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Autore: luxu2    22/09/2008    4 recensioni
Potrebbe James Severus Black essere un ragazzo come tutti gli altri? La risposta e': decisamente no. Primogenito di Sirius Black e di Lucy White sapra' far impazzire gli insegnanti di Hogwarts e combinarne di tutti i colori assieme all'inseparabile amico Teddy Lupin. Ma l'amore e' in agguato anche per gli eredi dei due malandrini. La storia di James dai primi giorni a Grimmauld Place fino all'eta' adulta. E la vita da genitori di Sirius e Lucy. Seguito del finale alternativo di "La luce e l'ombra".
Genere: Romantico, Commedia, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Sirius Black
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 14
"Teddy! Svegliati!"
Teddy Remus Lupin apri' un occhio ancora assonnato per vedere il suo migliore amico che ammucchiava la propria roba nel baule.
"Sveglia pigrone! Oggi si torna a casa per le vacanze di Natale!"
Teddy si volto' dall'altra parte dandogli le spalle, tirandosi la coperta sugli occhi ed affondando la testa sotto al cuscino per non sentirlo.
James era talmente di buon umore che non aveva neppure fatto caso che erano solo le sette del mattino. Si sedette sul letto dell'amico saltellando allegramente. "Lo sai che domani devi venire con me a Diagon Alley per cercare un regalo per Gemma vero? Cosa potrei regalarle?" disse pensieroso.
"A me un paio di tappi per le orecchie." bofonchio' da sotto al cuscino.
"Cerca di essere serio Ted!"
Teddy sbuco' da sotto al cuscino con aria arrabbiata "Io sono serio! Per me voglio dei tappi per le orecchie cosi' non saro' costretto a sentirti!"
James lo guardo' perplesso "D'accordo. Avrai i tuoi tappi. Ma io volevo sapere cosa regalare alla mia ragazza."
"Non me ne frega niente di quello che le vuoi regalare! Io voglio solo dormire!" Teddy era esapserato. Da quando James si era dichiarato a Gemma lo tormentava ogni minuto. Continuava a dirgli quanto fosse bello essere amati, decantava le lodi della ragazza, eccetera. Insomma: a Teddy stava salendo pericolosamente il tasso glicemico con un James cosi' zuccheroso. Ma il peggio era quando si arrabbiava e lui gli diceva che era solo invidioso perche' non aveva una ragazza. E a questo punto scattava l'argomento tabu' per Teddy: Victoire Weasley. E gia', a lui la piccola Vic piaceva un mondo fin dalla prima volta che l'aveva vista. Purtoppo, pero' su quel punto di vista era la copia del suo adorato padre: un emerito imbranato con le donne.
"Sai? Pensavo ad un gioiellino. Infondo credo che prima della fine della scuola, cioe' il prossimo anno, le chiedero' di sposarmi."
Teddy si mise le mani in faccia "Allora vai a cercarle un bel diamante montato su un anellino." ripose ironico.
"No! E' troppo giovane per un solitario grosso come un uovo. Pensavo ad una fedina in oro bianco con un paio di brillantini. Ne ho vista una carina in un negozietto di Diagon Alley." Teddy lo guardo' sbarrando gli occhi. "Stai scherzando vero?"
"No sono serissimo." rispose James tranquillo.
"Oh mio dio! Non posso credere alle mie orecchie! James Severus Black che si vuole fidanzare ufficialmente a sedici anni!" disse guardando il soffitto. "Ma tu sei tutto suonato!"
"Dici che esagero?" disse James guardandolo.
"Mi sembra gia' molto il fatto che tu l'abbia invitata a passare il Natale a casa tua."
"Si'. Ma io vorrei farle anche un bel regalo."
"E non lo metto in dubbio. Solo che l'anello mi sembra un po' troppo. Pensa magari ad un braccialettino o ad una collanina."
