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Autore: cioccolatina15    29/08/2014    3 recensioni
Lola è una ragazza di 17 anni che si è appena trasferita in una nuova città. Abiterà nella casa di sua zia insieme a suo fratello. Dal Capitolo 1:
"Guardo la casa che mi sta davanti. È grande ed è bellissima: una villa praticamente.
Mi avvicino all'entrata. C’è persino una piscina. Forse non sarà poi così male, il posto sembra carino. Finalmente mi decido ad entrare; e se la casa sembra bellissima da fuori, l’interno non mi lascia di certo delusa. Tutto sembra perfetto."
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                                     Capitolo 3

 
 
DRIIIIIIIIIN!!!! DRIIIIIIIN!!!! DRIIIIIIN!!!

La sveglia ha cominciato a squillare. Tiro fuori una mano e la spengo.

Per istinto mi porto le mani alla volto, ricordandomi della mattina prima. Per fortuna le mie mani toccano solo la mia faccia: nessuna crema rigenerante per pelle oggi!

 Mi stropiccio lentamente gli occhi, ma stavolta la prima cosa che vedo è... un momento...  come al solito ho parlato troppo presto...: ci sono un mucchio di libri vicino e nel mio letto!
Cerco goffamente  di sedermi e ne prendo uno in mano:  ENGLISH... Sono i libri della scuola.

Molto, molto confusa , scendo dal letto ma... 
BAAAM!! 

Faccio un salto in su dallo spavento e mi alzo, purtroppo la situazione non migliora: tutti i grossi libri che erano sul letto si sparpagliano sul pavimento provocando un baccano infernale.
<<  Perfetto >> mi dico ironica. Ma dico io... Che diamine ci facevano lì sul letto tutti i miei libri della scuola?!?!

Convinta che ormai sul mio letto non ci sia nessun volume scolastico pesante come un macigno, mi lascio cadere all’indietro sul letto.

PESSIMA MOSSA!
BAAAM!!!

<< AAAAH! >>  Ho sbattuto contro qualcosa di molto duro! Mi porto la mano alla testa e me la massaggio, mentre con l’altra prendo quel maledetto oggetto duro...
Di colpo spalanco gli occhi: l’oggetto non è altro che.... un volume scolastico pesante come un macigno!! Precisamente il dizionario di latino!

Dopo essermi alzata e aver – giustamente – insultato la lingua latina, esco dalla stanza come uno zombie diretta in bagno. Mi guardo allo specchio e se prima caminavo come uno zombie, mi accorgo che ne ho anche l’aspetto. Prendo la prima spazzola che vedo e...

SPLAAASH!!!

Un secchio d’acqua gelida mi cade in testa.
Giro lentamente la testa per vedere l’artefice di questo scempio

Boccheggio rimanendo senza parole, e passano alcuni lunghissimi secondi di incredulita.
<<  Z-z-zia? >> dico con un tremolante filo di voce.

<< Avevi un aspetto orribbile Lola! E come tua zia mi sento il dovere di aiutarti. >> esclama lei con voce fiera << Preparati e andiamo a fare colazione. Non vorrai mica arrivare in ritardo il tuo primo giorno di scuola, vero??? >>
Detto questo la zia esce e se ne va, mentre io rimango con la bocca spalancata.

Mio fratello intanto è uscito dalla sua stanza , si è goduto la scena e adesso sta ridendo come un matto.
<< AHAHAHA!  Sorellina dovresti vedere la tua faccia! >>
Io come risposta grugnisco. Ma il mio fratellone che non si accorge mai della gravità della situazione ( questa è una situazione molto grave: potrei scoppiare da un momento all’altro e la cosa non sarebbe molto carina ù.ù ) aggiunge  << Ti posso scattare una foto?? AHAHAHA! >> mi lancia un asciugamano e se ne va pure lui.

Dopo essermi asciugata e data un sistemata, vado a fare colazione dove noto con G-r-a-n-d-i-s-s-i-m-o  dispiacere che la mia dolce zietta è ancora lì. Ingoio letteralmente la mia brioche e il mio caffelatte, ringrazio Letizia (la cameriera) per la colazione e saluto frettolasamente tutti uscendo di casa.

Come programmato Elena era già lì.
<< Ciao! >> la saluto.
<< Ciao Lola! Pronta per il tuo primo giorno?? >>
<< Certo! Prontissima! >>  rispondo, sono convinta che dopo l’episodio di stamattina niente potrà andare peggio!
Andiamo verso la fermata dell’autobus che ci porterà a scuola.
<< E com’è vivere con tua zia? >> mi chiede Elena mentre mi invita a sedermi vicino al finetrino.
Cosa le dovrei dire? Vivere con mia zia è.... non saprei come definirlo.

