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Autore: lapoetastra    01/09/2014    2 recensioni
"Ido", si presenta lo gnomo. Allunga la mano tozza e callosa e ne trova una delicata e morbida.
"Soana", replica lei. E sorride.
Ido sa che non potrà mai più dimenticare quel sorriso.
Genere: Avventura, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ido, Renni, San, Soana, Yeshol
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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OGGI
Ido arrivò di notte.
Il castello di Renni si stagliava nel cielo, nero e cupo come l'uomo che lo abitava.
Era il momento.
Ido fece un profondo respiro e ripassò mentalmente il piano che aveva preparato e che aveva rivisto nei minimi dettagli.
"Può funzionare", si disse. "Deve funzionare".
Lo gnomo si strinse nel mantello e salì le scale fino al grosso e pesante portone di ingresso.
Stava per bussare quando due guardie lo fermarono.
< Chi sei? >, chiese la prima, un ragazzo allampanato con lo sguardo feroce.
< Mi chiamo Dohor, devo parlare con il vostro signore Renni. E' una questione di schiavi. Mi manda Yeshol >, replicò prontamente Ido.
Le guardie ammutolirono.
Sapevano quanto fosse grande il potere di Yeshol, il vecchio capo della Gilda e capo anche di Renni.
Quando la loro sanguinaria setta era caduta a causa di San il Mezzelfo, i due assassini non si erano più rivisti, ma Yeshol mandava spesso degli schiavi al castello del suo uomo migliore.
Non si presentava mai in prima persona, ma mandava sempre un emissario, solitamente uno gnomo.
Ido era dunque perfetto per quella parte.
Le guardie infatti lo accompagnarono all'interno del castello senza sospettare nulla.
Dopo aver attraversato numerose sale tutte riccamente decorate, arrivarono di fronte ad una porta.
La guardia più giovane bussò.
Pochi attimi dopo ne uscì un uomo.
Ido faticò a riconoscerlo.
Il suo sguardo aveva perso tutta la belligeranza di un tempo, ed anche il suo fisico, un tempo forte e scattante, era ora grasso e flaccido.
"Si è lasciato andare", pensò Ido. "Con la distruzione della Gilda gli abbiamo portato via tutto ciò a cui era davvero legato. In un certo senso, è come me".
Questo ultimo pensiero non lo avrebbe certo distolto dalla sua missione.
Doveva andare fino in fondo.
Sentì a malapena la voce stanca di Renni che chiedeva alle guardie cosa volessero.
I ricordi affiorarono contro la sua volontà.


