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Autore: effe_95    04/09/2014    3 recensioni
[ STORIA IN FARE DI REVISIONE ]
Claudia Rossi è una ragazza di sedici anni, frequenta il terzo anno del liceo Classico insieme a Francesco, il suo migliore amico dall'infanzia, ha una madre non troppo presente, un fratello cresciuto troppo in fretta e un padre che sembra sparito.
Yulian Ivanov ha diciotto anni, un carattere ribelle e spensierato, un passato che non vuole essere ricordato, e un'altra nazione nel cuore, la Russia.
Le vite di questi due ragazzi si incontreranno quasi per caso, per raccontare una storia passata di due persone che hanno solo bisogno di essere salvati.
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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Salvami, ti salverò.

83. Niente da dire.


Quando Iliana e Aleksandr presero ad attraversare lentamente il tappeto rosso, Claudia e Yulian si affrettarono a prendere i loro posti accanto all’altare, Nathan si ritrasse al suo posto senza alzare lo sguardo, e Francesco tenne fisso lo sguardo sulla sua principessa.
Tutto il tragitto sul tappeto, ad Iliana sembrò un’eternità.
Aveva lo sguardo fisso su Francesco, che non smetteva di sorriderle, sentiva la presenza degli altri intorno a lei, sentiva i sorrisi, i commenti, ma non le importava nulla, l’unico desiderio che aveva, era quello di diventare la moglie di quel ragazzo.
Sua moglie.
Arrivati all’altare, Aleksandr, con aria un po’ emozionata, anche se non l’avrebbe mai ammesso, consegnò la mano della figlia in quella di Francesco, indugiò un po’ nel farlo, e guardò il moro negli occhi, cercando di fargli capire che gli stava affidando Iliana con tutto il cuore. Francesco aveva il battito che andava a mille, Iliana non era mai stata così bella come quel giorno, e stringerle le mani in quelle circostanze, fu del tutto nuovo per lui, sentì di rispettarla ancora di più, di volerlo fare per tutto il resto della sua vita.
Tutta la funzione risultò essere molto commovente, durante la lettura degli sposi, Iliana e Francesco si commossero più volte continuando a leggere ugualmente, dalle loro panche, Katerina e la madre del ragazzo non la smettevano di piangere asciugandosi gli occhi truccati con un fazzolettino. E quando arrivò il momento del si, entrambi lo pronunciarono a voce chiara e con il sorriso sulle labbra, desiderato da sempre.
Probabilmente quello fu il bacio più bello che si diedero in tutta la loro vita.
Quando il prete acconsentì a Francesco di poterla baciare, Iliana gettò letteralmente le braccia intorno al collo del neo-marito e lo bacio sollevando addirittura una gamba.
Risero tutti, e Claudia e Yulian risultarono essere i migliori testimoni di sempre, nonostante fossero turbati entrambi, non lo diedero a vedere mai durante il corso della cerimonia.
Fuori dalla chiesa, i due sposi ricevettero la giusta dose di riso e poi andarono a fare il servizio fotografico.
Claudia sentiva il cuore battergli freneticamente nel petto per tutte quelle emozioni, e la stanchezza cominciare già a gravarle sulle spalle, passò distrattamente una mano sul suo ventre, come era abituata a fare da un po’ di tempo, ed intercettò lo sguardo apprensivo di Yulian, gli fece un leggero sorriso per fargli capire che stava bene e mandò un bacio veloce ad Alješa, che le sorrideva, probabilmente voleva andare da lei, ma Yulian lo teneva ben saldo tra le braccia. Avrebbero dovuto raggiungere molto presto il ristorante dove proseguire la cerimonia, ma non aveva la minima voglia di condividere la macchina con Nathan, tuttavia si girò giusto in tempo per vedere il ragazzo camminare verso di lei a passo lento, con lo sguardo fisso a terra.
Claudia non avrebbe potuto evitarlo nemmeno volendo.
<< Una bella cerimonia, vero? >> Commentò lui non appena le si fu accostato, Claudia puntò i suoi occhi verdi su di lui, ma Nathan non la stava guardando, aveva le mani nelle tasche dei pantaloni neri, e non sembrava avere nemmeno l’intenzione di toccarla come faceva al solito, Claudia sentiva dal profondo del cuore che avrebbe voluto dirgli moltissime cose, ma non ne aveva il coraggio.
<< Bellissima, vedere Francesco sposarsi … lo conosco da quando avevano due anni. Non l’avrei nemmeno pensato >> Mormorò Claudia continuando a fissarlo.
<< Beh, la prossima a sposarti sarai tu, probabilmente >>
Il commento di Nathan era stato detto con cattiveria, e Claudia l’aveva capito benissimo, tuttavia continuò a guardarlo, per poi prendergli una mano, ma Nathan la scostò bruscamente, le mani della ragazza scottavano, ma non avrebbe potuto fare diversamente.
<< Nathan … >>
<< Non sapevo che avesse un figlio, nemmeno tu avresti dovuto saperlo, siccome non avresti dovuto vederlo da anni, strano però, il bambino ti conosceva benissimo invece. Cosa bizzarra per due persone che si rivedono la prima volta dopo tre anni d’assenza! >>
Nathan non era mai stato così sarcastico e cattivo come in quel momento, a Claudia venne la pelle d’oca, ma negare a quel punto sarebbe stato impossibile.
<< Dobbiamo parlare >> Mormorò tornado a guardarlo, questa volta però anche Nathan la stava fissando, con un falso sorriso sulle labbra e gli occhi a pezzi.
<< Non abbiamo più nulla da dirci >>
Girò i tacchi e se ne andò a parlare con qualcun altro, Claudia rimase lì dov’era come una stupida, con la pelle che fremeva e le vertigini.
Le cose non potevano comunque finire in quel modo, Claudia non avrebbe mai creduto che Nathan potesse reagire in quel modo così freddo e distaccato.
Comunque non le fu più possibile parlare con lui perché partirono per il ristorante, con una scusa riuscì a farsi portare nella stessa macchina di Nicola e non fiatò per tutto il tragitto, troppo scossa.
E non sarebbe finita in quel modo.
Non era da Nathan.
Non era da lei.
 