<<  Emozionante >> rispondo.
Mentre l’autobus continua ad andare noi chiaccheriamo del più e del meno. Fino a che ci fermiamo ad una fermata davanti a un gran edificio bianco: la scuola.
Appena scese un gruppo di ragazzi, ai quali Elena saluta, si avvicina.

I primi due sono una ragazza e un ragazzo entrambi biondi che si somigliano molto, il terzo e ultimo è un ragazzo dai capelli castani chiaro.
Il trio si avvicina sorridente e ricambia il saluto ad Elena
La bionda si è parata davanti a me e mi sorride a trentadue denti, mi porge la mano ed esclama << Piacere! Io sono Tamara, tu devi essere Lola! Elena mi ha parlato molto di te! >>.
Io le stringo la mano. Elena le ha parlato di me? Assungo un’aria stranita, mentre la ragazza non sembra intezionata a lasciarmi la mano, anzi la stringe ancora più forte e la agita su e giù quando le rispondo << Piacere! >>.

Il ragazzo vicino a lei. Ci guarda divertito, e dice << Tami! Così le stritoli la mano! >> Tamara mi molla subito la mano e lancia uno sguardo omicida al ragazzo.
<< Comunque io sono  Lorenzo, Devi sapere che anche se Elena sembra un po’ timida al inizio in verità è una gran chiaccherona, ci racconta sempre tutto quello che le succede. Ecco perchè sappiamo chi sei >> aggiunge rivolgendosi stavolta a me. Noto che Elena arrossisce.

<< Ma dai, Lore! Non vedi che così metti in imbarazzo la povera Elena? >> quest’ultima arrossisce ancora di più. Sorrido.
<< Tamara e Lorenzo sono gemelli: ecco perchè si somigliano così tanto. Lui invece è Alexander >> esclama Elena girandosi verso il ragazzo castano, che fino a questo momento se n’era rimasto zitto a guardare.
Alexander sorride e mi porge anche lui la mano << Piacere >>  gli dico << Piacere >> risponde lui sempre sorridendo.
<< Adesso andiamo in classe, non dobbiamo fare tardi! Dopotutto è il tuo primo giorno qui Lola >> dice Tamara.

Ci affrettiamo ad arrivare in classe. Ma proprio quando sto per entrare una signora con gli occhiali dai capelli neri raccolti in un’alta coda di cavallo, mi blocca. Mi scruta con i suoi enormi occhi per qualche secondo.

<< Tu! Tu devi essere la nuova alunna! Com’era il tuo nome? >>
<< Lola, Lola Benson >>
<< Bene, signorina Benson. Aspetta qui finche non ti faccio entrare >> detto questo entra e chiude la porta alle sue spalle.
Chissà cosa insegna..
All’improvviso qualcosa mi scaraventa a terra. Che diavolo?!?!?
<< Scusa >> dice una figura col cappuccio, della quale non riesco a vedere il volto perchè entra subito nell’aula.
Ovvio!  Quando spingi qualcuno a terra non lo devi aiutare a rialzarsi! Ma quando mai!
Mi rialzo abbastanza e mi sistemo un po’. Intanto la professoressa ha aperto la porta e mi sta gentilmente invitando ad entrare.
Appena varco la soglia sento che tutti mi fissano. Che situazione imbarazzante! Ho sempre odiato parlare davanti a così tante persone, ma adesso devo anche presentarmi!

Fantastico!
<< Come ho già detto lei è la vostra nuova compagna, il suo nome è Lola Benson e si è trasferità da poco in città >> comicia a dire l’insegnante mi guarda e mi dice << Signorina Benson, vada pure a sedersi nella terza fila a sinistra >>

Ma questa prof è un’eroina! Non mi ha fatto aprire bocca! L’adoro.
Lancio uno sguardo alla classe e mi accorgo con gioia che Elena e Tamara mi avevano tenuto un posto in mezzo a loro, e che quel posto e proprio quello che mi ha indicato la prof!
Mi dirigo a passo fermo verso il banco, mentre ho ancora tutti gli occhi della classe addosso, ne approfitto cercando qualcuno col cappuccio e con sorpresa mi accorgo che ci sono ben cinque ragazzi vestiti così.
Mi siedo leggermente contrariata: chiunque sia stato è già nella mia lista nera!

