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Autore: Manu_Green8    28/08/2014    2 recensioni
Dopo quasi un anno senza scrivere, mi ritrovo qui con una nuova storia, del tutto frutto della mia fantasia.
Parla delle avventure di Melanie e di suo fratello in un nuovo liceo, dopo un trasloco non voluto. Che succederà ai due ragazzi? Riusciranno ad integrarsi?
Spero di avervi incuriositi e che la storia vi piaccia ;)
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un battito d'ali.. un battito del cuore'
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All’incirca un mese dopo, in casa Carter tutti ci stavamo dando da fare. Beh, tutte le donne. Mio fratello era stato spedito da Chad, mentre noi – io, Rachel, mia madre e sua madre - ci preparavamo per il ballo di fine anno. Ebbene sì, eravamo finalmente giunti alla fine della scuola.
Ero in piedi davanti al letto ad osservare il vestito che avrei indossato di lì a poco.
<< Ti starà benissimo, vedrai >>. La voce di mia madre mi fece sobbalzare.
<< Credi che gli piacerà? >> le chiesi e lei annuì.
<< Rimarrà a bocca aperta >>.
Sorrisi: << Allora, Rachel ha finito con il trucco? >>.
Mia madre annuì. << Sì e vuole che scendi di sotto immediatamente. Vuole proprio fare un bel lavoro con te >>.
Io feci una smorfia. << Mamma, promettimi che se inizia ad esagerare la fermerai >> la supplicai. Lei si mise a ridere e mi spinse verso la porta.
<< Va bene. Ma adesso muoviti >>.
 
Dopo un paio d’ore di preparativi, potevo finalmente guardarmi allo specchio: l’opera era ormai completata. Indossavo un vestito color perla, con la gonna ricoperta da un piccolo strato di tulle. Il corpetto era decorato con dei rametti ricoperti di brillantini. L’insieme mi faceva sembrare la regina dei ghiacci. Avevo i capelli raccolti in un insieme di trecce che mia madre e la signora Miles erano riuscite a fare chissà come. Per finire Rachel mi aveva messo un leggero strato di trucco, con l’ombretto sul bianco, quasi rosa e pieno di brillantini. Ok, mi sarei aspettata di peggio e tutto sommato il finale mi piaceva.
Mancavano all’appello i vertiginosi tacchi, che avrei indossato soltanto all’arrivo di Chad.
A quel punto Rachel, in tutto il suo splendore entrò in camera. Il suo vestito era blu, abbastanza semplice, con una fascia sotto al seno dello stesso colore e una intorno al collo ricoperta di brillantini.
<< Sei pronta? Dave e Chad saranno qui a momenti! >> disse, tutta eccitata.
Io annuii senza staccare gli occhi dallo specchio, più a me stessa, che a Rachel: << Sì, sono pronta >>.
 
Poco dopo sentimmo il campanello suonare e la voce di Dave all’ingresso. La madre di Rachel la chiamò e lei squittì, augurandoci buona fortuna.
Bene, a quanto pare la prima sarebbe stata lei e dopo sarebbe toccato a me e a Chad. Anche se eravamo tutti nella stessa casa, le mamme volevano rispettare la tradizione: i ragazzi che ci venivano a prendere, la foto e guardarci fino alla macchina.
Iniziai a mettere le scarpe, mentre l’ansia mi assaliva. Oddio, speravo soltanto che Chad avesse dei riflessi tanto attivi e che riuscisse a prendermi prima del mio imminente schianto con il pavimento. Come avrei fatto a camminare con quelle trappole ai piedi per tutta la sera?
Sospirai e mi sedetti sul letto, in attesa.
Mi ritrovai a guardare la foto sorridente di mio padre, sul mio comodino.
Scossi la testa. "Papà, ci saresti dovuto essere oggi. Avresti dovuto dirmi che ero bellissima e avresti dovuto minacciare Chad all’ingresso".
Sospirai di nuovo e poi mia madre mi chiamò, interrompendo le mie riflessioni.
<< Oh cavolo >> mormorai alzandomi in piedi e guardandomi un’ultima volta allo specchio. Bene, era arrivato il momento.
Uscii dalla mia camera e andai verso le scale. Non appena scesi il primo gradino, incrociai il suo sguardo. Mi guardava con la bocca semiaperta e sembrava davvero che trattenesse il respiro.
Mi misi ad osservarlo anche io mentre scendevo le scale e diavolo, era inesorabilmente sexy nel suo smoking scuro.
Arrivai davanti a lui e mi strinse le mani. << Sei.. bellissima >> balbettò, facendomi sorridere.
<< Anche tu >>.
Lui sorrise e poi tirò fuori i fiori da mettere al polso.
Me lo agganciò e mi porse il braccio. << Milady >>.
Sorrisi e mi appoggiai a lui. Beh, almeno avrei avuto lui come ancora in caso di un disastro a dir poco naturale.
Mia madre scattò innumerevoli foto, prima di farci andare via.
Quando la porta si chiuse alle nostre spalle Chad si fermò un attimo e mi guardò, come se prima non l’avesse fatto.
<< Non resisterò a lungo sta sera, lo sai? >> disse, con gli occhi che vagavano dal mio viso al mio corpo.
<< Ce la farai, vedrai >> dissi, sporgendomi in avanti e baciandolo.
Poi un colpo di clacson. Dave e Rachel erano in macchina che aspettavano noi.
Avevamo macchine separate, sì. Infatti Chad si era fatto prestare l’auto dalla zia per l’occasione, ma comunque avremmo fatto strada insieme.
<< D’accordo, andiamo! O quei due ci uccideranno >> dissi, mentre Chad sorrideva divertito. Mi condusse alla sua macchina e poi ci dirigemmo verso il ballo scolastico.

