a loro con una mano tesa a reggere il fazzoletto, l’altra infilata nella tasca del pantalone, in quel suo smoking nero con la camicia bianca, leggermente sbottonata.
Francesco si sentì improvvisamente meglio quando individuò il suo testimone di nozze, Nathan invece provò solo stizza, quel maledetto ragazzo se ne stava lì di fronte con quel sorriso accennato sulle labbra, gli occhi azzurri che lo scrutavano, sentiva il forte desiderio di prenderlo a pugni, ma non sarebbe stato il caso.
Strinse forte le mani, ma Yulian captò quel movimento, solo che non disse nulla, si limitò a guardare Nathan con un po’ di compassione, e guardandolo negli occhi, provò una gelosia fortissima, anche se capiva perfettamente perché Claudia l’avesse amato.
Era la prima volta che i due si scrutavano così a viso aperto, guardandosi negli occhi, Francesco percepiva una tensione immane, e negli occhi di entrambi, non poteva fare a meno di vedere anche quelli di Claudia.
<< Oh Yul, finalmente sei arrivato! Credevo che il mio testimone mi avesse abbandonato definitivamente >> Commentò Francesco passandosi il fazzoletto sulla faccia e sulla fronte.
Yulian gli regalò un bel sorriso e una pacca sulla spalla.
<< Non esageriamo, è solo che Alješa stamattina ha fatto i capricci >>
<< E poi il viaggio dalla Russia deve essere stato duro, no?! >>
Nathan aveva detto quella frase con l’acido in bocca, e perfino Francesco se n’era accorto, non l’aveva mai visto così indispettito.
<< In realtà no, perché ormai vivo in Italia da parecchi mesi >>
Yulian aveva pronunciato quella frase lasciandola  in sospeso, con un leggero sorriso stampato sulle labbra, Nathan si irrigidì completamente, strinse ancora più forte i pugni e lanciò a Yulian uno sguardo davvero freddo e cattivo.
Francesco avrebbe davvero voluto tirare un cazzotto a Yulian, era da tantissimo tempo però, che non lo vedeva così incattivito e sfacciato, sembrava proprio essere tornato un diciottenne. << Mi fa piacere, adesso vado a sedermi Francesco, aspetterò Claudia nel frattempo >>
Il commentò di Nathan sembrò non scomporre minimamente Yulian, e andando a sedersi, Nathan si domandò se davvero quel ragazzo non provasse più nulla per Claudia, se davvero l’avesse dimenticata. Molti anni prima, Claudia aveva confessato a Nathan si essere andata di nascosto a San Pietroburgo, gli aveva raccontato di come Yulian l’avesse mandata via dicendo di non amarla più, Nathan si chiese se fosse ancora così.
<< Yulian! Se ci fosse stata Claudia ti avrebbe picchiato! >> Sbottò Francesco lanciando un’occhiataccia all’amico, Yulian ridacchiò e gli lanciò un bel sorriso.
<< È stato più forte di me, scusami >> Mormorò Yulian ridendo come un cretino, Francesco lo guardava come se fosse impazzito, senza nemmeno accorgersi di aver completamente abbandonato l’ansia. << Ma perché ridi?! Sembri un deficiente! >>
L’apostrofò Francesco incrociando le braccia al petto, Yulian non se la prese nemmeno per quell’affermazione. << Posso confessarti un segreto? >> Domandò invece accostandosi all’amico, il moro annuì interessato dal tono misterioso di Yulian << Diventerò padre per la seconda volta >>
Francesco sembrò recepire quelle parole molto lentamente, prima si girò a guardarlo come se Yulian avesse detto una fesseria, poi il suo viso si allargò in un bel sorriso e lo abbracciò forte forte. << Claudia è incinta?! >> Yulian annuì con il più radioso dei sorrisi, mentre a Francesco veniva la pelle d’oca nel pensare alla sua migliore amica, che aveva conosciuto all’età di due anni, aspettare un figlio.
<< In realtà lo sapete solo tu e Iliana, poi lo diremo con calma >>
Spiegò Yulian, e un attimo dopo vide avvicinarsi Katerina nel suo bellissimo abito tenendo per mano il piccolo Aleksej che stava litigando con la sua cravatta nera.
Yulian guardò il figlio con afflizione, non erano lì nemmeno da un’ora e già sembrava uno scalmanato. << Alješa! Ma cos’hai combinato? >>
Aleksej lanciò al padre uno sguardo davvero arrabbiato e indignato, come se volesse incolparlo del fatto di dover indossare un completo così fastidioso, Yulian non poté fare a meno di sorridere però, quando notò il broncio del figlio.
<< Ho fatto di tutto per calmarlo, ma ormai non mi ascolta più! >>
Yulian spostò lo sguardo sulla madre, non la vedeva da moltissimo tempo, era molto bella nonostante stesse invecchiando, e non smetteva di guardarlo con i suoi stessi occhi, e con quel sorriso che solo lei sapeva sempre dargli.