Tamara si avvicina leggermente a me e mi dice << lei è la prof di scienze, la signora Bianchi >> io in risposta annuisco leggermente.
 
Passano così tre ore, due con la prof Bianchi, e una con la prof Tondi  (inglese).
Alla ricreazione molti ragazzi escono dalla classe, altri restano in classe. Elena, Tamara, Lorenzo e Alexander decidono di mostrarmi la scuola.
<< Prima di entrare un ragazzo col cappuccio mi ha spinta a terra >> mi lamento con i miei nuovi amici, con voce e faccia da bambina piccola.
Loro però invece di rispondermi scoppiano a ridere. Ma sono pazzi o cosa??

Li guardo storto.

<< Scusa, è solo che con quella faccia sei buffissima >> mi dice Alexander trattendosi la pancia. Li guardo e scoppio anch’io a ridere come una matta.
 
-4 ore dopo-
 


Finalmente dopo quattro  di letteratura, matematica e latino... si LATINO, usciamo  tutti dall’aula e ci dirigiamo all’uscita.
<< Hai preso tutte le tue cose? >> mi domanda Elena.
<< Se sì dovresti subito andare a prenderle: a volte le bidelle prendono le cose che noi lasciamo in giro >> continua Lorenzo
<< Non mi pare... >> anche se..  oh no! Maledetto dizionario di latino! << Adesso che mi ricordo si, adesso torno >> dico e comincio a correre verso l’aula.

Quando arrivo però noto che non sono sola: un ragazzo con una felpa grigia ha fra le mani il mio preziosissimo dizionario!
<< Ehi tu! Quello è mio! >>  e dicendo questo gli tolgo l’oggetto dalle mani e lo stringo a me. Mi avrà procurato molti problemi oggi, ma ho bisogno di un dizionario di latino.

Il ragazzo con i capelli castani scuro e occhi blu che mi sta davanti assume un’aria divertita.
<< Lo so che è tuo >> assumo un’aria stranita << Vedi? C’è scritto il tuo nome qua! >> Mi prende il dizionario dalle mani e mi mostra la prima pagina:


No... La zia.. Non ci credo! È un bebe con il biberon e l’orsacchiotto!

<< Te lo volevo riportare, sai? Per farmi perdonare di averti fatto cadere stamattina >> continua il ragazzo.

Allora è stato lui!

<< E come avresti fatto??? Tu non sai dove abito!!! >> dico ribolllente di rabbia.

<< Si, invece >> sorride strafottente << Stamattina quando mi sono alzato ho di nuovo sentito degli urli dalla casa affianco, come ieri dopotutto >>  io intanto sono diventato rossa come un pomodoro << E poi ieri ho visto Elena e te tornare su un taxi, quindi ho dedotto che eri tu la famosa ragazza che era arrivata >> concluse.

Lo guardai furente se non fosse stato per il suo bel faccino gli avrei già tirato uno schiaffo! Aspetta.. Bel faccino?!? Ma se sembra che si schiantato contro un palo!

<< Questo è mio >> torno a dire riprendendomi il dizionario, e così senza dire altro me ne vado lasciandolo solo. << Comunque io sono Michele! >> lo sento urlare dal corridoio.

Dopo essere tornata a casa e aver passato il pomeriggio insieme a Elena e Tamara che nella sera erano andate via, prendo il mio smarthphone con il cuore in gola, ricordando la sera prima.
 
5 chiamate perse
1 messaggio
 
Tutto da parte di Rosa... Così apro il messaggio:
 
Scusami... Scusami tanto... Sono una stupida!
 
Guardo il testo abbillita. Cosa dovrei risponderle??
 
 
 
 
Angolo Autrice
Ciao a tutte!! Eccomi ritornata con un nuovo capitolo! stavolta è molto più lungo dei precedenti : ) quindi se siete arrivate fin qua senza morire dalla noia meritate un applauso !
*Comincia ad applaudire* Come premio (premio???) ecco a voi i personaggi!
 
Lola Benson (danielle Capbell)
Elena (demi Lovato)
Tamara (Hilary duff)
Lorenzo (Jeremy Sumpter)
Michele (sean o'donnell)
Zia Miranda (Scarlett Johansson)

  Dimeti cosa ne pensate! E ringrazio con tutto il cuore le amiche che mi hanno aiutato a trovare i nomi e cognomi per i personaggi :) Per ultima cosa volevo farvi una domanda: Vi va bene se sposto la storia sul Romantico?.
A presto
Cioccolatina15
  
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