La palestra della scuola era stata adornata in modo abbastanza carino. Alunni e professori erano da tutte le parti in vestiti eleganti e colorati.
<< Dio, come ho potuto accettare di portarti in questo posto? >> brontolò Chad, mentre entravamo.
Io sorrisi. << Dai, non è così male >>.
Lui roteò gli occhi e poi andammo a prendere da bere. Intanto mi guardai intorno. C’erano praticamente tutti i ragazzi degli ultimi anni. Vidi che Rachel e Dave si erano uniti ai giocatori di basket e alle loro dame. Poco lontano da loro c’erano poi, Cole e Ashley. Feci una smorfia. Erano avvinghiati come sanguisughe. Lei nel suo vestito fucsia e lui in un completo molto semplice.
Distolsi lo sguardo da loro, mentre Chad mi porgeva da bere.
Tutto sommato fu una bella serata. Restammo un po’ a chiacchierare con qualche compagno di classe, poi Chad mi rapì, letteralmente.
Sgattaiolammo fuori dalla palestra e Chad mi portò nella, ormai nostra, saletta.
<< Credi che possiamo stare qui? >> gli chiesi, ridacchiando.
<< Probabilmente no. Ma chi se ne frega? >> mi rispose.
Nella saletta la luce era soffusa e in sottofondo si sentiva la musica che arrivava dalla palestra principale.
Chad mi porse la mano. << Vuole ballare con me, Milady? >> mi chiese Chad, facendo il galantuomo.
Io sorrisi e afferrai la sua mano. Ci mettemmo in posizione, io con la mano sulla sua spalla e lui sul mio fianco.
Iniziammo a muoverci a ritmo di musica. << Non sapevo che sapessi ballare >> gli dissi.
Lui sorrise. << Sono l’uomo dalle mille risorse, non lo sai? >>.
Io risi. << Sì, certo. Sbruffone! >> lo presi in giro.
<< Ehi! Che cattiva >> disse, fingendosi offeso.
Mi fece fare un piroetta e mi strinse di nuovo a sé, ancora più vicino.
<< Chad >> sussurrai.
<< Mmh? >> disse, senza staccare gli occhi dai miei.
<< Mancano pochi giorni e finirai tutto >>.
Lui sorrise. << Mancano pochi giorni al mio benedetto diploma >>.
<< Ooh sì. Sarai davvero carino con il cappellino e la toga dei diplomandi >> dissi ridendo. << E ti farò tante foto carine carine >> conclusi con una vocina stupida.
Lui fece una smorfia. << No Melanie, non farlo, ti prego >> mi supplicò.
Io scoppiai a ridere. << Sei proprio cattiva >> mi sussurrò, sporgendosi e baciandomi.
Quando ci staccammo poggiai la testa sulla sua spalla e mi lasciai trasportare da lui.
<< Non ti mancherà niente della scuola? >> gli chiesi.
<< No >>.
<< Non ci credo. Mi stai mentendo. E poi ci siamo conosciuti in queste mura, se non lo hai dimenticato >>.
<< Come potrei dimenticarlo? Ok, l’unica cosa che mi mancherebbe sei tu, ma continuerò ad averti perciò.. >>.
Io sorrisi: << Neanche questa sala? >> gli chiesi, sollevando il viso e guardandolo.
Lui ci rifletté un attimo. << Ok, forse questa sala sì >>.
<< Ci avrei scommesso >> lo presi in giro.
A quel punto la porta della piccola palestra si aprì.
<< Ehi, ragazzi. Non potete stare qui dentro >>. La voce del professor Ross aveva appena interrotto il nostro ballo e la nostra conversazione.
<< Ecco. Lui non mi mancherà di certo >> borbottò Chad, mentre io alzavo gli occhi al cielo.
Ci avvicinammo alla porta e il professore ci sorrise. << Oh, siete voi due >>.
Certo, come se non se ne fosse accorto prima.
<< Mi dispiace interrompere, ma non potete stare qui. Dovete stare in palestra con gli altri, sotto la nostra supervisione >> disse.
Chad allora prese la parola: << Mi scusi, professore. Sono stato io a portarla qui. Essendo i miei ultimi giorni, volevo tanto salutare questo posto >>.
Toh, Chad sembrava anche più gentile del solito.
<< Mmh, capisco. Vi do cinque minuti. Se dopo allora non vi vedo in mezzo agli altri, verrò a cercarvi >> disse, guardando e parlando praticamente con Chad.
Poi si soffermò un attimo sul suo studente, con la mano sulla maniglia e.. sì, credo di aver visto bene, gli fece un piccolo sorriso.
<< La ringrazio, signore >> disse Chad. La ringrazio, signore? Davvero? Non riuscivo a credere che quelle parole erano uscite dalla bocca del ragazzo.
Il professore chiuse la porta e Chad continuò a fissarla per un attimo.
<< Ho sempre amato la serratura di questa porta >> sussurrò Chad, lasciandomi basita. Si sporse e chiuse a chiave. Ma che intenzioni aveva?
<< Chad, ma che..? >> mi interruppe.
<< Sai, Melanie >> mi sussurrò, voltandomi appena verso l’interno della sala. << Ho sempre sognato di farlo sul tuo materasso laggiù >>.
Spalancai gli occhi e forse anche la bocca. << Chad! >> lo ripresi.
<< Sarebbe fantastico >> sussurrò, avvicinandomi a sé.
<< Ross ha detto che tornerà tra cinque minuti >> dissi esasperata. Ma come gli passavano certi pensieri per la testa?
<< Non lo farà, te lo assicuro >>.
Sospirai. << Sai quanto tempo ho perso per infilarmi in questo vestito? Come vuoi che lo rimetta, poi? >>.
<< Ti aiuterò. Sono molto abile >>.
<< Sì, nel svestirmi >> ribattei.
Lui sorrise beffardo. << Vestirti è il procedimento inverso. Che vuoi che cambi? >> mi chiese, facendo lo sbruffone, come sempre.
Sospirai pesantemente guardando il materasso in cui avevamo intrapreso moltissime conversazioni, frivole o importanti che fossero. Un sorriso mi apparve istintivamente sulle labbra.
<< Sarò veloce >> cercò di convincermi.
Il mio muro crollò proprio in quell’istante. Ok, ok lo so. Ma, andiamo, come potevo dirgli di no?
<< E va bene. Sorprendimi >>.
Lui face un ampio sorriso e poi le sue labbra furono sulle mie.