1 ANNO PRIMA
E' fatta.
Ido sa che hanno vinto.
Lui e Soana hanno trovato San il Mezzelfo pochi giorni prima, gli hanno spiegato la situazione in cui era precipitato il loro mondo a causa della Gilda e lui ha immediatamente deciso che li avrebbe aiutati.
Sono partiti subito, a cavallo di Oarf, il potente drago di Ido.
Ora si trovano sul campo di battaglia.
Gli assassini della Gilda sono accorsi in massa per combattere, per difendere la cosa più importante della loro misera vita.
E hanno combattuto, si sono battuti con il coraggio di chi ormai non ha più nulla da perdere, ma hanno perso ugualmente.
La potenza di San li ha schiacciati.
Ido non ha dovuto uccidere neanche un uomo, sono stati tutti spazzati via dalla potente magia del Mezzelfo.
Lo gnomo si guarda intorno.
Corpi carbonizzati ovunque, in un angolo San, disteso a terra, accanto ad Oarf, sfinito per l'immenso lavoro e sforzo che ha dovuto compiere.
"Perchè non è venuto nessuno dei nostri?", si domanda Ido.
Il re Learco aveva creato da tempo un esercito con i più potenti soldati e mercenari dei sette regni, con la promessa che quando ci sarebbe stato lo scontro decisivo avrebbe mandato i commilitoni a combattere, eppure ora non c'è nessuno.
"Probabilmente la notizia del potere di San ha fatto desistere Learco dal mandare i suoi uomini in battaglia, convinto che sarebbe bastata la magia per vincere", pensa Ido.
E' infatti così è stato.
Ma sarebbe stato bello se non fossero solo loro tre a vedere finalmente distrutto e sconfitto il nemico più temibile di sempre di tutto il Mondo Emerso.
Già, in tre. Ma dov'è la terza?
Ido si guarda intorno, alla ricerca della sua amata.
La vede lì, in mezzo a tutti quei cadaveri scomposti, e gli si stringe il cuore al pensiero che un essere così puro debba vedere tanta sofferenza e distruzione.
Soana alza gli occhi ed incontra il suo sguardo.
Ido le corre incontro, non desidera altro che stringerla a sè, baciarla, amarla, portarla via da quel luogo così triste.
E' a pochi passi da lei, tende le braccia.
Dalla grotta lì vicino spunta un uomo, con un lungo mantello nero e un cappuccio dello stesso colore a nascondergli il viso. Un assassino della Gilda.
Tira fuori la spada e Ido non può farci nulla.
E' troppo vicino, la lama appuntita è a un passo dal suo cuore.
Trapassa il suo petto come fosse carta.
Soana si accascia a terra senza un lamento, nello sguardo solo stupore, fino a quando gli occhi non le si chiudono.
Ido dovrebbe correre verso quell'uomo, farlo soffrire, torturarlo e poi ucciderlo, ma non riesce a muoversi.
Il dolore lo colpisce allo stomaco come un pugno, il più forte che abbia mai ricevuto in tutta la sua vita da guerriero.
Al fianco dell'assassino ne arriva un altro.
Ido vorrebbe ucciderli entrambi, ma si sente troppo debole, non riesce neanche a tenere in mano il coltello, talmente trema.
"Muoio anche io", pensa, e rimane lì, in attesa del proprio destino ormai certo.

Non succede nulla.
Apre gli occhi.
E' sul dorso del suo drago, Oarf, che sta incenerendo tutto il sottostante.
Gli assassini staranno morendo tra atroci dolori.
Ma tra loro c'è anche Soana.
Ido cerca disperatamente di scendere dal dorso dell'animale per andare da lei, ma una mano lo ferma.
E' San, che lo tiene saldo tra le sue braccia esili. Con delicatezza lo fa voltare.
Ido vede, tra le lacrime, un corpo sdraiato sulla schiena del drago.
E' lei.
Lo gnomo la prendere tra le braccia, con delicatezza.
Spera che sia solo svenuta, ma la macchia rossa che si allarga sempre più sul suo petto non lascia spazio ai dubbi.
Soana è morta, lui non vedrà più il suo sorriso dolce, non la sentirà ridere di gusto anche nei momenti tristi.
Non la rivedrà mai più.
Sotto di loro fiamme alte si levano in spirali.
Ido le guarda.
La Gilda è distrutta.
Come il suo cuore.

All'inizio Ido non credeva di poter continuare a vivere senza di lei.
L'aveva seppellita con l'aiuto di San in un bosco, a poche miglia di distanza da dove era avvenuto l'omicidio. Ci erano tornati alcuni giorni dopo la guerra.
Ido aveva dato il suo ultimo saluto all'unica donna della sua vita.
Era finita.

Successivamente, Ido aveva scoperto che i due uomini responsabili di tutto il suo dolore non erano morti. Nonostante le potenti fiammate di Oarf, erano riusciti a salvarsi, rimanendo gli unici sopravvissuti.
Non avevano mai più ricreato una nuova Gilda, ormai si dedicavano ad altro.
Colui che aveva ucciso Soana, venne a sapere un giorno Ido, si chiamava Renni, mentre il suo compagno Yeshol.
Per lo gnomo iniziava una missione.

 
   
 
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