Francesco e Iliana arrivarono nel luogo della cerimonia esattamente verso le tre del pomeriggio, con tutti gli ospiti seduti ai tavoli affamati e i bambini più schizzati che mai.
Il pranzo risultò essere di gradimento a tutti, e quando intorno alle cinque finirono di ingozzarsi, i due sposini aprirono le danze ballando un lento.
Presto quasi tutti gli altri presero ad imitarli, Lara e Nicola non facevano altro che discutere perché lui le pestava in continuazione i piedi, Eteocle e la moglie ballavano ridendo come due adolescenti, mentre Giacomo si infilava tra le loro gambe un po’ contrariato.
Claudia osservava tutto ciò seduta al suo tavolo, aveva lo stomaco chiuso, non aveva mangiato molto e le facevano male le gambe, ma nonostante ciò aveva un bel sorriso stampato sulle labbra, non poteva non ridere osservando Luna e Andrea Andreotti ballare con un certo imbarazzo. Era immersa nei suoi pensieri quando qualcuno le picchiettò sulla spalla, si girò con il cuore in gola, sperando fosse Nathan, ma in realtà era Yulian, che le sorrideva tristemente appoggiato con le braccia alla sua sedia.
Claudia sospirò pesantemente e gli prese una mano con cautela.
<< Sei riuscita a parlargli? >> Domandò lui, lei scosse la testa e tornò a fissare la pista da ballo.
<< Non lo vedo da quando siamo usciti dalla chiesa. Non è mai stato così freddo con me Yulian, mi è venuta la pelle d’oca, non sembrava nemmeno un po’ quel ragazzo solare e gioioso, quel ragazzo che io ho amato! >> Commentò Claudia con il volto contratto dalla preoccupazione, Yulian si lasciò cadere pesantemente sulla sedia dietro quella della rossa e abbassò gli occhi a terra, cercando di non rimanerci troppo male.
<< Io l’ho visto però. E lo vedo anche adesso Claudia >>
<< Come? >> Chiese lei, ma non fece in tempo a girarsi verso il fidanzato, che Yulian le spostò il viso verso sinistra, dove Nathan se ne stava seduto da solo ad un tavolo con un bicchiere di vino bianco mezzo vuoto tra le mani.
<< Ho bisogno di parlare con lui >> Yulian le sfiorò il viso con la punta delle dita.
<< Lo so, ma aspetta solo che io canti la mia canzone, sai che Iliana ha insistito tanto >>
Claudia si girò a guardare Yulian, stando bene attenta che nessuno la guardasse, gli regalò un bacio sulla guancia, per poi accarezzarlo.
<< Beh, potrebbe essere anche un bel regalo di matrimonio >>
Yulian le accarezzò i capelli e si allontanò verso il palchetto con un passo strascicato, accompagnato dalla risata lieve di Claudia.
Il biondo si lasciò cadere sulla sedia, afferrò la chitarra e controllò che il microfono funzionasse, poi cominciò a parlare, la musica cessò e tutti presero a guardarlo.
<< Ehm … bene. Detesto essere osservato da così tanta gente volontariamente! >> Commentò un po’ imbarazzato, quasi tutti presero a ridere con gusto tornando a sedersi, Yulian lanciò uno sguardo esasperato ad Iliana. << Ma siccome oggi è il giorno più importante della vita di mia sorella, e siccome lei mi ha praticamente fatto il lavaggio del cervello, oggi canterò qualcosa suonando la mia odorata chitarra. La prima canzone che suonerò, la dedico alla donna della mia vita >>
A quelle parole un brusio si sparpagliò per tutta la sala, Claudia diventò più rossa di un pomodoro, ma Yulian sembró non badarci e cominciò a strimpellare la chitarra, per poi cantare con la sua voce calda e roca, riadattando completamente la canzone.
<< Ricomincia nella notte questa storia troppe volte, e ha tirato botte, colpi bassi mentre vivo che mi tolgono il respiro e mi danno la certezza che mi ostinerò a mancarti senza raddrizzare il tiro >> Non appena Yulian cominciò a cantare, tutti ammutolirono improvvisamente , chi incredulo per la voce così calda, chi sorridente, chi a contemplare il significato di quelle parole come Claudia.