James lo guardo' sorridendo prima di stampargli un bacio in fronte "Ted sei un genio!" e si alzo' a riprendere a fare i bagagli mentre l'amico si puliva con aria schifata.

Sirius e Cassy erano sul binario 9 e 3/4 che aspettavano l'arrivo dell'espresso assieme a Remus. Dora era dovuta andare in ufficio per sbrigare alcune faccende ed aveva lasciato soli gli uomini.
"Sai zio Lemus che ho sclitto la lettelina a Babbo Natale?" disse la bimba rivolta a Remus.
"Ah si'? E cosa gli hai chiesto per Natale?" domando' sorridente.
Cassy assunse un'aria seria e comincio' ad elencare le richieste aiutandosi con le dita delle mani per tenere il conto.
"Dunque: il set del piccolo pozionista, una scopa nuova come quella di James, la bambola che si tlasfolma come la zia Dola, la bacchetta che fa le stelle e l'elfo domestico pel la casa delle bambole."
I due uomini si guardarono in faccia sorridendo. "Solo questo?" domando' Sirius ironico. Venne interrotto dal treno che arrivo' sbuffando. "E' allivata la mamma!" esclamo' la piccola saltellando felice alla vista di Lucy che scendeva dal treno e si fiondava ad abbracciare suo marito e la sua bambina.
"Ciao amore mio! Mi sei mancata tanto!" disse prendendo in braccio la piccola e stringendola forte.
"Dov'e' James mamma?" domando' Cassy. Lucy si guardo' un po' intorno e vide il figlio maggiore che scendeva dal treno assieme a Teddy e Gemma. "Eccolo! Vai da lui." le disse prima di lasciarla correre verso il fratello che si stacco' da Gemma e prese in braccio al volo la sorellina.
"Ciao pulce!" esclamo' felice.
"Ciao Jami. Che bello sei a casa!" esclamo' la piccola. James la strise dolcemente prima di voltarsi verso Gemma. "Cassy. Vorrei presentarti Gemma: la mia ragazza." La piccola guardo' un attimo il fratello poi si volto' verso la ragazza che era con lui. "Ciao." disse semplicemente.
Gemma sorrise alla piccola. "Ciao Cassy. James mi parla sempre di te. Ma devo dire che dal vivo sei piu' bella che dalle sue descrizioni.". Cassy sorrise al complimento. Forse quella ragazza gli sarebbe anche potuta piacere.
James prosegui' "Gemma passera' le vacanze di Natale a casa nostra cosi' potrete fare amicizia. Sei contenta?" domando' prima di metterla giu'. Cassy guardo' un attimo i due e poi afferro' la mano di entrambi e si rivolse a Gemma. "Tu le conosci le Fate Balleline?" disse per metterla alla prova. Gemma sorrise "Certo. Sono delle bambole bellissime. Qual'e' la tua preferita?" domando' alla bambina. Cassy parve pensarci un attimo poi rispose "Dilei Giselle quella bionda con il vestito alancione."
"Anche a me piace molto Giselle. Credo che andremo daccordo noi due." disse la ragazza sorridendo alla bambina.
I ragazzi raggiunsero Sirius e Lucy che nel frattempo avevano salutato Remus e Teddy con la promessa di rivedersi per il pranzo di Natale. "Ciao papa'!" disse James abbracciando Sirius.
"Ciao James. Che bello riaverti a casa." poi si giro' verso Gemma. "Ben arrivata anche a te." disse porgendole la mano.
"Grazie per l'invito Signor Black. Sono felice di passare il Natale con voi." disse un po' in imbarazzo.
"Mi fa piacere che tu sia nostra ospite. Cosi' avro' modo di conoscere la ragazza che ha conquistato il cuore di mio figlio."
Gemma arrossi' e James esclamo' "Papa'! Per favore non cominciare!"
Sirius sorrise malandrinamente e poi aiuto' James con i bagagli mentre Lucy e Cassy catturavano Gemma con loro.