All’incirca un quarto d’ora dopo, io e Chad stavamo uscendo dalla saletta. Come Chad aveva previsto, di Ross non c’era stata neanche l’ombra.
Prima di mettere piede in corridoio lo bloccai.
<< Aspetta >> e feci per aggiustargli la cravatta. << Guarda che casino che hai fatto! Non voglio mica destare sospetti >> dissi, senza poter trattenere un sorriso divertito.
<< Grazie >> mi disse divertito. Poi mano nella mano, tornammo nella sala.
Vidi subito il professor Ross che ci fissava e riuscii a notare che Chad gli sorrideva. Ebbene, a quanto pare Chad aveva perdonato il professore. E molto velocemente. Sollevai gli occhi al cielo, sorridendo. Non sarebbe cambiato mai.
E a quel punto mi chiese di ballare in mezzo agli altri. Iniziammo a farlo e presto ci trovammo accanto un’altra coppia: Rachel e Dave. I due ragazzi si sorrisero, mentre Rachel mi faceva l’occhiolino e io le mandavo un bacio. Ebbene sì, anche il nostro quartetto sarebbe sempre rimasto lo stesso e insieme ci godemmo la serata.
E così, miei cari lettori, noi condividemmo anche quell’esperienza, che non era stata la prima, ma di certo non sarebbe stata l’ultima.

 
                                                                                                                                                                                                 Fine





Angolo dell'autrice: Ehilàà!!! Ok, mi dispiace tanto di aver finito la storia, ma sono anche molto contenta del risultato.
Non posso che ringraziare tutti coloro che hanno messo la storia nelle seguite/ricordate/preferite e soprattutto coloro che hanno commentato (in particolare RandomWriter e Romy2007, che lo hanno fatto assiduamente). Siete riuscite a farmi apprezzare ancora di più il lavoro che ho fatto.
E va bene, adesso posso anche dirvi che ho intenzione di ideare un sequel di questa storia. Mi sono talmente affezionata a Melanie e Chad, che non posso pensare di abbandonarli così. *Il college, il lavoro, persone che torneranno dai vari passati e.. basta non dico altro XD*. Unico problemino è che in questi mesi tra scuola e allenamenti non avrò praticamente tempo per respirare, perciò mi toccherà farlo nel periodo natalizio. Lo so, lo so che è moolto lontano, ma spero che anche voi, che vi siete legati ai personaggi, mi aspetterete e non li abbandonerete. 
Grazie di tutto.
Bye bye, miei cari lettori!! 
Kiss kiss :))


Manu!

 
  
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