Due giorni prima, quando lui, Claudia e Aleksej erano andati a prenderli alla stazione, Katerina e Aleksandr avevano osservato a lungo le loro mani intrecciate, li avevano salutati con affetto, non avevano detto nulla, ma avevano capito tutto comunque.
Per Claudia era stato emozionante ed imbarazzante allo stesso tempo riabbracciarli, parlare con loro, fargli capire solo con i gesti che li aveva perdonati, che amava ancora Yulian.
<< Allora Francesco, emozionato? >> La domanda di Katerina sembrò mandare nuovamente il moro nel pallone, il ragazzo prese a contorcersi le mani e a lanciare sguardi veloci verso la porta della chiesa, dove vedeva un certo movimento.
Proprio mentre fece per rispondere, vide Claudia attraversare la porta nel suo bellissimo vestito azzurro e andare verso di loro con passo cadenzato, anche gli occhi di Yulian e Katerina si spostarono a loro volta sulla rossa, ma prima che Claudia riuscisse a raggiungerli, Nathan si sporse dalla panca e l’afferrò per un polso.
Claudia si girò a guardarlo con il cuore che le batteva a mille, sul momento non l’aveva riconosciuto, si era spaventata, ma quando lo riconobbe sensazioni contrastanti le invertirono il petto, la felicità, la vergogna, le promesse. Lui le sorrideva con gioia, aveva perfino le fossette stampate sul viso, era così radioso che a Claudia salirono le lacrime agli occhi, era da due mesi che non lo vedeva, da quando avevano litigato in quel maledetto ristorante, e mentre le stringeva con dolcezza il polso, Claudia si rese conto che avrebbe dovuto lasciarlo il prima possibile, perché non poteva legarsi di più.
Perché già stava cedendo.
<< Nathan?! >> Lui le passò distrattamente una mano tra i capelli e la baciò sulle labbra senza preavviso, senza che lei potesse fare nulla, Claudia non si rese nemmeno conto se stesse o no ricambiando quel bacio, le sbatteva la testa.
Yulian, Francesco e Katerina assistettero a quella scena con espressioni diverse, in silenzio, Yulian sembrava stesse per esplodere da un momento all’altro, strinse i pugni, spostò lo sguardo sul figlio per distrarsi, si morse la lingua.
<< Era da tantissimo tempo che volevo farlo >> Mormorò Nathan poggiando la fronte su quella di Claudia, quel gesto infastidì ancora di più Yulian, e quelle parole …
<< Hai ragione, ma parliamo dopo, devo correre >>
Claudia si allontanò da Nathan e raggiunse frettolosamente Francesco senza riuscire a guardare Yulian negli occhi, che invece la fissava con insistenza sotto lo sguardo accigliato di Nathan. Anche i genitori di Francesco avanzarono per ascoltare.
<< Iliana sta arrivando, è già con Aleksandr >> Annunciò cercando di sorridere, a quelle parole Francesco sobbalzò, Katerina decise che era arrivato il momento di mettersi a sedere, ma quando fece per prendere Aleksej, il bambino fuggì alla sua prese e corse in direzione di Claudia come un fulmine. << Claudia! >>
La rossa si ritrovò il bambino attaccato alle sue gambe, tutti la stavano guardando, anche Nathan, sempre più accigliato. Con un po’ di imbarazzo, e sotto lo sguardo avvilito di Yulian, Claudia accarezzò affettuosamente la testa del bambino.
<< Claudia, papà mi ha messo questo brutto vestito! >> Esclamò il bambino indicando la cravatta, Claudia avrebbe riso volentieri se non avesse sentito gli occhi di Nathan perforarle la schiena, Alješa non avrebbe dovuto  correre da lui, Yulian avrebbe dovuto tenerlo fermo e buono. << Chi è tuo padre? >> La domanda di Nathan risuonò chiara.
Claudia tremò, Katerina si allontanò un po’, mentre Francesco guardava a terra un po’ accigliato.  
<< Lui >> Rispose semplicemente il bambino indicando Yulian, il biondo si affrettò a prendere in braccio il piccolo e a consegnarlo a Katerina, che lo portò via, poi lanciò uno sguardo veloce a Claudia, ma la rossa stava fissando Nathan negli occhi.
Lui la fissava con due occhi spaventosi, era confuso, ma sembrava anche aver capito tutto.
Prima che potesse dire qualcosa però, partì la marcia nuziale, ed Iliana entrò in chiesa sotto il braccio di Aleksandr.




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Effe_95

Buon pomeriggio.
Vi saluto velocemente perchè vado un po' di fretta.
Devo però dirvi, che il matrimonio di Iliana e Fransceo si protrarrà per altri due capitoli.
Spero che questo vi piaccia.
Alla prossima.
 
 
  
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