"E' proprio una gran bella ragazza James." disse Sirius nell'orecchio del figlio.
"Oh si'. E' bellissima." disse James sognante.
"Mi ricorda tua madre alla sua stessa eta'." disse sorridendo.
"Davvero?" domando' James.
"Certo! Hanno gli stessi bellissimi occhi."
"E' vero. L'avevo notato anch'io."
"Spero per te che sia anche altrettanto focosa."
"Papa'! Sei sempre il solito!" esclamo' James.
Sirius sorrise. "Dai non ti arrabbiare. Non ti ho mica chiesto com'e' a letto." disse sorridendo. Poi si volto' di nuovo verso il figlio "A proposito: com'e' a letto?"
James sbuffo' irritato e lo fisso' "Sei in crisi d'astinenza?". Domando' prima di allungare il passo e di lasciare indietro un Sirius basito che poi scoppio' a ridere divertito.

Lucy entro' in casa e si guardo' intorno. "Sirius?"
"Si'?" stava armeggiando per portare dentro i bagagli.
"Perche' questa casa sembra tornata il porcile che ho visto la prima volta che ci ho messo piede?" domando'.
Sirius arrossi' e cerco' di schiarirsi la voce. "Ehm. Beh, sai. Il povero Kreatcher non e' piu' cosi' giovane e perde i colpi. Non ce la fa piu' a fare tutte le pulizie come una volta." Si stava vergognosamente arrampicando sugli specchi per trovare una scusa all'incuria che regnava quando non c'era Lucy.
Lucy lo guardo' socchiudendo lievemente gli occhi. "Non credo che conti l'eta' di Kreatcher quando in casa ci sei tu." Sirius non riusci' a rispondere ma degluti' a vuoto. "Almeno hai fatto preparare la stanza per la nostra ospite?" domando' poi.
"Oh certo cara. Le ho fatto preparare la stanza di fianco a quella di James." disse convinto. Lucy lo fulmino' di nuovo con lo sguardo poi si rivolse a Gemma. "Perdonami cara. Ti faro' preparare una stanza migliore. Quella che ha scelto mio marito e' poco piu' di un ripostiglio." poi si giro' e chiamo l'elfo. "KREATCHER!". Si udi' un POFF e l'elfo si materializzo' davanti alla sua padrona con gli occhioni che gli brillavano. "Oh! Kreatcher felice! La padrona e' tornata! Cosa puo' fare Kreatcher per la padrona?"
"Potresti per favore preparare la stanza di fianco a quella di Cassy per la nostra ospite?" domando' dolcemente.
Kreatcher guardo' perplesso prima Lucy e poi Sirius che gli faceva strani gesti da dietro le spalle della moglie. "Ma il padrone mi ha fatto preparare quella vicino a quella del padroncino." tento'.
"Ma quella e' troppo piccola. E Gemma e' un'ospite speciale." poi si abbasso' e sussurro' qualcosa nell'orecchio dell'elfo che strabuzzo' gli occhi terrorizzato e scappo' via subito per preparare la stanza richiesta.
"Bene cara! Fra un po' la tua stanza sara' pronta cosi' potrai andare a rinfrescarti. Nel frattempo Cassy puo' farti fare il giro della casa." disse Lucy.
"La ringrazio professoressa." rispose la ragazza.
"Ti prego. Chiamami Lucy qui."
"D'accordo Lucy." e si allontano' trascinata per mano da Cassy che non vedeva l'ora di mostrarle tutte le sue bambole. "Vieni che cosi' giochiamo un po' assieme."
James aveva capito che sua madre era incavolata nera. Si volto' verso Sirius che ricambio' la sua occhiata annunedo con il capo e poi cercarono di allontanarsi verso la cucina. Lucy era voltata di spalle e non aveva visto il gesto d'intesa fra i due uomini ma aveva captato il loro movimento. "Dove credete di andare voi due?" domando' senza voltarsi. James e Sirius si bloccarono immediatamente come pietrificati mentre Lucy si voltava verso di loro con le braccia incrociate. "Tutti e due in salotto che vi voglio parlare." intimo' tranquillamente con un cenno del capo. Sirius e James abbassarono le orecchie e si diressero mestamente verso il salotto seguiti da Lucy che non li perdeva d'occhio.