Lui non smetteva di guardarla mentre cantava, la guardava e lei lo ascoltava.
<< Quante volte avremmo detto con fermezza che tra noi era finita, da domani ricomincia un’altra vita, tranne poi tornare dove siamo stati sempre certi di trovarci, siamo sempre stati forti >> Su quelle ultime parole, sia Yulian che Claudia sorrisero con tristezza, ricordando tutte le volte che si erano detti addio, a quante volte avevano dovuto tenere duro.
<< A lasciarci negli abbracci, a proteggerci dai sassi, a difenderci dagli altri, a lasciarci i nostri spazi, a toccare con un dito questo cielo che spalanca l’infinito, quante volte ci ha deluso e quante volte ci ha sorriso >> Claudia chiuse gli occhi e una valanga di ricordi le piovvero sulla testa.
<< Come te che mi hai dato il mio giorno più bello del mondo, l’ho vissuto con te. Solo tu mi hai donato un sorriso che nasce anche quando un motivo non c’è, e da quando c’è stato sembra schiudere tutte le porte, sembra schiuderle tutte le volte che sei con me >>
Yulian le rivolse un caldo sorriso, senza sembrare nemmeno un po’ imbarazzato da tutta quella gente che lo osservava, senza nemmeno rendersi conto che tenendo lo sguardo così puntato su di lei, tutti la stavano fissando.
<< Non lasciamo che sia il tempo a cancellarci senza un gesto, far la fine dei graffiti abbandonati alle pareti, lentamente sgretolati dalla pioggia e dal calore, fino a quando c’è uno stronzo che passando li rimuove, senza avere la certezza di aver dato tutto prima di mollare, di tagliare corto, di imboccare quella strada senza più rimorso, quando arriverà qualcuno che sarà al mio posto >> A quel punto, a Claudia sembrò quasi che la voce di Yulian si fosse inclinata, e il suo sguardo andò molto velocemente alla figura di Nathan, che se ne stava ancora seduto, con il bicchiere stretto nel pugno e lo sguardo fisso a terra, non aveva più bisogno di parole evidentemente, perché i suoi occhi parlavano da soli. Claudia provò una fitta allo stomaco e capì immediatamente che quello era stato il modo di Yulian per aiutarla a dire tutta la verità, che lui aveva trovato solamente quel modo per non ferire eccessivamente Nathan.
<< A lasciarci negli abbracci, a proteggerci dai sassi, a difenderci dagli altri, a lasciarci i nostri spazi, a toccare con un dito questo cielo che spalanca l’infinito, quante volte ci ha deluso e quante volte ci ha sorriso. Come te che mi hai dato il mio giorno più bello del mondo, l’ho vissuto con te. È con te che è iniziato, il mio viaggio più bello del mondo io l’ho fatto con te , è un sorriso che è nato, sembra schiudere tutte le porte, sembra schiuderle tutte le volte che sto con te. Eravamo solo due perduti amanti quando l’universo ha ricongiunto i punti, sole, luna, caldo, freddo in un secondo solo, quando finalmente riprendiamo il giro. È una sensazione che mi sembra innata, come se con me fossi sempre stata, come se ti avessi sempre conosciuta, ma la meraviglia è che ti ho incontrata >>
La canzone concluse con la ripetizione del ritornello, e la voce di Yulian si spense sotto un fiume di applausi, Claudia aveva il viso ricoperto di lacrime senza nemmeno saperlo, mentre Yulian si alzava in piedi e faceva un piccolo inchino.
<< Beh, diciamo che sicuramente queste sono le parole che anche Francesco avrebbe voluto dire ad Iliana, ne sono certo >> Brontolò con imbarazzo nel microfono, Iliana gli mandò un bacio e Yulian ridacchiò stringendo ancora la chitarra tra le mani, poi tornò a fissare Claudia, ma la ragazza era distratta.
Claudia stava seguendo con lo sguardo Nathan e il ragazzo stava andando via.
 