"Sedetevi li'!" indico' le due poltrone davanti al caminetto. Sapevano entrambi che quella calma nella voce della donna era solo un'apparenza e che sarebbe scoppiata da un momento all'altro come una bomba ad orologeria.
"Mettiamo subito in chiaro una cosa." fece una pausa ad effetto prima di proseguire. "Abbiamo un ospite in casa e quindi vedete di rigare dritto tutti e due. E tu in modo particolare." disse poi indicando Sirius. James sospiro' sollevato: per una volta non ce l'aveva con lui ma con suo padre.
"E cosa potrei fare di cosi' male?" domando' Sirius con l'aria da cucciolo.
"Innanzitutto l'idea della camera per Gemma."
Sirius alzo' le spalle con un sorrisetto come per dire 'E allora?'.
"Lo sai che ha una porta che comunica con quella di James." James capi' subito cosa intendeva sua madre e guardo' male anche lui il povero Sirius. "Ma e' la sua ragazza. E' giusto che si divertano un po'. Infondo non e' piu' un bambino." cerco' di protestare senza convinzione.
James sorrise e si gratto' la testa. "Mamma?"
Lucy si giro' a guardarlo. "Ma non lo vedi che e' in crisi di astinenza da pomiciamento?" domando' sorridendo ad una Lucy che arrossiva sempre di piu'. "Perche' non ve ne andate in camera e lo fai sfogare un pochino prima di cena che cosi' la smette di fare il ragazzino?". Lucy era rimasta senza parole. Si volto' a guardare Sirius che ora sorrideva sempre con l'aria da cucciolone come per dar ragione a suo figlio. James si alzo' "Bene vi lascio soli e vado a fare compagnia alla mia ospite e a mia sorella." e detto questo se ne ando' dal salotto lasciando sua madre impietrita.

Sirius si avvicino' cautamente a Lucy che stava ancora fissando la porta da cui James era uscito fischiettando e con le mani sprofondate nelle tasche dei pantaloni. Vedendo che non si girava di scatto rabbiosamente avendo captato la sua presenza, Sirius si prese coraggio e le poso' le mani sulle spalle scostandole i capelli e scoprendo il collo che comincio' ad esplorare lentamente con le labbra. Lucy si rilasso' a quel contatto e si lascio' andare ai baci di Sirius inclinando leggermente la testa di lato per facilitargli il compito. Sirius sorrise a quella resa e ne approfitto' per cingerle la vita da dietro con le mani ed attirarla contro di se, iniziando con le mani l'esplorazione del suo ventre ancora cosi' piatto nonostante le due gravidanze. Lucy sospiro' di piacere quando senti' il fiato caldo del suo sorriso sul collo e mise le proprie mani sulle sue che le cingevano la vita. "Abbiamo messo al mondo un mostro." disse chiudendo gli occhi. Senti' Sirius ridere di nuovo mentre le mordicchiava il lobo di un orecchio e poi sussurrarle "Si'. Pero' l'abbiamo fatto molto intelligente."
Lucy allora si giro' verso di lui e gli butto' le braccia al collo cominciando ad accarezzargli i capelli brizzolati e guardandolo con una strana luce negli occhi. Sirius,che conosceva quello sguardo e sapeva a cosa portasse, si avvicino' e catturo' le sue labbra in un bacio infuocato. Fu un bacio lungo e sensuale. Quando si staccarono per riprendere fiato Lucy lo guardo' negli occhi e poi fisso' la pendola di fianco al camino. "Mancano ancora due ore prima di cena." disse. Sirius sorrise malandrino e poi la prese in braccio e corse di sopra. Chiuse la porta della camera con un colpo di bacchetta e borbotto' un incantesimo, poi ricomincio' l'esplorazione del collo di sua moglie. Le sfilo' il lungo mantello nero che le copriva l'abito verde che indossava e le bacio' le spalle nude, poi si mise ad armeggiare con i lacci del bustino, che era la parte superiore dell'abito, e le libero' i seni.
Lucy nel frattempo giocava con i bottoni della sua camicia, slacciandoli con lentezza incredibile e carezzando sensualmente i lembi di pelle che mano a mano scopriva. Poi si dedico' ai bottoni dei jeans ed approfondi' le carezze.
Sirius, quando senti' che gli stava sbottonando i pantaloni, non riusci' piu' a resistere e la trascino' sul letto. Con una mano le sollevo' la lunga e gonfia gonna del vestito e comincio' ad accarezzarle la gamba partendo dalla caviglia dove slaccio' il cinturino della scarpa che lei ancora indossava, per poi proseguire fino alla coscia e raggiungere l'orlo degli slip con cui comincio' a giocare spudoratamente.

James aveva raggiunto Gemma in camera di Cassy. La ragazza era seduta per terra sul tappeto, circondata dalle bambole che Cassy le stava 'presentando'. "E questa e' Atina." disse mettendo in mano a Gemma una bambola con dei lunghi capelli biondi.
James si sedette sul tappeto vicino a Gemma. Cassy era impegnata a rovistare nel baule dei suoi giochi in cerca di qualcosa e non lo aveva notato. Sorrise alla ragazza che ricambio' il suo sguardo prima di prendere al volo il suo vecchio cane nero di peluche.
"E tu cosa ci fai con Felpato?" domando' fissando il peluche. Cassy tiro' fuori la testa dal baule e fisso' il fratello.
"Me lo hai detto tu di plendelmi cula di lui mentle tu sei a scuola." ribatte' piccata.
"Ah gia'! Me l'ero scordato." poi si giro' verso Gemma e le mostro' il grosso cane nero. "Questo era il mio pupazzo preferito da bambino. Me lo hanno regalato zio Remus e zia Dora per il mio primo compleanno."
Gemma si inteneri' a quella confessione. Si senti' in dovere di rispondere. "Io avevo un gattino di peluche tutto nero che adoravo."
"Ma Felpato e' speciale. Lui e' papa'." di intromise Cassy riprendendosi il peluche dalle mani del fratello.
Gemma guardo' i due con aria perplessa. Come poteva la bambina paragonare suo padre ad un cane di peluche? Fisso' il peluche. "Mi chiedo in cosa assomigli a tuo padre. E' forse tenero come il tuo peluche?" domando' alla bambina.
"No!" esclamo' la piccola. Quella ragazza proprio non voleva capire. "Papa' diventa cosi' quando vuole." James la interruppe bruscamente togliendole Felpato dalle mani. "Adesso basta Cassy!"
La piccola lo guardo' imbronciata. "Uffa James. Sei cattivo. Adesso lo vado a dire alla mamma che mi sgridi." e fece per dirigersi fuori dalla stanza. James l'afferro' per la vita e se la mise fra le ginocchia. Cassy cerco' di ribellarsi per un po' da quell'abbraccio, ma poi la voce del fratello la calmarono. "Perche' non mostri a Gemma la tua casa delle bambole?" le sussurro' in un orecchio. A quella proposta, tutti i propositi di vendetta di Cassy persero interesse.Si giro' nuovamente verso la ragazza e la trascino' in fondo alla stanza verso una enorme casa di bambole che comincio' a descriverle in modo minuzioso.
James si rilasso' con la schiena appoggiata all'armadio e guardo' sua sorella sorridendo. L'aveva scampata bella: chissa' se Gemma aveva capito che suo padre si poteva trasformare in un cane?

Continua....
   
 
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