Asciugando frettolosamente le lacrime dal volto, si affrettò a seguirlo.
Nessuno della festa se ne accorse, tutti erano allegri e incitavano Yulian a cantare ancora, il ragazzo era preoccupato però, seguiva Claudia con lo sguardo e desiderava andare con lei, ma non avrebbe potuto lasciare il palco così all’improvviso, gli altri avrebbero capito che qualcosa non andava, così con l’umore nero cominciò a cantare in russo senza nemmeno accorgersene.
Claudia e Nathan arrivarono in un posto completamente deserto quando lui si accorse che qualcuno lo stava seguendo, era una sorta di terrazza non addobbata e un po’ appartata.
Nathan si girò con le sopracciglia accigliate, ma quando la vide scosse la testa, le diede le spalle e continuò a camminare, a Claudia costò uno sforzo immane scattare verso di lui e afferrarlo per un braccio.
<< Nathan aspetta! Lascia almeno che io possa spiegarmi! >> Sbottò lei tirandolo per la manica della giacca, Nathan la scostò bruscamente, Claudia mise un piede in fallo e inciampò finendo con i sedere per terra.
<< Smettila! >> Gridò lui con le mani premute sulle orecchie, a Claudia mancò il fiato quando vide il volto di Nathan pieno di lacrime, gli occhi rossi e lui che non la smetteva di spremersi i capelli disperato << Ma non lo capisci! Non capisci che ti sto lasciando andare?! Non dirmi queste cose, non dirle! Altrimenti crollerò, crollerò, maledizione! >>
Claudia non l’aveva mai visto in quelle condizioni.
Nathan si lasciò cadere a terra davanti a lei e seppellì la faccia scossa dai singhiozzi nel suo grembo.
<< Maledizione! >>



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Effe_95

Buon pomeriggio a tutti.
Allora, in questo capitolo ho un po' di cose da dire.
La prima, è che la canzone cantata da Yulian è di Francesco Rengo e si intitola "Il mio giorno più bello del mondo". Quando l'ho sentita per la prima volta, ho subito pensato che sarebbe stata perfetta per questo momento, e spero dunque che voi l'abbiate gradita, perchè non avrei saputo trovare parole migliori di queste.
Seconda cosa, è che questo capitolo lo dedico a Martina ( Natalja_Aljona) per il suoi diciassette anni ;)
Terza cosa, grazie mille come sempre per il vostro sostegno, il prossimo capitolo sarà quello della resa dei conti.
Grazie mille alla prossima.

 
  
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